| Azarath era sicuro di essere morto. Aveva passato tutte le fasi: il dolore atroce, il dolore ancora più atroce, quel pezzo in cui non santi più dolore perché la pelle è liquefatta, ah no aspetta il dolore è tornato, oera è anche peggio e infine l'oblio. Eppure si era risvegliato lì, su quella collina ricoperta da fiori bianchi illuminata da una luna sola fin troppo grande per essere naturale. e, soprattutto, indossava cose che non ricordava aver mai nemmeno visto nel corso della sua vita, tantomeno acquistato, e le sue spade erano sparite, sostituite da un bastone da mago come all'inizio della sua carriera da avventuriero. Bah, inutile stare qui a riflettere sul nulla, sarà l'Oblivion o qualcosa di simile... certo che, questa strana voglia di mettermi a cacciare qualcosa... o qualcuno... il dunmer sbuffò Bah, probabilmente stavo simpatico a Hircine, è lui il tizio della caccia. concluse, incamminandosi verso l'unica direzione che riteneva possibile: davanti a sé.
Camminò per poco, a essere onesti, prima di sentire un'altra voce che chiedeva se ci fosse qualcuno. Una voce che aveva un non sapeva che di familiare, ma il dunmer fallì nel registrare quella parte dell'informazione. era semplicemente sollevato di non essere da solo in quel posto terribilmente inquietante. Si diresse con rinnovato vigore verso la fonte della voce, solo per farsi cogliere da un'ondata di sconforto e delusione quando riuscì a mettere a fuoco l'altro individuo che si trovava lì con lui. Oh ma per Azura... sussurrò, prima di tirare fuori il proprio bastone nuovo di zecca, assieme al sorriso più finto che riuscì a trovare e rivolgersi all'orco che aveva davanti, gli spiacevoli ricordi di Crostadisangue ancora vivi nella sua mente.
Ehilà, Mash salutò l'altro con un gesto del bastone Sei morto anche tu? Peccato, avrei voluto pensarci io.
Edited by Ffff4f - 24/7/2021, 22:55
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