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BioShock Infinite, Recensione

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view post Posted on 15/4/2013, 14:18
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Daedra

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Recensione, con le mani ancora sporche, di BioShock Infinite

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Con ancora gli occhi spalancati e arrossati applaudo davanti al monitor: ho le cuffie, sono da solo in stanza e sembrerò sicuramente un idiota.. Non mi importa molto: il gioco meritava questo e altro.

Bioshock Infinite: un gioco action sviluppato da Irrational Games, uscito il 26 marzo 2013 per quasi tutte le console. Ho preso in mano cosi in "ritardo" il game perche ho preferito indossare prima le vesti di un Big Daddy nel 2° capitolo: giusto per chiudere alla perfezione il ciclo.
Prima della recensione vera e propria ecco la solita descrizione sommaria: il gioco è ambientato nel 1912, quindi non è un diretto seguito dei predecessori (il primo capitolo ambientato nel 1960 e il 2° nel 1969) è impersoneremo un ex-agente dell'agenzia investigativa Pinkerton: Booker DeWitt. Il compito nel nostro "eroe"?? Salva la ragazza e paga il debito.. Tutto qui. Semplice no??? Si.. semplice. Buona lettura.

Si, ultima cosa prima di iniziare: io ho affrontato il gioco alla difficoltà "Difficile", quindi, la recensione sarà molto influenzata da ciò.


Trama

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Sembra che il mondo non riesca a fare a meno di costruire città sperdute chissà dove e, alla fine, creare macelli che noi saremmo costretti a gestire sperando che qualche pallottola vagante non ci faccia apparire la schermata del Game Over. In Bioschock Infinite il nostro carissimo Booker sarò costretto, per colpa di un debito verso un uomo sconosciuto, a salvare una ragazza dalla torre più alta di una città sconosciuta. Il compito, inizialmente molto semplice, si rivelerà arduo da completare: non tanto per il raggiungimento di tale fanciulla ma proprio nella ricerca di una via di fuga da una città che fluttua "magicamente" nel cielo. In un mondo aperto nel "vuoto" caratterizzato da ampi spazi e viste mozzafiato si percepisce, stranamente, il senso di claustrofobia di un Booker che non riesce a fuggire dal suo passato e da una città squartata da una guerra civile. Mano nella mano di Elizabeth, Booker sarà costretto a combattere con i fantasmi che lo tormentano e con un futuro incerto dove, nella maggior parte dei casi, non avrà il controllo e sarà sbalzato da una parte all'altra dagli eventi.

La trama, complessa in molti punti ma anche banale in altri, sarà comunque di altissimi livelli con colpi di scena e deviazioni inaspettate che obbligheranno il giocatore a esplorare ogni vicolo di Columbia per cercare soluzioni ai misteri di questa città fluttuante.


Personaggi

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I personaggi sono, per la maggior parte, tutti ben caratterizzati anche se molti di essi siano stati lasciati a morire per incentrare meglio il focus del giocatore sul nostro carissimo Booker e la sua collega Elizabeth. Collega e non spalla: lei, secondo il mio parere, sembra essere il personaggio meglio caratterizzato di tutti. In primis il carattere e la voglia di vivere di una ragazza chiusa tutta la vita in una torre e, dall'altro, le espressioni del visto e il modo di interagire con il mondo che spuntano subito all'occhio anche dei meno esperiti. Creata alla perfezione per il suo ruolo, sia nell'ambito caratteriale che tecnico, Elizabeth per tutta la durata del gioco sarà essenziale per la sopravvivenza di Booker facilitando molto l'esperienza di gioco.

Booker, sarà invece, il personaggio più misterioso di tutti: sempre poco incline a parlare sia del mondo che lo circonda sia della sua vita, fra trapelare durante le sue sporadiche risposte a Elizaberh una vita piena di tragiche cicatrici. Mosso, inizialmente, dalla necessità di chiudere i conti con un misterioso uomo di New York arriverà a farsi coinvolgere in una guerra che non è sua e a cui non vorrebbe partecipare, per poter arrivare, alla fine, a concludere un nuovo compito che si prefisserà durante l'avventura.

Nota di merito alle due figure misteriose che appaiono più volte improvvisamente (e scompaiono nello stesso modo) durante il gioco che, nella maggior parte delle volte, più che aiutare i nostri eroi nella loro ricerca di verità gli infonderanno dubbi e domande sempre più contorte che, alla fine, risulteranno fondamentali. Come dimenticare la magica moneta che cade sempre sulla stessa faccia?

Il nemico, il profeta Comstock, rispecchia molto i nemici dei primi episodi incarnando la figura di uomo che mette i suoi sogni e le su necessità al di sopra di tutto e tutti arrivando ad autoproclamarsi salvatore assoluto di Columbia. Misterioso e sfuggente fino alla fine del gioco riesce, con le sue poche apparizioni, a farsi disprezzare sia dai protagonisti che dal giocatore aumentandone la rabbia verso la sua ceca visione del mondo e della razza umana.

Gli altri personaggi, più o meno importanti, si fanno facilmente dimenticare lasciando molto spazio alla "fantasia" del giocatore e alla sua visione delle cose donando a loro delle caratterizzazioni soggettive.


Ambientazione

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Tra le nuvole si staglia una città fluttuante, la magnifica Columbia. Un luogo pieno di vita e innovazione dove traspare, insinuandosi come una serpe, la grottesca morale e ideologia della sua popolazione legata al razzismo e alla ceca fedeltà al Profeta e al suo Agnello.
Lo spettacolo che appare agli occhi del giocatore fa perdere, per quanto sia ottimamente realizzato, lo stile grottesco e oscuro che aveva caratterizzato la serie passando da angusti spazi e cunicoli a spazi aperti pieni di luce. Con un fardello cosi pesante gli sviluppatori hanno dato il meglio per emulare un mondo ampio e "libero" per quanto, alla fine, esso sia composta da un'unica via da seguire per raggiungere l'obbiettivo.
Tralasciando ciò, il comparto tecnico (audio e video) è eccezionale lasciando molto volte il giocatore ipnotizzato ad osservare ogni minimo angolo del mondo per non perdersi nessun lustrino o giocattolo nascosto.


Gameplay

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Il gameplay è identico ai capitoli precedenti sottolineando la necessità di una ventata di innovazione data solo per l'aggiunta delle skyline: esse sono delle rotaie a mezz'aria utilizzare da Booker per gli spostamenti rapidi da un posto all'altro. Le skyline sono utilissime anche durante i combattimenti visto che danno la possibilità di spostarsi da un posto all'altro del campo di battaglia in modo veloce e sicuro riuscendo, in molti casi, a salvare la vita al giocatore o anche a colpire alle spalle i nemici.

Il famosi Plasmidi sono stati sostituiti da Vigor: bottigliette da bere che, come i loro predecessori, offrono poteri al giocatore come impossessarsi di un nemico o fornire energia elettrica a un macchinario. A differenza dei Plasmidi, i Vigor, non sono stati spiegati appieno, cioè, non è stata chiarita bene la loro natura e il motivo per cui non abbiano effetti "negativi" sulla psiche e sul fisico dei loro utilizzatori.. Ma probabilmente questo è solo un mio interesse personale.
A difficoltà più basse il giocatore non è incentivato a utilizzare tutti i Vigor a sua disposizione, al contrario a difficoltà elevate ("Difficile" o "1999") è necessario stare attenti a quello che ci circonda e utilizzare tutto quello che si ha disposizione per sopravvivere.

Detto ciò emerge una grande facilità del gioco data anche dall'aiuto passivo/attivo della cara Elizabeth che, oltre a fornire munizioni, vita o "mana" al giocatore, è anche in grado di modificare il mondo che le circonda aprendo porte spazio dimensionali che fanno apparire torrette difensive o munizioni/cure. Altro punto dolente è la possibilità di essere guidato da una freccia sempre richiamabile che punta all'obbiettivo attuale: io l'ho trovato molto utile per scovare luoghi non essenziali per la trama. In poche parole non seguendola ci si imbatte in luoghi pieni di bonus e notizie riguardo il gioco.




Conclusione


Ci sono moltissime differenze dai capitoli precedenti: alcune hanno migliorato tantissimo il gioco, altre hanno fatto storcere il naso o addirittura sconfortare quelli che si aspettavano di più dopo tanti rinvii. Il gioco è comunque eccezionale anche se inizia ad acchiappare il giocatore solo dopo 2 o 3 ore: trama ben strutturata e un ottimo comparto grafico rendono Bioschock Infinite alla pari di un film.
Consigliatissimo anche a chi non ha mai toccato la saga o non ami gli fps in generale.



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Edited by traditore91 - 18/10/2013, 10:20
 
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view post Posted on 16/4/2013, 00:45
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Letta tutta la recensione.

Personalmente non ho ancora provato il gioco (mi sono fermato al primo capitolo, e non l'ho nemmeno finito, l'avevo lasciato a metà...), quindi posso solamente esprimermi sulla recensione stessa.

E' facile da leggere e intuitiva da capire, fa subito intendere di che tipo di gioco stiamo parlando, ho subito chiara in testa la storia e tutto il resto, però non lo so, manca di mordente.
Il gioco ti è piaciuto e si vede, di questo sono contento (anche se io il primo l'ho mal digerito per dei comandi, principalmente mouse, davvero poco performanti...), spero abbiano risolto i problemi del passato.

Non mi piace questa scelta degli sviluppatori di aver utilizzato la ragazza, questa Elizabeth, come healbot alle spalle del giocatore. Sarà che son cresciuto a pane e FPS del 1999 (cosa "sottolineata" anche dalla simpatica uscita di Irrational Games di inserire questa data come difficoltà suprema, a quanto ho inteso :asd:), però il fatto di avere un aiutante che mi ricarica tutto di continuo lo trovo poco interessante, sembra quasi una di quelle cose che si ottengono come strascico, con il passare degli anni, da quando c'è stato il boom dei consolari e della folla di gente "che era meglio se restava a farsi le cannette al parco" che ha attirato.

Capisco che un gioco troppo difficile può risultare poco divertente se l'approccio iniziale non è improntato sul vincere a tutti i costi, ma è anche vero che troppe facilitazioni rendono tutto meno gioco e più film, e questo sembra un trend ormai comune a tutte le ultime produzioni degli anni, soprattutto per quanto riguarda gli FPS.

Poi, il primo bioshock, per quanto l'avessi giocato a difficile, non mi aveva comunque convinto ad usare i plasmidi se non in sporadiche occasioni (ma quella è colpa della mia ferrea disciplina proiettili > laser, bombe, poteri mentali, ecc.ecc. :asd:), sicuramente non l'avrei fatto nemmeno qui. Se poi mi ricaricano anche le munizioni...

Per finire, i bonus sottoforma di notizie sul gioco li ho sempre trovati interessanti, quindi lo valuto come un plus :sisi:
Nel primo Unreal era sempre bello leggersi tutte le notizie e le lettere abbandonate da morti o fuggiaschi, faceva capire molte cose e ne lasciava molte "al caso", lasciandocele intendere oppure costrigendoci, quasi, ad immaginarcele per il nostro personaggio. Half Life stessa cosa volendo :ahstop:.

La recensione mi è tutto sommato piaciuta, ripeto, è leggibilissima e chiara, però è poco immersiva, sembra scalfire pochissimo la superficie di un gioco che, a detta tua, sembra essere abbastanza intrigante. Consiglio una maggiore profondità, nella descrizione del gioco e dei suoi contenuti, per la prossima recensione, la quale non deve solo spiegare ad un ignaro utente che tipo di gioco è e come funziona a grandi linee, ma anche convincerlo, in maniera sofisticata, a procurarsi il gioco :sisi:

Voto alla recensione: 6,5/10.
 
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view post Posted on 16/4/2013, 19:11

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Muovo una piccola critica, quando accenni agli spostamenti dimensionali fai uno spoiler mica da poco XD In nessuna recensione letta prima di prendere il gioco (preso al day 2 e finito a difficoltà Normale per ora) vi era accenno a questo, è un notevole colpo di scena perchè non te lo aspetti proprio.
Concordo con Scan sul fatto che non sia troppo approfondita, comunque hai un tantino ingigantito il ruolo di Elizabeth: è vero che aiuta ma non fornisce un rifornimento continuo di munizioni, medikit e sali, durante un combattimento ti lancia qualcosa 2-3 volte e spesso quando sei in difficoltà, ma in genere varia il tipo di aiuto e un medikit te lo lancia massimo due volte se il combattimento si diluga, il più delle volte una. Non è sufficiente insomma averla dietro per vincere sicuri, anche se indubbiamente dà una mano.
Tutto sommato mi è sembrata una descrizione oggettiva completa, ma forse manca quel qualcosina in più che fa scattare l'acquisto XD
 
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view post Posted on 16/4/2013, 19:24
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Daedra

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E pensa che mi sono trattenuto per gli spostamenti dimensionali ahah

Elizabeth a difficoltà DIFFICILE è ESSENZIALE: io mi ritrovavo molte volte a correre come un pazzo aspettando i suoi aiuti o mi dovevo nascondere dietro muori e piante :asd:
Come ho detto la mia recensione è stata scandita proprio dalla difficoltà alta che ho impostato e mi dispiace non esser riuscito a rendere "mordente" lo scritto ç_ç
 
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view post Posted on 16/4/2013, 19:28
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CITAZIONE (traditore91 @ 16/4/2013, 20:24) 
Come ho detto la mia recensione è stata scandita proprio dalla difficoltà alta che ho impostato e mi dispiace non esser riuscito a rendere "mordente" lo scritto ç_ç

Beh, almeno sai cosa migliorare per le prossime recensioni no?

Meglio di così non ti poteva andare :P
 
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view post Posted on 16/4/2013, 19:49
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Non ho ancora capito come aggiustare però :tradi:
 
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5 replies since 15/4/2013, 14:18   336 views
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