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Breve storia dell'impero, 2

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oblivion_fan
view post Posted on 24/7/2006, 16:48




Breve Storia dell’Impero

Parte seconda

di Stronach k'Thojj III

Storico Imperiale

Il primo volume di questa serie descrive brevemente le vite dei primi otto imperatori della dinastia Septim, iniziando dal glorioso Tiber Septim per giungere alla sua lontana pronipote nella linea dinastica, Kintyra II. L’assassinio di Kintyra perpetrato durante la sua prigionia presso Glenpoint, secondo il parere di taluni storici, rappresenta la fine della pura discendenza dalla stirpe dei Septim nella famiglia imperiale. Per certo, esso segna la fine di qualcosa d’importante.

Uriel III non si limitò a proclamare sé stesso Imperatore di Tamriel, ma assunse anche il nome di Uriel Septim III, attribuendosi il glorioso casato come fosse un titolo onorifico. In verità, il suo casato era Mantiarco dalla dinastia di suo padre. Negli anni che seguirono, Uriel III fu detronizzato ed i suoi crimini vituperati, ma la tradizione di attribuire il casato dei Septim, come titolo onorifico, all’Imperatore di Tamriel non morì con lui.

Per sei lunghi anni, la Guerra del Diamante Rosso (il cui nome derivò dal famoso emblema della dinastia Septim) dilaniò le terre dell’Impero. Le fazioni in lotta erano rappresentate dai tre figli ancora viventi di Pelagius II, Potema, Cephorus e Magnus, ciascuno con la propria progenie. Potema, com’è ovvio, si batteva al fianco di suo figlio Uriel III ed aveva il sostegno dell'intera provincia di Skyrim e delle terre settentrionali di Morrowind. Comunque, per merito degli sforzi congiunti di Cephorus e Magnus, la provincia di Rupe Alta mutò vessillo. Le province di Hammerfell, Isola di Summerset, Valenwood, Elsweyr e Palude Nera, offrirono la propria lealtà ad una o all’altra compagine, ma molti dei sovrani si schierarono al fianco di Cephorus e Magnus.

Nel 3E127, Uriel III fu catturato nella Battaglia di Ichidag in Hammerfell. Nel corso del suo trasferimento nella Città Imperiale, la folla in tumulto aggredì la carrozza del prigioniero e lo arse vivo al suo interno. Il suo catturatore, nonché zio, proseguì il suo viaggio per la Città Imperiale, dove fu incoronato Imperatore di Tamriel, col nome di Cephorus I, per unanime acclamazione.

Il regno di Cephorus fu contraddistinto soltanto da una lunga guerra. Sotto ogni aspetto, era un uomo gentile ed intelligente, ma in quegli anni Tamriel aveva bisogno di un grande guerriero ed egli, per fortuna, lo era. Gli occorsero altri dieci anni di guerra interminabile per riuscire infine a sconfiggere sua sorella Potema. La cosiddetta Regina Lupa di Solitude morì durante l’assedio della sua città-stato nell’anno 137. Cephorus sopravvisse a sua sorella soltanto tre anni. Durante la guerra egli non aveva mai avuto il tempo di trovare una consorte, così salì al trono suo fratello, il quarto figlio di Pelagius II.

L’Imperatore Magnus era già anziano quando assunse l’emblema imperiale e l’impegno per punire i re traditori della Guerra del Diamante Rosso prosciugò buona parte delle sue restanti forze. La leggenda accusa Pelagius III, figlio di Magnus e suo erede, di parricidio, sebbene tale evenienza appaia assai improbabile, se non altro perché Pelagius fu incoronato Re di Solitude dopo la morte di Potema e raramente lo si vedeva nella Città Imperiale.

Pelagius III, talvolta chiamato Pelagius il Pazzo, fu proclamato Imperatore nel 145° anno della Terza Era. Quasi fin dall’inizio, le sue bizzarrie di comportamento furono notate a corte. Era solito imbarazzare i dignitari, offendere i suoi re vassalli ed in una particolare occasione pose fine ad un gran ballo imperiale tentando d’impiccarsi. La sua devota consorte, dopo aver a lungo sofferto, fu infine proclamata Sovrana di Tamriel, mentre Pelagius III venne inviato in una serie di istituti di guarigione e di asili fino alla sua morte, avvenuta nel 3E153 all’età di trentaquattro anni.

La Sovrana Reggente di Tamriel fu proclamata Imperatrice Katariah I dopo la morte del suo consorte. Fra coloro che non vedono nella morte di Kintyra II la fine della stirpe dei Septim, alcuni considerano la discendenza di questa donna di razza Elfica Oscura il vero inizio del declino della dinastia. D’altro canto, i suoi sostenitori asseriscono che, sebbene Katariah non sia una discendente di Tiber, il figlio che ebbe con Pelagius lo era, e pertanto la dinastia imperiale ebbe una continuazione. Nonostante alcuni pareri contrari di stampo razzista, i quarantasei anni del regno di Katariah furono fra i più celebrati nella storia di Tamriel. Non a proprio agio nella Città Imperiale, Katariah viaggiò moltissimo attraverso tutte le province dell’Impero, come nessun altro Imperatore aveva mai fatto dai tempi di Tiber. Ella sanò molte delle ferite lasciate dal suo predecessore a causa della rottura di alleanze o di una sconsiderata diplomazia. Il popolo di Tamriel giunse ad amare la sua Imperatrice assai più di quanto la amasse la nobiltà. L’episodio della morte di Katariah, avvenuta in una schermaglia di minore entità, è uno dei soggetti preferiti dagli storici fanatici delle cospirazioni. La scoperta del Saggio Montalius, dell’esistenza di un ramo decaduto della dinastia Septim e del coinvolgimento dei suoi membri in quella schermaglia, è invero una rivelazione degna di nota.

Quando Cassynder ascese al trono dopo la morte di sua madre, era già un uomo di mezz’età. In quanto Elfo soltanto per metà, la durata della sua vita era paragonabile a quella di un Bretone. Infatti, aveva lasciato il governo di Wayrest nelle mani del suo fratellastro Uriel, a causa della sua cagionevole salute. Nondimeno, in quanto unico genuino discendente di Pelagius e dunque di Tiber, egli ricevette pressioni per accettare la corona. Non sorprende quindi che il regno dell’Imperatore Cassynder non abbia avuto lunga durata. In due anni eguagliò i suoi predecessori per la costante inerzia.

Uriel Lariat, fratellastro di Cassynder e figlio di Katariah I e del suo consorte imperiale Gallivere Lariat (successivo alla morte di Pelagius III), lasciò il regno di Wayrest per salire al trono dell’impero come Uriel IV. Legalmente, Uriel IV era un Septim, poiché Cassynder lo aveva adottato nella famiglia reale quando divenne Re di Wayrest. Nondimeno, per il Consiglio e per il popolo di Tamriel, egli era ancora un figlio illegittimo di Katariah. Uriel non possedeva il dinamismo di sua madre ed i suoi quarantatre anni di regno furono un costante focolaio di sedizione.

La storia di Uriel IV continua nel terzo volume di questa serie
 
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