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Biografia di barenziah, vol 3

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oblivion_fan
view post Posted on 24/7/2006, 16:40




Biografia della Regina Barenziah, Vol. 3

- Di Stern Gamboge, Scrivano imperiale -

Nel secondo volume di questa serie, si è narrato di come Barenziah venne cortesemente accolta, nella Città Imperiale appena costruita, dall'Imperatore Tiber Septim e dalla sua famiglia, i quali, durante la sua permanenza di quasi un anno, le dimostrarono affetto ed attenzioni come con una figlia persa da lungo tempo.

Dopo molti mesi felici trascorsi ad apprendere i suoi doveri come regina vassalla dell'Impero, il Generale Imperiale Symmachus la scortò fino a Mournhold dove Barenziah si insediò come Regina del suo popolo sotto la sua saggia guida. Col passare del tempo tra i due nacque l'amore e furono uniti in matrimonio ed incoronati in una splendida cerimonia celebrata dallo stesso Imperatore.Dopo numerose centinaia di anni di felice matrimonio, alla coppia reale nacque un figlio, Helseth, salutato con gioiose celebrazioni e preghiere.

Sebbene non fosse pubblicamente noto a quel tempo, fu poco prima di quell'evento benedetto che il Bastone del Caos venne rubato dal suo nascondiglio, nelle profondità delle miniere di Mournhold, da un astuto ed enigmatico bardo noto soltanto come l'Usignolo.

Otto anni dopo la nascita di Helseth, Barenziah diede alla luce una bambina, Morgiah, così chiamata per il nome della madre di Symmachus. In quei giorni la felicità della coppia reale sembrava completa. Ahimé, dopo poco tempo, le relazioni con l'Impero iniziarono misteriosamente a deteriorarsi, causando tumulti nella popolazione di Mournhold. Dopo numerose indagini infruttuose e vari tentativi di riconciliazione, in preda alla disperazione, Barenziah prese con se i suoi bambini e si diresse verso la Città Imperiale per chiedere udienza di persona all'Imperatore Uriel Septim VII.

Symmachus invece rimase a Mournhold per trattare con i contadini in rivolta e con la nobiltà annoiata e per fare quanto era in suo potere per fermare un'imminente guerra civile. Durante la sua udienza con l'Imperatore, Barenziah, avvalendosi delle sue affinate arti magiche, realizzò con orrore e sgomento che il sedicente Imperatore era in realtà un impostore, nient'altri che il bardo chiamato Usignolo, colui che aveva rubato il Bastone del Caos. Esercitando un grande autocontrollo sulle sue emozioni, ella riuscì a mantenere nascosta la sua scoperta all'Usignolo.

Quella sera, giunse la triste notizia che Symmachus era caduto in una battaglia con i contadini di Mournhold in rivolta e che il regno era ormai in mano ai ribelli. Barenziah, a quel punto, non sapeva dove o da chi cercare aiuto. Evidentemente gli dei, quella notte fatale, avevano deciso di proteggerla come per riparare alla sua triste perdita.

Re Eadwyre della provincia di Rupe Alta, un vecchio amico di Uriel Septim e di Symmachus, si presentò per una visita formale.

Egli la confortò, le garantì la sua lealtà ed inoltre confermò i suoi sospetti sul fatto che l'Imperatore fosse un impostore, nient'altri che Jagar Tharn, il Mago Guerriero Imperiale, uno degli innumerevoli alter-ego dell'Usignolo. Tharn si era presumibilmente ritirato in isolamento dagli affari pubblici ed aveva insediato al suo posto la sua assistente, Ria Silmane.

La sventurata assistente fu in seguito condannata a morte in circostanze misteriose, presumibilmente a causa della scoperta di un piano in cui era coinvolta, e la sua esecuzione avvenne in modo sommario e sbrigativo. Tuttavia, il suo fantasma apparve in sogno a Re Eadwyre e gli rivelò che Tharn aveva rapito il vero Imperatore, imprigionandolo in una dimensione alternativa.

In seguito Tharn aveva usato il Bastone del Caos per ucciderla, durante il suo vano tentativo di avvertire il Consiglio degli Anziani di quel diabolico piano. Insieme, Re Eadwyre e Barenziah pianificarono di guadagnare la fiducia del falso Imperatore. Nel frattempo, un altro amico di Ria, noto soltanto come il Campione, all'apparenza dotato di un notevole potenziale, sebbene ancora inutilizzato, fu incarcerato nelle Prigioni Imperiali.

Tuttavia, Ria poteva ancora accedere ai suoi sogni e lo avvisò di attendere il momento opportuno, così da poter concepire un piano per la sua fuga. Allora egli avrebbe potuto iniziare la sua missione per smascherare l'impostore. Barenziah continuò ad ammaliare e ad assistere occasionalmente il falso Imperatore.

Escogitando un piano per leggere il suo diario segreto, apprese che l'impostore aveva suddiviso il Bastone del Caos in otto pezzi, che in seguito aveva nascosto in luoghi remoti attraverso tutto il territorio di Tamriel. Riuscì a procurarsi una copia della chiave della cella dove era tenuto l'amico di Ria e corruppe una guardia in modo da lasciare la chiave nella cella, simulando un incidente. Il loro Campione, il cui nome era sconosciuto perfino a Barenziah e Eadwyre, riuscì a fuggire attraverso un cancello che Ria aveva aperto in un angolo oscuro delle Segrete Imperiali usando i suoi ormai deboli poteri.

Il Campione infine fu libero e iniziò la sua missione quasi immediatamente. Barenziah, dopo molti mesi di meticolosa ricerca, per mezzo di alcuni frammenti di conversazioni ascoltate di nascosto e rare fugaci letture del diario di Tharn, fu in grado di decifrare la posizione degli otto componenti del Bastone del Caos. Una volta in possesso di quelle cruciali informazioni, immediatamente comunicate a Ria, che a sua volta le aveva passate al Campione, Barenziah e Re Eadwyre non indugiarono oltre.

Fuggirono in direzione di Wayrest, il suo antico regno nella provincia di Rupe Alta, dove riuscirono a difendersi dagli sporadici tentativi degli scagnozzi di Tharn di trascinarli nuovamente nella Città Imperiale, o almeno di ottenere vendetta. Tharn, nonostante quello che poteva dirsi di lui, non era affatto folle, salvo forse per Barenziah, di conseguenza decise di concentrarsi in primo luogo nel tentativo di rintracciare ed eliminare il Campione.

Come tutti adesso sanno, il coraggioso, instancabile Campione senza nome, ebbe successo nella sua missione e riuscì a riunire gli otto componenti separati del Bastone del Caos. Con esso egli distrusse Tharn e liberò il vero Imperatore, Uriel Septim VII. In seguito al periodo che divenne noto come la Restaurazione, nella Città Imperiale si tenne una solenne commemorazione in onore di Symmachus, come era dovuto all'uomo che aveva servito la Dinastia Septim così a lungo e con lealtà.

Un reciproco affetto era nato tra Barenziah e il buon Re Eadwyre durante le loro difficoltà ed avventure ed in quello stesso anno si sposarono, breve tempo dopo il loro ritorno dalla Città Imperiale.

I suoi due bambini avuti dal precedente matrimonio con Symmachus rimasero con lei e sul trono di Mournhold si insediò un reggente provvisorio, durante il suo periodo di assenza. Fino al momento attuale, la Regina Barenziah rimase nella città di Wayrest con il Principe Helseth e la Principessa Morgiah. Pensava di tornare a Mournhold dopo la morte di Re Eadwyre.

Poiché egli era già anziano quando si erano sposati, immaginava che quel triste evento purtroppo sarebbe accaduto molto prima del tempo del Giudizio degli Elfi. Fino ad allora, ella avrebbe condiviso il governo del regno di Wayrest con il suo consorte, compiaciuta e felice per quella sua nuova vita tranquilla e riservata.
 
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