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2920, Stella della Sera, Dodicesimo libro

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view post Posted on 29/6/2006, 11:58
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Stella della Sera

Dodicesimo Libro di

2920, L'Ultimo Anno della Prima Era

di Carlovac Townway



1 Stella della Sera, 2920

Balmora, Morrowind



Il sole mattutino invernale brillava attraverso la ragnatela di gelo sulla finestra e Almalexia aprì gli occhi. Un vecchio guaritore passò uno straccio bagnato sul suo volto, sorridendo per il sollievo. Addormentato nella sedia di fianco al suo letto c'era Vivec. Il guaritore corse verso un mobiletto laterale e tornò con un flacone d'acqua.



"Come si sente, dea ?" chiese il guaritore.



"Come se fossi stata addormentata per molto tempo," disse Almalexia.



"Così ha fatto. Quindici giorni," disse il guaritore e toccò il braccio di Vivec. "Maestro, si svegli. Lei parla."



Vivec si alzò con un sussulto e, vedendo Almalexia viva e sveglia, il suo volto si ruppe in un sorriso largo. Baciò la sua fronte e le prese la mano. Finalmente, c'era di nuovo calore nella sua carne.



La risposta pacifica di Almalexia sfavillò improvvisamente: "Sotha Sil --"



"E' vivo e sta bene," rispose Vivec. "Sta ancora lavorando su una delle sue macchine da qualche parte. Sarebbe voluto restare qui anche lui, ma capì che poteva farti più bene lavorando su quel suo tipo particolare di stregoneria."



Il castellano apparve sulla porta. "Mi spiace interromperla, padrone, ma volevo dirle che il suo messaggero più veloce ha lasciato il castello ieri notte verso la Città Imperiale."



"Messaggero?" chiese Almalexia. "Vivec, cos'è successo?"



"Stavo per andare a firmare una tregua con l'Imperatore il sei, quindi gli ho mandato a dire che dobbiamo rimandare."



"Non puoi fare niente per me qui," disse Almalexia, sollevandosi con un certo sforzo. "Ma se non firmi quella tregua, farai tornare Morrowind in guerra, forse per altri ottanta anni. Se parti oggi con una scorta e ti affretti, forse puoi arrivare alla Città Imperiale con solo uno o due giorni di ritardo."



"Sei sicura di non aver bisogno di me qui?" chiese Vivec.



"So che Morrowind ha più bisogno di te."



6 Stella Della Sera, 2920

La Città Imperiale, Cyrodiil



L'Imperatore Reman III sedeva sul suo trono, controllando la sala delle udienze. Era una visione spettacolare: nastri dorati ciondolavano dalle travi, calderoni brucianti di erbe dolci ribollivano in ogni angolo, code di rondine Pyandonean sventolavano nell'aria. cantando le loro canzoni. Quando le torce sarebbero state accese e i servi avessero cominciato a sventolare, la stanza sarebbe stata trasfigurata in una terra fantastica luccicante. Poteva già annusare il cibo, spezie e arrosti.



Il Principe Versidue-Shaie e suo figlio Savirien-Chorak scivolarono nella stanza, entrambi adornati con copricapi e gioielli degli Tsaesci. Non c'era un sorriso sui loro volti dorati, ma c'era comunque raramente. L'Imperatore accolse comunque il suo consigliere fidato con entusiasmo.



"Questo dovrebbe impressionare quegli Elfi Oscuri selvaggi," disse ridendo. "Quando dovrebbero arrivare?"



"Un messaggero da Vivec è appena arrivato," disse solennemente il Principe. "Penso che sarebbe meglio se Sua Maestà lo incontrasse da solo."



L'Imperatore smise di ridere ma fece cenno ai suoi servi di allontanarsi. La porta poi si aprì e Lady Corda entrò nella stanza, con una pergamena in mano. Chiuse la porta dietro di sé ma non guardò in alto per incontrare il volto dell'Imperatore.



"Il messaggero ha dato la sua lettera alla mia signora?" disse Reman, incredulo, alzandosi per prendere la nota. "Questo è un modo decisamente non ortodosso per consegnare un messaggio."



"Ma il messaggio in sé è molto ortodosso," disse Corda, guardandolo nel suo occhio buono. Con un singolo movimento accecante, alzò la lettera sotto il mento dell'Imperatore. I suoi occhi si allargarono e il sangue cadde sulla pergamena vuota. Vuota, in effetti, a parte un piccolo marchio nero, il segno della Morag Tong. Cadde sul pavimento rivelando il piccolo pugnale nascosto dietro di esso, che ora lei girò, tagliandoli la gola fino all'osso. L'Imperatore collassò a terra, rantolando senza emettere suono.



"Di quanto tempo hai bisogno?" chiese Savirien-Chorak.



"Cinque minuti," disse Corda, pulendo il sangue dalle sue mani. "Se puoi darmene dieci, comunque, sarò doppiamente grata."



"Molto bene," disse il Principe alle spalle di Corda mentre fuggiva dalla sala delle udienze. "Doveva essere un Akaviri, in quanto come la ragazza muove un pugnale è veramente notevole."



"Devo andare a stabilire il nostro alibi," disse Savirien-Chorak, sparendo dietro uno dei passaggi segreti noti solo alle persone fidate dell'Imperatore.



"Ricordate, quasi un anno fa, vostra Maestà Imperiale," disse sorridendo il Principe, guardando l'uomo morente. "Quando mi ha detto di ricordare 'Voi Akaviri avete un sacco di mosse appariscenti, ma se solo uno dei nostri colpi passa, è finita per voi', Vede, l'ho ricordato."



L'Imperatore sputò sangue e in qualche modo disse la parola: "Serpente."



"Sono un serpente, vostra Maestà Imperiale, dentro e fuori. Ma non ho mentito. C'era un messaggero da Vivec. Sembra che sarà un po' in ritardo," disse il Principe scuotendo le spalle prima di scomparire dietro il passaggio segreto. "Non si preoccupi. Sono certo che il cibo non marcirà."



L'Imperatore di Tamriel morì in una pozza del suo stesso sangue nella sua sala delle udienze vuota decorata per un grande ballo. Fu trovato dalla sua guardia del corpo quindici minuti dopo. Corda non si trovava da nessuna parte.



8 Stella Della Sera, 2920

Caer Suvio, Cyrodiil



Lord Glavius, scusandosi abbondantemente per la qualità della strada attraverso la foresta, fu il primo emissario ad accogliere Vivec e la sua scorta mentre arrivarono. Una striscia di globi brucianti decorava gli alberi senza foglie che circondavano la villa, tremanti nella brezza notturna lieve ma gelida. Dall'interno, Vivec poteva annusare la semplice festa e una melodia forte e triste. Era un canto invernale tradizionale Akaviri.



Versidue-Shaie accolse Vivec alla porta frontale.



"Sono contento che abbia ricevuto il messaggio prima di arrivare fino alla Città," disse il Principe, guidando il suo ospite nel salotto grande e caldo. "Siamo in un tempo di transizione difficile e, per il momento, è meglio non gestire i nostri affari nella capitale."



"Non c'è un erede?" chiese Vivec.



"Non uno ufficiale, anche se ci sono dei cugini lontani che gareggiano per il trono. Mentre mettiamo a posto la questione, almeno temporaneamente i nobili hanno deciso che posso agire in funzione del mio defunto padrone," Versidue-Shaie indicò ai servi di portare due sedie comode davanti al camino. "Vi sentireste a vostro agio se firmassimo il trattato ufficialmente ora, o vuole mangiare prima qualcosa?"



"Intendete onorare il trattato dell'Imperatore?"



"Intendo fare tutto come l'Imperatore," disse il Principe.



14 Stella Della Sera, 2920

Tel Aruhn, Morrowind



Corda, polverosa per la strada, fuggì nelle braccia della Madre della Notte. Per un attimo, stettero unite, la Madre della Notte che accarezzava i capelli di sua figlia, baciando la sua fronte. Alla fine, cercò nella manica e diede a Corda una lettera.



"Cos'è?" chiese Corda.



"Una lettera dal Principe, che esprime la sua gioia per la tua abilità," rispose la Madre della Notte. "Ha promesso di mandarci un pagamento, ma gli ho già risposto. La defunta Imperatrice ci aveva pagato abbastanza per la morte di suo marito. Mephala non ci vuole più avidi del necessario. Non dovrai essere pagato due volte per lo stesso omicidio, così è scritto."



"Ha ucciso Rijja, mia sorella," disse tranquillamente Corda.



"E così doveva essere che tu lo dovevi colpire."



"Dove andrò ora?"



"Ogniqualvolta uno dei nostri sacri lavoratori diventa troppo famoso per continuare la crociata, lo mandiamo su un'isola chiamata Vounoura. E' a non più di un mese di viaggio via nave e ho preparato una tenuta deliziosa come tuo santuario," la Madre della Notte baciò le lacrime della ragazza. "Incontrerai molti amici lì, e so che troverai pace e felicità finalmente, figlia mia."



19 Stella Della Sera, 2920

Mournhold, Morrowind



Almalexia controllò la ricostruzione del paese. Lo spirito dei cittadini era veramente ispiratore, pensò, mentre camminava tra gli scheletri dei nuovi edifici che stavano nei resti anneriti e distrutti dei vecchi. Anche la vegetazione mostrava una capacità di recupero notevole. C'era già vita nei resti disseccati dei cespugli di comberry e roobrush che affiancavano una volta la strada principale. Poteva sentire l'impulso. Venuta la primavera, il verde sarebbe esploso attraverso il nero.



L'erede del Duca, un ragazzo di intelligenza considerevole e forte coraggio Dunmer, stava scendendo dal nord per prendere il posto di suo padre. La terra sarebbe più che sopravvissuta: si sarebbe rinforzata ed espansa. Sentiva il futuro in modo molto più forte di come vedeva il presente.



Di tutte le cose di cui era certa, sapeva che Mournhold sarebbe stato per sempre casa di almeno una dea.



22 Stella della Sera, 2920

La Città Imperiale, Cyrodiil



"La dinastia Cyrodiil è morta," annunciò il Principe alla folla radunata sotto il Balcone dell'Oratore del Palazzo Imperiale. "Ma l'Impero vive. I distanti parenti del nostro amato Imperatore sono stati giudicati indegni del trono dalla fidata nobiltà che aveva consigliato sua Maestà Imperiale durante il suo regno lungo e illustre. Si è deciso che come amico imparziale e fedele di Reman III, io avrò la responsabilità di continuare nel suo nome."



L'Akaviri si fermò, permettendo alle sue parole di riecheggiare e tradursi nelle orecchie del popolo. Guardavano semplicemente verso di lui in silenzio. La pioggia aveva lavato le strade della città ma il sole, per un breve periodo, sembrò offrire una tregua nelle tempeste invernali.



"Voglio chiarire che non prenderò il titolo di Imperatore," continuò. "Sono stato e continuerò ad essere il Principe Versidue-Shaie, un forestiero accolto gentilmente nei vostri lidi. Sarà mio dovere proteggere la mia terra adottiva e mi impegno a lavorare senza sosta a questo incarico finché qualcuno di più degno prenda il fardello da me. Come primo atto, dichiaro che in commemorazione di questo momento storico, cominciando dal primo di Stella del Mattino, entreremo nell'anno uno della Seconda Era e così il tempo sarà considerato. In questo modo, ci affliggiamo per la perdita della nostra famiglia imperiale e guardiamo al futuro."



Solo un uomo applaudì a queste parole. Il Re Dro'Zel di Senchal credette veramente che questa fosse la cosa migliore successa a Tamriel nella sua storia. Naturalmente, era completamente pazzo.



31 Stella Della Sera, 2920

Ebonheart, Morrowind



Nelle catacombe fumose sotto la città dove Sotha Sil forgiava il futuro con il suo apparato arcano meccanico, qualcosa di imprevisto avvenne. Una bolla oleosa filtrò da un ingranaggio usato da molto tempo e scoppiò. Immediatamente, l'attenzione del mago fu diretta verso di essa e alla reazione a catena scatenata da questa piccola azione. Un tubo si spostò di mezzo pollice a sinistra. Un passo saltò. Una spira si riavvolse e cominciò a ruotare in direzione opposta. Un pistone che si muoveva da sinistra a destra, da sinistra a destra per millenni improvvisamente cominciò a spostarsi da destra a sinistra. Niente si ruppe, ma tutto cambiò.



"Non può essere riparato ora," disse tranquillamente lo stregone.



Guardò in alto attraverso una frattura nel soffitto nel cielo notturno. Era mezzanotte. La seconda era, l'età del caos, era iniziata.



 
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