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2920, Seconda Semina, Quinto libro

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view post Posted on 29/6/2006, 11:51
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Seconda Semina

Quinto Libro di

2920, L'Ultimo Anno della Prima Era

di Carlovac Townway



10 Seconda Semina, 2920

La Città Imperiale, Cyrodiil



"Sua Maestà Imperiale," disse il Principe Versidue-Shaie, aprendo la porta della sua camera con un sorriso. "Non l'ho vista recentemente. Ho pensato che forse eravate... indisposto con l'amabile Rijja."



"Si sta facendo un bagno a Mir Corrup," disse miseramente l'Imperatore Reman III.



"Per favore, entra."



"Ho raggiunto il punto per cui posso fidarmi solo di tre persone: tu, mio figlio il Principe e Rijja," disse petulante l'Imperatore. "Il mio intero consiglio non è altro che un branco di spie."



"Qual è il problema, sua maestà imperiale?" chiese il Principe Versidue-Shaie in maniera simpatica, chiudendo la spessa tenda della camera. Istantaneamente tutto il suono fuori dalla camera fu estinto, i passi riecheggianti nelle sale di marmo e gli uccelli nei giardini primaverili.



"Ho scoperto che una nota avvelenatrice, una tribale Orma dalle Black Marsh chiamata Catchica, era con l'esercito a Caer Suvio mentre eravamo lì accampati e mio figlio era stato avvelenato prima della battaglia a Bodrum. Sono sicuro che avrebbe preferito uccidere me, ma l'opportunità non si è presentata," L'Imperatore era furioso. "Il Consiglio suggerisce che abbiamo bisogno di prove del suo coinvolgimento prima di perseguirla."



"Naturalmente ne hanno bisogno," disse pensieroso il Principe. "Particolarmente se uno o più di loro era nel piano. Ho un pensiero, sua maestà imperiale."



"Si?" disse Reman con impazienza. "Dimmelo!"



"Dica al consiglio che abbandonerete la questione e manderò le Guardie sulle tracce di questa Catchica. Vedremo chi sono i suoi amici e magari otterremo un'idea dell'ambito di questo complotto alla vita di sua maestà imperiale."



"Si," disse Reman con un'espressione soddisfatta. "Questo è un ottimo piano. Rintracceremo questo complotto verso chi lo conduce."



"Decisamente, sua maestà imperiale," sorrise il Principe, aprendo la tenda così che l'Imperatore potesse andarsene. Nel corridoio fuori c'era il figlio di Versidue-Shaie, Savirien-Chorak. Il ragazzo s'inchinò verso l'Imperatore prima di entrare nella sala del Principe.



"Hai dei problemi, padre?" sussurrò il giovane Akaviri. "Ho sentito che l'Imperatore ha scoperto di nonmiricordoilnome, l'avvelenatrice."



"La grande arte della dialettica, figlio mio," disse Versidue-Shaie a suo figlio. "E' di dire loro ciò che vogliono sentire in un modo che fa si che loro facciano ciò che vuoi che facciano. Ho bisogno che tu porti una lettera a Catchica e che ti accerti che capisca che se non segue le istruzioni alla perfezione, rischia la sua stessa vita più della nostra."



13 Seconda Semina, 2920

Mir Corrup, Cyrodiil



Rijja affondava lussuriosamente nella spumeggiante sorgente calda, sentendo la sua pelle prudere come se fosse massaggiata da milioni di piccole pietre. La copertura di pietra la proteggeva dalla pioggia nebbiosa ma lasciava entrare i raggi del sole, disposti in strati attraverso i rami degli alberi. Era un momento idilliaco di una vita idilliaca e quando avrebbe finito sapeva che la sua bellezza sarebbe stata completamente ristorata. La sola cosa di cui aveva bisogno era un sorso d'acqua. Il bagno stesso. anche se meravigliosamente fragrante, sapeva sempre di gesso.



"Acqua!" chiese ai servi. "Acqua per favore!"



Una donna smunta con degli stracci legati sugli occhi corse al suo fianco e fece cadere una pelle di capra con dell'acqua. Rijja stava per ridere per la purezza della donna -- lei stessa non si vergognava del suo corpo nudo -- ma poi notò attraverso una piega negli stracci che la vecchia donna non aveva occhi. Era come una di quelle tribali Orma di cui Rijja aveva sentito parlare ma non aveva mai incontrato. Nate senza occhi, erano maestre degli altri sensi. Il Lord di Mir Corrup assumeva servi molto esotici, pensò tra sé.



In un attimo, la donna era sparita e dimenticata. Rijja trovò difficile concentrarsi su altro che non fosse il sole e l'acqua. Aprì il tappo ma il liquido all'interno aveva uno strano odore metallico. Improvvisamente si accorse che non era sola.



"Lady Rijja," disse il capitano della Guardia Imperiale. "Vedo che conosce Catchica?"



"Non ho mai sentito parlare di lei," balbettò Rijja prima di divenire indignata. "Cosa stai facendo qui? Questo corpo non è per i tuoi occhi vogliosi."



"Non l'hai mai sentita, mentre ti abbiamo visto con lei meno di un minuto fa," disse il capitano prendendo la pelle di capra e annusandola. "Ti ha portato del neivous ichor, vero? Per avvelenare l'Imperatore?"



"Captano," disse una delle guardie, correndo verso di lui velocemente. "Non riusciamo a trovare l'Argoniana. E' come se fosse sparita nella foresta."



"Si, sono abili in questo," disse il capitano. "Non importa comunque. Abbiamo il suo contatto a corte. Questo dovrebbe soddisfare sua Maestà Imperiale. Prendetela."



Appena le guardie tirarono la donna nuda che si contorceva fuori dalla piscina, urlò, "Sono innocente! Non so cosa stia succedendo ma non ho fatto nulla! L'Imperatore avrà le vostre teste per questo!"



"Si, penso che le avrà" sorrise il capitano. "Se si fida di te."



21 Seconda Semina, 2920

Gideon, Black Marsh



La taverna La Scrofa e l'Avvoltoio era il posto fuori mano del tipo che piacevano a Zuuk per quei tipi di interviste. A parte lui e i suoi compagni, nella sala tenebrosa c'erano solo un paio di vecchi lupi di mare e questi erano più incoscienti per il bere che svegli. Il sudiciume del pavimento sporco era qualcosa che si poteva sentire piuttosto che vedere. Polvere copiosa volteggiava nell'aria ferma degli sparsi raggi della luce del sole morente.



"Hai esperienza nel combattimento pesante?" chiese Zuuk. "La ricompensa è buona per questo incarico, ma i rischi sono ugualmente grandi."



"Certo che ho esperienza di combattimento," si vantò Miramor. "Ero alla Battaglia di Bodrum appena due mesi fa. Se fai la tua parte e convinci l'Imperatore a cavalcare attraverso il Passo Dozsa con una scorta minima il giorno e l'ora che abbiamo stabilito, farò la mia parte. Solo assicurati che non stia viaggiando camuffato. Non massacrerò ogni carovana che passa nella speranza che contenga l'Imperatore Reman."



Zuuk sorrise e Miramor si vide nella faccia riflettente di Kothringi. Apprezzava come appariva: un professionista esperto e fiducioso.



"D'accordo," disse Zuuk. "E poi avrai il resto del tuo oro."



Zuuk pose la grande scatola sul tavolo tra di loro. Si alzò.



"Aspetta qualche minuto prima di andartene," disse Zuuk. "Non voglio che tu mi segua. I tuoi acquirenti vogliono mantenere l'anonimato in caso tu fossi preso e torturato."



"Mi va bene," disse Miramor, ordinando altro grog.



Zuuk cavalcò attraverso le strette stradine labirintiche di Gideon e sia lui che il suo cavallo furono felici di attraversare i cancelli verso la campagna. La strada principale per il Castello Giovese era allagata come ogni anno in primavera, ma Zuuk conosceva una strada più corta sopra le colline. Cavalcando velocemente sotto alberi gocciolanti e rocce pericolose coperte di melma, arrivò alle porte del castello in due ore. Non perse tempo e salì verso la cella di Tavia in cima alla torre più alta.



"Cosa pensi di lui?" chiese l'Imperatrice.



"E' un pazzo," rispose Zuuk. "Ma è ciò che ci serve per questo tipo di incarico."



30 Seconda Semina, 2920

Fortezza Thurzo, Cyrodiil



Rijja urlava e urlava e urlava. Dentro la sua cella, il suo pubblico erano le grandi pietre grigie, incrostate di muschio ma ancora resistenti. Le guardie fuori erano sorde verso di lei come lo erano per tutti i prigionieri. L'Imperatore, lontano miglia nella città imperiale, era stato similmente sordo ai suoi gridi di innocenza.



Urlava sapendo bene che nessuno l'avrebbe mai sentita di nuovo.



31 Seconda Semina, 2920

Passo Kavas Rim, Cyrodiil



Erano passati giorni, settimane da quando Turala aveva visto un altro volto umano, Cyrodil o Dunmer. Mentre percorreva la strada, si disse quanto era strano che un posto così disabitato come Cyrodiil era diventato la Provincia Imperiale, sede di un Impero. Anche i Bosmer a Valenwood dovevano avere foreste più popolate di questo bosco di Heartland.



Ripensò al passato. Era un mese fa,due, da quando aveva superato il confine da Morrowind verso Cyrodiil? Ora era molto più freddo ma, a parte questo, non aveva senso del tempo. Le guardie erano state brusche ma visto che non stava trasportando armi, la lasciarono passare. Da allora, aveva visto qualche carovana, anche diviso un pasto con degli avventurieri accampati per la notte ma non aveva incontrato qualcuno che potesse darle un passaggio per un paese.



Turala tolse il suo scialle e lo tirò dietro di sé. Per un momento, pensò di aver sentito qualcuno dietro di sé e si girò. Nessuno era lì. Solo un uccello era appollaiato su un ramo emettendo un suono simile a una risata.



Continuò a camminare poi si fermò. Qualcosa stava accadendo. Il bambino stava calciando nel suo stomaco da qualche tempo ma questo era un tipo differente di spasmo. Con un gemito si trascinò al lato della strada, cadendo nell'erba. Suo figlio stava arrivando.



Giacque sulla schiena e spinse, ma poteva a malapena vedere a causa delle lacrime di dolore e frustrazione. Come era arrivata a questo? Partorire in un terra disabitata, da sola, un figlio il cui padre era il Duca di Mournhold? Il suo grido di rabbia e agonia scosse gli uccelli dagli alberi.



L'uccello che la derideva prima volò sulla strada. Sbatté gli occhi e l'uccello era sparito e al suo posto c'era un Elfo nudo, non scuro come un Dunmer né pallido come un Altmer. Capì subito che era un Ayleid, un Elfo Selvatico. Turala urlò ma l'uomo la tenne giù. Dopo alcuni minuti di lotta, sentì un rilascio poi svenne.



Quando si svegliò, era per il suono del pianto di un bambino. Il piccolo era stato pulito e giaceva di fianco a lei. Turala prese la sua bambina e per la prima volta in anni, sentì lacrime di felicità scendere dalla sua faccia.



Sussurrò agli alberi, "Grazie" e cominciò a camminare con una bambina tra le braccia lungo la strada verso ovest.



L'Anno Continua a Metà Anno.
 
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