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2920, Mano della Pioggia, Quarto libro

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view post Posted on 29/6/2006, 11:49
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Mano della Pioggia

Quarto Libro di

2920, L'Ultimo Anno della Prima Era

di Carlovac Townway



3 Mano della Pioggia, 2920

Coldharbour, Oblivion



Sotha Sil procedette più in fretta possibile attraverso le sale annerite del palazzo, mezzo sommerso nell'acqua salmastra. Tutto intorno a lui, delle malvagie creature gelatinose scappavano nelle canne e getti di fuoco bianco accendevano le arcate superiori della sala prima di sparire e degli odori lo assaltavano, un momento di morte rancida e un attimo dopo di fiori profumati. Diverse volte aveva visitato dei principi Daedra nell'Oblivion ma ogni volta lo attendeva qualcosa di differente.



Conosceva il suo scopo e rifiutò di distrarsi.



Otto dei principi Daedra più importanti lo stavano aspettando nella sala a cupola mezza sciolta. Azura, Principe del Tramonto e dell'Alba; Boethiah, Principe dei Complotti; Herma-Mora, Daedra della Conoscenza; Hircine, il Cacciatore; Malacath, Dio delle Maledizioni; Mehrunes Dagon, Principe del Disastro; Molag Bal, Principe dello Stupro; Sheogorath, il Pazzo.



Sopra di loro, il cielo lanciava ombre tormentate sull'incontro.



5 Mano della Pioggia, 2920

L'Isola di Artaeum, Summerset



La voce di Sotha Sil gridò, riecheggiando dalla caverna, "Spostate la roccia!"



Immediatamente, gli iniziati obbedirono, facendo rotolare il grande masso che bloccava l'ingresso della Caverna Sognante. Sotha Sil emerse, col volto unto di cenere, stanco. Sentì come se fosse stato via per mesi, anni, ma solo pochi giorni erano passati. Lilatha prese il suo braccio per aiutarlo a camminare, ma rifiutò il suo aiuto con un sorriso gentile e scuotendo la testa.



"Ha avuto ... successo?" chiese.



"I principi Daedra con cui ho parlato hanno accettato le nostre condizioni," disse semplicemente. "Disastri come quelli accaduti a Giverdale dovrebbero essere evitati. Solo attraverso certi intermediari come streghe e stregoni risponderanno alla chiamata di uomini o elfi."



"Cos'hai promesso loro in cambio?" chiese il ragazzo Nordico Welleg.



"Gli accordi che facciamo coi Daedra," disse Sotha Sil, continuando verso il palazzo di Iachesis per incontrare il Maestro dell'Ordine Psijic. "Non dovrebbero essere discussi con gli innocenti."



8 Mano della Pioggia, 2920

La Città Imperiale, Cyrodiil



Una tempesta colpiva le finestre della sala da letto del Principe, portando un odore di aria umida che si mischiava con l'incesori riempiti di incenso ed erbe.



"E' arrivata una lettera da sua madre, l'Imperatrice," disse il corriere. "Che chiede con ansia della vostra salute."



"Che genitori spaventati che ho!" disse ridendo il Principe Juilek dal suo letto.



"E' solo naturale preoccuparsi per una madre," disse Savirien-Chorak, il figlio del Principe.



"Non c'è niente di naturale nella mia famiglia, Akavir. La mia madre esiliata teme che mio padre mi immaginerà essere un traditore, bramoso della corona e mi stia avvelenando," il Principe affondò di nuovo nel suo cuscino, annoiato. "L'Imperatore ha insistito perché io abbia un assaggiatore per tutti i miei pasti come lo ha lui."



"Ci sono molti complotti," disse l'Akavir. "Siete stato a letto per quasi tre settimane con ogni guaritore dell'impero che veniva e andava come in una sala da ballo lento. Finalmente, tutti possono vedere che si sta rinforzando."



"Abbastanza forte per condurre l'avanguardia contro Morrowind presto, spero," disse Juilek.



11 Mano della Pioggia, 2920

L'Isola di Artaeum, Summerset



Gli iniziati stavano silenziosamente in piedi in fila lungo la loggia arboricola, guardando il lungo canale profondo bordato di marmo che lampeggiava infuocato. L'aria sopra di esso vibrava per le onde di calore. Anche se ogni studente teneva il suo volto fermo e senza emozioni, come dovrebbe fare un vero Psijic, il loro terrore era quasi palpabile come il calore. Sotha Sil chiuse gli occhi e pronunciò l'incantesimo della resistenza al fuoco. Lentamente, camminò attraverso il bacino di fiamme guizzanti, andando dalla parte opposta, incolume. Nemmeno la sua tunica bianca si bruciò.



"L'incantesimo è intensificato dall'energia che gli apportate, dalle vostre abilità, così come tutti gli incantesimi," disse. "La vostra immaginazione e forza di volontà sono le chiavi. Non c'è bisogno di un incantesimo per darvi resistenza all'aria o resistenza ai fiori e dopo che avrete lanciato l'incantesimo, dovete dimenticare persino che abbiate bisogno di una magia per avere la resistenza dal fuoco. Non confondete cosa sto dicendo: la resistenza non è ignorare la realtà del fuoco. Sentirete la sostanza della fiamma, la sua struttura, la sua fame e persino il suo calore, ma saprete che non vi farà male né vi ferirà."



Gli studenti annuirono e uno dopo l'altro, lanciarono l'incantesimo e fecero la loro camminata attraverso il fuoco. Alcuni arrivarono persino a piegarsi e prendere una manciata di fuoco e nutrirlo con dell'aria, così da farlo espandere come una bolla che si scioglieva nelle loro dita. Sotha Sil sorrise. Stavano combattendo in modo ammirevole la loro paura.



Il Censore Capo Thargallith entrò correndo dal pergolato, "Sotha Sil! Almalexia è arrivata su Artaeum. Iachesis mi ha detto di venire a prendervi."



Sotha Sil si voltò verso Thargallith per solo un momento, ma capì subito dagli urli cos'era successo. Il ragazzo Nordico Wellig non aveva lanciato in modo corretto l'incantesimo e stava bruciando. L'odore di capelli e di carne bruciati fecero andare nel panico gli altri studenti che stavano lottando per uscire dal bacino, tirandolo dietro, ma l'inclinazione era troppo ripida dai punti di ingresso. Con un gesto della sua mano, Sotha Sil spense la fiamma.



Wellig e diversi altri studenti si bruciarono ma in modo non grave. Lo stregone lanciò su di loro un incantesimo di cura, prima di voltarsi di nuovo verso Thargallith.



"Sarò con te in un attimo, e dai ad Almalexia il tempo di scuotere la polvere del viaggio," Sotha Sil si voltò ancora verso gli studenti e con voce piatta disse. "La paura non spezza gli incantesimi, ma il dubbio e l'incompetenza sono i grandi nemici di ogni mago. Maestro Welleg, fai I bagagli. Preparerò una barca che ti porti sul continente domani mattina."



Lo stregone trovò Almalexia e Iachesis nello studio, che bevevano tè caldo e ridevano. Era più bella di quanto ricordasse, anche se non l'aveva mai vista prima così scompigliata, avvolta in un mantello, dondolando le sue lunghe trecce nere umide davanti al fuoco per asciugarle. Quando Sotha Sil si avvicinò, saltò in piedi e lo abbracciò.



"Sei nuotata fin qui da Morrowind?" disse sorridendo.



"Sta diluviando da Skywatch lungo la costa," spiegò, restituendogli il suo sorriso.



"Solo mezza lega di distanza e qui non piove mai," disse fieramente Iachesis. "Naturalmente, certe volte mi manca l'eccitazione di Summerset e certe volte persino del continente. Comunque, sono sempre molto impressionato da chiunque che qui fuori risolva qualcosa. E' un mondo di distrazioni. Parlando di distrazioni, cosa sono tutte quelle voci su una guerra che ho sentito?"



"Intendi quella che sta insanguinando il continente da ottant'anni, Maestro?" chiese divertito Sotha Sil.



"Suppongo che sia quella che intendo," disse Iachesis scuotendo le spalle. "Come sta andando quella guerra?"



"La perderemo, a meno che riesca a convincere Sotha Sil a lasciare Artaeum," disse Almalexia, perdendo il suo sorriso. Voleva aspettare per parlare al suo amico in privato, ma il vecchio Altmer le diede il coraggio di proseguire. "Ho avuto delle visioni; so che sono vere."



Sotha Sil restò zitto per un attimo, poi guardò Iachesis, "Devo tornare a Morrowind."



"Conoscendoti, se devi fare qualcosa, lo farai," disse sospirando il vecchio Maestro. "La via degli Psijic è di non essere distratti. Le guerre sono combattute, gli Imperi sorgono e cadono. Devi andare, e lo stesso dobbiamo fare noi."



"Cosa vuoi dire, Iachesis? Stai lasciando l'isola?"



"No, l'isola lascerà il mare," disse Iachesis, con la voce che parlava in un modo vago. "In pochi anni, le nebbie si sposteranno su Artaeum e ce ne andremo. Siamo consiglieri per natura e ci sono troppi altri consiglieri su Tamriel per ora. No, ce ne andremo e torneremo quando la terra avrà ancora bisogno di noi, forse in un'altra era."



Il vecchio Altmer si sforzò per alzarsi e bevve l'ultimo sorso della sua bevanda prima di lasciare soli Sotha Sil e Almalexia: "Non perdete l'ultima barca."



L'Anno Continua in Seconda Semina.

 
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