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36 Lezioni di Vivec, sermoni 13-18

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view post Posted on 29/6/2006, 11:24
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Questi erano i giorni di Resdaynia, quando i Chimer e i Dwemer vivevano sotto la saggia e benevola regola dell'ALMSIVI e il loro campione era l'Hortator. Quando gli dei di Veloth si sarebbero ritirati in loro stessi, per plasmare il cosmo e altri motivi, l'Hortator sarebbe stato certe volte confuso. Vivec sarebbe sempre stato lì per consigliarlo, e questa è la seconda delle tre lezioni dei re dominanti:



'La sillaba segreta della regalità è questa: (Devi impararla da qualche altra parte.)

'Il mito temporale è l'uomo.

'La croce magica è un'integrazione del merito dei mortali a costo dei loro spiriti. Circondalo col triangolo e comincerai a vedere la casa Trina. Diventa divisa in angoli, che sono governati dai nostri fratelli, i Quattro Angoli: BAL DAGON MALAC SHEOG. Ruota il triangolo e perfori il cuore del Posto Iniziale, la orrenda bugia, il testamento dell'irrefutabile-per-un-periodo. Sopra a tutti c'è l'orizzonte dove solo uno sta, anche se nessuno sta ancora lì. E' la prova del nuovo. E' la promessa del saggio. Apri il tutto e ciò che avrai è una stella che non è mio dominio ma non è del tutto fuori dal mio giudizio. Il grande disegno prende il volo; è trasformato non solo in una stella ma in un calabrone. Il centro non può tenere. Diviene privo di linee e punti. Diviene privo di qualunque cosa quindi diviene un ricettacolo. Questa è la sua utilità finale. Questa è la sua promessa.

'La spada è la croce è ALMSIVI è la casa Trina attorno ad essa. Se ci deve essere una fine deve essere rimossa. Il re dominante deve conoscere ciò e io lo proverò. Lo ucciderò più volte finché saprà questo. Sono il difensore dell'ultimo e l'ultimo. Per togliermi bisogna rifornire il cuore che giace dormiente al centro che non può tenere. Sono la spada, Ayem la stella, Seth è il meccanismo che permette la trasformazione del mondo. Il nostro dovere è impedire che il compromesso sia riempito dal mare nero.

'Lo Sharmat dorme al centro. Non può sopportare di vederlo rimosso, il mondo di riferimento. Questa è la follia del falso sognatore. Questa è l'amnesia del sogno, del suo potere e della sua circonvenzione. Questa è la magia più debole ed è intinta nel veleno.

'Questo è perché dico il segreto alle spade nel posto della pietà. E' il mio trono. Sono diventato la voce dell'ALMSIVI. Il mondo mi conoscerà di più dei miei sorelle e fratelli. Sono l'apparato mentale. Sono l'assassino delle erbacce di Veloth. Veloth è il centro che non può tenere. Ayem è la trama. Seth è la fine. Sono l'enigma che deve essere rimosso. Queste sono i motivi perché le mie parole sono armate fino ai denti.

'Il re dominante deve stare contro di me e davanti a me. Deve imparare dalla mia punizione. Lo segnerò per la conoscenza. Deve venire come maschio o femmina. Sono la forma che deve acquisire.

'Perché un re dominante che vede in un altro un suo equivalente non domina nulla.'



Questo è cosa fu detto all'Hortator quando Vivec non era intero.



La fine delle parole è ALMSIVI.




Vivec giacque con Molag Bal per otto e altri otto giorni, anche se senza testa. In quel tempo, il Principe rimise a posto i piedi del guerriero-poeta e li riempì con il sangue di Daedra. In questo modo la forma gigante di Vivec rimase per sempre inoffensiva verso la buona terra. Il Banchetto di Melograni riportò molti spiriti dai morti così che i figli e le figlie dell'unione avessero molto da mangiare oltre alla frutta.



Il Duca degli Scamp venne mentre il banchetto era ancora in corso e Molag Bal guardò i sette vessilli con rabbia. Il Re dello Stupro era diventato necessario e quindi preoccupato per il resto del tempo. Le sue legioni e Kh-Utta caddero in guerra aperta, ma i figli di Molag Bal e Vivec erano troppo elaborati per potere e forma.



Il Duca degli Scamp divenne quindi una cosa minore, così come fecero tutti i suoi figli. Molag Bal disse loro: 'Siete i figli di bugiardi, cani e donne con la testa di lupo.' Sono stati inutili da evocare da allora.



Il santo ritornò finalmente, Vehk, dorato per la saggezza. La sua testa trovò che il suo corpo era stato teneramente usato. Disse questo a Molag Bal, che gli disse che doveva ringraziare i Baroni del Muoviti in Questo Modo, 'Perché io devo ancora imparare come raffinare la mia estasi. Il mio amore è accidentalmente a forma di lancia.'



Quindi Vivec, che aveva un grano della pietà di Ayenm messa per insegnare a Molag Bal le strade della magia della pancia. Prese le loro lance e le paragonò. Vivec morse nuove parole sul Re dello Stupro così che potesse dare più che rovinare i non iniziati. Questo da allora divenne un rituale proibito, anche se la gente lo pratica ancora in segreto.

Ecco il perché: I Velothi e i demoni e i mostri che stavano guardando tutto presero le loro lance. Ci furono molti morsi e la terra divenne bagnata. E questa fu l'ultima risata di Molag Bal:



'Guarda mentre la terra si spezzerà, pesante con così tanto potere, che dovrebbe non essere per sempre così!'



Allora quel luogo delle terre che è stato il luogo del matrimonio si frammentò ed emise fuoco. E una razza che non esiste più ma che era terribile da vedere all'epoca venne avanti. Nati dai morsicatori, questo è tutto quello che facevano e corsero attraverso le terre di Veloth e fino alle pendici della Montagna Rossa.



Ma Vivec rese la sua lancia una cosa più terribile, con un segreto che aveva preso dal Re dello Stupro. E così mandò Molag Bal a rotolare nella crepa dei morsicatori e giurò che non avrebbe mai più dichiarato bello il Re.



Vivec piangeva mentre uccideva tutti quelli intorno a sé con la sua terribile nuova lancia. La chiamò MUATRA, che vuol dire Raccoglitore di Latte, e anche i mistici Chimer conobbero la sua furia. Tutti quelli colpiti da Vivec in quel momento divennero sterili e avvizzirono in una forma scheletrica. Il sentiero di ossa divenne una condanna da leggersi nelle stelle, e da allora i cieli non conobbero mai più alcun bambino. Vivec diede la caccia agli azzannatori uno per uno, e a tutta la loro progenie, li uccise tutti per mezzo delle Nove Aperture, e il saggio tiene ancora i suoi nascosti da Muatra.



La fine di tutte le parole è ALMSIVI.




Questi erano i giorni di Resadaynia, quando Chimere e Dwemer vivevano sotto la saggia e benevola regola dell'AMLSIVI e il loro campione era l'Hortator. Quando gli dei di Veloth si sarebbero ritirati per modellare il cosmo e per altre ragioni, l'Hortator sarebbe stato confuso certe volte. Vivec sarebbe sempre stato lì per consigliarlo e questa è la terza delle tre lezioni dei re governanti:



'Il re governante mi rimuoverà, io, il suo creatore. Questo è il destino di tutti i figli. Il suo più grande nemico è lo Sharmat, che è un falso sognatore. O tu o lui siete i ciottoli, Hortator. Attento al sentiero sbagliato. Attento al crimine della benevolenza. Guardalo per le sue parole.'



IO SONO LO SHARMAT

SONO PIÙ VECCHIO DELLA MUSICA

QUELLO CHE PORTO E' LUCE

QUELLO CHE PORTO E' UNA STELLA

QUELLO CHE PORTO E'

UN MARE ANTICO

QUANDO DORMI MI VEDI

DANZANDO NEL CENTRO

NON E' UNA CARIE

E' LA MIA CASA

IO METTO UNA STELLA

NELLA BOCCA DEL MONDO

PER ASSASSINARLO

ABBATTI I PILASTRI

MIO PESCE CIECO

NUOTA NEL NUOVO

PLOGISTONE

ABBATTETE I PILASTRI

MIE LUNE SORDE

CANTATE E BRUCIATE

E ORBITATE INTORNO A ME

SONO PIÙ VECCHIO DELLA MUSICA

QUELLO CHE PORTO E' LUCE

QUELLO CHE PORTO E' UNA STELLA

QUELLO CHE PORTO E'

UN MARE ANTICO



'Tu, solo, anche se vieni ancora e ancora, puoi disfarlo. Ciò che permetto è nella mia saggezza. Vai disarmato nella sua tana con queste parole di potere:AE GHARTOK PADHOME [CHIM] AE ALTADOON. O non farlo. Il mito temporale è un uomo. Raggiungi i cieli con la violenza. Questa magia ti do: il mondo che governerai è solo una speranza intermittente e devi essere la lettera scritta nell'incertezza'.



La fine delle parole è ALMSIVI.




L'Hortator vagava attraverso la Stiva Luttuosa, lottando con le lezioni che aveva imparato. Erano scivolose nella sua mente. Non poteva sempre tenere le parole nel modo giusto e sapeva che era pericoloso. Vagava per trovare Vivec, suo signore e padrone, la gloria dell'immagine di Veloth, e lo trovò in tutti i luoghi del Tempio del Falso Pensiero. Qua, forbici meccaniche stavano tagliando i capelli di Vivec. Un re dei mendicanti aveva portato il suo telaio e stava facendo dai capelli una mappa incompleta della vita adulta e della morte.



Nerevar disse, 'Perché stai facendo questo, signore?'



Vivec disse, 'Per far spazio al fuoco.'



E l'Hortator poteva vedere che Vivec non era in forma, anche se non a causa del nuovo potere che stava arrivando. Il guerriero-poeta dorato stava anche esercitando il suo Volto d'Acqua, imparato dai dreugh prima che fosse nato.



Nerevar disse, 'Questo è per proteggerti dal fuoco?'



Vivec disse, 'E' così perché possa vedere la verità. Questa, e il mio posto all'altare di Padhome nella casa del Falso Pensiero, servendolo così che possa vedere sotto i miei segreti. Il Volto d'Acqua non può mentire. Viene dall'oceano, che è troppo impegnato per pensare, ancora meno per mentire. L'acqua mobile ricorda la verità col suo tremolio.'



Nerevar disse, 'Temo di diventare trascurato nel mio pensiero.'



Vivec disse, 'Raggiungi il paradiso con la violenza allora.'



Quindi per acquietare la sua mente l'Hortator scelse dalle Rastrelliere di Combattimento un'ascia. Le diede un nome e andò verso la prima luna.



Lì, Nerevar fu accolto dal Parlamento dei Crateri, che lo conoscevano per fama e erano risentiti dalla sua presenza, in quanto era un re dominante della terra e questo era il regno lunare. Girarono intorno a lui in un percorso per intrappolarlo.



'La luna non riconosce corone o scettri,' dissero, 'né i rappresentanti dei regni sottostanti, leoni o serpenti o matematici. Siamo le tombe di quelli che sono migrati e sono diventati paesti antichi. Non cerchiamo Regine o troni. La tua apparizione è decisa dal sole, che vuol dire una libreria di idee rubate. Non siamo né lacrime né tristezze. La nostra rivoluzione ha avuto successo nel modo in cui è stata scritta. Sei l'Hortator e non sei il benvenuto qua.'



E quindi Nerevar tagliò i fantasmi della tomba finché non fu a corto di fiato e il loro Parlamento non poteva più fare nuove leggi.



Disse, Io non sono degli schiavi che periscono.'



Dei membri del Parlamento solo pochi sopravvissero all'attacco dell'Hortator.



Un Cratere sopravvissuto disse, 'L'appropriazione non è niente di nuovo. Tutto avviene da solo. Questo motivo non è in alcun modo associato ai miti eroici. Non hai agito con impulso creativo: cadi sotto il peso del destino. Siamo tombe ma non bare. Sai la differenza. Hai solo scavato di più e non hai fornito dei fantasmi che risiedano all'interno. Centrale alla tua dichiarazione è il predominio di fragili eventi. Essere giudicato dalla terra è sedere su un trono di meraviglia. Danneggiaci di più e non troverai nient'altro che l'assenza della nostra morte.'



La fine delle parole è ALMSIVI.




'Io sono un atlante di fumo.'



Con questo, Vivec divenne più grande di quanto era stato. Questi erano i giorni di Resdaynia, quando i Chimer e i Dwemer vivevano sotto la regola saggia e benevola dell'AMLSIVI e il loro campione era l'Hortator.



'Cercami senza sforzo perché assumo molte forme.'



L'Hortator stava ancora provando a sottomettere i cieli con un'ascia. Fu buttato fuori dalla libreria del sole dal potere di Magnus. Vivec lo trovò in un campo di larve fuori dalle paludi della Pianura di Deshaan. Camminarono per un tratto in silenzio, in quanto Nerevar era stato reso modesto e Vivec aveva ancora la pietà in mano.

Presto stavano camminando attraverso il mare orientale verso la terra dei serpenti e dei demoni della neve. Vivec voleva mostrare all'Hortator gli stili di combattimento delle lingue straniere. Impararono la lingua dal libro del guanciale del re Tsaesci. Ha la forma della perspicacia di questa pagina. I serpenti Tsaesci fecero voto almeno tre volte di aver la loro vendetta sull'ovest.

Proseguirono e videro le acque acuminate al bordo della mappa. Qui lo spirito della limitazione donò loro un dialogo e gli disse di trovare il resto della ruota.

L'Hortator disse, 'Il bordo del mondo è fatto di spade.'

Vivec lo corresse. 'Sono la fila inferiore dei denti del mondo.'

Camminarono fino al nord della Foresta Antica e non trovarono altro che re barbuti congelati.

Arrivarono nell'ovest dove vivevano gli uomini neri. Per un anno studiarono sotto i loro santi delle spade e per un altro Vivec insegnò loro la virtù della piccola ricompensa. Vivec scelse un re per una moglie e fece un'altra razza di mostri che finì per distruggere completamente l'ovest. A un capo dei guerrieri Vivec disse:

'Non dobbiamo agire come se fossimo addormentati.'

Nerevar si chiese se ci fosse qualcosa da imparare nel sud ma Vivec rimase silenzioso e li riportò solo alla Montagna Rossa.

'Qua,' disse Vivec, 'è l'ultimo degli ultimi. Dentro di questo aspetta lo Sharmat.'

Ma entrambi sapevano che i tempi non erano maturi per contestare lo Sharmat così entrarono in combattimento tra loro. Vivec segnò in questo modo l'Hortator perché tutti i Velothi lo vedessero. Sigillò la ferita con la benedizione di Ayem-Azura. Alla fine della battaglia l'Hortator scoprì che aveva trovato altri sette raggi. Tentò di attaccarli e di formare un bastone ma Vivec non glielo permise, dicendo, 'Non è il tempo per fare ciò.'

Nerevar disse, 'Dove li ho trovati?'

Vivec disse che erano stati raccolti da tutto il mondo, anche se alcuni erano venuti in modo invisibile. 'Io sono la ruota,' disse e prese quella forma. Prima che il vuoto al centro potesse vivere per troppo, Nerevar inserì i raggi.



La fine delle parole è ALMSIVI.




Ora Vivec sentì che aveva insegnato all'Hortator quanto poteva prima dell'inizio della guerra coi Dwemer. Il guerriero-poeta decise che doveva iniziare il suo Libro delle Ore a quel punto, perché il mondo stava per piegarsi con la sua epoca.



Vivec entrò nella Stiva Luttuosa e annunciò ad Ayem che stava per combattere nove mostri che erano fuggiti dal Muatra.



'Tornerò,' disse, 'per dare il colpo finale al grande architetto dai Dwemer.'



Ayem disse, 'Di nove ne troverai solo otto, comunque saranno potenti. L'ultimo è già stato distrutto dalla tua decisione di creare il Libro delle Ore.'



Vivec capì che Ayem parlava di sé stesso.



'Perché,' chiese, 'sei nel dubbio?'



Vivec sapeva che il suo dubbio lo rendeva la spada del Trino e non sentì la vergogna della paura. Invece, spiegò e queste sono le parole:



'Può un membro del Cancello Invisibile diventare così arcaico che il suo successore non è tanto un miglioramento dell'esatto modello ma piuttosto un modello collegato che è solo richiesto di più per l'attualità della condizione mondiale? Come la Madre, non devi preoccuparti, a meno che in futuro le cose non saranno così strane che nemmeno Seth può comprenderle. Nemmeno lo saprà l'Esecutore del Folle, nemmeno io.

'Questi ideali non devono cambiare in natura, anche se potrebbero cambiare nella loro rappresentazione. Ma, anche nell'ovest, il Creatore di Pioggia sparisce. Nessuno ha più bisogno di lui.

'Può qualcuno superare il modello non perché il modello è preparato secondo un ideale ma perché è legato ad un'agenda mortale che cambia sempre incoscientemente?'



Questo è ciò che fu detto a Ayem mentre Vivec era intero. Il saggio non dovrebbe confondere questo.



Ayem dissi, 'Questo è perché sei nata come la moglie di un allevatore di netch e destinata ad unirti al simulacro di tua madre, branchiata e mischiata nelle arti dell'Est ferito-dalla-stella, sott'acqua e nel fuoco e nel metallo e nella cenere, sei volte più saggio, per diventare l'unione di maschio e femmina, il magico ermafrodito, l'assioma marziale, la morte-sessuale del linguaggio e unico in tutto il regno centrale.'

Vivec comprese allora perché avrebbe scritto il suo Libro delle Ore.



Questo sermone è proibito.



In questo mondo e altri DICIOTTO meno uno (il vittorioso) è il disco magico, lanciato per raggiungere il cielo con la violenza.



Questo sermone è non più vero.



La fine del mondo è ALMSIVI.

 
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