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36 Lezioni di Vivec, sermoni 7-12

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view post Posted on 29/6/2006, 11:21
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Mentre la carovana di Nerevar stava andando verso la capitale di Veloth, ora Almalexia, ci furono grandi sconvolgimenti dall'oblivion. Un duca tra gli scamp vagava nella Casata dei Problemi, fermandosi davanti ogni porta della scrittura per offrire il suo rispetto, finché finalmente fu incontrato dal domo maggiore di Mehrunes Dagon.



Il Duca degli Scamp disse, 'Sono stato convocato da Lord Dagon, signore delle orrende acque e del fuoco e ho portato il vessillo delle mie sette legioni.'



Il domo maggiore, la cui testa era una bolla di acqua orrenda e di fuoco, si inchinò, così che la testa del Duca degli Scamp finisse nella sua.



Vide il primo vessillo, che comandava una legione di tristi guerrieri che potevano morire almeno due volte.



Vide il secondo vessillo, che comandava una legione di tori alati e l'imperatore di colore che cavalcava ognuno di essi.



Vide il terzo vessillo, che comandava una legione di gorgoni invertiti, grandi serpenti le cui scaglie erano facce umane.



Vide il quarto vessillo, che comandava una legione di amanti che avevano subito un doppio gioco.



Vide il quinto vessillo, che comandava una legione di ferite saltanti che cercavano di saltare su di una vittima.



Vide il sesto vessillo, che comandava una legione di pianeti ridotti.



Vide il settimo vessillo, che comandava una legione di mosse vincenti corazzate.



Al che il maggiore domo disse, 'Duca Kh-Utta, le tue legioni anche se grandi non sono abbastanza per distruggere Nerevar o la via Trina. Guarda l'Hortator e vedi la saggezza che prende come moglie.'



E guardarono nel mondo centrale e disse:



Evaporando in una moltitudine di tuoni

Di guerra rossa e di uomini di chitina,

Dove i destini

Lo portano più lontano dalle nostre vie

Il calore che abbiamo voluto

E prego che ricordino ancora,

Dove i destini

Ammantano la distanza,

Fieri nell'est dorato che vedemmo ora,

Invece della guerra e della riparazione

Della frattura obliata

Una maledizione sull'Hortator

E altre due sulle sue mani



E il Duca degli Scamp vide i palmi dell'Hortator, sui quali l'uovo aveva scritto queste parole di potere: GHARTOK PADHOME GHARTOK PADHOME.



La fine delle parole è ALMSIVI.




E appena Nerevar e Vivec furono in vista della capitale dei Quattro Angoli della Casata dei Problemi seppero che non era il momento di confrontarsi con loro. I musicisti della carovana fecero una grande canzone d'ingresso e gli undici cancelli della Stiva Luttuosa furono aperti.



Ayem era accompagnata dal suo marito-stato, un'immagine sfocata che era incanalata ai suoi bisogni sempre variabili di femmina. Intorno a lei c'erano gli Urli, una gilda ora dimenticata, che portavano i capricci della gente, in quanto i Velothi erano ancora per la maggior parte buoni di cuore. Gli Urli erano i consiglieri di Ayem e del paese, anche se certe volte litigavano e avevano bisogno di Seth per rendersi utili. Ayem si avvicinò a Nerevar che era adesso adornato nelle bandiere della Casata Indoril. Le donò il simulacro della moglie dell'uomo dei netch e l'uovo di Vivec al suo interno.



Ayem disse a Nerevar, 'Seth è colui a cui Azura ha rivelato che la guerra è arrivata e che l'Hortator che ci porterà arriverà con una soluzione di fianco a sé.'



Nerevar disse, 'Ho viaggiato lontano dalla mia strada per avvisarti dell'inganno dei nostri nemici, i Dwemer, ma ho imparato molto dal viaggio è ho cambiato idea. Questa moglie di un uomo dei netch che vedi al mio fianco è una spada e un simbolo e c'è una profezia all'interno. Mi dice, in quel modo, che dobbiamo essere per un po' come è lui e, come popolo, camuffati nei nostri precedenti nemici e di usare le loro macchine senza vergogna.'



A quel punto Vivec parlò ad alta voce, 'Boethiah-che-sei-tu indossò la pelle di Trinimac per pulire le colpe di Veloth, mia Regina, e così sarà ancora. Questo è il percorso dei gloriosi.'

Seth apparve fuori da una nube di vapore ferroso e i suoi sottoposti fecero del loro sangue una sedia. Si sedette di fianco ad Ayem e guardò la rinascita della maestria.

Vivec disse loro, suoi Trini:



'I miei riti e le prove e tutte le rime interne,

Non hanno altro motivo se non la rivelazione della mia pelle.'



Ayem disse, 'AYEM AE SEHTI AE VEHK. Siamo consegnati e fatti interamente, il diamante delle Mani Nere è scoperto.'

Seth disse, 'Dovunque passi, c'è scrittura invisibile.'

Per questo gli Urli erano silenziosi e in letture improvvise.

Vivec poi fece uscire dall'uovo tutti i suoi arti e caratteristiche, fondendosi con il simulacro di sua madre, branchiata e miscelata in tutte le arti dell'Est ferito dalla stella, sott'acqua e nel fuoco e nel metallo e nella cenere, sei volte saggio e divenne l'unione di maschio e femmina, il magico ermafrodita, l'assioma marziale, il sesso-morte del linguaggio e unico in tutto il mondo centrale.

Disse, 'Ora guidiamo le mani dell'Hortator nella guerra e nella sua conclusione. In quanto noi andiamo diversamente e nel tuono. Questo è il nostro destino.'



La fine delle parole è ALMSIVI.




Allora venne la guerra con gli uomini del nord, dove Vivec guidò l'Hortator in una rapida e astuta unione coi Dwemer. I più grandi demoni a capo del frigido ovest erano questi elencati sotto, in numero profano cinque.



HOAGA, la Bocca di Fango, che appariva come un grande re barbuto, aveva il potere di Smistare e di respirare la terra. Sui campi di battaglia, questo demone era spesso visibile ai lati mentre mangiava voracemente il suolo. Quanto i suoi uomini morivano, Hoaga riempiva i loro corpi con esso quindi loro si sarebbero rialzati per combattere, anche se più lentamente. Aveva un Nome Segreto, Fenja, e distrusse diciassette villaggi Chimer e due fortezze Dwemer prima di essere scacciato.



CHEMUA, la Fame che Corre, che appariva come un soldato a cavallo con un elmo completo, aveva i poteri del Ruggito del Cuore e della malattia del cielo. Mangiò l'eroe Chimer, Drez Khizumet-e, rimandando lo spirito all'Hortator come un assassino. Certe volte chiamato Primo Blighter, Chemua poteva causare mal di stomaco alle nubi e rendere la pioggia di Veloth bile. Distrusse sei villaggi Chimer prima di essere ucciso da Vivec e dall'Hortator.



BHAG, l'essere con Due Lingue, che appariva come un grande re barbuto, aveva i poteri della Sicurezza e del Cambiamento di Forma. I suoi banditi erano pochi di numero ma si scatenavano nell'hinterland occidentale, uccidendo molti furfanti abili a piazzare trappole e esploratori Velothi. Finì in un grande dibattito con Vivec, il solo guerriero-poeta poteva comprendere la lingua doppia dell'uomo settentrionale, anche se ALMSIVI doveva rimanere invisibile durante il confronto.



BARFOK, la Fanciulla dei Piani, che sembrava un umano alato con una lancia incrostata di saliva, aveva i poteri di Dominare gli Eventi. Le battaglie combattute contro di lei finivano sempre con una vittoria per Barfolk, perché poteva dar forma ai risultati cantando. Quattro villaggi Chimer e altre due fortezze Dwemer furono distrutte dall'attuazione delle sue decisioni. Vivec dovette riempire la sua bocca con le sue dita di latte per impedirle di rovinare i Velothi cantando.



YSMIR, il Drago del Nord, che appare sempre come un grande re barbuto, aveva innumerevoli poteri riecheggianti. Era duro e oscuro e il più silenzioso dei capi degli invasori, anche se quando parlava, i villaggi venivano sollevati e gettati in mare. L'Hortator lo combattè disarmato, prendendo i ruggiti del Drago per mano finché la gola del potere di Ysmir sanguinò. Questi ruggiti furono dati a Vivec per venire legati in una cornice di ascolto d'ebano, che il guerriero-poeta mise sulla faccia e sulle orecchie di Ysmir per renderlo pazzo e scacciarlo.



'L'arrivare e il mandar via possono portare tutto in giro. Cosa dirò adesso è spiacevole da registrare: HERMA-MORA-ALTADOON! AE ALTADOON!'



La fine delle parole è ALMSIVI.




Hai scoperto il decimo Sermone di Vivec, che fu nascosto nelle parole che vennero nel momento della resa dei conti all'Hortator.



L'evocatore alzerà la sua mano sinistra vuota e aperta, per indicare che non ha bisogno di armi. La venuta è sempre nascosta, quindi l'evocatore è sempre invisibile o meglio, nella pelle dei suoi nemici.

'La palpebra del regno riempirebbe trenta e sei fogli, ma l'occhio leggerà il mondo.' Per questo l'Hortator ha bisogno di me per capire.

La spada è una firma impaziente. Non scrivere contratti sui morti.

Vivec dice che l'Hortator ricordi le parole di Boet-hi-ah:



Ci impegniamo con te, il Creatore-della-Cornice, lo Scarabeo: un mondo per noi per amarti, un mantello di polvere per esultare. Traditi dai tuoi antenati quando non stavi neanche guardando. Hoary Magnus e le sue opinioni avventurose non possono sviare ciò che è minimizzato, un trucco meritevole della soddisfazione perenne. Una stagione breve di torri, un'assoluzione graduale, e cos'è questo, cos'è questo se non fuoco sotto la tua palpebra?



Spostatevi nella vostra pelle, dico ai Trinimac-mangiatori. Fondete le vostre voci nel colore del rumore. Dividetevi come i vostri nemici, le Casate e mettete le vostre leggi in una sequenza stabilita dal centro, ancora come gli Angoli nemici della Casata dei Problemi e vediti come legno, o stecche di fango o fogli di resina. Poi non dividerti, in quanto il passo di SITHISIT è più veloce della carica dei nemici e lui fermerà il tutto per il bene di un ciottolo.



Perché noi andiamo in modo diverso e nel tuono. SITHSIT è l'inizio di tutte le vere Casate, costruite contro la stasi e contro gli schiavi sfaticati. Allontanati dalle tue predilezioni, rotte come mappe false. Muoviti e muoviti in questo modo. Accelera contro i falsi padri, con le madri lasciate negli angoli che piangono per il vetro e per la pioggia. La stasi chiede a malapena nulla, per sé stessa, che non è nulla, come eri tu nelle otto imperfezioni durature.



Vivec dice all'Hortator di ricordare le parole di Vivec.

CAPISCI CHE SITHSIT VIAGGIA ANCORA

Vivec dice all'Hortator di ricordare le parole di Vivec.

IN UNO SPECCHIO FOSFORESCENTE DEL CIELO

Vivec dice all'Hortator di ricordare le parole di Vivec.

ANNEGATO E SORRIDENTE

Vivec dice all'Hortator di ricordare le parole di Vivec.

INTERMITTENTE SPERA ABBASTANZA

Vivec dice all'Hortator di ricordare le parole di Vivec.

PER RISPONDERE A TUTTE LE COSE

Vivec dice all'Hortator di ricordare le parole di Vivec.



NON ANCORA DOMANDATE



La fine delle parole è ALMSIVI.




Questi erano i giorni di Resadaynia, quando Chimere e Dwemer vivevano sotto la saggia e benevola regola dell'AMLSIVI e il loro campione era l'Hortator. Quando gli dei di Veloth si sarebbero ritirati per modellare il cosmo e per altre ragioni, l'Hortator sarebbe stato confuso certe volte. Vivec sarebbe sempre stato lì per consigliarlo e questa è la prima delle tre lezioni dei re governanti:



'Il mondo destato è l'amnesia del sogno. Tutti i motivi possono essere feriti mortalmente. Una volta abbattuti, i temi diventano la struttura della futura nostalgia. Non abusare dei tuoi poteri o ti condurranno su una cattiva strada. Ti lasceranno come figlie ribelli. Perderanno la loro virtù. Diverranno perduti e risentiti e finalmente verranno messi incinta dal seme della follia. Presto sarai il nonno di una condizione spezzata. Sarai canzonato. Cadrà come una pietra che ricorda che in realtà è acqua.

"Non tenere nulla nella tua casa che non sia utile o bellissimo.

"Dovresti affrontare le prove senza impedimenti dal mondo delle restrizioni. Lo splendore delle stelle è il dominio di Ayem. La solitudine del mare è di Seth. Io governo l'aria in mezzo. Tutto il resto è terra e sotto il tuo potere temporale. Non c'è osso che non possa essere rotto tranne l'osso del cuore. Lo vedrai due volte nella tua vita. Prendi ciò che puoi la prima volta e lasciaci fare il resto.

"Non c'è un vero simbolismo per il centro. Lo Sharmat crederà che ci sia. Sentirà che può causare anni di esuberanza sedendosi nel sacro, dove nessuno può lasciare realmente questa condizione e causare qualcosa di più che conflitti.

" Ecco ancora una volta il caso del simbolico e crudo. Il vero principe che è maledetto e demonizzato sarà infine adorato con tutto il cuore. In accordo ai Codici di Mephala non può esserci arte ufficiale, solo la fissazione di punti complessi cancellerà la soggezione delle persone in un tempo abbastanza lungo. Questo è un segreto che ne nasconde un altro. Una sopravvivenza impersonale non è la via del re dominante. Abbraccia l'arte delle persone e sposala e in questo modo falla uccidere segretamente.

"Il re dominante che vede in un altro un suo pari non domina nulla.

"Il segreto delle armi è questo: sono il seggio della pietà.

"Il segreto del linguaggio è questo: è immobile.

"Il re dominante è corazzato da testa ai piedi con fiamme brillanti. E' redento da ogni atto che compie. La sua morte è solo un ritorno al mondo che si sta svegliando. Dorme nel secondo modo. Lo Sharmat è il suo doppio e perciò ti domandi se non governi nulla.

"Hortator e Sharmat, uno e uno, undici, un numero non elegante. Quale degli uno è più importante? Potresti mai capire se hanno cambiato posto? Io posso e perciò hai bisogno di me.

"Secondo i Codici di Mephala, non c'è differenza tra il teorico e il terrorista. Anche il desiderio più caro sparisce in mano loro. Questo è il perché Mephala ha mani nere. Porta entrambe le tue in ogni questione. Il re con una mano non trova rimedi. Quando ti avvicini a Dio, comunque, tagliale entrambe. Dio non ha bisogno della teoria ed è corazzato dalla testa ai piedi nel terrore."



La fine delle parole è ALMSIVI.




Mentre l'Hortator pensava alla prima lezione dei re dominanti, Vivec vagava nella Stiva Luttuosa e trovò che Ayem era con una coppia di amanti. Seth l'aveva diviso di nuovo. Vivec allora saltò nelle loro sembianze per osservare ma non ottenne segreti che già non conoscesse. Lasciò pochi dei suoi dietro per rendere il viaggio utile.



Poi Vivec lasciò la capitale di Veloth e vagò lontano nella cenere. Trovò un spanna di terra per far pratica con la sua forma gigante. Rese i suoi piedi di un materiale meno denso del divino per impedirgli di affondare nella terra. A quel punto il Primo Angolo della Casata dei Problemi, il Principe Molag Bal, rese la propria presenza nota.



Vivec guardò il Re dello Stupro e disse:



'Quanto sei bello, perché non ti unisci a noi. '



E Molag Bal schiacciò i piedi del guerriero-poeta, che non erano invulnerabili, e li fece tagliare da delle legioni. Dei fuochi poderosi dal Posto Iniziale furono portati come reti per trattenere Vivec e lui li lasciò fare.



'Preferirei,' disse, 'qualche tipo di cerimonia se dobbiamo sposarci.'



E le legioni che portarono via i piedi furono rievocate e gli fu ordinato di cominciare un banchetto. Melograni uscirono dalla terra e delle tende furono erette. Un gruppo di mistici Velothi venne, leggendo i passaggi dei piedi mozzati sul terreno e piangendo finché le scritture non furono bagnate.



'Dobbiamo amarci brevemente,' disse Vivec, 'se dobbiamo. Sono richiesto per consigliare l'Hortator in questioni più importanti perché gli alti sacerdoti Dwemer preparano problemi. Puoi avere la mia testa per un'ora'.



Molag Bal si alzò e estese sei braccia per mostrare quanto valeva. Erano decorate con rune di seduzione e del suo contrario. Erano decorati coi calendari annotati di mondi più lunghi. Quando parlò, dei mostri in calore caddero fuori.

'Dove deve andare?' disse.



'Te l'ho detto,' disse Vivec, 'Devo essere il maestro del re della terra. AE ALTADOON GHARTOK PADHOME.'



Con queste parole magiche, il Re dello Stupro ne aggiunse un'altra: 'CHIM,' che è la sillaba segreta della regalità.



Vivec aveva ciò che voleva dal Daedroth e così lo sposò quel giorno. Nell'ora in cui Bal ebbe la sua testa, il Re dello Stupro chiese una prova d'amore.



Vivec disse due poesie per mostrargli ciò, ma solo la prima è nota.



Non sono sicuro di quanto vetro sia servito per fare i tuoi capelli

Il doppio, sono sicuro, di quanto hanno da condividere gli oceani

L'inferno, mia dolcezza, è una finzione scritta da quelli che dicono la verità

La mia bocca è abile a mentire e il suo alibi è un dente



I figli e le figlie di Vivec e Molag Bal sono numerabili in migliaia. Il nome del più grande è una stringa di potere: GULGA MOR JIL HYAET AE HOOM.



La fine delle parole è ALMSIVI.

 
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