"Allora," disse Bazagha. "Perché non vuoi parlare?"
Zaki mise giù il suo boccale di idromele e guardò solo sua moglie per pochi secondi. Finalmente, disse a malincuore: "Bazagha, tutto quello che dico in una conversazione, fluisce in ordine alfabetico. Proprio come ti ho detto. Penso che l'unico modo per fermare ciò sia non parlare del tutto."
"Caro, non potrebbe essere che te lo stia solo immaginando?" disse pazientemente Bazagha. "Non sarebbe la prima volta che hai un'insana delusione da paranoico. Ricorda quando hai pensato che il mago guerriero reale di Black Marsh si nascondesse dietro ogni albero con un kit da stupro, nell'intenzione di rendere te -- un sarto calvo, di mezza età e grasso -- il suo schiavo sessuale personale? Non devi vergognarti, ma è il modo di Sheogorath farci sentire tutti un po' pazzi certe volte. Se tu vai dal guaritore--"
"Dannazione, Bazagha!" ringhiò Zaki e scappò fuori, sbattendo la porta dietro di sé. Si scontrò quasi con Siyasat, la sua vicina.
"Ehi, che maniere!" esclamò dietro a Zaki. Mise le mani sopra le orecchie mentre correva lungo la strada, voltando l'angolo verso il suo negozio di sarto. Il suo primo cliente stava aspettando davanti, sorridendo ampiamente. Zaki provò a tenere sotto controllo il suo carattere e prese le chiavi, restituendo il sorriso al cliente.
"Finalmente sono arrivato, bella giornata vero?" disse il giovane.
"Giovane, non potevi semplicemente salutare?" urlò Zaki, facendo volare il giovane con un pugno ben piazzato e correndo via.
Per quanto odiasse ammettere che Bazagha aveva ragione, era evidentemente di nuovo tempo per uno degli intrugli dell'erborista. Il tempio di Tarsu per cure mentali e fisiche era molte strade verso nord, un obelisco impressionante. Halqa, il capo erborista, lo incontrò prima che arrivasse nella sala.
"Ho notato che sei stressato anche oggi Zaki, come posso aiutarti?"
"Io non sono sempre arrabbiato, sono le altre persone che mi rovinano la giornata, devo prendere un appuntamento con Tarsu" disse Zaki con la voce più calma possibile.
"Lunedì e Martedì è occupato," disse Halqa, aggrottando le sopracciglia. "Al massimo posso fare per Mercoledì. Ti andrebbe bene?"
"Mercoledì!" gridò Zaki. "Sarò completamente psicotico per Mercoledì. Non c'è nulla più presto?"
Sapeva la risposta prima che rispose. Non c'era alternativa. In qualche modo, aveva forzato la risposta. Se solo avesse tenuto la conversazione fino alla "S."
"No," disse Halqa. "Mi dispiace. Vuole che segni questo appuntamento--?"
Zaki se ne andò, digrignando i denti. Vagava per le strade, con la testa bassa per evitare ogni conversazione, finché guardò su e scoprì che era arrivato al molo. Una dolce brezza soffiava lungo l'acqua e prese dei profondi respiri fino a quando si sentì quasi normale. Quando il suo cattivo umore si raffreddò, poté pensare di nuovo. E se questa conversazione alfabetica non fosse del tutto una delusione? E se quella che sentiva non fosse paranoia ma consapevolezza acuta? Sapeva che era il classico dilemma: sono pazzo o sta accadendo qualcosa di strano?
Attraverso la strada c'era un negozio chiamato ParaDocks, che esponeva erbe, cristalli e vapori intrappolati in dei globi. L'insegna sulla finestra diceva "Consultazioni Mistiche dall'alba a mezzogiorno." Meritava un tentativo, anche se Zaki era dubbioso. Le sole persone che di solito venivano ai moli per essere curati erano stupidi avventurieri che non conoscevano un posto migliore.
L'incenso bruciava in nubi copiose rosa e dorate, oscurando e poi rivelando la confusione all'interno. Maschere di morte Jijjic guardavano torvamente dai muri, incensieri fumanti pendevano da catene dal soffitto e il pavimento era un labirinto di scaffali. Su un tavolo consumato nel retro un piccolo uomo che indossava una parrucca stava registrando gli acquisti di una giovane.
"Ok," disse l'uomo. "Il totale è cinquantasette pezzi d'oro. Ho aggiunto gratuitamente la squama condizionatrice ristorativa. Solo ricorda, la candela deve essere accesa solo dopo che tu hai invocato Goroflox L'Empio e la radice di mandragola funziona meglio in penombra."
Il cliente fece un rapido sorriso timido verso Zaki e lasciò il negozio.
"Per favore mi aiuti," disse Zaki. "Ogni conversazione che sento o in cui vengo coinvolto sembra essere disposta in ordine alfabetico. Non so se sto impazzendo o se ci sono delle forze bizzarre al lavoro. Per essere onesto con lei, sono normalmente scettico riguardo al suo tipo di affari, ma sono alla frutta. Puoi fare qualcosa per far finire questa follia?"
"Questo è un problema abbastanza comune, effettivamente," disse l'uomo, colpendo Zaki sul braccio. "Quando arrivi alla fine dell'alfabeto, le conversazioni allora proseguono in ordine alfabetico a ritroso o ricominciano dall'inizio dell'alfabeto?"
"Ritroso, ordine alfabetico a ritroso," disse Zaki, e poi si corresse. "Dannazione! Volevo dire, inizia dal principio, tutto da capo. Sono in agonia. Puoi chiamare gli spiriti e dirmi se sono pazzo?"
"Sauriki," disse l'uomo con un sorriso rassicurante. "Non devo. È tutto apposto qui."
"Tutto apposto?" gridò Zaki, aggrottando le ciglia. "Comunque, mi chiamo Zaki, non Sauriki."
"Urlare non servirà a nulla" disse l'uomo, colpendo Zaki sulla schiena. "Il mio nome è Octoplasm. Seguimi, per favore. Credo di avere proprio ciò di cui hai bisogno."
Octoplasm condusse Zaki lungo lo stretto corridoio dietro il tavolo. I due uomini passarono oltre mobili polverosi pieni di strane creature contenute in liquidi, oltre mucchi di pietre neolitiche, oltre pile e pile di libri rilegati in pelle marcenti, nel cuore umido del negozio. Qui prese un piccolo tamburo tozzo e un libro e li diede a Zaki.
"'Vampirismo, Possessione Daedrica, e Terapia Withershin,'" disse Zaki, storcendo gli occhi per leggere il libro al buio. "Cosa Oblivion ha a che fare con me questo? Non sono un vampiro, guarda il colorito. E cos'è la Terapia Withershin, e quanto mi costerà?"
Octoplasm aprì il libro al capitolo della terapia Withershin e Zaki iniziò a leggere nella sua mente, non volle ire nulla era cosciente del fatto che gli era rimasta solo la “Z”. Withershin, dal termine in Vecchio Cyrodillico withersynes, che vuol dire al contrario. E' l'arte di invertire l'ordine delle cose per ottenere accesso al mondo degli spiriti e spezzare maledizioni, curare il vampirismo e attivare tutti i metodi di cura apotropaica. Conoscete la storia del tizio a cui fu detto che i pesci macellaio vivono nell'acqua calda, così ha detto, “Bene, bolliamoli in acqua fredda”?
Octoplasm accese una candela e tenne un oggetto cilindrico sopra di essa cosicché Zaki potesse vedere più chiaramente. Tutto intorno al cilindro c'erano sottili fenditure e quando Zaki guardò al loro interno, vide una successione di vecchi disegni neri e bianchi di un uomo nudo che saltava oltre delle scatole, un fotogramma dopo l'altro.
Octoplasm, girò lentamente il congegno in senso orario cosicché l'uomo all'interno saltò oltre le scatole più e più volte. Poi prese il libro e lo aprì ad un pagina in cui c’era scritto: “Prendete lo Zoetropo e cominciate a girarlo in senso anti-orario, e pronunciate questo incantesimo”.
Zaki prese lo zoetropo e cominciò a ruotarlo in senso antiorario sopra la candela, cosicché il piccolo uomo nudo sembrava saltare al contrario sopra le scatole. Ci volle un po' di coordinazione e concentrazione per continuare a ruotare con un ritmo stabile, ma gradualmente i salti posteriori sgraziati e a scatti divennero sempre più fluidi finché Zaki non poté più vedere i fotogrammi individuali che giravano. Sembrava solo un criceto umanoide in un mulino al contrario senza fine. Mentre continuava a ruotare lo zoetropo con una mano, Zaki prese il libro nell'altra e lesse il passaggio sottolineato.
"Zoetropo controgira, controgira, controgira / Togli la mia vita dal solco in cui è / Invoco le Dee Boethiah, Kynareth e Drisis / Per invertire la mia crisi potenzialmente metafisica / La mia vecchia vita può essere stata inutile e piatta / Ma disprezzo la prospettiva di impazzire / Inverti il percorso con questo withershin / Zoetropo, controgira, controgira, controgira."
Mentre cantava l'incantesimo, Zaki notò che il piccolo uomo nudo nello zoetropo cominciò a sembrare più simile a sé. I baffi sparirono e i capelli arretrarono. La vita dell'uomo si espanse e le natiche si incurvarono con la forma e la pelle di palloni mezzi gonfiati. Scaglie che approssimavano il suo schema Argoniano apparvero. L'uomo cominciò a muoversi come se saltasse al contrario oltre le scatole, prendendo respiri maggiori e sudando. Per quando Zaki raggiunse la fine dell'incantesimo, il suo gemello stava afferrando il petto e ruzzolava oltre le scatole in una caduta libera.
Octoplasm prese lo zoetropo e il libro dalle mani di Zaki. Non sembrava essere cambiato nulla. Nessun tuono aveva rombato. Nessun serpente alato era uscito dalla testa di Zaki. Nessuna esplosione infuocata. Ma Zaki sentì che qualcosa era diverso. Positivamente diverso. Normale.
Alla cassa, quando Zaki tirò fuori il suo sacchetto di pezzi d'oro, Octoplasm a malapena scosse il capo:
“Nessun costo. Naturalmente, non possiamo essere sicuri di quali possano essere gli effetti a lungo termine di trattamenti radicali come questo.”
"Questo come radicali trattamenti di termine lungo a effetti gli essere possano quali di sicuri essere possiamo non, naturalmente. Costo nessuno.”
Sentendo il primo sollievo reale da giorni, Zaki camminò all'indietro fuori dal negozio e lungo la strada fino al suo negozio.
Mi sono permesso di dare una traduzione inventata usando l'alfabeto italiano, ovviamente il testo non corrisponde a quello originale ma la storia non cambia di molto
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