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| il Mercenario Vagabondo io sono dell'idea che se non succede niente di ancora più grave, la Russia resterà parecchio scottata da questa "avventura".
Nel 2014 il mondo non si è calcolato granché il discorso Russia & Crimea, l'Europa per prima non è praticamente intervenuta e a parte le solite cavolate coi caschetti blu dell'ONU che servono solo a distribuire viveri e medicine e a dare una parvenza di ordine alle cose non è successo altro.
Sto giro invece gli interventi ci sono stati, l'UE interviene attivamente con forniture, addestramento, mezzi, pattugliamenti e pseudo-interventi militari, gli USA sono scesi in campo e la Russia ha perfino perso nel frattempo alleati più che importanti come la Cina e, in minor parte, l'India. In caso di morte di Putin o di suo abbandono della leadership, la Russia è ormai troppo dentro al fango per poterne uscire come se nulla fosse e quasi sicuramente ci sarebbe qualche suo vice a mandare avanti il teatrino... con durata, IMHO, medio-breve, ma è roba che per altri 10-15 anni la Russia verrà vista da tutti come un posto da evitare a priori e farà la fine dell'Iran o dell'Iraq sul piano dell'opinione pubblica.
Solo con una rivoluzione interna di importanti dimensioni la Russia potrà essere vista diversamente, ma parliamo di colpi di stato + Russia che diventa "democratica" + ingresso della Russia in qualche giro come Unione Europea (assurdo, considerando la sua geografia, ma va anche detto che la maggior parte della sua poplazione è concentrata nella Russia Ovest al confine con l'unione europea) oppure qualche lega di paesi asiatici. In ogni caso è il canto del cigno di una potenza mondiale che ormai non può più competere con altre nazioni ben più avanzate su più fronti: non è una potenza economica e produttiva, non è chiaramente più una potenza militare di primo piano e non ha più quel prestigio nazionale che poteva avere nei secoli passati. Restano però risorse a non finire e le bombe nucleari, tant'è che sono ancora oggi le due uniche leve che continuano ad essere tirate dal governo russo per far sentire la propria voce.
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