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Vladimir Riveirus, L’Arciere del Sole

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view post Posted on 20/2/2020, 23:21

Wanderer

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Cuba

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Nome: Vladimir Riveirus
Età: 24
Sesso: Maschio
Razza: Imperiale
Classe: Arciere, Guaritore
Affiliazione Politica: Lealista imperiale
Fede: Nutre rispetto per la figura di Talos e pensa sia ingiusto proibirne il culto ma non professa alcun tipo di religione;
Residenza principale: Whiterun

STORIA

Vladimir nasce in un piccolo villaggio di Cyrodiil nel 177 della 4a era. Suo padre ha combattuto nella grande guerra come soldato semplice della fanteria pesante mentre sua madre all’epoca lavorava come impiegata in un’azienda imperiale di rifornimenti e trasporti. Poco dopo la sua nascita i suoi genitori si separarono e sua madre lo portò con se nella Città Imperiale, dalla sua famiglia.
Crescendo il giovane è diventato sempre più appassionato delle arti mediche e fin da piccolo si è istruito al meglio per diventare, in futuro, un chirurgo; l’unica cosa che lo distraeva dallo studio della medicina era la pratica nel tiro con l’arco, un campo nel quale ha un dono naturale. Di pari passo alle sue abilità come arciere crescevano anche quelle alchemiche e nella scuola del recupero che gli servivano per diventare un esperto guaritore. A 19 anni va a lavorare nell’ospedale militare della città imperiale e qui può mettere in pratica le conoscenze apprese durante tutti quegli anni di studio, ma non si sente appagato, ritiene che non ci sia abbastanza avventura nel suo lavoro e così decide di unirsi alla guardia cittadina nel reparto spedizioni (coloro che si occupano dei raid contro i banditi che disturbano le linee di approvvigionamento della Città e dei dintorni) ricevendo quindi un addestramento esemplare anche nell’utilizzo delle armi corpo a corpo; qui fa la conoscenza di Torvo, un ragazzo nord che si è trasferito nella Città imperiale da poco con sua moglie e sua figlia di un anno, i due diventano presto migliori amici e insieme diventano abbastanza conosciuti e ammirati per l’ottimo lavoro che compivano andando a caccia di banditi: Torvo era spietato con l’ascia, mentre Vladimir era l’arciere più letale in circolazione oltre che un prodigio nel curare i compagni feriti in battaglia, abilità utile più che mai per questo tipo di spedizioni. Torvo raccontava spesso di Skyrim e di quanto avrebbe voluto tornarci in vecchiaia con sua moglie, e Vladimir era rimasto sempre piuttosto affascinato dai suoi racconti.
Durante una delle loro solite spedizioni Torvo venne colpito da una freccia nel collo e Vladimir non riuscì a salvarlo poiché il nord perdeva troppo sangue e molto velocemente, il suo migliore amico morì tra le sue braccia, che sono state incapaci di salvarlo; il giovane non se lo perdonerà mai e sentendosi impotente e in colpa per non essere riuscito a salvare il suo compagno decise di mollare tutto e andare a vedere coi suoi occhi la terra di cui aveva, fino a quel momento, sentito solo racconti, sapeva che in quel periodo Skyrim era afflitta dalla guerra civile e questo era solo un motivo in più per andarci, più persone sarebbe riuscito a salvare, più si sarebbe sentito in pace con se stesso. Così salutò sua madre, chiese il permesso alla moglie del suo amico di prendere le sue ceneri per spargerle in cima alla Gola del Mondo e partì in direzione nord, alla ricerca di una nuova avventura.
Una volta arrivato a Skyrim però, scoprì che ancora una volta la vita non si voleva piegare ai suoi piani, si ritrovò in mezzo a un’assalto imperiale contro i ribelli manto della tempesta e svenne dopo essere stato colpito alla testa da un sasso. Si risvegliò su un carro che si dirigeva verso Helgen insieme a un soldato ribelle di nome Ralof, un ladro di cavalli e a niente di meno che lo Jarl Ulfric, capo della ribellione...
 
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