Un losco affare

Prima di iniziare ricordo a tutti di rispettare le regole di scrittura che trovate a questo link: https://tes.forumfree.it/?t=70785739

Questa missione è puramente narrativa e non fornirà alcun tipo di ricompensa ai giocatori partecipanti né durante lo svolgimento né alla fine della stessa.

Caratteristiche della missione:

- Limite di tempo indicativo pari ad un massimo di 72 ore (per venire incontro alle esigenze di tutti... per favore non esagerate con i tempi)
- I turni saranno liberi per tutta la durata della missione
- I combattimenti saranno puramente descrittivi (senza esagerare con le reali capacità dei propri personaggi)
- Ricompense totalmente assenti
- Missione per 4 giocatori (Syneya, Monta_rag, Shi no Tenshi, Scandisk)

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Dopo essere usciti dalla Taverna del Mercato, Ethìenne guardò commosso i tre mercenari che avevano dato la loro disponibilità a seguirlo per recuperare la refurtiva, mettendo così a rischio la loro stessa vita senza richiedere nemmeno un compenso.

Grazie di cuore a tutti, farò del mio meglio per guidarvi e non essere d'intralcio alle vostre operazioni.
Anche se ve ne intendete di gran lunga più di me su come trattare con questa gentaglia, fate comunque molta attenzione... specialmente tu, Charlotte perchè non si faranno impietosire dal fatto che sei una ragazza...

Il bretone guardò la sorella con uno sguardo di raccomandazione e con l'aria di uno che non si sarebbe dato pace se le fosse capitato qualcosa di grave.
Ethìenne però non aveva minimamente idea di quello che Charlotte aveva affrontato giusto pochissimi giorni prima e la ragazza non era affatto spaventata dalla cosa perchè sapeva benissimo a che cosa andava incontro e che cosa avrebbe eventualmente fatto.

Si fratello mio, farò molta attenzione. Vedrai che andrà tutto benissimo. Ora è meglio andare. - gli rispose Charlotte con un largo sorriso.

Detto questo, Ethìenne fece strada agli Avventurieri percorrendo la strada principale che li avrebbe poi condotti al distretto di Talos Plaza, il quartiere residenziale più rinomato della città.
Lungo le vie si potevano osservare mercanti che si accingevano a chiudere le loro attività e rincasare dopo una lunga e auspicabilmente proficua giornata di lavoro così come persone rientrare dal lavoro oppure ritirarsi nelle varie locande della città.
Ai bordi delle strade invece i mendicanti, che ormai erano in procinto di ritirarsi nei loro giacigli, osservarono con curiosità questo gruppo di giovanotti avanzare a passo svelto.
Dal Distretto di Talos Plaza proseguirono poi sempre dritto sino ad uscire indisturbati dai cancelli della città, sorvegliati dai soldati che a turno facevano la consueta ronda.

Al di fuori del centro abitato si estendeva la campagna a perdita d'occhio e la luce diventava via via più debole.
Charlotte, prima di proseguire, estrasse una torcia dalla sua sacca e l'accese con la magia.

E' bene proseguire con un po' di luce... - disse la ragazza consegnando la fiaccola al fratello.

La vegetazione che si presentava davanti era scura e tutt'attorno vi era molta quiete. Si potevano udire i soli rumori degli animali notturni che, risvegliati dai loro istinti, si accingevano ad affrontare un'altra nottata di caccia.

Sono pienamente d'accordo.
Il loro scopo sembra essere quello di derubare indistintamente ogni viandante ma non gli converrebbe affatto attaccare un gruppo di persone ben armate ed equipaggiate... sia tu che mio fratello non siete eccessivamente carichi di armi e protezioni, potrete camuffarvi bene sembrando dei passanti qualunque.
Inoltre, per quanto ne sanno, siete in minoranza...
- disse Charlotte a Kheer'Shei.

Per maggiore sicurezza evoco ora su di voi una protezione che aumenterà le vostre difese fisiche e magiche e, in caso di attacco, provvederò a guarire le vostre ferite.
Sono in grado di lanciare gli incantesimi di cura anche a distanza, non gli permetterò assolutamente di farvi del male.

Charlotte chiuse gli occhi e sollevò in avanti entrambe le mani rivolgendole ad Ethìenne e Kheer'Shei.
Una sottile aura bianca e luminosa comparve attorno al fratello e all'Argoniano e li investì per qualche secondo, per poi affievolirsi gradualmente sino a scomparire.
Il Bretone rimase un po' scosso dopo la protezione... ebbe un capogiro e per poco non cadde a terra barcollando.

Accidenti, mi sento d'un tratto più rigido e pesante e per poco non cadevo come un imbecille... mi gira un po' la testa... però sto bene, è soltanto un dolore passeggero. Quando volete sono pronto.

Charlotte rispose al fratello rimasto un po' indolenzito dalla magia di protezione.

Scusami Ethìenne, provoca questo effetto se non ci sei abituato, avrei dovuto avvisarti prima.
Kheer'Shei, tu invece tutto a posto?
L'efficacia di questo incantesimo dura a lungo, avrete una buona copertura... è soltanto una mia precauzione ma la prudenza non è mai troppa in questi casi.
Mi sembra di capire che siamo tutti favorevoli.. a me non viene in mente nient'altro da fare nella situazione attuale e con i mezzi che abbiamo... Björn tu che cosa ne pensi?

Charlotte rimase in ascolto su quanto disse Björn a proposito del dividersi in gruppi e l'idea non era affatto malvagia perchè in questo modo avrebbero avuto una maggiore probabilità di attirare i banditi nella loro trappola senza rimanere completamente soli ad affrontarli.
Non sarebbe stato giusto lasciare andare Kheer'Shei in avanscoperta da solo perchè sarebbe stato pericoloso esporsi alla cieca...
Attirare quel gruppo di banditi fingendo di essere esploratori passati per caso da quelle parti o facendo credere loro che Ethìenne fosse tornato con un mercenario per vendicarsi
aveva poca importanza perchè entrambe erano delle situazioni verosimili.

Björn ha detto bene sul dividerci in gruppi, in questo modo non rimarremmo eccessivamente scoperti.
Non ci resta che vedere che cosa accadrà... i piani servono fino ad un certo punto, il resto è improvvisazione sul momento... l'importante è che si accorgano di noi in un modo o nell'altro.
- disse Charlotte con tono calmo e deciso.
Ethìenne si mise a riflettere sul cambio del suo compagno ed era d'accordo con quanto era stato detto.

Si, come inizio non c'è male, se mi dovessero rivedere non si aspetterebbero certo di trovarmi in compagnia di una persona disarmata e per giunta nello stesso posto in cui mi hanno derubato...

La Bretone decise di lanciare la protezione completa sui rimanenti concentrandosi dapprima su Ravus, che sarebbe andato per primo in esplorazione con Ethìenne, poi su Björn il quale li avrebbe seguiti da lontano e infine su se stessa.

Siamo pronti per andare.

Ravus ed Ethìenne furono i primi ad avventurarsi per il buio sentiero.
La vegetazione attorno era relativamente fitta e permetteva loro di avere una buona copertura mantenendo comunque un buon campo visivo.
Dopo alcuni minuti di camminata, il Dunmer e il Bretone a capo della spedizione sentirono un chiacchericcio poco comprensibile provenire dall'interno della boscaglia e videro davanti a loro un carro di legno abbandonato e un cavallo morto in mezzo alla strada.

... uesta part... ... ... ... non distur... ... ... conse... ... ... che posse. ... ... Altrim...

Ethìenne, nel sentire questo vociare, abbassò la torcia e la spense a terra con qualche colpo con il piede facendo molta attenzione a non provocare ulteriore rumore e si abbassò nascondendosi dietro un fitto cespuglio nelle vicinanze, avvicinandosi verso il luogo da dove proveniva questo rumore.
Si girò verso Ravus indicando con l'indice di fare silenzio e di non proseguire oltre.
Da dietro il cespuglio era possibile vedere, grazie alla luce di un paio di torce piantate nel terreno, cinque individui accerchiare una coppia anziana e puntare addosso le armi.

Ethìenne non era molto d'accordo riguardo al fatto che Ravus andasse da solo contro tutto il gruppo di briganti ma sapeva bene che una scelta andava fatta, e in fretta anche.
Il Bretone non poteva affiancare il Dunmer nello scontro perchè la sua lancia, al momento della rapina, era stata sequestrata insieme a tutto il carro e non gli era rimasta che la torcia.

Accidenti, qua bisogna agire il più in fretta possibile... sicuramente attaccarli ora ci darebbe il vantaggio della sorpresa... spero di raggiungere in tempo gli altri per evitare che stiano tutti addosso a Ravus...

Ethìenne decise di supportare così la strategia dell'elfo oscuro, preparandosi per tornare indietro ad avvisare Charlotte e gli altri.

Andrò a chiamare gli altri ma inizia ad attaccarli solo quando saremo vicini e pronti ad aiutarti. - gli disse bisbigliando.

Con molta cautela, iniziò ad allontanarsi dal cespuglio e a camminare quatto quatto.
Il Bretone era però stato notato dal bandito arciere il quale, prontamente, avviso i suoi compagni che un intruso li aveva spiati e se ne stava andando.

Ehi ragazzi, fermi un attimo... abbiamo visite! - disse ad alta voce il redguard arciere, indicando in direzione di Ethìenne.

Gli scagliò addosso immediatamente una delle sue frecce, mancando tuttavia il suo bersaglio.
Il capobanda ordinò alla donna imperiale del suo gruppo di raggiungere il ragazzo per cercare di fermarlo.

Astix, va a prenderlo! Si unirà a questi signori e poi vedremo che cosa farne di lui.

Oh con piacere... - disse la donna che iniziò a correre verso Ethìenne brandendo minacciosa l'ascia.

Ethìenne non riusciva proprio a capire come avessero potuto notarlo nonostante si fosse mosso con cautela ma di tempo per pensare non ne aveva.
Corse in direzione di Charlotte e degli altri mercenari in preda al terrore e chiedendo aiuto.

Aiuto, aiuto!

Ravus non era stato ancora notato dai banditi, poteva quindi godere di un certo vantaggio.

Charlotte stava avanzando a fianco di Kheer'Shei lungo il sentiero che avevano percorso poco prima anche Ravus ed Ethìenne, i quali già non si vedevano ormai più all'orizzonte.
A prima vista sembravano dei semplici viandanti che non ispiravano alcuna minaccia e che, anzi, potevano ben attirare le attenzioni dei più malintenzionati per la qualità dell'equipaggiamento che avevano indosso.
Kheer'Shei possedeva una bella armatura e i suoi preziosi, anche se buio, potevano essere facilmente notati da chiunque si fosse avvicinato... anche i monili di Charlotte, seppure di qualità più modesta, erano comunque di buona fattura e il suo scudo, legato dietro la schiena e seminascosto a prima vista, era di buona lega.
Lo scettro era stato riposto nella sacca invece, al fine di non dare a vedere che fosse in grado di dilettarsi con le arti arcane.

Tutto tace intorno... non so se considerarlo un bene o un male... chissà che cosa staranno combinando Ravus ed Ethìenne... spero che la faccenda possa risolversi nel modo più tranquillo possibile... ricordo il mio primo scontro contro quella banda di imbecilli alle porte di Bravil... non vorrei trovarmi alle prese con mostri necrofili e non vorrei essere nemmeno costretta ad uccidere...

Camminarono così per alcuni minuti finchè i due non udirono un richiamo di aiuto provenire dal verso opposto.

Ma questa è la voce di Ethìenne! Credo che lui e Ravus siano nei guai... Kheer, io gli vado incontro. - disse Charlotte all'Argoniano.

Charlotte generò una fiamma per rischiarare la zona e corse nella direzione in cui udì il suono.
In lontananza vide suo fratello correre nella loro direzione seguito da una donna che brandiva un'ascia e che lo stava inseguendo.

Vieni da me, non scappare come un codardo. Sei venuto ad aiutare i nonnetti, è così? Bene, presto ti unirai a loro... - esclamò la fuorilegge, lasciandosi andare ad una risata di scherno.

Charlotte la sentì e, a gran voce, le disse:
Fermati brutta scema, lascia stare mio fratello!!

Le scagliò ai piedi una palla di fuoco lanciata ad una gran velocità e di una certa intensità, in modo da intimorirla e lanciare così un messaggio d'avvertimento.
La palla di fuoco si schiantò sul terreno, divampando in quello che sembrava essere un piccolo muro di fiamme.

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In lontananza, il gruppo di banditi rimasto a tenere in ostaggio la vecchia coppia vide questo muro di fuoco illuminare la strada.

Ma che cazzo sta succedendo? Razal, va a dare man forte ad Astixia, credo che i nostri ospiti si stiano facendo aiutare... allora, è così? Aspettavate qualcuno e non ce l'avete detto? - disse minaccioso l'argoniano ai due vecchietti, digrignando i denti per il nervosismo e per l'improvviso cambio di situazione.

Preso dalla rabbia, l'uomo decise di colpire bruscamente con il pomello della sua spada il volto dell'anziano, ferendolo e facendolo cadere al suolo.

No, Senicus... qualcuno ci aiuti... - disse la moglie con voce tremante e piangendo dalla paura.