Eccoci qui finalmente a raccontare la storia del mio mago, è un avventura emozionante piena di emozioni e di fatti strani, godetevi il riassunto della storia, e non perdetevi gli aggiornamenti! iniziamo!:
Hernich Wahill Dowmer un Bretone di high rock, si è ritrovato mentre stava attraversando il confine di skyrim verso cyrodill, per iscriversi all'università di magia nella grande città imperiale,si ritrovò dinnanzi a lui ad un imboscata imperiale,anche se in realtà si trovava ben lontano da ogni conflitto, decise di fermarsi sul bordo della montagnetta al confine sud verso Riften, a guardarsi beatamente la battaglia con l'idromele che aveva acquistato poco prima a Riften
, all'improvviso una freccia vagante lo prese di striscio e cosi fece una rovinosa caduta, non si aspettava nulla di tutto questo..
Nemmeno, essere preso come prigioniero verso Helgen insieme ai manto della tempesta che scoprii durante il viaggio chi fossero e al ladro di cavalli che viveva a Rokistead, si insomma anche lui pensava "è uno sbaglio! non può essere" ma dopo che ha visto il ladro di cavalli morire durante la sua fuga,pensò che era meglio non discutere oltre, ma la fortuna gli volle giocare un brutto scherzo, ridendo su di lui come fosse un burattino..
Nella lista imperiale non figurava da nessuna parte, praticamente hadvar capii realmente che forse Hernich non c'entrava assoluamente nulla con il conflitto e che forse avevano catturato un tizio che si trovava nel posto sbagliato, nel momento meno opportuno, ma la legionaria forse perché non voleva farsi una brtta figuraccia dinnanzi al generale tullius, decise comunque di tagliargli la testa
"Bell affare" pensò.
Arrivò dinnanzi al patibolo, sentii una discussione su come o cosa avesse fatto ulfric manto della tempesta avesse portato ad una guerra in skyrim, facendosi fregio di essere un grande comandante si insomma, non che ad Higrock era diverso ma giocavano a fare i grandi conquistatori, dopo le benedizioni del caso il primo manto della tempesta forse un po troppo "spavaldo" decise che voleva farla finita ora e subito senza pensarci un attimo, potete capire in quei istanti che forse morire per mano di altri non sarebbe stato la morte migliore che potesse desiderare.. mentre pensò a questo la stessa imperiale decise che doveva morire lui, nella mente supplico i divini di non finire la sua vita con una testa mozzata.. voleva anzi avere una sorta di teletrasporto.. che solo nella scuola dove doveva dirigersi gli e lo potevano insegnare, poteva tornare utile.
arrivò dinnanzi al patibolo, prese un lungo respiro e lasciò andare tutte le sue speranze future a quel destino, l'ultimo pensiero che fece fu "Spero che qualcosa di più grande un giorno incenerisca l'umanità, poiché siamo imperfetti maledetti."
Gli esploratori notarono l'arrivo di un essere alato di color nero, una forma che solo nei libri e nelle leggende nordiche si narravano ai bambini, oramai alla stregua di una favola della buonanotte, Aduin il leggendario drago che irrompè durante il lavoro del boia, tirando un thu-hum facendo impazzire letteralmente tutti quelli che erano li senza capire effettivamente se fosse reale o meno..
Hernich invece con una gioia incontenibile, si alzò dal patibolo e gridò all'essere alato:
" GRAZIE PER AVERMI SALVATO!!! HAI TUTTO IL MIO RISPETTO!"
Aduin a quell'affermazione rimase perplesso, "il dowaking aveva perso la testa?"
poi però capii che forse combattere quel dowaking cosi amichevole e sopratutto dopo avergli letteralmente salvato la vita forse era una soluzione inappropriata, quindi prese volando a distruggere la fortezza di helgen, hernich aveva l'occasione di scappare mandando a quel paese gli imperiali e i manto della tempesta
e corse nella fortezza, dove mentre sali sopra la fortezza aduin spaccò le mura uccidendo all'istante un povero manto della tempesta che aveva trovato riparo all'interno delle mura, hernich guardò quel drago e gli disse:
"Per i divini! posso salirti in groppa? mi piacerebbe molto andarmene di qui, questi sono pazzi furiosi, e non voglio averci a che fare con questi ultimi"
Incredibilmente il drago, ovvero Aduin precursore della fine dei tempi ACCETTO, facendo salire il prigioniero dowaking sulle sue spalle, il resto è storia Helgen fu rasa al suolo e lui potè godersi il volo, nella lingua umana Aduin disse:
"Dowaking, perché anziché aver timore di me mi hai ringraziato? noi siamo destinati a combatterci."
Era la prima volta che hernich sentiva la parola "Dowaking" e fece una faccia strana dicendo:
"Non so chi sia il Dowaking drago, ma se sono questo essere che mi racconti forse prima di combatterci o meglio confrontarci dovrei comprendere il significato di questa parola, inoltre non necessariamente si ci deve combattere.
ma tu chi saresti drago?"
il drago stava sorvolando le pianure di whinterold vicino all'accademia dei maghi e mettendosi da parte in un ghiacciaio facendo godere di una vista unica dei ghiacciai al dowaking disse:
"Io sono alduin il precursore della fine dei tempi, colui che distruggerà il genere umano poiché solo noi draghi abbiamo il potere assoluto di prosperare e comandare voi umani, come fu nei tempi antichi cosi, sarà anche adesso."
Il drago continuò
"Dowaking, la nostra battaglia non potrà essere evitata, poiché e il nostro destino batterci ma dato che non sai nemmeno chi tu sia, o meglio ancora non conosci il tuo potenziale ti concederò il dono della libertà, qui in quella che chiamate "accademia di whinterold" potrai acquisire la conoscenza necessaria e quando sarà il momento ci rincontreremo ancora.."
Hernich sospiro a lungo, scese dal drago e lo guardò per un ultima volta dicendogli:
"Se sarà un conflitto inevitabile, vorrò essere preparato al meglio per combattertie farti assaporare le mie vere "abilità" che a me sono ignote.. tranne forse che sapevi già che sono un mago.. non mi pare casuale il posto!
Il drago fece un mezzo sorriso, con un leggera fiammata liberò le mani del prigioniero, e senza dire un altra parola, prese il volo verso sud.. Hernich ora aveva un motivo ben valido per rimanere a skyrim doveva sfidare quel drago, e fargliricredere sulle sue affermazioni.
