| Jer non era mai stato un combattente. Per carità, era un Argoniano, e come tale poteva difendersi letteralmente con le unghie e con i denti, ma fin da piccolo si era dimostrato troppo timido e tranquillo per coprire il ruolo di guerriero. Per quello una parte di lui era lieta che i quattro avventurieri fossero effettivamente arrivati: Lord Bartlesby era entusiasta e pronto a mettersi alla prova, ma lui voleva sicurezza. Pareva, tuttavia, che non tutti i viaggiatori si conoscessero da prima, e, peggio ancora, forse un paio di loro non stavano partendo con il piede giusto. Si chiese se non fosse il caso di intervenire, ma che avrebbe potuto dire? A malapena conosceva i loro nomi, e quella giovane Nord lo lasciava un po'... Perplesso. Aveva vissuto ad High Rock per tutta la sua vita, quindi la visione di umani non particolarmenti scuri di pelle non lo stupiva granchè, ma quella era PARECCHIO pallida. Sembrava in salute, però, se con ghiandole sudoripare iperattive, quindi poteva solo sperare in bene. La domanda della giovane Bretone lo colpì per un istante. Non che non si aspettasse che gli venisse posta, tutt'altro; aveva temuto quel momento. Sospirò, quindi cercò con lo sguardo Lord Bartlesby, che, al momento, osservava con estatica attenzione il capitano intento a lanciare improperi quantomai originali contro un po' tutta la ciurma. Appurato che il Bretone non potesse sentirlo, decise di rispondere come meglio poteva. Ecco... Ad essere completamente onesti, signorina, non saprei risponderle con precisione. Deve sapere che storie di questa creatura si sono sparse per un po' tutte le taverne di Glenumbra, fino ad arrivare alle corti. Svariati marinai raccontano di una misteriosa creatura che abiti sull'isola, ma nessuno sa dire COSA sia con esattezza. Dicono di essere certi della sua esistenza per aver parlato con indigeni del luogo, ma non sono stati in grado di trovarla di persona. Lord Bartlesby ha voluto parlare personalmente con queste persone, e io l'ho seguito, come sempre. Penso di potermi dire in grado di riconoscere qualcuno che menta con una discreta precisione, e posso affermare che gli uomini che ci hanno parlato non mentivano: erano assolutamente convinti di quello che ci raccontarono. Sospirò profondamente. Quello è bastato al mio signore, ma sono certo capirete anche voi che convinzione nell'esistenza di qualcosa di mai visto non significa che quel qualcosa esista davvero. Quei marinai dicevano che la creatura fosse enorme, con un gran numero di zampe, denti enormi e una coda in grado di abbattere alberi, ma non sono nemmeno stati in grado di spiegarci come facessero a sapere quel poco - alcuni parlavano di racconti, altri di idoli, altri di dipinti. Guardò a lato, con espressione pensierosa. Ammetterò che la presenza di così tante fonti riportante lo stesso aspetto è quantomeno curiosa, ma ci sono svariate leggende simili. Viaggiatori come voi avranno sicuramente sentito parlare di creature mitologiche simili, ma mai esistite; quei racconti, idoli e dipinti potrebbero benissimo essere basati sulla stessa, antica invenzione di un burlone. Certo è che mi sono preso la libertà di controllare alcuni bestiari nella biblioteca del maniero - Lord Bartlesby è un cacciatore accanito, come forse avrete intuito dalla sua attrezzatura - e non ho trovato tracce di niente corrispondente. Creature simili, certo, ma non corrispondenti al 100%. Non era facile ammettere apertamente che, con tutta probabilità, tutta quella battuta di caccia non stava inseguendo altro che un fantasma inventato da un genitore che voleva spaventare un figlio iperattivo o qualcosa di simile, ma andava pur fatto. Le mie scuse. Lord Bartlesby non ha voluto sentire ragioni, ha affermato che non si può sapere che una creatura del genere esista finchè non si trovano prove certe ma che lo stesso vale per il contrario, e non posso dargli torto. Ciò detto, tuttavia, posso assicurarvi che la vostra presenza qui è certamente necessaria! Guardò tutto il gruppetto davanti a lui. L'isola su cui ci stiamo recando viene evitata da quasi tutte le rotte, commerciali, turistiche o che. Nessuno osa avvicinarcisi, e ben pochi hanno persino il coraggio di dire esattamente perchè! Quei pochi hanno rivelato qualcosa riguardo alla presenza di una vera e propria giungla, anche più scura e rigogliosa di quelle che forse ha visto lei, mister... Torbjörn, corretto? Pare che gli alberi siano cresciuti tanto da rendere il livello del terreno costantemente scuro, e che vi si nascondano parecchie creature estremamente pericolose. Le navi non si fidano ad attraccare perchè la spiaggia è estramamente piccola, per cui il rischio di venire attaccati da animali selvatici è elevato in ogni caso. Ottimamente detto, mio caro Jenkins! All'udire la voce del Bretone, il fido maggiordomo si voltò con una certa apprensione, che, tuttavia, sparì non appena vide il solito gioviale sorriso sovrastato da baffi estremamenti folti che faceva quasi da biglietto da visita per Lord Bartlesby. Si era avvicinato al gruppo giusto in tempo per sentire l'ultima parte della spiegazione dell'Argoniano, e, mentre due marinai si impegnavano a togliere la passerella e levare le ancora, aveva deciso di aggiungere i suoi due Septim. Un'idea entusiasmante, non vi pare? Quell'isola non viene considerata da anni. Sembra che una spedizione mandata lì durante i primi mesi dell'impero di Uriel Septim non abbia trovato niente di utile, e che da allora sia basilarmente dimenticata. Pensate, non solo non è presente sulla maggior parte delle mappe commerciali o vicina ad alcuna delle rotte, ma non ha nemmeno un nome! Certamente gli indigeni del luogo gliene hanno dato uno, ma non ci è dato a sapere. Con espressione estremamente soddisfatta si mise in bocca un sigaro, evidentemente di ottima fattura, e prima che potesse dire niente Jer, che conosceva un poco di magia, ne staccò la punta con una veloce artigliata, per poi accenderlo con una piccola scintilla. Ah, rapido come sempre, Jenkins! I miei ringraziamenti. L'Argoniano rispose con una piccola riverenza, mentre il Bretone, dopo un paio di boccate, tornava a rivolgersi ai compagni di viaggio. Pensate, una giungla inesplorata, piena di animali feroci, indigeni senza contatti con il mondo civilizzato da anni e, da qualche parte, una creatura mai vista prima! Entusiasmante, non vi pare? Oserei dire che sono eccitato! Voltandosi leggermente, il suo sorriso a trentadue denti venne accentuato dal riflesso del sole sui suoi occhialini tondi. Erano da lettura, e, essendo per lui solo un disturbo per vedere da lontano, li lasciava pian piano scivolare sulla punta del naso e finiva per guardarvi sopra, piuttosto che attraverso. Non li toglieva, però. Trovava che aggiungessero al suo stile. Finalmente, con uno scricchiolio che fece voltare Jerr' Khinz e gli causò un momentano e leggero terrore, la nave si mise in marcia. Lord Bartlesby sbattè i tacchi, eccitato, e mosse le braccia verso la propria sinistra, come se stesse improvvisando un passo di danza. Si parte! Ahhhh, non vedevo l'ora! Signori e signorine, vi auguro un buon viaggio! Non sarà particolarmente lungo, poche ore, se il vento ci assiste, ma vi consiglio di godervi l'aria di mare! Fa molto bene ai polmoni, mi dicono. Jenkins! Io sarò al timone, a tenere compagnia al capitano. Quell'uomo è una vera miniera di racconti incredibili, e non immagineresti mai quanti improperi conosca! Molti di questi mi erano completamente sconosciuti. Cosa pensi sia un "ratto da latrina"? Sono davvero curioso. Fece un leggero cenno di saluto inclinando il suo cappello da esploratore, quindi si spostò a passi lunghi e ben distesi verso il timone, lasciando dietro di se spesse nuvole di fumo grigie. L'Argoniano lo osservò per qualche istante, quindi emise un leggero sospiro. Era chiaro che ci volesse parecchia pazienza, con quell'uomo. Bè, Lord Bartlesby non ha torto. Mettetevi comodi, fate conoscenza. Arriveremo a breve, ma se nel frattempo avete altre domande, io sarò qui. Preferisco questo punto per osservare il mare... Molto più tranquillo.
Edited by The Timestreamer - 16/2/2017, 19:44
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