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Aspiranti storici e strateghi, unitevi!, Che i Divini Angela siano con noi

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view post Posted on 22/11/2016, 10:23
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Aspiranti strateghi? Aspiranti fantapolitici dell'antichità? Aspiranti prosecutori del percorso della Gens Angela? Benvenuti!!

Qui potremo discutere (quando ne avremo voglia) di storia, battaglie, roba simile e maledire i germani e Teutoburgo a ogni ora del giorno e della notte.
 
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view post Posted on 22/11/2016, 10:29
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Aggiungo la filosofia.

Dannata ricerca sullo Stoicismo e consecutiva osservazione della vita di Marco Aurelio, con i parti, i germanici e la peste ç_ç

Una depressione addosso, che nemmeno lo stesso Aurelio quando si chiedette se era meglio la resa o l'ammissione dei germanici nei nostri confini.
 
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view post Posted on 22/11/2016, 11:31
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CITAZIONE (Bruce Dyer @ 22/11/2016, 10:29) 
Aggiungo la filosofia.

Dannata ricerca sullo Stoicismo e consecutiva osservazione della vita di Marco Aurelio, con i parti, i germanici e la peste ç_ç

Una depressione addosso, che nemmeno lo stesso Aurelio quando si chiedette se era meglio la resa o l'ammissione dei germanici nei nostri confini.

La risposta è ovvia. L'ammissione dei Germanici è la soluzione più logica, perché avere come guarnigioni interi popoli che subiscono perdite al posto del proprio ha i suoi vantaggi. Certo, quei popoli possono avanzare richieste eccessive, ma a quel punto gli si potrebbero dare terre oltre il Limes, aumentando l'influsso di Roma oltre Reno e Danubio e accontentando la loro sete di ricchezza e comodità con la costruzione di opere pubbliche quali terme, acquedotti et cetera.
 
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view post Posted on 22/11/2016, 12:23
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CITAZIONE (Caesar Octavianus Augustus @ 22/11/2016, 11:31) 
La risposta è ovvia. L'ammissione dei Germanici è la soluzione più logica, perché avere come guarnigioni interi popoli che subiscono perdite al posto del proprio ha i suoi vantaggi. Certo, quei popoli possono avanzare richieste eccessive, ma a quel punto gli si potrebbero dare terre oltre il Limes, aumentando l'influsso di Roma oltre Reno e Danubio e accontentando la loro sete di ricchezza e comodità con la costruzione di opere pubbliche quali terme, acquedotti et cetera.

La mia non è ignoranza in tal materia, al contrario, trovo questo compromesso alquanto utile e sensato per la consolidazione dei confini.

Ma ciò va a minare la purezza di Roma che già all'epoca vacillava dopo i vari despoti incapaci di mantenere la propria autorità con il proprio carattere.

Dunque, mi ricollego al lògos esponendo come secondo me tale mossa sia l'azzardo più audace di Roma. In quanto essa è un'ammissione -sempre rispettando il mio e solo mio parere- un'ammissione di debolezza agli occhi dei cittadini romani, e dunque scoraggiamento delle varie legioni troppo amalgamate dalla politica.

Or dunque, questa è la mia opinione che aspetta di esser smantellata generale, perché è dal confronto che nascono le idee migliori.
 
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view post Posted on 22/11/2016, 13:40
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CITAZIONE (Bruce Dyer @ 22/11/2016, 12:23) 
La mia non è ignoranza in tal materia, al contrario, trovo questo compromesso alquanto utile e sensato per la consolidazione dei confini.

Ma ciò va a minare la purezza di Roma che già all'epoca vacillava dopo i vari despoti incapaci di mantenere la propria autorità con il proprio carattere.

Dunque, mi ricollego al lògos esponendo come secondo me tale mossa sia l'azzardo più audace di Roma. In quanto essa è un'ammissione -sempre rispettando il mio e solo mio parere- un'ammissione di debolezza agli occhi dei cittadini romani, e dunque scoraggiamento delle varie legioni troppo amalgamate dalla politica.

Or dunque, questa è la mia opinione che aspetta di esser smantellata generale, perché è dal confronto che nascono le idee migliori.

Non stavo in nessun momento insinuando che tu fossi ignorante o le tue domande banali, stavo unicamente affermando quale, a mio modesto parere, fosse la più ovvia tra le due scelte. Certo, non ho considerato l'orgoglio nazionale di un popolo come quello Romano, ma bisogna anche considerare che molti popoli Barbari non miravano a conquistare l'Impero, ma a farne parte, poiché vedevano città gloriose, ozio e divertimento, piacere e benessere dietro le mura delle città Romane. Integrare questi popoli dando loro un cosiddetto "contentino" capace di rabbonirli e farli concentrare sul loro compito non era molto diverso dalla tattica romana di creare innumerevoli stati-cliente che formalmente mantenevano una certa indipendenza, ma in realtà erano assoggettati e dipendenti da Roma.
 
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view post Posted on 22/11/2016, 14:01
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CITAZIONE (Caesar Octavianus Augustus @ 22/11/2016, 13:40) 
Non stavo in nessun momento insinuando che tu fossi ignorante o le tue domande banali, stavo unicamente affermando quale, a mio modesto parere, fosse la più ovvia tra le due scelte. Certo, non ho considerato l'orgoglio nazionale di un popolo come quello Romano, ma bisogna anche considerare che molti popoli Barbari non miravano a conquistare l'Impero, ma a farne parte, poiché vedevano città gloriose, ozio e divertimento, piacere e benessere dietro le mura delle città Romane. Integrare questi popoli dando loro un cosiddetto "contentino" capace di rabbonirli e farli concentrare sul loro compito non era molto diverso dalla tattica romana di creare innumerevoli stati-cliente che formalmente mantenevano una certa indipendenza, ma in realtà erano assoggettati e dipendenti da Roma.

Perdona allora il fraintendimento.

Ma quegli stati cliente venivano creati e ghermiti lentamente, mentre l'adesione fulminea dei germanici portò ad un'instabilità in quelle terre, a mio parere ed alla malfiducia che segnò Roma negli anni a venire.
 
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view post Posted on 22/11/2016, 21:23
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Non posso negare, certo, che la cattiva gestione degli afflussi migratori abbia contribuito alla crisi irreversibile che ha portato Roma alla rovina.
 
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view post Posted on 22/11/2016, 21:52
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Si parla comunque della caduta di una delle più grandi città, anzi civiltà dell'era antica. Da essa si ha un po' la base e l'impostazione di quest'era moderna.

Ma non voglio più parlare di quei tempi bui, bensì, vorrei capire come avvenne la sconfitta di Teutoburgo, in quanto le mie poche informazioni al riguardo enunciano la presenza di un generale troppo inesperto per il popolo romano e di un generale, invece, alquanto abile e ben dotato da parte dei germanici.

Cosa mi sai dire su questa battaglia che di esito, segnò dunque la formazione di un limes quasi invarcabile e probabilmente anche la sventura dei poveri servi che dovettero, successivamente ripulire il palazzo dalle testate di Augusto verso le mura di tal struttura. Un periodo d'oro per gli imbianchini antichi.

In sostanza, dopo aver divagato, è mio interesse conoscere il motivo per cui nella selva di Teutoburgo si possa ancora udire le voci dei disperati soldati romani. Fu solo la supremazia territoriale e la conoscenza di quell'infido bosco o c'è qualche menzione speciale da dare ai Germanici e alla loro "audacia".
 
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view post Posted on 22/11/2016, 22:12
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Al comando delle tre legioni romane (per un totale di 15.000 uomini), affiancate da sei coorti e tre ali di truppe ausiliarie (per un totale di 5000 uomini aggiuntivi) c'era Publio Quintilio Varo, abile in tutto tranne che nell'arte della guerra ed in qualunque cosa riguardasse anche minimamente quest'ambito. Insomma, un burocrate piazzato da Augusto a governare la Germania romana come Proconsole, dopo averlo già fatto in Siria e Africa (intese come province romane di allora, non con i confini odierni, considerando che per Africa i Romani intendevano Cartagine e dintorni).
A capo delle cinquemila truppe ausiliarie c'era un Germanico naturalizzato Romano, Arminio, che si era guadagnato la fiducia dei Romani tanto da entrare nello Stato Maggiore di Varo.
Il piccolissimo, anzi insignificante dettaglio che nessuno tra i romani conosceva era la doppia vita di Arminio: egli, infatti, era anche a capo della tribù dei Cherusci e della coalizione che questi formarono con Bructeri, Catti e Marsi per respingere i Romani e bloccarne l'avanzata. Varo se ne accorse solo quando non vide Arminio tra le sue fila, a guidare gli Ausiliari, ma tra le fila avversarie, a guidare l'imboscata. E lì cascò l'asino.
Mille perdite germaniche a fronte delle 15.000 romane, praticamente tre quarti delle truppe in mano a Varo, il quale è purtroppo da annoverare tra quelle perdite.

Ma prima o poi ci riprenderemo ciò che è nostro, in barba ai dannati Crucchi!
 
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view post Posted on 22/11/2016, 22:41
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Dunque la colpa è di Varo e dei suoi paraocchi?

Che Giove mi fulmini, avremo la nostra vendetta!
 
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view post Posted on 31/1/2017, 07:40
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CITAZIONE (Bruce Dyer @ 22/11/2016, 22:41) 
Dunque la colpa è di Varo e dei suoi paraocchi?

Che Giove mi fulmini, avremo la nostra vendetta!

Varo, rendimi le mie legioni!
~cit. Ottaviano Augusto
 
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Istituto
view post Posted on 19/1/2018, 17:09




rispoleverare il topic è necroposting o va bene anche se è parecchio che non viene toccato?
 
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view post Posted on 19/1/2018, 17:10
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Necroposting non esiste in OT, posta a tuo piacimento.
 
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Istituto
view post Posted on 7/4/2018, 22:08




Riesumo questa discussione.
Sono, nonostante la mia giovane età, un'appassionato di storia, lungi da me definirmi esperto sia chiaro. Qualche tempo fa avevo sentito guardando un documentario, di quelli tipo di history channel (purtroppo non ricordo il nome), che comunque era una cosa seria, non uno di quei programmi ignoranti su cospirazioni infondate ecc, e presentavano la campagna militare di Cesare in Gallia come una scusa del buon vecchio Giulio per fare cassa in quanto in quel periodo era assediato dai creditori. Praticamente loro presentavano l'invasione di una belligerante tribù barbara dei territori della gallia e limitrofi come il casus belli utilizzato da Cesare per poter invadere la gallia. Mi confermate questa versione? Perché sui miei testi non trovo molto su questo periodo in particolare e la cosa mi incuriosisce
 
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view post Posted on 13/4/2018, 10:24
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Conquistando la Gallia, tra l'altro conquistata col sangue, visto che il condottiero ha compiuto un vero e proprio genocidio in piena regola, uccidendo, schiavizzando e deportando milioni di uomini, donne e bambini delle varie tribù, Cesare ha potuto depredare di oro, argento, bronzo, arredi e spoglie di guerra un territorio di migliaia di chilometri quadrati, relativamente densamente abitato.
Che lo abbia fatto per ripagare i propri debiti o per arricchirsi e basta, non lo so, ma è indubbio che sia tornato dalla Gallia ricco, potente ed inarrestabile sia sul lato politico (aver portato entro i confini di Roma un tale territorio gli diede un enorme prestigio politico, e la sua gravitas crebbe considerevolmente) che sul lato militare (i suoi soldati tornavano dalla campagna ricchi, felici e fedelissimi ad un comandante che aveva permesso loro di sistemarsi per un bel po' di tempo).
 
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15 replies since 22/11/2016, 10:23   277 views
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