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Cronache delle Storie Perse, Ritrovamento e stesura di una storia ormai creduta persa

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view post Posted on 28/5/2015, 12:51
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CRONACHE DELLE STORIE PERSE



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PREMESSA



CITAZIONE
Cronache delle Storie Perse è una storia che creai anni fa per un mio piccolo progetto personale, che purtroppo naufragò per problemi legati a terzi. Essa è un Fantasy racchiude in se le storie ed i personaggi di vari universi di Libri e Videogiochi, tra cui: Le cronache del mondo Emerso, Eragon, Il Signore degli Anelli, D&D: Forgotten Realms, un pizzico di Marvel ed una mia creazione inedita, Prisma (libro che scrissi ma non pubblicai mai). Le storie ed i personaggi sono distorti per dare senso alla storia, di conseguenza ne è sconsigliata la visione ad i fan più accaniti di queste collane. La storia stessa non sarà originale, in quanto sarà rieditata per un targhet più adulto e maturo (la scrissi a 13 anni, ma la usai solo a 15, ed è alquanto infantile come stile). Detto questo, spero vi piaccia! :fiorellino:

STORIA IN BREVE



CITAZIONE
... In un angolo remoto dell' universo, c'è un piccolo pianeta chiamato Prisma, abitato da svariate razze differenti, ogni una con suoi pregi e difetti, costantemente in guerra tra loro per la rivalsa. Purtroppo, sul pianeta la pace era cosa assai rara, oltre che all'obbiettivo più ambito. Molte furono le guerre e le battaglie, imperi sorsero e caddero, e ci fu un susseguirsi di pensieri, idee, re e tiranni. Inizialmente cominciarono ad esistere due concetti differenti, uno era il concetto della pace e della coesione, ogni razza ha le proprie capacità che possono essere usate per il bene comune, l'altro invece asseriva che le guerre erano parte della società, e che esse dovevano essere usate per determinare qualsiasi decisione. Questi concetti rimasero tali fino alla venuta dell' Oscuro Tiranno. Nessuno sa con precisione come sia salito al potere e da dove venga, ma la sua venuta fu improvvisa ed inaspettata come un eclisse improvvisa. Il suo esercito, chiamato la Mano Nera, era composta da svariate razze con un solo scopo, la guerra totale, ed il suo obbiettivo era solo uno: La Dominazione Assoluta. Mai Prisma aveva visto tempi più tetri e sanguinari, ma fortunatamente, non esiste ombra senza luce, e degli intrepidi eroi sorsero per contrastare il Signore oscuro, formando un esercito chiamato La spada bianca che riuscì ad eguagliare Mano Nera. Ora i due eserciti restano in attesa, in un ferreo scontro di volontà tra bene e male, luce e ombra, che cambierà per sempre il pianeta mentre si preparano per la Guerra Finale!

RAZZE



CITAZIONE
- Mezzelfi: Razza risultante dall' unione di Elfi e Uomini, non sono forti come gli umani ne agili come gli elfi, ma sono altamente bilanciati e naturalmente predisposti per la magia, si pensa che siano ormai estinti;

- Elfi: La razza più antica di Prisma, sono altezzosi, agili e possiedono approfondite doti arcane, ma non sono molto forti o resistenti, possono vivere per centinaia di anni;

- Umani: Una razza rozza, forti e resistenti, riescono ad adattarsi a qualsiasi situazione.

- Urgali: Una razza nata per la guerra. Sono enormi umanoidi dal folto pelo e le corna da toro, dalla potenza e resistenza smisurata. Vivono in comunità tribali con struttura matriarcale, e sono abilissimi fabbri;

- Gnomi: Piccoli umanoidi alti più o meno 90 cm. Sono caratterizzati da grandi piedi pelosi ed un intelletto molto sviluppato. Ciò che non hanno in altezza o forza lo compensano col cervello, abili costruttori, alchimisti ed ingegneri, si dice abbiano enormi città sotterranee con servitori di metallo;

- Demoni: Provenienti da un' altro spazio tramite portali di un epoca remota, questa razza è caratterizzata da enormi corna e grosse ali. Sono naturalmente propensi alla distruzione ed alla follia, oltre che alla magia del fuoco, a cui sono praticamente immuni;

- Ra' Zak: Popolo misterioso abitante delle paludi. Poco si sa su di loro se non che sono quasi estinti. hanno fattezze di corvi misti ad insetti antropomorfi, solitamente sono sempre accompagnati da delle grosse viverne che loro chiamano Lethrblaka.

- Lupi mannari: Umanoidi affini alla natura che nelle notti di luna piena di trasformano in sanguinari mostri, vivono in branchi e sono abilissimi ranger e cacciatori.

GEOGRAFIA



CITAZIONE
Il mondo è suddiviso in 4 grandi continenti il continente centrale, il più grande, ha un clima torrido e desertico lungo l'ecquatore, e più temperato man mano che si va verso i poli. qui si possono trovare le grandi città di Chitrì, patria dei demoni, nel bel mezzo del deserto di Kalgoorlie, Flam, patria degli urgali, nel deserto occidentale di Gelong ed Màkrat, all' estremo nord, Patria degli umani, nelle pianure ventose.

Sul secondo continente, più piccolo, si ha un clima temperato ed umido, con grandi zone boschive. Qui c'è Ellesmèra, patria degli elfi nella Grande foresta, mentre a sud, nelle paludi, c'è Feinster, patria dei Ra'Zak, ed a nord ci sono le enormi catene montuose del Farthen Dur, abitate dagli gnomi.

Il terzo continente è formato da svariate isole, qui c'è Zalenia, un' enorme città formata da maghi, dove sorge anche l'accademia magica di Avencast. Inoltre ci sono anche i resti di Seferdi, l'antica capitale dei mezzelfi.

l'ultimo continente, a nord, è una landa ghiacciata dove si trovano Utgard, la città tribale dei licantropi, dove regnano incontrastati.

CITAZIONE
E con questo ho finito la prefazione, a breve il primo capitolo, con personaggi stravolti e suspance garantita... ci ho messo più tempo del previsto, spero che vi piaccia : :dramma:
 
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view post Posted on 28/5/2015, 18:20
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CITAZIONE (- Drake - @ 28/5/2015, 13:52) 
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^^^^^^^
 
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view post Posted on 10/6/2015, 21:55
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CAPITOLO 1

COME CORVI E COLOMBE


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...20 anni fa, anno 250 della 2E..



-E' un maschio!- Esclama la guaritrice, stringendo tra le braccia il pargolo appena nato, con il cordone che ancora lo univa alla madre.

-Un Maschio! Eyren, lo hai sentito? E' un maschio! Guarda che meraviglia!- esclama entusiasta Thorn, capo della caserma della cittadina.

-Lo .... Lo vedo Thorn... E' splendido... diverrà forte come te...-

-Suvvia Signore, non affatichi troppo sua moglie, è una donna forte, ma il parto è stato difficile, la lasci riposare mentre taglio il cordone.... ed ecco fatto!-

Non appena il cordone fu tagliato, il bambino scoppiò in un sonoro vagito.

-Senti che polmoni! vedrai che... Eyren?-

-Si caro... Lo sento... Io...-

Tutti nella stanza scesero in un silenzio raggelante, se non fosse per il piccolo che continuava a piangere, sarebbe stato il silenzio più totale,

-Qualcosa non va... uscite dalla stanza, presto!- Esclama la guaritrice

-Ma...- Thorn era confuso e, per la prima volta in vita sua, ebbe paura.

-Fuori ho detto! Guardie, portate fuori sia lui che il bimbo! Presto!-

-NO! EYREN!-

l'uomo era grosso, e ci vollero ben tre guardie per riuscire a prenderlo e trascinarlo a forza verso la porta in legno massiccio.

-EYREEEEEEEN!-

-T...Thorn...- Esclama Eyren, ormai a corto di fiato

-Sennar... Chiamalo... Sennar...-

-EYREEEEEEEEEEEEEEN!-


... 2E, anno 270 ...



-NO! COSI NON VA! SMETTILA DI GIOCARE E IMPEGNATI!-

Ruggisce Thorn. L'anziano capo della Gilda dei Guerrieri di Durtch è un grosso uomo dal fisico nerboruto e segnato da anni di combattimenti, i suoi capelli rosso fuoco hanno cominciato a lasciare il posto al bianco candido della vecchiaia ma, nonostante i suoi anni, l'uomo ha una forza ed una tempra tale da spaventare un orso.

-Sei un completo fallimento. come osi anche sperare di prendere il mio posto un giorno? riesci a malapena a sollevare una spada! Sei PATETICO! ora sparisci dalla mia vista, Sennar!-

Sennar, un ragazzo totalmente l'opposto del padre. magro e scarno e dal carattere mite e timido. Ormai, da cinque anni, il padre non era più lo stesso... continua ad assillarlo ed ogni giorno che passa il suo cuore diviene sempre più freddo, come l'acciaio del suo spadone, e non passa giorno in cui lo rimproveri o, in alcuni casi, minacci di morte.


Senza ribattere, il giovane getta l'arma in terra e core via verso le sue stanze, senza dire una singola parola. Tanto sa che è totalmente inutile.

Corre per le strade di pietrisco e ,quando la gente nota il ragazzo, abbassa o sguardo o cambia direzione. La cittadina di Durtch è forse una delle più vecchie della regione di Màkrat, essendo composta da antichissime case in terra cotta e tetti di legno o paglia. La casa di Sennar è vicina alle caserme, lievemente più grande delle altre e con gli stendardi della Gilda dei Guerrieri di Màkrat appesi alle pareti esterne.

La stanza in cui dorme Sennar è forse la camera più spartana della sua casa, essendo composta solo da una lettiga in paglia e qualche cassa come mobilio. Non appena vi entra, il giovane si getta sul letto, non piange e non si lamenta, resta solo lì, immobile, rannicchiato in posizione fetale, come ad aspettare che il tempo acceleri il suo corso e lo inghiottisca.

Poi, senza dire una parola, si siede, passandosi una mano tra i capelli rosso corallo,e pensa a quanto di sbagliato ci sia nella sua vita. E' come una colomba in un nido di corvi. Ormai tutti lo hanno abbandonato. i suoi amici lo evitano, gli abitanti quasi scappano al suo passaggio ed il padre... be, è già tanto che non lo abbia ucciso. Forse perche gli ricorda la madre. Ripensa a come, già cinque anni prima, le cose andavano a meraviglia... il padre era sempre sereno e gioviale, e non l'orso di oggi. Ed aveva tanti amici e le ragazze quasi litigavano per lui. Poi venne. Come un lampo a ciel sereno, il suo dono si manifestò, senza che fosse lui a chiederlo o volerlo. E da allora tutto è cambiato.

Con un semplice gesto della mano, la tazza in ceramica posta sulla cassa in legno vicino al suo letto si alzò in volo e, lentamente, fluttuò verso la sua mano come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Sennar è ESATTAMENTE come una colomba in un nido di corvi. E' un Mago in una stirpe di Guerrieri.

Dopo aver bevuto l'acqua dalla tazza, resta qualche secondo a fissare il vuoto. Nessun pensiero scorre nella sua testa, vuole solo stare in pace. Con lo stesso movimento, la tazza si risolleva e vola lentamente verso la cassa, quando la sua porta si spalancò, ed un enorme figura entra nella stanza.

"No...." pensa terrorizzato il ragazzo

Il padre era li, davanti a lui, mentre una tazza galleggia nella stanza.

Rimasero qualche secondo in silenzio, poi la tazza cadde, rompendosi in mille pezzi e scuotendo i due dal torpore.

-TU...- esclama l'uomo

-No, papà, posso spiegare...!-

-Sei un MAGO!-

-Io... no, posso spiegare tutto!-

-Non c'è bisogno che ti spieghi... sei uno di quei vili prestigiatori, uno di quei codardi, avrei dovuto immaginarlo!-

-No papà! io... Non lo ho voluto io! E'....-

-BASTA!- ruggisce l'uomo, con più veleno di uno scorpione

-Sei un DISONORE! Tu infanghi il mio nome, quello di mio padre e quello di SUO PADRE PRIMA DI LUI! NON sei DEGNO di far parte di questa famiglia! NON sei degno di portare il MIO NOME!-

-No! Aspetta! Non farlo!-

-VATTENE!- disse il vecchio Thorn sguainando il suo enorme spadone

-In nome degli dei... io ti RIPUDIO!-

-NO!- un singolo movimento dello spadone verso il ragazzo, e dalle mani di Sennar comparve un' energia che esplose, catapultando il ragazzo fuori dalla finestra.

Un ronzio fa svegliare il ragazzo, che giace a terra, sporco e circondato dagli abitanti. Lui si rialza a fatica quando, tra un ronzio e un altro, sente il padre urlargli contro... l'unica parola che capisce è "Mago!".

Come nel peggiore degli incubi, le stesse persone che lo stavano fissando finop a quel momento ora gli lanciavano contro insulti, pietre e qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Ancora confuso e frastornato, Sennar comincia a correre, corre come non ha mai fatto prima. Corre per le strade, fino ai cancelli e oltre, per le strade di campagna e per le pianure della valle ventosa, senza mai fermarsi. Scappa dalla sua città, da tutti coloro che lo odiano e disprezzano, dai corvi. Perchè solo i corvi cacciano le colombe. Ma soprattutto, fugge da se stesso.


Passarono giorni di fuga, mesi di vagabondaggio di città in città, villaggio in villaggio. Oramai Sennar non esiste più. Ora è solo un vagabondo qualunque, totalmente ignorato dal mondo, pronto solo alla morte.

"Perchè..." pensa tra se e se... "Perchè a me?"

Ormai patisce la fame, la sete e la stanchezza. Grazie alla magia riusciva a raccattare il minimo indispensabile, ma la sola idea del rubare lo disgusta tanto che spesso preferisce il digiuno al rubare.

"Perchè... perchè non muoio?"

Ormai ridotto al limite, sporco, depresso e senza alcuna voglia di vivere, il giovane mago-barbone siede senza alcuna speranza in una strada di un villaggio di cui non gliene importa nulla di saperne il nome. E' li e basta, attendendo l'inevitabile. Alzando lo sguardo al cielo, vede delle colombe volare... forse un segno. Poco lontano, delle grida attirano la sua attenzione.

Ammassi di stracci informi e becchi sporgenti dalle casacche scure... due Ra'Zak poco distanti stanno tormentando una giovane donna, sulla loro schiena il simbolo dell' occhio nero...

-La Mano Nera...- Sussurra il giovane.

"Forse... il mio destino è finalmente segnato. oggi... oggi finalmente le mie sofferenze avranno fine."

Con un ultimo sforzo, il giovane si alzò e, con tono minaccioso, si avvicina ai due esseri.

-Voi! Prendetevela con... Qualcuno della vostra taglia!- urla incerto

-Mênu!- Urla un Ra'Zak

-Kha Zak-zâd'Ra ai-mênu!-

risponde l'altro. ora l'attenzione dei due è rivolta totalmente sul ragazzo e, con aria minacciosa, emettono versi irritanti ed assumono l'assetto da combattimento.

"Finalmente...." pensa Sennar

-Uccidete questa colomba, dannati corvi...-

Fu un attimo, un esplosione di fumo rossastro si materializza tra i due combattenti, Palle di fuoco, ghiaccio e saette lampano in decimi di secondo, le piante, la strada e i pali prendono vita ed immobilizzano i due ra'zak, tra urla di sorpresa e dolore.

Quando la nebbia fu diradata, due uomini ed una donna in tunica rossa e nera erano rivolti verso di lui. Maghi. Maghi dell' Accademia.

-E' lui quello che cerchiamo?- Chiede il mago più alto
- Certo! nonostante lo sporco e la barba incolta, la sua aura non mente! è il ragazzo che cerchiamo!- Risponde l'uomo alto quanto un bambino.
-Silenzio entrambi!- Ammonisce la donna. E' una donna sulla trentina, capelli mossi scuri lasciati sciolti e tratti tipici del sud delle vallate, nel complesso una donna molto attraente che trasuda classe.

-Sono Soana, Maestra delle arti Arcane dell' accademia di Avencast. Ti stavamo cercando...-



CITAZIONE
Eeeeeee così termina il primo capitolo su Sennar, il mago nato tra i guerrieri. Non è molto, ma queste sono solo brevi prefazioni per far conoscere i personaggi, le altre saranno mooooolto più lunghe e, spero, più divertenti. So che sarà noioso senza immagini e spezzoni, ,ma aimè, non posso farci nulla. spero vi piaccia :fiorellino:
 
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view post Posted on 10/6/2015, 22:02
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:epilessia: :fsjal:
 
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comunque accetto qualsiasi consiglio per migliorare lo stile, che ammetto sia un po penoso :) (per questo non pubblicai mai prisma. se riesco a migliorare, magari lo rimasterizzo in hd e lo pubblico XD)
 
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- Drake -
view post Posted on 10/6/2015, 22:59




Buon inizio! Da qui dipende tutto come si sviluppa il POI :fsjal:
 
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view post Posted on 14/7/2015, 23:00
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Scusate l'attesa, ma ho perso tutti i dati in un incidente ed ho dovuto riscrivere tutto.


CAPITOLO 2

IL PESO DELLA GUERRA, L' ONORE DI UN CAPO



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Il sole cocente arroventa la sabbia, senza sosta ne pietà, bruciando le carni e gli animi di chiunque osi avventurarsi tra le alte dune del deserto di Kalgoorlie. Solo i più forti riescono a sopravvivere in un ambiente tanto inospitale, fatto solo di sole e sabbia. E chi non lo è, diventa pasto per chi lo è.

Nonostante sembri un ambiente totalmente aspro e privo di vita, animato solo dalle rare e mortali tempeste di sabbia, c'è chi osa sfidare Kalgoorlie e le sue insidie. Dal temperamento forte e fiero, forgiati dalla sabbia e dal sole, gli Urgali vivono e cacciano in queste terre da tempo immemore.

Ma anche l'essere più forte prima o poi soccombe, sotto il sole di Kalgoorlie. Spinti dalla guida sconsiderata di Farl Garzvogh, gli urgali entrarono in conflitto con le razze esterne, ma fuori dal loro ambiente, lontani dal caldo abbraccio di Flam, andarono in contro all' estinzione. In un atto disperato, Farl strinse un' alleanza con l'Ombra Estranea, marchiando gli Urgali con la mano nera in cambio della salvezza.

Anni sono passati dalla follia di Farl, ed ora lui è morto per mano di suo figlio, Nar Garzvogh, nuovo capo degli Urgali secondo le antiche tradizioni, che porrà fine alla schiavitù del suo popolo.

Questo è ciò che scorre nella mente di Nar, mentre la zanna di uno Strir gli passa a pochi centimetri dalla testa.

- NAR! konsantre! Bir Cape savaşta başını olmalı! Değil kum üzerinde! -

Gli urla un suo compagno

- Beni düşünmeyin! Avlamak düşünüyor! I ölümle hem öldürebilir! - (*Non pensare a me! Pensa a cacciare! Posso uccidervi entrambi anche da morto!*)

Risponde in tono autoritario e severo il Capo, mentre rotea la sua grossa mannaia da guerra e urlando contro la belva a sei zampe, per distrarla.

In tutta risposta, lo Strir gli stridisce contro, mentre la bava cola dalle sue zanne dritta nella sabbia, l'intento è riuscito alla perfezione.

La belva tentò un attacco con i suoi artigli uncinati, ma con un rapido movimento dell' arma Nar riusce a respingerla con un sonoro colpo laterale. Il gruppo di caccia è formato dal capo e da un altro paio di guerrieri. secondo la manovra, si erano disposti in cerchio ed hanno stretto la creatura in una stretta mortale. Un cacciatore tentò di colpire la zampa porteriore dello Strir, ma la bestia, con un movimento ancora più rapido, lo scalciò via. Approfittando di questa distrazione, Nar ed il suo secondo rotearono le loro armi per poi attaccare frontalmente, uno dei due arti anteriori venne mozzato e cadde sulla sabbia rovente, producendo fumo quando il sangue fuoriusciva e si cuoceva al sole.

- OKCULAR! - (*LANCIERI!*)

Tempestivamente, da sotto le sabbie apparvero guerrieri coperti da armature di tela e maschere in vetro cotto armati di lance, totalmente preso alla sprovvista e ferito, la creatura cercò una via di fuga, ma prima che potesse muoversi, la sua corazza venne perforata dalle lance d'osso degli Okcular.

-YIRTICI ABD BU HAYAT VERMEK ÖLMEK DEğIL MIDIR! GERİ DÖN FLAM!- (*QUESTO ESSERE E' MORTO PER DARCI LA VITA! TORNIAMO A FLAM!*) Esclama impetuoso Nar, facendo cenno di tornare a casa.

Il viaggio di riturno fu lungo ed impervio, ore passarono ed il sole cocente diede spazio alla luna brillante, portatrice del freddo notturno, i guerrieri portarono a turno la grossa preda, che avrebbe dato cibo e altri generi di prima necessità al loro popolo. Finalmente, in lontananza, una luce brillava nel deserto al pari del sole cocente.

-Flam...- esclamarono in coro i cacciatori

Una città di sabbia nella sabbia, le case di legno erano rare per via della rarità del materiale nel Kalgoorlie, solo la casa dei Capi era in terra cotta, decorata con pitture di guerra di vari colori brillanti.

Le mura ed i cancelli sono decorati con le ossa ed i resti dei loro nemici, e per le strade grandi focolai venivano accesi di notte, per scacciare il freddo pungente del deserto.

Quella notte la caccia era stata redditizia, tutti i gruppi di cacciatori sono tornati con prede che li avrebbero tenuti in vita per molti cicli. Quella sera, si allestirono grandi festeggiamenti, e la musica dei tamburi risuona per le strade, facendo eco nel deserto, mentre le donne ballano per onorare i loro dei.

Tutti quella notte sono felici.... tutti, tranne Nar.

il capo resta in disparte, mentre osserva con aria assente i balli che si scatenano nella grande piazza, davanti alla Sala dei Capi.

- Bu onur bir gece, Nar. - (*Questa è una notte di Onore, Nar.*)

La voce spezza il filo di pensieri del grosso Capo, proviene da Heg, il suo braccio destro, nonchè suo amico.

-Onur...- sussurra l'urgalo

- Bu kelime benim değil biliyorum.- (*Sai che questa parola non mi appartiene.*)

- genellikle aptalsın.- (*Sei il solito Stolto*)

risponde Heg, abbozzando una risata

- Size hayat verdi olanların değil. Eğer Nar vardır. - (*Tu non sei colui che ti ha generato. Tu sei Nar.*)

- hala orada l 'gölge leke, ve ben onları yüklenmek zorunda. - (*L'Ombra ancora ci macchia, e sono io a portarne il peso.*)

- Baş. Bunca yıl bağışlamak? - (*Capo. Dopo tutti questi anni?*)

domanda Heg, con aria dura. Nar abbassa il capo, per poi sputare in terra, con aria seccata.

- Dil yeniden uyandı etti. Bir savaş yakın, bir yabancı savaş. - (*La lingua si è nuovamente destata. una guerra si avvicina, una guerra straniera.*)

a quella parole heg rimase impietrito, cercando di ribbattere

- Ama bizim savaşçılar hala geçen gelen kurtarma! Hatta bir döngü gitmiş değil! Bu delilik! - (*Ma i nostri guerrieri non sono ancora pronti! Non è passato neppure un ciclo dall' ultima! è una follia!*)

- Hiçbir gölge önemli... Kesin oranları.- (*All' ombra non importa.... conosci il prezzo.*)

a quelle parole rimasero entrambi in silenzio, colmi di rabbia, mentre le percussioni dei tamburi alimentavano l'ardore nel loro animo.

- Biz iki gün içinde başlayacak. zırh elle önce elbise savaşçılar.- (*Si parte tra due giorni. Fa vestire i soldati con le armature della mano.*)

Il grosso urgali fece per rientrare nella sala, quando il suo amico tenta di fermarlo

- Bu senin hatan değil, sen harika bir lidersin. - (*Non è colpa tua. Sei un grande capo.*)

Nel dirlo, heg si porta una mano al petto e la batte tre volte sul cuore, segno di rispetto tra gli urgali.

- Ben buna bir son verecek - esclama il capo, prima di congedarsi.

"Porrò fine a tutto questo."
 
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view post Posted on 15/7/2015, 08:27
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CITAZIONE
Very good indeed...

Davvero un bel capitolo. Ho un solo dubbio: la lingua degli urgali. Ha una sorta di sintassi o è fatta a *****?
 
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view post Posted on 15/7/2015, 22:46
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E una lingua in tutto e per tutto. É una mia creazione, ha la struttura del sassone, l'alfabeto turco e la sintassi fennica. Devo dire che il risultato mi piace, soprattutto il "Bu" (imperativo) rende tutto molto più teatrale.

Vedrete anche altre mie creazioni, come la lingua dei ra'zak, un misto tra la lingua nanica di Tolkien ed il babilonese e la lingua degli elfi, una fusione tra l'elfico tolkeniano ed il neozelandese. Insomma, ne vedrete delle belle, ci ho lavorato un botto sulle lingue. Spero solo di riuscire a dare più carattere e profondità alle parole in futuro.
 
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view post Posted on 15/7/2015, 22:48
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CITAZIONE (Medlar @ 15/7/2015, 23:46) 
E una lingua in tutto e per tutto. É una mia creazione, ha la struttura del sassone, l'alfabeto turco e la sintassi fennica. Devo dire che il risultato mi piace, soprattutto il "Bu" (imperativo) rende tutto molto più teatrale.

Vedrete anche altre mie creazioni, come la lingua dei ra'zak, un misto tra la lingua nanica di Tolkien ed il babilonese e la lingua degli elfi, una fusione tra l'elfico tolkeniano ed il neozelandese. Insomma, ne vedrete delle belle, ci ho lavorato un botto sulle lingue. Spero solo di riuscire a dare più carattere e profondità alle parole in futuro.

:applauso:
 
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view post Posted on 15/7/2015, 23:04
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P.s: Nar é il mio personaggio preferito in tutta la serie. É il classico orco cattivo che però non vie essere cattivo XD poverino, é che lo scrivono così :P
 
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- Drake -
view post Posted on 16/7/2015, 10:57




Bene, adoro le location desertiche :asd: vedo che hai usato il mio "metodo di traduzione dei dialoghi in lingua straniera" :P ben fatto
 
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view post Posted on 16/7/2015, 15:19
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Una cosa: Cronache delle storie perse suona male IMHO, non sarebbe meglio qualcosa come "Cronache delle storie perdute"? :trad:
 
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- Drake -
view post Posted on 16/7/2015, 18:00




O "Il mondo perduto" :asd: ti puoi spacciare per un dinosauro meddy
 
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