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Il Dolore Del Verme

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Sulfus
view post Posted on 30/1/2015, 21:37




ORDINE: la ff è sta creata a freddo, chiunque voglia unirsi può dirmelo, ho lasciato che si sapesse della mia identità in modo che chi arriva possa decidere come porsi. Si suppone che al contrario dei villici sappiate cos'è un Necromante, ma se vi piace di più potete pure fare in modo che il vostro pg non lo sappia, fate voi. Avevo promesso una role ad AlexFakky e a Martykiin, quindi se vorranno partecipare avranno la precedenza crogiolarsi di conseguenza.


Non c'era nulla.

Poi, si trovò nella zona più ricca di Bruma, dove si trovavano le Gilde, le case dei nobili e il palazzo del Conte.

Era una giornata assolata e fresca, una perfetta giornata primaverile, dove tutto funzionava e meraviglia e i rumori dei ragazzi di Bruma che giocavano si spargevano nell'aria.

Sulfus camminò tra i volti che aveva visto durante la sua vita, riconoscendo anche alcune persone, la veste nera che fluttuava dietro di lui. Non sapeva cosa facesse lì, ma sapeva chi stava cercando.

Vicino ai suoni dei bambini che ridevano e scherzavano, all'ombra di un grosso salice si trovava uno scricciolo con i tipici vestiti dei bambini mediamente ricchi di Bruma. era un tipetto strano, dai tratti Aldmeri, ma dalla pelle così pallida da sembrare grigia e un paio di lucenti e scintillanti occhi rossi. Le ciocche dei capelli neri gli ricadevano sugli occhi e il bambino le spostava infastidito: non poteva avere più di dieci anni.

Facendo girare lo sguardo Sulfus vide che in lontananza, ma abbastanza vicino al bambino, un Khajjit parlava con una donna sulla quarantina. Il felinoide indossava le vesti dei maghi superiori della Gilda e in mano reggeva un bastone nodoso.

Sulfus tornò a posare lo sguardo sul bambino.

A differenza degli altri, non giocava. Non gli importava di passare del tempo con quei ragazzini viziati e in ogni caso loro non glielo avrebbero mai permesso. Sebbene per gli adulti fosse solo un bambino, la maggioranza dei coetanei odiava il "Sudicio Maghetto", seguendo la sempre più popolare teoria secondo cui la magia era colpa dell'invasione di Dagon di pochi anni prima.

Ma al piccolo non importava affatto. Non sorrideva, ma la bocca era corrucciata e la fronte aggrottata, mentre studiava un grosso tomo col simbolo del Misticismo sopra.

Un sasso lo colpì alla guancia, era piccolo, ma il bambino cadde a terra, più per istinto che per il dolore.

Come in reazione, Sulfus si toccò la guancia, osservando il bambino davanti a lui che si girava.

Oh scusa Sulfy!

Una bambina con aria maligna ridacchiò, per poi tornare a giocare.

Sulfus ricordava ancora l'odio per quel soprnnome sprezzante e il nome della bamina, una Nord di nome Frida Giordano.

Sulfus, quello grande, si piegò vicino al suo sè bambino, sussurando al suo orecchio parole di vendetta.

Ricordava bene come avesse usato il Misticismo per far inciampare la bambina e slogarle una spalla e come aveva goduto del suo dolore.

Ma le cose andarono diversamente.

Seguendo le istruzioni del suo sè futuro, il piccolo Sulfus creò una sfera di energia violacea, colpendo la piccola Nord. Immediatamente la pelle della bambina si seccò fino a mummificarsi, per poi sgretolarsi senza rumore. Girandosi, i due Sulfus si accorsero che all'improvviso erano morti tutti.

J'Zargo era un cadavere bruciato e mentre parlava la carne si spezzava e inceneriva. Sulfus ricordavba di averlo ucciso con un dardo di fuoco sul volto, durante la sua fuga.

Gli altri, dalla donna al bambini, erano morti in vari modi, dalla freccia al coltello, ma tutti erano morti.

All'improvviso, sebbene ormai SUlfus fosse avvezzo alla morte, ebbe paura.

Il suo sè bambino si girò verso di lui, il corpo in putrefazione da cui uscivano vermi neri. Si avventò su dfi lui.

Sulfus si svegliò all'improvviso sul suo letto, nel retro del negozietto di artefatti magici che usava come copertura.

Si accorse di essere completamente coperto di sudore freddo, ma col tempo si calmò.

Non capiva il senso di quel sogno, non conosceva nulla della Divinazione, arte che riteneva fin troppo imprecisa. Era lui a costruirsi il suo futuro.

E aveva scelto la sua strada.

Passarono le ore e Sulfus si calmò, rilassandosi nella sua veste nera,

Aprì il negozio e si mise ad aspettare, la popolazione sapeva che era un necromante, ma miracolosamente erano di mente aperta, o forse sarebbe stato meglio dire che non comprendevano appieno cosa volesse dire, non sapevano dei cadaveri nella cantina della bottega.

Sapevano solo che "Lo Stregone" o "Il Necromante" come lo chiamavano, aveva sempre portato vantaggi al minuscolo insediamento. Fin da quanto aveva salvato la vita di uno dei piccoli del villaggio da un orso, paralizzando e uccidendo la bestia coi suoi poteri.
 
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Conrad26sr
view post Posted on 30/1/2015, 22:39




ti odio J'Zargo no :'( comunque non ho ben capito la struttura temporale, o hai aggiunto nomi noti tanto per.
 
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Sulfus
view post Posted on 2/2/2015, 19:31




L'impostazione temporale è quella post-scheda, tutto quello che succede a Sulfus prima è un sogno, lo dice nel topic quando dice che si sveglia pienop di sudore freddo. E non ho idea di perchè abbia scritto J'Zargo se quello sta in Skyrim, errore piccolo pardon. Comunque non ho capito una cosa, ma era solo una curiosità o sei interessato alla role? :fiorellino:
 
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Conrad26sr
view post Posted on 2/2/2015, 19:44




sto cercando role che possano farmi divertire, e sfruttare le potenzialità del mio PG :( me lo consigli?
 
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3 replies since 30/1/2015, 21:37   115 views
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