Il matrimonio, o comunque una serie di leggi atte a regolarizzare l'unione di due persone omosessuali, è più di un semplice capriccio: è un'esigenza, oserei dire un'emergenza, soprattutto nella civiltà capitalistica odierna. Aggiungiamoci fattori temporanei come la crisi economica globale, ed è presto detto del perché della necessità assoluta del matrimonio omosessuale: il matrimonio è una garanzia, un'importante ipoteca sul fatto di non finire a 40+ anni in mezzo a una strada.
Oltre a ciò, che reputo comunque il fattore più importante in assoluto, vi è anche la questione morale: che nel 2013 (sì, frase fatta, ma è vero) ci sia ancora gente che quantomeno sul matrimonio non sia d'accordo, è scandaloso. L'omosessualità non è nemmeno (per fortuna) considerata come una parafilia, è una semplice inclinazione, che semplicemente NON è la norma, ma è presente regolarmente in natura anche tra molti animali. Demonizzarla è un fatto gravissimo, e il primo passo per evitare che ciò accada è proprio quello di istituire le unioni gay. Ma su questo, sostanzialmente, siamo tutti o quasi d'accordo (almeno qui sul forum).
Per quanto concerne le adozioni, è un discorso complicato.
Potrei tranquillamente esordire con "ci sono un sacco di coppie eterosessuali che educano male, malissimo i propri figli", come già detto. E questo è un fatto lampante: per cui evitiamo già da qui fanatismi del tipo "2 padri o 2 madri non vanno bene a priori". Ora come ora, però, l'adozione è fuori discussione: impossibile pretendere che si facciano entrambe le cose nello stesso momento, si scatenerebbe un'ondata di proteste clamorosa (vedasi Francia).
La soluzione è "aspettare". Aspettare che la società metabolizzi in primis le unioni omosessuali (cosa che vedo dura, durissima, soprattutto in Italia: basti considerare che ci sono taluni soggetti politici che regolarmente prendono il 5% a ogni elezione), e poi aprire alle adozioni in modo cauto e paziente, cosa che per la verità dovrebbe esser fatta anche per le adozioni a eterosessuali.
IMHO il problema non è la figura dei due genitori omosessuali in sé, bensì dell'inserimento del piccolo insieme agli altri. Chiunque, se ragiona obiettivamente, sa benissimo quanto possono essere cattivi, anzi, maligni, gli altri bambini. Se a ciò aggiungi che probabilmente gli "altri" in questione sono educati da genitori a cui la patria potestà andrebbe revocata a vita, eccoti il problema sociale.
In conclusione, adozioni sì, ma non subito. Bisogna prima far ragionare la società che può ragionare (perché tanto i co***oni ci saranno sempre, ma con quelli è inutile fare sforzi), e poi i problemi saranno, auspicabilmente, quelli che tutti i bambini hanno passato nella storia del mondo dall'antichità ad oggi.
So di aver scritto MALISSIMO, ma è tardi, abbiate pietà.