Detto fatto
Passò poco tempo prima che il carro arrestò la sua marcia, inspiegabilmente.
Il fratello alle redini rimase impassibile per qualche secondo, per poi cercare riparo dentro al carro. Con una capovolta lasciò le redini.
Cosa succede, perché hai fermato il carro? Domandò, Dar-Ondìr perplesso.
Gli occhi del felino divenivano sempre più bianchi.
Banditi. Preparatavi. Offriremo loro una calorosa accoglienza. Disse Ra'Ivory.
Poco dopo aver finito la frase il conducente cadde ad terra, esanime.
Era stato colpito da una freccia.
Tu. Borbotto Ra'Ivory indicando uno dei pochi medici del gruppo, Twilight.
Prenditi cura di lui, è una freccia paralizzante. Se la caverà ma ha bisogno di cure.Alzò il cappuccio, prese l'arco ed un'aura violacea lo ricoprì.
Si sentì un tonfo, appena davanti al carro.
Nell'ombra, in silenzio, iniziò ad scoccare frecce. Uno ad uno i banditi caddero.
Ma i nemici era tanti, troppi, perfino la vista della collina era offuscata dalle loro ombre. Avevano circondato la carovana.
Qualche membro della comunità aveva trovato rifugio in un angolino. Prede non dei banditi ma della loro paura.
Ma non loro! Due figure emergevano dalle ombre ed agitavano il ferro sanguinante: Kyne ed Jarigo aspettavano questa occasione.
Più furiosi che mai, mietevano anime.
Avanti! Il numero è niente, la volontà è tutto! Gridò Ra'Ivory verso la carovana.