La sventura del cacciatore

Benvenuti! Prima di iniziare vorrei ricordarvi di rispettare le regole di scrittura del GDR che trovate a questo link: https://tes.forumfree.it/?t=70785739

L'ordine dei turni verrà stabilito in base al vostro ordine di arrivo in questo topic. Vi ricordo anche di terminare ogni eventuale ruolata stiate facendo esternamente alla missione prima di postare.


I turni hanno un limite di tempo di 48 ore. (24 ore in combattimento)

Punti Master utilizzati: 2/2


Ordine turni:

1) Draije - Avhydr

2) Ricky- - Dar'saz

3) Ornstein97 - Zedav

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Era appena iniziata una nuova settimana nella Città Imperiale ed il giovane barone Alanric Frinzane, biondo bretone adornato di nobili vesti, si era momentaneamente stabilito da una ventina d'ore appena a Talos Plaza, in quieta attesa di ricevere notizie da eventuali avventurieri interessati all'annuncio da lui affisso sull'apposito tabellone proprio il giorno prima.
L'uomo aveva ricevuto sia dagli addetti del Corriere del Cavallo Nero, che dalle guardie buone risposte riguardo sue domande: "Si presenterà qualcuno?", "E se si, in quanto tempo?"... si presentava sempre qualcuno, gli avevano detto, e anche molto in fretta per loro esperienza. Addirittura una delle guardie con cui aveva parlato avrebbe voluto accompagnarlo in quella missione vista la succosa ricompensa da lui menzionata per la fine della caccia, ma ella non poteva permettersi di lasciare il suo lavoro fisso per un'avventura, quindi si era limitato ad augurargli buona fortuna.

La taverna della Caraffa Spumeggiante dove egli attendeva, seduto al primo tavolo appena dopo la porta, con un lucente arco d'acciaio accanto a lui per rendere inconfondibile la sua figura, non era affatto affollata a quell'ora del mattino, ed il taverniere gli aveva persino detto che in realtà che quel posto non era quasi mai affollato visto quant'era più economico andare a passare il tempo alla Taverna del Mercato piuttosto che là.

Il tempo sopra Cyrodiil quel Morndas era abbastanza annuvolato, col sole che continuava a sparire e riapparire tre le grige nuvole in rapido movimento a causa del vento, ma era proprio a causa di quel forte vento che un eventuale partenza verso la meta della missione quel mattino stesso sarebbe stata buona, poiché avrebbe impedito che piovesse.

Edited by Signora Scan AKA Tinebra - 11/1/2018, 01:31

Il giovane bretone stava sorseggiando un the caldo quando uno dopo l'altro tre individui si presentarono al suo cospetto, tutti a pochi istanti di distanza l'uno dall'altro e apparentemente interessati alla sua offerta di lavoro.
Dopo un sorriso per aver addirittura sentito il khajiit chiamarlo “maestà”, Alanric posò il suo boccale fumante sul tavolo e si alzò in piedi per fare un lievissimo inchino ai tre giovani appena arrivati ed iniziare a rispondere subito ai loro quesiti.

Buongiorno signori! Si, sono proprio io, il Barone Alanric Frinzane in persona...

Egli si presentò con una certa pomposità, ma rapidamente la sua espressione si rilassò e divenne meno formale visto che comunque si trovava perlopiù tra quelli che erano suoi coetanei o ragazzi addirittura più giovani di lui, tornando quindi a sedersi al suo tavolo ed invitando anche il redguard e l'altro giovane umano a fare altrettanto.

Ma potete chiamarmi semplicemente Alan. Sono felice che vi siate presentati qui attirati dalla mia offerta di lavoro, e signor Dar'saz, mi piace la sua intraprendenza negli affari, dritto alle questione più importanti, la porterà lontano... - e si fece una piccola risata, notando poi con curiosità che il khajiit ed il giovane umano, che all'apparenza sembrava quasi una guardia imperiale, si conoscessero già – La ricompensa a lavoro finito consisterà in trecento sonanti Septim a testa.
Tengo moltissimo alla caccia di animali selvatici attorno alla mia tenuta, e qualsiasi cosa sia quella bestia che dovremo andare a cercare, sta uccidendo tutto ciò che incontra... senza neppure degnarsi di consumarne le carni. È da mesi che quella creatura opera indisturbata, fortunatamente non ha ferito alcuna persona, ma ci sta comunque danneggiando tramite l'uccisione di capi del bestiame delle fattorie di mia proprietà.
Pensate, è talmente sfuggente che ne io ne altri cacciatori di passaggio siamo riusciti neppure mai a vederla... sarà una ricerca e caccia senza dubbio interessante, siete con me?

Dopo aver fatto quella domanda col tono più convincente possibile, il barone riafferrò la sua caraffa col the e ne bevve un sorso, senza mai però staccare gli occhi che vagavano lenti da un avventuriero all'altro.

Il barone Alanric fece un cenno d'assenso col capo alle parole del redguard, trovava fosse giusto non voler accettare su due piedi dopo appena il primo discorso, ed in effetti il bretone si rese conto di essersi forse lasciato un po' trascinare dall'emozione di re iniziare la caccia con altri giovani capaci.
Era sul punto di rispondere all'uomo, che si rese conto non si era neppure presentato, quando il khajiit, accettando invece l'incarico, rispose al suo posto... trovava quel felino un bel po' inquietante, e sperò silenziosamente che egli non fosse sotto l'effetto di qualche strana sostanza.
Quando infine Dar'saz rivolse la parola nuovamente al barone, egli poté rispondere, ma non senza un po' di imbarazzo.

In realtà sono state trovate tracce di questa creatura in più di un'occasione, e purtroppo non è mai stato possibile risalire da esse a nessuna bestia conosciuta... essa pare avere quattro zampe con tre lunghe dita che lasciano profondi segni d'artigli nella terra, forse delle dimensioni di poco maggiori delle impronte di un lupo, il punto è... che queste impronte finiscono sempre per terminare d'improvviso e senza che se ne trovi più traccia. Servono indagini più approfondite, ed è anche per questo che ho chiesto il vostro supporto.
Le prede che questa creatura caccia non hanno niente in comune se non l'essere semplici animali uccisi per l'apparente puro gusto di mettere fine alla loro vita. Molti si ritrovano anche con parti di pelliccia bruciata come avrete possibilità di vedere una volta giunti sul posto. Giusto ieri prima della mia partenza c'è stata l'ultima vittima di questa bestia.

Il bretone notò un curioso susseguirsi di espressioni sul viso di Zedav, forse causate dal curioso fare dell'amico khajiit o dalle sue stesse parole, non lo sapeva, ma di fatto egli accettò l'incarico. Casomai qualcuno fosse stato poco convinto dalle parole del Barone riguardo le tracce della bestia e di come essa riduceva le sue vittime, l'avrebbero visto con i loro stessi occhi tra non troppo tempo.

Potremmo partire anche subito se non ci sono ulteriori dubbi e domande, sempre che non vogliate far colazione, a mie spese ovviamente. - fece un lieve cenno col capo verso i tre giovani, poi lo sguardo tornò a balzare lento da un avventuriero all'altro – Ho delle ottime cavalcature stazionate proprio alle stalle appena fuori città che ci porteranno rapidamente a nord di Anvil. Mi auguro sappiate cavalcare!

Alanric non si alterò quando il redguard insinuò una sua possibile dimenticanza nel rivelare un'informazione, poiché bene o male aveva detto ciò con un certo educato riguardo, ma quando fu poi il khajiit a prendere parola, il Barone non poté non accigliarsi.
Si disse internamente di aver sbagliato ad aver dato loro fin troppa della sua confidenza e poca formalità poiché erano più giovani di lui. Come osava quel khajiit a rivolgerglisi in quel malo modo? Giudicando addirittura inammissibile una mancanza che il bretone tra l'altro non sentiva di aver avuto.
Nonostante il khajiit dopo essersela suonata e cantata da solo alla fine si fosse pure calmato, per Alanric così non fu, si alzò infatti in piedi e a naso all'insù si rivolse al felino.

Inammissibile? Ammesso che lei, “signor” Dar'saz, sappia ciò che quella parola significa... se nessuno avesse chiesto informazioni sulle tracce, queste sarebbero comunque state la prima cosa che avreste visto appena arrivati! Mi pare così logico dannazione, ma apparentemente vi avevo sopravvalutato, ecco il mio unico errore.

Detto ciò con fare piuttosto irritato e spocchioso, il nobile si diede poi una sistemata agli abiti ed andò rapidamente a consegnare al taverniere ciò che gli doveva per la sua colazione e per ciò che l'imperiale nel frattempo si era portato dietro da mangiare.
Tornato dai tre avventurieri, diede loro un ultimo affilato sguardo, soprattutto verso il khajiit.

L'ultima cosa su cui devo mettervi al corrente è che non tollero mi si venga a mancare di rispetto. Giusto per il vostro bene, soprattutto se desiderate essere pagati dal sottoscritto. Possiamo andare. - e detto ciò si sistemò meglio l'arco in spalla ed avviò verso l'uscita della taverna – Ma vedi che razza di individuo doveva capitarmi... si fosse presentato qualcun altro lo avrei già rimandato a casa.

Con quel pensiero in testa, il bretone si diresse assieme ai tre avventurieri fino alle stalle da esso menzionate poco prima, arrivandovici in pochi minuti visto quanto poco distante erano i portoni della città dalla taverna in cui si trovavano prima.
Appena Alanric fu fermo dinnanzi alle stalle, senza più alcuna traccia di espressione amichevole o serena in volto, non appena lo stalliere notò la sua presenza corse a prendere quattro cavalli, portandoli quindi al gruppo.

I suoi cavalli Baron Frinzane, fate buon viaggio!

Con fare più mite e sottomesso possibile lo stalliere consegnò le redini al Barone che si era limitato a fare un severo cenno d'assenso col capo, per poi voltarsi verso i tre avventurieri e consegnare loro una redine ciascuno. Tenne per se il destriero dal manto color della neve, quindi consegnò le redini del cavallo baio a Zedav, il roano al khajiit ed il leardo al redguard.

Se non facciamo alcuna sosta dovremmo arrivare a destinazione entro il tardo pomeriggio.

Avvisato di ciò gli avventurieri, il bretone salì in groppa al suo cavallo bianco, per restare poi in attesa che gli altri facessero altrettanto coi loro per poi seguirlo.