And remember, a headshot is always a lethal takedown
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| Beh, oh, mi spiace che vi siete persi le perla precedente... Poco male, ne posto altre. Queste arrivano direttamente dalla mia vecchia scuola. Giusto il tempo di entrare sul sito che vedo un bannerino rosa sul margine destro, "Le fiabe della 1B". Roba che mi fece scompisciare dalle risate come un dannato 2 anni fa, proprio roba da asilo scritta tenendo la penna infilata nella narice sinistra. I ragazzi che hanno scritto queste porcherie che sto per postare ora sono in terza superiore, e, sicuramente, continuano a scrivere in questo modo... Tengo a precisare che durante questa "gran trovata dei miei marroni", i professori hanno lasciato totale libertà di scrittura a questi maledettissimi disgraziati infami pezzenti. Inutile quindi dire che i testi non sono stati nemmeno letti da qualcuno, sono proprio così, dannatamente penosi e in versione integrale. BLEID CONTRO MARK (esatto, proprio BLEID, non Blade come penso volesse scrivere...) Bleid contro Mark
c ' era una volta in un piccolo villaggio di uomini che vivevano in pace. Mark era soltanto un uomo che lavorava in pace ipl suo piccolo orto e per puro caso trovò uno scettro che avrebbe cambiato la sua vita e quella del villaggio. In poco tempo grazie al suo scettro magico prese il controllo del paese e schiavizzò molte persone. Non molto tempo dopo un ragazzo si fece notare per la sua bravura con le armi, il suo nome era Bleid, e per questo motivo Mark lo voleva nel' esercito. Bleid un giorno parti per la guerra e quando ci fu il faccia a faccia con l' esercito dell' altro si ebbe uno scontro violentissimo. Ma lui riuscì a salvarsi e al tornare al villaggio.
Quando tornò al villaggio Bleid non trovo nel padre ne la madre e venne a sapere che erano stati uccisi da Mark perché gli aveva disubbidito. Bleid a quel punto non sapeva più cosa fare, voleva solo vendetta e per farlo doveva sconfiggere Mark. L' unico che poteva aiutarlo Jinbe un vecchio che abitava ai margini del paese che sapeva molte cose.
Jinbe disse a Bleid dipartire per un lungo viaggio . Bleid parti immediatamente, il villaggio era insidioso perché doveva affrontare i mostri che erano nella foresta. Lungo il viaggio incontro Mery una ragazza scappata di casa per cercare di farsi una nuova vita. Bleid si innamoro di lei e continuò il viaggio in sua compagnia. Arrivato nella casa del fratello di Jinbe, Bleid entrò senza bussare entro in casa e vide un cane e disse: < Il vecchio Jinbe mi ha fregato > E il cane disse: < Non ti ha fregato sono io colui che cerchi. Zirri il cane disse a Bleid che se avesse annusato il suo pelo sarebbe diventato super forte. Tornò al villaggio sconfisse Mark, sposo Mery e portò la pace nel paese. L'amicizia non finirà mai..
C'erano una volta cinque piccole scimmie, tutte con carattere diverso. Una si chiamava Cri ed era quella un po' timida e paurosa, poi c'era Margot quella con buon carattere ma anche lei si spaventava facilmente, Sarina era quella più coraggiosa ma a volte si faceva prendere anche lei dalla paura, Pallina era quella con il carattere più forte o meglio ci voleva far credere di non aver mai paura, l'ultima era Iru quella che delle volte sembrava un po' bugiarda ma comunque molto dolce e sicuramente quella più coraggiosa.
Tutte queste scimmie hanno paura perché devono affrontare dei piccoli ostacoli. Loro sono diventate ottime amiche in terza media. Quando sono passate in prima superiore sono iniziati i primi ostacoli.
Sarina che era la più grande un giorno disse: <<piccole mie io ho paura ad andare in una scuola lontana senza di voi>>.
Tutte le altre gli dissero: <<non devi avere paura devi credere in noi , e poi dicci di cosa hai paura?>>
Lei disse: << Ho paura di perdere questa amicizia cosi importante per me >>. Margot le disse : << Piccola Sarina non ti devi preoccupare, noi siamo legate dal sentimento più bello che possa esistere:
L'AMICIZIA!,niente e nessuno ci potrà mai dividere.
Lei,al suono di queste parole , si sentì più serena. Passato del tempo le piccole scimmie , ormai diventate grandi , decisero di andare a vivere insieme. Erano tutte molto spaventate da questo grande cambiamento , ma allo stesso tempo contente e sicure che insieme avrebbero vissuto sicuramente un' avventura fantastica. Cri disse: << Siete tutte tranquille? Io non troppo , che ne dite di questo piccolo appartamento? >>. Iru che negli ultimi tempi era diventata la più antipatica disse: << Io sono tranquillissima mai stata meglio, ma questo appartamento non mi piace per niente >>. Pallina le disse << Non ci credo che stai dicendo questo >>. Lei la interruppe con una risata molto cattiva. Le piccole scimmie erano impaurite da questo suo comportamento e cosi decisero di mandarla via. Cri che era la più impaurita decise di chiamare la mamma di Iru e le disse: << Sua figlia ha qualcosa che non va e noi l'abbiamo mandata via >>.
Cri riattaccò e corse subito dalle altre che le dissero : <<piccola Cri cosa ti ha detto ? >>.
Lei disse : <<ha detto quella che abbiamo qualcosa che non va >>.
Le scimmiette rimasero tutte a bocca aperta e molto pensierose.
Un giorno mentre erano a passeggio videro Iru insieme a un gruppo di scimmie che si diceva in giro che erano molto cattive.
Le scimmie rimasero molto male nel vederla con quelle amicizie poco buone e decisero di organizzare un piano per farla tornare tra di loro.
Mentre erano tutte intente a pensare : <<lei è cambiata da quando è venuta a scuola,e a conosciuto scimmie nuove e poi come se non bastasse il suo fidanzato l'ha lasciato >>.
Cri e Pallina fecero un urlo di gioia e dissero: << Noi due siamo geni! Si può chiamare il suo fidanzato e dirgli di chiederle scusa e di rimettersi insieme >>.
Le altre due dissero : << Complimenti! Bella Idea ! Sarina che era l'unica che conosceva l suo fidanzato lo chiamò e gli spiegò la situazione e lui disse che ci avrebbe pensato.
Loro intanto andarono a cercarlo convinte che tutte unite l'avrebbero convinta a tornare.
Quando la trovarono tutte insieme le dissero : << Iru ti chiediamo scusa per quello che è successo,però non puoi staccarti da una amicizia così forte come la nostra amicizia.
Lei disse : << Perché no? >> E loro : << Perché non puoi smettere di voler bene a due persone importanti solo per una sciocchezza ! Noi ti vogliamo tantissimo bene e abbiamo bisogno di te come tu hai bisogno di noi >> .
Lei rimase molto colpita da queste parole e come risposta li abbracciò tutte forte e le ringraziò tanto per quello che avevano fatto.
Le cinque scimmiette tornarono a casa e vissero tanti giorni felici e contente.
Questa fiaba può sembrare scontata e banale, però è solo il mo modo per raccontare come la grande forza dell'amicizia a volte può rimediare a degli errori che da soli non sapremmo affrontare e ci porterebbero solo a cose brutte !
VIVA L'AMICIZIA SEMPRE!
Lucrezia Fasti 1^B l'Amicizia non finirà mai La piuma magica
C ’era una volta tanto tempo fa, una povera famiglia di contadini che volevano tanto un figlio, quando il bambino nacque aveva già la capacità di poter capire quello che dicevano gli animali, però non lo pote capire subito perché,ancora piccolo, non si rendeva conto di ciò che poteva fare. La casa dei contadini era poco fuori del paese, era una piccola casetta fatta di pietre; il padre del piccolo Timmy lavorava mattina e sera nei campi, mentre la madre restava in casa a fare le faccende e da mangiare, Timmy passava il suo tempo nella stalla dove c’erano due cavalli che servivano per il lavoro nei campi, alcune oche e dei conigli, stava con loro perché, ci parlava, così visto che non aveva amici ,con loro non si sentiva solo.
In cima ad una collina vicino al paese c’era il castello del re, che però non si sentiva molto bene ed ne approfittò appropriandosi del trono ingiustamente il suo servo che era cattivo, che in paese si diceva fosse stato lui la causa del male del re, perché così poteva agire indisturbato.
Un giorno mentre Timmy andava a fare la legna nel boschetto vicino al paese, sentì due corvi che dicevano , che il re stava molto male per colpa del suo servo che grazie ad una pozione lo aveva fatto ammalare e che nessuno dei migliori medici era riuscito a farlo guarire. Pochi giorni dopo, il viscido servo, inquinò il fiume da dove tutti prendevano l’acqua per irrigare i campi, così i campi si sciuparono e i pesci morirono. Il ragazzo arrabbiato per tutto ciò che era accaduto, andò a sentire gli animali se c’era un rimedio per tutto questo, loro gli dissero che solo un animale era capace di poter creare degli antidoti per salvare il fiume e per far guarire il re; questo animale girava solo di notte, era un vecchio gufo reale che in passato aveva curato tutti gli animali dalle malattie, ma quando poi una pecora morì perché lui non era arrivato in tempo, gli dettero la caccia e da allora non si era più rivisto. Timmy decise di partire la notte stessa con il cavallo più forte e veloce, con l’oca più resistente e che volava più in alto e con il coniglio con i denti e gli artigli potenti,per trovare il gufo. Quando, al centro della foresta, trovarono il gufo il ragazzo, lo supplicò così tanto che il vecchio gufo decise di aiutarlo non solo perché poi avrebbe ripreso la stima della gente del paese, ma anche perché aveva capito che il ragazzo aveva quel fantastico potere di poter capire gli animali. Purtroppo al gufo servivano delle cose che lui non poteva prendere perché debole a causa della sua inattività, allora il ragazzo decise che sarebbe andato lui a prendere gli ingredienti necessari alla pozione, cioè: un secchio d’acqua pulito che si trovava al di là della foresta, delle pesche dell’albero della serenità e delle radici di gelso. Timmy mandò l’oca a prendere le pesche, il coniglio a prendere le radici e lui con il cavallo sarebbe andato a prendere l’acqua. Quando tutti tornarono con gli ingredienti, il gufo preparò due fiale, una da versare nel fiume e l’altra da far bere al re. Mentre aspettavano l’alba per partire, il gufo si staccò una delle sue piume che diede al ragazzo, e gli disse che se lui si fosse trovato in difficoltà avrebbe potuto usarla per difendersi. All’alba versarono una fiala nel fiume e poi andarono al castello del re, il ragazzo riuscì ad entrare e il servo per impedire che il ragazzo salvasse il re prese una spada e tentò di ucciderlo, ma il ragazzo prese la piuma, che si trasformò in una spada che guidava i suoi movimenti, e dopo una lunga battaglia uccise il servo e andò a salvare il re, che quando si svegliò lo ricompensò con grandi quantità di oro. Da allora in poi il gufo ricominciò a curare persone ed animali così tutti nel paese vissero felici e contenti.
Stretta la foglia larga la via dite la vostra che io ho detto la mia.
Alberto Fiorilli la mia fiaba La piuma magica Escludendo la frase finale che fa veramente "bimbominkia che copia le frasi fike dalla smemo", sappiate che se un giorno doveste diventare dei medici e vi dovesse morire qualcuno tra le mani, verrete inseguiti DA TUTTO L'OSPEDALE e scacciati via con forconi, fucili d'assalto e lanciamissili anticarro. Perchè avete fallito. C’era una volta un paesino molto lontano dal nostro, dove regnava una principessa giovane, bella e gentile con tutti.
Gli abitanti erano sempre felici, fino a quando, un giorno, il loro bel paesino fu occupato da un gigante che li minacciava. Egli chiedeva molto agli abitanti (cibo, denaro), ma siccome era un popolo non molto ricco, non ce la facevano a soddisfarlo.
Il gigante, infastidito, disse che il giorno dopo avrebbe distrutto la città, se non avessero trovato almeno una sposa per lui. Lei doveva essere molto gentile e bella.
Tutti erano tristi e avevano paura, perché nessuna ragazza voleva andare via con il gigante.
La principessa che non poteva vedere il suo regno in rovina e il popolo triste, decise di offrirsi. La popolazione, soprattutto la regina, non volevano che fosse lei a sposarsi con il gigante, ma nessuno riuscì a farle cambiare idea.
Il giorno successivo, il gigante tornò per prendere la ragazza che doveva sposare, e la principessa si fece avanti.
Il gigante, contento, la prese e disse che l’avrebbe sposata tre giorni dopo e che tutti erano invitati, poi la portò nella sua caverna.
La regina che non poteva sopportare che sua figlia si sposasse con quell’orrendo gigante, andò a cercare qualcuno che potesse salvarla e trovò un principe che si disse disposto a questa impresa.
Lui pensò di presentarsi il giorno del matrimonio e fare un duello con il gigante per decidere chi avrebbe avuto la principessa.
Dopo tre giorni, tutti erano pronti per il matrimonio ed erano infelici, specialmente la principessa, per quello che sarebbe accaduto.
Quel giorno si presentò anche il principe e aspettò che il sacerdote chiedesse chi aveva obbiezioni a quella unione.
Quando arrivò il momento della domanda, il principe si fece avanti e affrontò il gigante.
Il patto era: chi vinceva portava con sé la principessa.
Il duello durò poco, perché il principe tirò fuori la sua spada e colpì il gigante nella gamba. Non facendocela a muoversi, gliela diede vinta al forte principe.
Tutti fecero festa, il gigante, arrabbiato, se ne andò piano piano e la principessa decise di sposarsi con il valoroso principe che l’aveva salvata.
E vissero tutti felici e contenti.
Sara Errico Il sacrificio della principessa Questa sotto è corta ma è davvero un trip mentale e spirituale, viaggerete per l'infinito (vi basta leggere per bene ogni cacchiata scritta) e scoprirete che tanto infinito non è. O forse sì, ma non lo saprete per certo e morirete tra sette giorni. “ IL SERVO IMPACCIATO”
Molto tempo fa quando ancora esistevano maghi e streghe, in un luogo della Francia succedevano cose incredibili.
I pescatori che la sera rientravano al porto vedevano i pesci uscire dall' acqua e andare verso il bosco .
Non tanto distante un boscaiolo che tutti i giorni passava dallo stesso sentiero,una mattina sentì dei rumori strani come se degli alberi fossero stati sbarbati,si guardò un po' attorno e in lontananza vide gli alberi che con le radici camminavano.
Tutte le persone si recarono dal mago più bravo e più saggio che per fortuna non era tanto distante da dove avvenivano i fatti incredibili.
La casetta era modesta perché ci stavano solo due persone: il mago e il suo servo.
In casa c'erano tutte le pozioni possibili : pozioni d'amore,di sventura, di bellezza . . . e a parte,in un'armadio c'era una collezione di insetti del servo.
C'erano tantissimi insetti: coleotteri,termiti,bruchi,grilli,zanzare . . .,tutte le specie esistenti erano in quello scaffale.
La casa era circondata da persone che urlavano per entrare.
Il mago provò tutte le pozioni che aveva per sconfiggere gli alberi e i pesci che erano stati colpiti dalla magia,ma nulla servì.
Passavano i giorni ed i pescatori e i boscaioli si lamentavano perché non c'erano più pesci e gli alberi se ne andavano .
Il mago mentre era a casa a pensare altre pozioni chiese al suo servo di cercare all' ultimo ripiano dello scaffale altre pozioni.
Quando il servo aprì lo sportello,accidentalmente , questo si ruppe ad esclamò che era tutta colpa delle termiti che mangiavano il legno .
Il mago sentendo l'esclamazione del servo capì che per risolvere il problema non bisognava utilizzare la magia ma la natura.
Per annientare gli alberi che erano stati incantati dalla magia pensò di liberare i bruchi per mangiare le foglie e le termiti per mangiare il tronco.
Per i pesci il mago pensò subito ai gatti che sono i predatori più ghiotti di pesci.
Preparata la strategia si riunirono tutti i gatti al porto e liberarono i bruchi e le termiti sugli alberi.
La mattina dopo non c'era più niente era tutto svanito .
La gente ringraziò il mago e il servo.
Dopo due o tre giorni che tutto era finito il servo vide delle farfalle in casa, pensò ai bruchi e capì che si erano trasformati.
Si recò velocemente dove avevano liberato i bruchi e vide tantissime farfalle colorate che si alzavano in volo e dalla felicità si commosse.
E vissero tutti felici e contenti.
Giammarco Bonechi il servo impacciato Si, esatto, vissero tutti felici e contenti, tranne i pescatori e i boscaioli che non si ritrovarono un misero ca**o da pescare o tagliare. Preghiamo affinchè le farfalle non decidano di mettere in ginocchio anche i contadini, sennò tutti vivranno ancora più felici e contenti. P.S. Il servo è impacciato perchè ha imprecato quando lo scaffale si è rotto. Da notare che lui ha solo cercato di aprirlo. Quindi attenzione, se si rompere qualcosa tra le mani, rischiate di essere impacciati anche voi, e di brutto. MORRAH IL MAGO
C ' era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo villaggio, un mago di nome Morrah, conosciuto da tutti, per il suo coraggio di avventurarsi in luoghi sconosciuti, alla ricerca sempre di nuove scoperte.
Un giorno sentita la notizia che la principessa, del regno di Nordland voleva prendere come sposo un mago, Morrah decise di partire subito.
Morrah sapeva che quel tragitto non sarebbe stato affatto facile, da percorrere, infatti in quei posti abitava il mago Hiscii, ed era probabile, che avrebbe tentato di non farlo passare.
Continuando il suo viaggio, Morrah intravide nei boschi Hiscii. Morrah gli si avvicinò con coraggio. Hiscii accorgendosi che qualcuno, gli stava venendo incontro, si girò di scatto e disse “Come osi tu entrare nella mia terra?” Dato che Morrah era un tipo a cui non piaceva combattere decise di risolvere la questione a parole “Calma...sono venuto da queste parti, perché devo incontrare la principessa di Nordland”.
Hiscii non rispose, lo guardava solo dritto negli occhi e, intanto gli si avvicinava con passi lunghi, fino a quando gli disse “Non pensare che io ti faccia passare!”. Detto questo fece comparire una barriera e Hiscii scomparve nel nulla.
La barriera aveva intrappolato Morrah all'interno e lui non sapeva più cosa fare.
Fino a quando decise di tirare fuori il suo bastone magico. Lo tirò fuori dal sacco e, lo impugno per il manico, sbatté la punta al suolo e la barriera scomparve.
Morrah, continuò così il suo viaggio fino al castello, dove vi era la principessa.
Arrivato si incamminò verso la sua stanza e, quando entrò, vide che la principessa era tenuta prigioniera, da Hiscii che disse “Bravo! Sei riuscito a rompere la barriera, ma prima se vuoi la principessa sana e salva, mi dovrai portare 3 denti di lupo” L'impresa non era facile ma, se voleva la principessa, Morrah doveva tentare, quindi tornò al villaggio e prese il suo cavallo alato.
Volò così fino alla tana dei lupi.
Erano tantissimi e l'impresa, si mostrò subito molto difficile, comunque lui si avvicinò lo stesso.
I lupi se ne accorsero, si girarono verso di lui e gli dissero “Cosa vuoi tu?” E lui “Ho bisogno di 3 denti vostri” Ed i lupi “Ti daremo 3 denti, se tu ci darai da mangiare, quel bel cavallo con cui sei arrivato” Il mago uccise il cavallo e lo diede ai lupi.
I lupi come promesso gli dettero 3 denti che se li tolsero dalla loro bocca.
Il mago tornò subito al castello e diede i 3 denti al mago, che liberò la principessa.
Hiscii intanto stava mettendo i 3 denti dentro una sacca. Messi dentro la sacca la sbatté per terra.
La terra cominciò a tremare e, il palazzo comincio a cadere a pezzi.
Morrah prese la principessa e di corsa, si avviò verso l'uscita, mentre Hiscii, rimase sepolto sotto le macerie.
Tornato al villaggio Morrah sposò la principessa. Ed i due vissero felici e contenti.
Riccardo Pratesi MORRAH IL MAGO Ovviamente il momento clou è "il bastone magico tirato fuori dal sacco, afferrato per il manico e sbattuto con forza al suolo sulla punta" Roba da veri esperti. Impressionante. Senza contare il tizio che vuole ben 3 denti di lupo subito dopo che l'altro ha battuto il suo bastone magico, un'esperienza esoterica ai confini di Metin 2 e un sito online di vendite a luci rosse. Bambini non cercate che cos'è un dente di lupo. E, ovviamente, il cavallo alato NON POTEVA USARLO DA SUBITO. La cosa sarebbe stata poco "giapponese", dove le supermegaarmifinali vanno usate solo alla fine.... Poi lo uccide. E il mago che fa il kamikaze fallito alla fine è da oscar di platino diamantato.
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