The Elder Scrolls Forum - ESO, Skyrim, Oblivion, Morrowind & GDR

Posts written by gaeshi

view post Posted: 3/2/2017, 23:57 Locanda "Dama Flatulenta" - Le Fogne della Città Imperiale
Sorride, annuendo a quella perplessità nel sentirsi chiamare "madamigella". Lo faceva con tutte, le vecchie e le giovani, le dame d'alto borgo e le sguattere vestite di cenci. E aveva le sue ragioni per farlo.
«Certo. Siete giovane per essere una dama, quindi vi chiamo madamigella. Non importa se facevate la contadina, la nobiltà è qualcosa che si ha nell'animo... E ogni donna ha il diritto di essere trattata come un'Imperatrice.»
Ammicca alla ragazzina, ma non nel suo solito modo. Non ci stava più provando con lei, aveva rinunciato a farlo dal momento in cui l'aveva vista in faccia e aveva capito che era davvero troppo giovane per lui.

"Diamine, potrei essere suo padre!"

Beve un altro sorso di quella roba che forse un tempo poteva essere stata birra, e ascolta le parole della piccola Nord, proveniente da Skyrim a quanto pare.

«Oh, magnifica terra mi hanno detto! Non ci sono mai stato... Ma la mia maestra ci ha vissuto a lungo, e ha studiato presso l'Accademia dei Bardi di Solitude.»

La fanciulla poi si presenta, e il pirata china elegantemente la testa muovendo con garbo la mano in un gesto di saluto, come se si stesse togliendo un immaginario cappello piumato.

«Il mio nome è Eurus, come il vento di sud-est. Non ho cognomi, non ho padroni, viaggio al suono delle mie canzoni.»

"Per tutti gli dei... Ti pareva una rima quella, Eurus? Vergognati."
view post Posted: 2/2/2017, 22:52 Locanda "Dama Flatulenta" - Le Fogne della Città Imperiale
"Dannato lucertolone, ma statti zitto e fatti gli affaracci tuoi!" sbuffa -ma solo internamente- il pirata che si vede l'oste interferire nei suoi approcci in un modo tanto inopportuno. Ma almeno gli ha dato da bere, quindi Eurus gli rivolge un sorriso e un cenno del capo accomodante.

«Tranquillo capo, nessun danno qui» assicura, prendendo poi il boccale di peltro che alza per avvicinarlo alle labbra. Ancora non beve. Prima, con discrezione, tira fuori la lingua nascosta dal boccale, e il suo olfatto rettile-mannaro gli conferma che quello non è piscio, ma poco ci manca.

"Fantastico..."

Trattiene un sospiro, e torna a guardare Annette, che... Ci sta. Nel senso, non che "ci sta-ci sta", ma sorride, civetta un po', ricambia le sue attenzioni.

"Ha gli occhi un po' rossi... Sarà allergia, forse. Però ehi, è carina!

La guarda meglio, ora ha la scusa per osservarle il viso. Come lui, nemmeno lei ha l'aria di una che si fa il bagno tutti i giorni... Però ha l'aria di una a cui la mamma dovrebbe dire che è meglio farsi il bagno tutti i giorni.

"Quanti anni avrà? Diamine, mi sento quasi sporco ora..." pensò cupamente, ma scacciò quel pensiero subito. Il bocconcino aveva parlato.

«No, madamigella, avete immaginato bene. Sono un figlio del mare» sorride, ammiccando con l'occhio sinistro. «Vengo da sud, dalla provincia di Leyawiin... Ma mi considero un abitante del mondo e un viaggiatore senza catene.»

Compie quindi l'estremo gesto: solleva il boccale e beve un sorso di birra annacquata.

"Dai. Temevo peggio. Sopravviverò."

«Voi invece? Cosa vi porta da queste parti? Di certo non l'aria fresca o il panorama...»
view post Posted: 2/2/2017, 21:56 Locanda "Dama Flatulenta" - Le Fogne della Città Imperiale
"La dama flatulenta oggidì è assai contenta, poiché le è venuto dentro un capitan di bastimento..."

Ridacchia tra sé e sé, prima di mutare espressione, colto da un'improvvisa realizzazione.

«Ah no, diamine, non è una rima perfetta!»

Sbuffa, continuando a elucubrare, e in quel momento viene superato da una bella biondina che non lo degna di uno sguardo e gli passa davanti per entrare. Subito riscosso da tale visione, sorride e tira fuori la lingua in un gesto secco, rapido. Una cosa da rettile, gli hanno già fatto notare che non è bello quando lo fa... Ma è istintivo per lui quando vuole percepire un odore in maniera più precisa.
Peccato che qualsiasi odore abbia addosso la biondina viene coperto dal tanfo putrido delle fogne.

"Uugghhh... Okay, meglio entrare"

Prima che la porta si richiuda, quindi, Eurus incalza dietro Annette con passo svelto. Deve però arrestarsi subito dato che la bionda si ferma per guardarsi attorno, forse in cerca di un posto dove sedersi. L'occhio del pirata però per prima cosa si appoggia sul fondoschiena della ragazza. Guardare e non toccare, certo... Ma, appunto, guardare. Dopodiché può esaminare la locanda, cercando il punto migliore per acustica e visibilità, come gli ha insegnato la sua maestra, pazza come un cavallo, ma un cavallo che ne sapeva.

Per prima cosa, però, doveva mangiare. E bere, soprattutto. Non si canta bene a ugola secca, e casualità vuole (casualità, certo), anche Annette si sta dirigendo al bancone. Il bardo la segue, a una moderata distanza di sicurezza, e si va quindi ad appostare alla sua sinistra, a circa un metro di distanza, così da poter interagire con lei senza sembrare un pervertito o un poco di buono.
Oltre il bancone, l'oste argoniano senza una zampa squadra entrambi per sapere cosa vogliano: cibo, idromele, informazioni?

«Un boccale della cosa migliore che tu abbia per il prezzo più basso, mio buon locandiere» sorride, parlando con quella voce calma e profonda che più di una donna ha trovato irresistibile. E anche diversi uomini, ma non scendiamo nei dettagli.
Si sporge quindi leggermente verso Annette, e le sorride mostrando due file di denti incredibilmente puliti, e coi canini e i molari lievemente più aguzzi del normale.
«E ho sentito dire da dei Khajiit qui fuori che l'arrosto di Skeever è una prelibatezza... Se riesci a sopravvivere fino a quando lo hai digerito.»

Sì, di solito si offre da bere alle fanciulle. Beh, non aveva abbastanza soldi nemmeno per offrire da bere a se stesso in maniera soddisfacente... Quindi avrebbe offerto consigli culinari.
view post Posted: 2/2/2017, 20:57 Locanda "Dama Flatulenta" - Le Fogne della Città Imperiale
Che nome, la "Dama Flatulenta". Eurus alzò gli occhi verso l'insegna ridacchiando, con una mano sul fianco, vicino all'elsa della spada corta che si portava appresso. Il pugnale era più in basso invece, nello stivale destro, che aveva visto tempi migliori ma si poteva ancora considerare una buona calzatura. La stessa cosa si poteva dire per la sua armatura, che aveva barattato per un sacco di mele e del formaggio, ottenuti a loro volta... In maniera un po' illecita, ma nessuno se n'era lamentato.

I capelli del bardo ricadevano sciolti lungo le spalle, rallegrati qui e là da qualche treccina che però non era in grado di nascondere il fatto che non si lavasse da giorni. Quanti? Tre o quattro, non lo sapeva con precisione. Forse cinque.
Ma anche se fossero stati di più, era nel posto giusto perché la sua sporcizia non venisse notata... O almeno così sperava, quando si era infilato nelle Fogne seguendo le voci e i bisbigli che aveva raccolto in giro.
Non aveva più uno strumento musicale, ma sapeva cantare e improvvisare sui due piedi, quindi con un po' di fortuna magari si sarebbe guadagnato il pasto quotidiano anche oggi. E avrebbe cominciato a farsi un'idea di com'era fatta, la feccia di quella società. D'altronde non poteva certo reclutare il suo nuovo equipaggio nei salotti delle alte borghesie, no?

Per il momento, però, era lì di fronte all'ingresso, leggermente in mezzo ai piedi a chi sperava di passare, intento a osservare la porta e l'insegna con aria assorta.

"Flatulenta... Fa rima con corpulenta... Contenta... Lenta... Dama, lama, cama? No, cama non esiste..."
view post Posted: 31/1/2017, 20:08 Mi ci hanno trascinato - Presentazioni
Io non c'entro niente.
Non c'ero e se c'ero dormivo, e se dormivo sognavo altro.
view post Posted: 31/1/2017, 15:03 Eurus - PG Inattivi


Scheda di Eurus


Nome: Eurus


Cognome:


Età: 28


Sesso: maschio


Razza: imperiale


Status: coccodrillo mannaro


Livello: 1


Punti esperienza: 0/10000


Profilo Personaggio



Descrizione Fisica: Eurus non spicca per altezza, ma il suo metro e settantotto è tutto di muscoli
ben abbronzati dal sole e levigati dal mare e dal lavoro pesante. Ha i tratti
affilati e sottili, ereditati da un padre Altmer di cui non ha mai potuto
confermare l'esistenza, e che gli ha regalato zigomi alti, occhi azzurrissimi
e sottili, mentre la lunga chioma castana è frutto del gene dominante della
madre Imperiale. Ha spalle larghe e robuste, e mani callose dalle dita corte
che però diventano delicate ed eteree quando devono accarezzare le corde di
una cetra o la pelle di una femmina, di qualsiasi razza ella sia. Ha spesso il
sorriso sulle labbra, ma è facile farlo alterare e vedere il sorriso
scomparire in meno di un battito di ciglia.


Carattere: Eurus non è quello che si potrebbe definire una persona affidabile. Scaltro,
ambizioso, non esita a mentire, raggirare, truffare e usare qualsiasi mezzo
gli capiti sottomano per raggiungere i suoi scopi. È anche sarcastico,
scanzonato e particolarmente irriverente. Non è malvagio, ha anzi un forte
senso dell'onore, ma lo interpreta a suo modo e a seconda della situazione.
Testardo e irruento, sa anche rivelarsi attento e comprensivo con chi ritiene
degno della sua stima. Generoso, addirittura, quando ritiene di poterselo
permettere. Ama poche cose a questo mondo, e tutte sono di genere femminile:
la libertà in primis, poi la musica, le donne, la buona cucina, e ultima ma
non per importanza la moneta sonante.


Storia: Eurus nasce in un piccolo villaggio di pescatori della provincia di
Leyawiin, e quando i suoi avversari gli danno del figlio di puttana non
sanno di star dicendo il vero. Sua madre, Olimpia Valentia, era la
prostituta del villaggio, e per questo motivo veniva tollerata ma tenuta un
po' in disparte dalla società. Rimase incinta, impossibile sapere con
esattezza di chi dato che in quel porto passavano spesso viaggiatori e
mercanti, ma quando il bambino nacque con tratti affilati e zigomi alti
tutti immaginarono che avesse sangue Mer nelle vene. La cosa non aiutò certo
il piccolo Eurus ad essere accettato, e la sua esistenza si portò avanti
nell'ombra, ai margini della società che lo vedeva come un bastardo e un
poco di buono... Ed è ciò che lui diventò. Reagì al disprezzo della gente
con sarcasmo e arguzia, e iniziò a rubacchiare dapprima per aiutare la madre
ad arrivare a fine mese, poi sempre più per sfida e orgoglio personale.
Una sera in locanda cercò di derubare una vecchia cantastorie, ma la donna
se ne accorse cogliendolo con le mani nel sacco. Invece di punirlo o
consegnarlo alle guardie, la barda gli cantò una canzone di un ladro redento
che con la sua astuzia salvava il suo villaggio.
La storia non colpì particolarmente il ragazzino, all'epoca dodicenne, ma la
perizia della donna con la cetra e la voce si impressero nel suo cuore.
Volle saperne di più, volle capire la musica, e parlarono fino a tarda
notte. Siobhan, la barda proveniente da High Rock, vedendo l'entusiasmo di
Eurus prese una decisione azzardata: gli propose di venire con lei e
imparare il mestiere di cantastorie.
Eurus accettò, e per anni girò Cyrodill con la sua maestra, imparando a
cantare e a comporre. Tuttavia la donna era vecchia, le sue rughe le davano
un aspetto millenario, e ogni giorno diventava più debole. Eurus lo capiva,
e capiva anche che non poteva farci niente: l'età era un nemico contro cui
non si poteva combattere.
Tornarono verso il mare, con Siobhan sempre più cieca ed Eurus, ora
sedicenne, che la teneva per mano e guadagnava qualche septim inventando
ballate e canzoni originali. La vecchia cantastorie spirò dolcemente in una
taverna a poche ore di cammino dalla casa natale di Eurus. Prima di morire,
però, regalò al ragazzo la sua cetra e tutto ciò che aveva. Poche cose, ma
che il mezzosangue avrebbe conservato come preziosi tesori.

Tornato al suo villaggio, Eurus lasciò perdere i furti e cercò di
guadagnarsi da vivere come bardo in taverna. I nativi del villaggio non lo
favorivano, conoscendo il suo passato di ruberie e inganni, ma i visitatori
e i pellegrini lasciavano sempre qualche moneta a quel ragazzo dagli occhi
blu e la voce così suadente. Più di una ragazza si propose di pagarlo in
natura, e lui non si tirò mai indietro, trattando tutte come principesse ma
rifiutando di vederle una seconda volta.

Una sera però, qualche settimana dopo il suo ventesimo compleanno, la
campana suonò l'allarme. Tutti si allertarono, gli uomini armati corsero
fuori, donne e bambini si rifugiarono in taverna protetti da qualche ragazzo
più grande, fra cui Eurus che non possedeva armi, solo la sua cetra. Dalle
finestre videro una nave dalle vele nere fare attracco al porto, e una
dozzina di tipacci armati e agguerriti scendere e iniziare a fare razzie,
uccidendo chiunque sbarrasse loro la strada.
Erano pirati, capitanati da un Redguard in armatura di pelle. Un villaggio
di pescatori e gente placida non poteva nulla contro guerrieri temerari, e
quando i pirati fecero irruzione nella taverna molti si buttarono in
ginocchio, piangendo e chiedendo pietà.
Eurus invece cominciò a cantare.
E la cosa ai pirati piacque.
Piacque così tanto che invece di ucciderlo se lo portarono via. Gli serviva
un bardo ed erano contenti di averne trovato uno che, oltre a essere bravo,
si adattò in fretta alla vita del pirata trovandola, anzi, molto piacevole.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio, dice il proverbio, e al giovane Eurus
piacque poter tornare a rubare e battere gli altri in astuzia e scaltrezza.
Lo addestrarono all'uso delle armi, i suoi muscoli si rafforzarono, i suoi
occhi divennero più freddi così come il suo cuore. Con pazienza e furbizia
scalò la gerarchia della nave, e a ventitré anni ne divenne Capitano, avendo
convinto il precedente sul suo letto di morte che fosse lui l'unico erede
degno del titolo.
Purtroppo la sua carriera sulla Lucky Bastard non fu così fortunata.
Durante un viaggio nel Black Marsh, venne morso da un Argoniano
particolarmente brutto e ostile. Dapprima non successe niente, ma dopo un
mese la luna piena portò con sé una terribile verità: aveva contratto la
Licantropia. Quell'Argoniano era così brutto perché era un coccodrillo
mannaro, e anche Eurus lo era diventato.
Scoperta la sua malattia, l'equipaggio non vide altra alternativa: lo
scaraventarono fuori bordo mentre dormiva e spiegarono le vele il più
rapidamente possibile.
Per sua fortuna, non era così lontano dalla costa, e a forza di bracciate
riuscì, per pura forza di volontà, a toccare terra. Esausto, senza più nulla
e nessuno, se non se stesso.
Ma si rialzò in piedi e ricominciò a camminare.





Statistiche ed Equipaggiamento



Punti Vita: 150/150

Punti Mana: 12/12


Septim Posseduti: 230



Attributi

Forza: 2 (Bonus: +0)

Agilità: 3 (Bonus: +0)

Intelligenza: 0 (Bonus: +0)

Volontà: 0 (Bonus: +0) (Punti mana bonus da pezzi armatura: 0)

Resistenza: 3 (Bonus: +0)

Precisione: -1 (Percentuale effettiva: 79%)

Schivata: 0 (Percentuale effettiva: 20%) (Schivata bonus da pezzi armatura: +5)

Fortuna: 6 (Percentuale effettiva: 28%)




Equipaggiamento:

Testa: Elmo di pelliccia (1 armatura) (+1 schivata bonus) - Valore: 10 Septim

Torso e Gambe: Corazza di pelliccia (2 armatura) (+2 schivata bonus) - Valore: 20 Septim

Mani: Guanti di pelliccia (1 armatura) (+1 schivata bonus) - Valore: 10 Septim

Piedi: Stivali di pelliccia (1 armatura) (+1 schivata bonus) - Valore: 10 Septim

Oggetto nella prima mano: Spada corta a una mano di ferro (18 danni fisici) (+3% precisione) - Valore: 30 Septim

Oggetto nella seconda mano: Pugnale a una mano di ferro (15 danni fisici) (+4% precisione) - Valore: 30 Septim

Primo anello: -

Secondo anello: -

Pendente: -




Zaino:

Slot 1: -

Slot 2: -

Slot 3: -

Slot 4: -

Slot 5: -

Slot 6: -

Slot 7: -

Slot 8: -

Slot 9: -

Slot 10: -





Abilità



Colpo con elsa – Costo 12 mana

Infligge 10 danni fisici in mischia sommati al bonus forza e impedisce al nemico colpito di compiere qualsiasi mossa nel suo prossimo turno.
Non potenziabile.

Requisiti PG: nessuno.
Requisiti equipaggiamento: Arma da mischia (Flagello a una mano e Tirapugni esclusi).



Evocazione: Furfante – Costo 4 mana

L'evocatore utilizza il proprio turno per richiamare dai piani astrali un Furfante che combatterà per il proprio padrone.
Non potenziabile.

Requisiti PG: nessuno.
Requisiti equipaggiamento: nessuno.



Morso feroce – Costo 4 mana - Livello 1

Un potente morso a distanza ravvicinata che infligge 20 danni fisici e cura il proprio personaggio di altrettanti punti.
L'abilità incrementa il proprio livello e i danni fisici inflitti di 13 punti ogni 5 livelli del personaggio (1,6,11,16 e 21) mantenendo invariato il costo in mana.

Requisiti PG: Personaggio Licantropo a trasformazione avvenuta.
Requisiti equipaggiamento: nessuno.



Tenaglia – Costo 10 mana

Sfruttando l'enorme pressione delle sue fauci, il coccodrillo mannaro è in grado di afferrare e sopraffare qualsiasi preda non adeguatamente protetta.
Infligge 36 danni fisici fissi.
Se il bersaglio ha un valore armatura pari o inferiore a 15, i danni vengono raddoppiati.
Non potenziabile.

Requisiti PG: Personaggio Licantropo (Coccodrillo mannaro) a trasformazione avvenuta.
Requisiti equipaggiamento: nessuno.









Edited by Tinebra - 9/1/2019, 16:52
view post Posted: 30/1/2017, 14:41 Alola! - Presentazioni
CITAZIONE (Shi no Tenshi @ 30/1/2017, 14:39) 
Giocatrice di Pokémon?

Drogata di Pokémon, è diverso :3

Grazie dei benvenuti! :birra:
view post Posted: 30/1/2017, 13:13 Alola! - Presentazioni
Vi devo avvisare.
Sono una frana con le presentazioni.

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Gaeshi, f, maggiorenne, pessimo senso dell'umorismo, grafomane, grammarnazi.
Adoro Elder Scrolls, adoro ancora di più i gdr, voi siete un gdr di Elder Scrolls, fatevi adorare plis.
38 replies since 5/9/2009