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Posts written by gaeshi

view post Posted: 19/3/2017, 11:44 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Uno "Splash" e un tonfo fecero da eco a quello del Bosmer che cadde a terra, spruzzando sangue dal petto dopo che le sue armi gli strapparono la vita e il ferro si abbeverò alle sue vene.
Guardandolo scivolare a terra inerme, Eurus provò solo una stilla di piacere, per il fatto che era sopravvissuto a un altro nemico. In generale, però, non amava uccidere.
Ma qui non aveva avuto scelta.

Si voltò un istante, e vide Annette sdraiata sulla spiaggia. Sgranò gli occhi vedendo che la giovane vampira non era inciampata, era proprio collassata.
"Forse il caldo... Un malore... Maledizione, proprio ora?"
Voleva correre a darle una mano, portarla in barca all'ombra, ma c'era ancora un nemico da affrontare. Un'appartenente al gentil sesso in cui però avrebbe affondato un tipo di arma decisamente poco gentile.
Peccato.
"Sigh... Che spreco..." sospirò, estraendo le armi dal cadavere del Bosmer per poi lanciarsi in un attacco in carica contro la seconda abitante del posto.
Non era solito trattare così le signore... Ma a volte non si poteva ragionare e andar solo di belle parole.
Quindi, semplicemente, prese e caricò: armi in pugno, piedi che affondavano sulla spiaggia, cercando di mettersi addosso un'espressione agguerrita e minacciosa... Magari si sarebbe spaventata e sarebbe corse via. Magari.


CITAZIONE
Edit: non avevo contato che la Bosmer è lontana, quindi niente attacco.

Punti vita: 129/150
Punti mana: 0/12

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Edited by gaeshi - 19/3/2017, 20:48
view post Posted: 16/3/2017, 14:22 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
La sua fortuna venne meno, probabilmente aiutata dal fatto che cominciava a sentirsi stanco. Non riuscì a parare un colpo, e sul braccio gli si aprì un tagio sanguinolento che prese subito a bruciare.
«Aagghh!»
Strinse i denti, indietreggiando di un paio di passi per prendere fiato. Il taglio non era profondo, il dolore c'era ma poteva ignorarlo ancora per un po'. Riusciva comunque a reggere il pugnale, e questo era fondamentale dato che il suo avversario era ancora in piedi.

Vide in quel momento comparire un alleato... Un lupo. Non un vero lupo, li sapeva riconoscere, ma un lupo evocato. Immaginò fosse un aiuto di Nylia, e sorrise vedendo le zanne della creatura affondare nella gamba del Bosmer.

«Va bene, allora vuoi proprio fare sul serio...» ringhiò, partendo alla carica e piantando pugnale e spada in contemporanea nel petto del Bosmer.

CITAZIONE
ID: 283 -- 2017-03-16 14:16:39 -- L'attacco di Eurus ha colpito Brigante e ha inflitto 40 punti danno!! Eurus non ha utilizzato alcuna abilitą speciale.

Il suo nemico sanguinava copiosamente, ansimava, ed Eurus contava di mettere fine alla sua vita con quell'attacco. Avevano già perso fin troppo tempo ed energie su quella spiaggia.

CITAZIONE
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Punti vita: 129/150
Punti Mana: 0/12
view post Posted: 14/3/2017, 00:36 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
No, non avrebbe mai potuto notare l'espressione della domatrice, era troppo impegnato a schivare l'attacco del suo avversario, scartando di lato. Sentiva i suoi alleati parlare, alle sue spalle, ma non aveva tempo e modo di voltarsi e controllare. Doveva fidarsi... E dare il meglio di sé continuando a combattere.
Schivò quindi il colpo, fece un passo indietro per darsi lo slancio, e attaccò di nuovo, questa volta ferendo il fianco del Bosmer con la spada e piantandogli il pugnale nella spalla.

«Ritirati, amico! Non costringermi a usare le maniere forti!» urlò riprendendo le distanze. Stava avendo la meglio, e fin lì tutto bene... Ma perché continuare un combattimento se puoi interromperlo sbraitando un po'?

Si sentiva stanco, non debilitato ma stanco. Aveva usato un'ouverture potente, stordendo il suo avversario, che forse grazie al primo colpo di elsa ora era più intontito e meno preciso negli attacchi... Ma comunque Eurus e la sua stamina non andavano molto d'accordo, quindi quel colpo era bastato per stancare l'Imperiale. Poteva solo continuare così, un colpo e una parata, una schivata e un saltello, sperando che la sua proverbiale fortuna continuasse ad assisterlo.

CITAZIONE
ID: 268 -- 2017-03-14 00:30:57 -- L'attacco di Eurus ha colpito Brigante e ha inflitto 31 punti danno!! Eurus non ha utilizzato alcuna abilitą speciale.

Punti vita: 150/150
Punti mana: 0/12

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view post Posted: 11/3/2017, 17:30 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Il suo primo colpo andò a segno brillantemente, e la cosa gli strappò un sorriso compiaciuto. Era un po' che non combatteva, ma gli faceva piacere vedere che non aveva perso del tutto la grinta.
Si rimise in posizione per un secondo attacco, ma vide che l'altra Bosmer aveva inviato... Qualcosa. Riuscì solo a notare un turbinio di piume, e capì che non aveva intenzione di stare lì a capire cosa fosse: doveva schivarlo.
Abbassò la testa, fletté le ginocchia, e la palla di piume e artigli gli volò sopra lasciandolo incolume.

«Un aiutino non sarebbe sgradito!» urlò ai suoi alleati, senza però voltarsi a vedere dove fosse finito il corvo o cosa stesse facendo Nylia. Sentiva dei passi lontani, ma se si fosse girato a controllare avrebbe potuto perdere il momento opportuno per attaccare di nuovo, e doveva concentrarsi su un bersaglio alla volta.

Dalla posizione china in cui era estrasse anche il pugnale dallo stivale, ed eseguì un attacco combinato con entrambe le lame, mirando a piantare il pugnale nella coscia destra dell'avversario, estrarlo, e subito dopo eseguire un fendente con la spada corta.

ID: 257 -- 2017-03-11 17:27:40 -- L'attacco di Eurus ha colpito Brigante e ha inflitto 32 punti danno!! Eurus non ha utilizzato alcuna abilitą speciale.

Eurus
Punti Vita: 150/150

Punti Mana: 0/12

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view post Posted: 7/3/2017, 12:21 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Annette non scese subito. Forse voleva adattarsi meglio al sole prima di ributtarsi in quell'ambiente a lei tanto ostile, ed Eurus non stette certo lì a forzarla. Lord Bartlesby gli aveva appena dato l'autorizzazione a procedere, ma nel tempo che era servito all'Imperiale per voltarsi qualcosa aveva deciso che non erano i benvenuti sull'isola... E che era il caso di farglielo capire lanciandogli armi contro.

«CORPO DI UN'ARPA, AL RIPARO!» tuonò il marinaio, estraendo la spada che portava al fianco. Si guardò attorno brevemente per capire com'erano disposti i suoi alleati: la Bretone stava armeggiando con qualcosa di magico, segno che se ne sarebbe rimasta distante dalla mischia. Bartsleby invece aveva imbracciato la balestra.

«Tenetemi lontana la ragazza!» urlò quindi ai suoi alleati, riferendosi ovviamente alla Bosmer in disparte mentre lui, a passo di carica e spada alzata, si lanciava verso il guerriero di sesso maschile con l'intento di ingaggiarlo direttamente.
Sapeva di essere più grosso della media dei Bosmer, e forse anche più forte. Sperava di essere abbastanza fortunato però, e di entrare nel controtempo del guerriero che aveva estratto la seconda arma.

«Niente di personale amico!» urlò, mentre, sollevato il braccio destro, calava un poderoso colpo con l'elsa alla tempia destra del suo avversario.

ID: 241 -- 2017-03-07 12:19:28 -- L'attacco di Eurus ha colpito Brigante e ha inflitto 17 punti danno!! Colpo critico! Eurus ha utilizzato l'abilitą Colpo con elsa, consumando 12 punti mana e paralizzando con successo il suo avversario per il prossimo turno.
view post Posted: 4/3/2017, 20:46 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Una volta là sotto, al riparo dal sole e dal calore, Annette sembrò immediatamente stare meglio. Questo confortò Eurus... Ma allo stesso tempo lo rese ancora più stranito. Che strana malattia, così rapida nel mostrare i suoi sintomi... Eurus sapeva davvero poco di quell'argomento, limitandosi ad avere qualche nozione su come cauterizzare ferite, mozzare arti infetti o bendare i tagli meno profondi. Già per la sua, di malattia, aveva fatto fatica a trovare informazioni... E qualcuno aveva finito per capire che non era uno studioso animato da curiosità intellettuale.
Però qualcosina l'aveva imparata. E quando Annette gli disse che aveva quattordici anni, ma da molto tempo, i suoi occhi azzurri si illuminarono e un sorriso gli sbocciò naturalmente sulle labbra sottili.

"Per la tetta della polena... Una vampira!"

Tutto si spiegava. Sia la mancanza di particolari remore ad approcciarsi agli adulti, sia il pallore e il malessere dovuto al sole.
Eurus l'avrebbe abbracciata, ma doveva contenere la propria gioia: non voleva rischiare di essere frainteso... E già stava sorridendo come un beota, quindi si affrettò a tossicchiare e a recuperare il contegno.

«Scusa... È che non me lo aspettavo» si giustificò, resosi conto che era rimasto in silenzio per parecchi secondi. «Adesso non fraintendermi, Annette, ma...»
Era passato a darle del tu, dopo aver usato il "voi" per tutto quel tempo. Credeva che certe confessioni necessitassero di un linguaggio meno formale.
«...Mi fa davvero piacere che tu, beh... Sia diversa.»
Aveva abbassato il tono di voce, e le si era fatto più vicino per poterle parlare senza che altri origliassero.
«Mi fa sentire meno... Speciale, ecco.»
Le rivolse un sorriso carico di malinconica dolcezza. Era venuto a patti con la sua natura mannara, ma dopo aver sofferto a lungo per accettarla. E quella ragazzina... Lei aveva sperimentato il morbo in tenera età. Quante esperienze si era persa! Quanti rimpianti che doveva avere!
Eurus non era una persona particolarmente emotiva, ma conosceva bene i sentimenti perché erano l'anima delle corde che andava a pizzicare per guadagnarsi da vivere come Bardo.
«Un giorno se vorrai ti racconterò l'affascinante storia dietro questa cicatrice» sogghignò indicandosi il tricipite sinistro. La luce era fioca, ma oltre la manica corta della maglia di Eurus si intuivano segni di denti, un morso di qualche animale che aveva affondato con decisione le zanne nella sua carne. «Se ci andrà male, potresti avere un anticipo già in questa nostra avventura... Ma spero di no.»
Distese le gambe e si sdraiò meglio con un sospiro soddisfatto, mettendo le braccia dietro la testa e guardando Annette con la coda dell'occhio.
«Come temo avrai notato, non tutti reagiscono bene quando scoprono che hai un morbo che ti rende più potente di loro. Ma... Con un po' di fortuna, ce la caveremo. Tu tieni il cappuccio in testa, e speriamo ci siano abbastanza alberi fitti da schermare il sole, nella foresta.»

Non le disse che era un coccodrillo mannaro, ma le lasciò intuire che anche lui aveva contratto un morbo. Che non fosse un vampiro era palese, quindi la biondina ci sarebbe arrivata da sola... Magari senza indovinare la creatura giusta.
Ma un bravo Bardo racconta le storie a puntate, così da tenere il pubblico sulle spine, desideroso di conoscere altro. E quindi, per quel momento aveva concluso la sua esibizione: ora voleva solo chiudere gli occhi in attesa dell'attracco.

Li riaprì troppo presto per i suoi gusti, ma il lavoro era lavoro: dovevano scendere.
Si alzò, stiracchiandosi come un gatto, rinfrancato dal riposino e pronto a muoversi. Si unì quindi ai suoi compagni di esplorazione, scoprendo che Lord Bartsleby era già sceso... E con suo rammarico, anche Nylia.

"Dannazione, avrei potuto offrirle di portarla senza farle bagnare i piedi... Mannaggia Eurus, sempre le buone occasioni ti perdi!"

Gli rimaneva Annette, però. Si voltò a guardarla, e per qualche istante ponderò sul da farsi. C'erano diversi punti a favore e altri contro... E per il nostro Imperiale la galanteria non doveva mai essere a caso.

"No, se mi faccio vedere troppo attaccato ad Annette mi brucio qualsiasi straccio di possibilità che ho con Nylia. E poi la vampirella vuole avventura, non un maggiordomo, quindi... Che si bagni i piedi."

Arrivato a tali conclusioni, saltò in acqua senza rimorsi per i suoi stivali, che avevano subito ben di peggio, né per i pantaloni, che si sarebbero asciugati presto.

Mani sui fianchi, osservò con un sorriso compiaciuto l'isola che sarebbero andati ad esplorare.
«Tempo magnifico per una caccia Milord, non trovate? Forza, non perdiamo tempo, la nostra preda non sarà certo pronta a darci il benvenuto!»
Con voce entusiasta e nuove energie, marciò verso la spiaggia a grandi passi, e si preparò ad entrare nella foresta. Intendeva mettersi per primo, perché, come aveva amaramente constatato, era quello con più chances di farcela se una belva feroce avesse attaccato all'improvviso. Jerr'Khinz non combatteva, il Lord era un tiratore dalla distanza, e mai avrebbe mandato le fanciulle in avanscoperta.
«Se permettete, aprirei io la strada. Abbiamo una rotta..Cioè, una mappa?» chiese al Bretone, guardando subito dopo l'Argoniano.
view post Posted: 27/2/2017, 10:58 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Sì, vero, era improbabile che un vero Daedra avesse scelto quell'isoletta sperduta come proprio villaggio vacanze, in questo Eurus doveva concordare... Ma la cosa brutta di quelle creature (una fra le tante) era che non seguivano le logiche argomentazioni dei mortali. Proprio perché erano Daedra, le loro menti ragionavano in maniera diversa, e non c'era modo di prevederli o capirli in anticipo.
Alcuni più di altri... Sheogorath, ad esempio. Il folle per eccellenza. Siobhan gli aveva raccontato molte storie sul Daedra pazzo, che sembrava conoscere molto bene, ed Eurus si era fatto l'idea che se Sheogorath avesse sentito dire che in quelle foreste si trovava una qualche razza mammifera sconosciuta, e che col suo latte si cagliava un ottimo formaggio, Sheogorath sarebbe arrivato lì con armi e bagagli pronto a far aprire a un suo seguace un'azienda casearia.
Ma stava pensando troppo. E c'era Annette che sembrava sul punto di collassare, e non...

<i>"Uh? Cos'era quel suono?"

Si voltò, e scoprì che qualcun altro era collassato: non Annette ma l'elfo... Che forse prima era rimasto in silenzio quasi catatonico per quello, perché non si sentiva bene.
Se Eurus avesse avuto una coscienza, forse se la sarebbe sentita pungere... Ma così non era. Infatti ridacchiò sotto i baffi alla risposta totalmente priva di empatia umana del Capitano... Ma non se ne preoccupò più di tanto: ora il suo obiettivo era trovare un posto dove appisolarsi un'oretta o due.

«Uh? Certo madamigella, come preferite.»

Annette gli si era affiancata, e aveva chiesto di andare al riparo. Eurus scese quindi al di sotto del ponte di coperta, e cercò una branda, una cassa, o qualsiasi cosa adatta a potersi appoggiare e restare tranquilli per un po'.
Ma ora che la guardava ancora meglio, capiva che Annette pativa parecchio il caldo. Ma parecchio-parecchio. Troppo, per una ragazza sana teoricamente cresciuta in mezzo ai campi, tra le intemperie di Skyrim.

Attese quindi di aver trovato un posticino riparato, e si sedette con la schiena al muro, pronto a offrire una spalla o le gambe casomai la giovane Nord avesse avuto problemi a mettersi comoda.
Prima, però, l'avrebbe guardata negli occhi e, a bassa voce e con tono serio, le avrebbe posto la fatidica domanda.

«Annette, perdonate l'ardire... Ma non ho potuto fare a meno di notare il vostro disagio, prima. Vi sentite bene? Come mai soffrite tanto il caldo?»

Non voleva suonare sgarbato o invadente. Poteva anche essere una questione di costituzione... O di fotosensibilità particolarmente rara. Mai avrebbe pensato al vampirismo, non era abbastanza istruito per sapere che i Vampiri potevano anche essere qualcosa di diverso da mostri dalla pelle grigia e gli occhi sanguigni con zanne protese dalle gengive.
view post Posted: 23/2/2017, 21:39 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Non riuscì a nascondere un sorriso quasi intenerito quando Annette fece quella domanda. Effettivamente lui e Nylia avevano chiesto tutto quello che all'Imperiale poteva venire in mente... Ma quel dettaglio confermava, ai suoi occhi, quanto la biondina avesse ancora molto da maturare.

"Quale divinità le è stata accanto finora? O a quali compromessi è dovuta scendere, già così giovane, per restare in vita in un mondo del genere?"

Conosceva bene la feccia della società. Lui ci era nato e cresciuto, sempre ai margini, sempre nell'ombra. Ma lui era un uomo. Anche in una regione come quella, dove donne e uomini, se di pari forza, riuscivano a ottenere lo stesso rispetto, da una ragazza carina senza qualcuno accanto ci si aspettava più facilmente che dovesse abbassarsi a fare cose che a un maschio non sarebbero state "richieste".

"Come quell'opera bretone là... Quella del Gobbo di Nostra Signora Azura...

Lei mi porta via con gli occhi e la magia
E non so se sia vergine o non lo sia
C'è sotto Dibella e la gonna sua lo sa..."


Scosse la testa. Si era perso a rimembrare una delle tante canzoni del suo repertorio, una particolarmente amata nelle corti, dove avevano molto tempo da passare annoiandosi. Per fortuna si riprese in tempo per ascoltare l'ultima parte della spiegazione di Jerr'Khinz.

«Ah. Daedra.»

Il tono gli uscì forse più infelicemente sorpreso di quanto avesse desiderato. L'ipotesi di un Daedroth era comunque più gradevole di dover avere a che fare con un Daedra vero e proprio... Ma in ogni caso quelli erano confini labili e rischiosi. Eurus non aveva studiato teologia, non era esperto di dettagli divini e daedrici, ma qualcosina sapeva. In particolare, sapeva che era meglio non averci a che fare.

Mentre l'Argoniano e il suo signore discutevano tra di loro, l'Imperiale guardò i suoi compagni di viaggio. Chissà se sarebbero tornati tutti vivi. E interi. Di certo, lui voleva farlo... E ormai aveva preso come punto d'onore quello di far tornare pure Annette sana e salva da questa sua voglia di avventura. Era un desiderio altamente condivisibile... Ma sapeva che sarebbe stato pronto a snudare le fauci, quelle del suo demone, per proteggere lei.
E pure Nylia, mica era un cafone.
E forse pure il Lord di Glenumbra... O forse sarebbe bastato il suo maggiordomo per avere la paga? Beh, uno dei due doveva tornare abbastanza sano da poter dire dove tenevano il borsellino.

"Mannaggia, devo smetterla di distrarmi così tanto. Focalizzati Eurus, focalizzati! Se solo Barstleby non ciarlasse tanto... Sarebbe stato un ottimo bardo, ne sono sicuro."

«Oh, sì, non preoccupatevi mio buon amico, siamo già tutti ben attrezzati...» Menzogne. Menzogne menzognere, quelle che rivolse con un sorriso spavaldo e allegro all'Argoniano. «Chiedevo solo per sicurezza. Ce la sapremo cavare, basterà restare uniti e... Saper improvvisare!»

Sfoggiò un sorriso sicuro alle signorine, gonfiando il petto e le spalle nel tentativo di sembrare più alto e grosso. Di suo non era un omaccione come ne giravano per Tamriel, ma di certo fra i presenti era quello con la stazza più imponente.
Non che ci fosse una gran competizione, con due ragazzine e un cucciolo d'elfo... Ma non serviva a niente lamentarsi di quel che non ci veniva dato. Le loro carte erano quelle, ed Eurus avrebbe fatto del suo meglio per giocarle nel modo più fruttuoso possibile.

«Beh, in questo caso, ne approfitterei per chiudere gli occhi e rilassarmi un po'... Che potremmo avere poche opportunità di dormire, nel prossimo futuro!» annunciò ai presenti, andando poi in cerca di una branda o la cosa più simile a un giaciglio che potesse trovare... Fosse anche solo un mucchio di corde su cui raggomitolarsi. Se c'era una cosa in cui eccelleva, era il sapersi addormentare su qualsiasi superficie disponibile, in poco tempo.
view post Posted: 19/2/2017, 21:28 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Non ci fu nessun alterco tra i presenti. L'elfo rimase quieto, ed Eurus non dovette intervenire a difendere l'onore della sua protetta... Mozza... Compagna randomica di generiche avventure... Insomma, di Annette, la pallidina che soffriva il caldo e aveva un nome dalla pronuncia tanto strana.

"Oh beh, tanto meglio."

Sorrise con calore a Nilya quando si presentò, e il capo dell'Imperiale si chinò in un cenno d'affermazione e ossequio.
«Non vi è nulla da perdonare, madamigella, non datevi cruccio. La distrazione è segno di una mente sveglia.»

"Diceva così il detto? Ah boh... Suonava bene comunque, spero. Chissene. Vediamo di ascoltare questo Jerr'Khinz che più so di quel che andiamo a cacciare meglio è."

E quindi ascoltò, in silenzio e con le orecchie tese. L'Argoniano disse loro quel che sapeva... Non molto, purtroppo. O meglio, molte cose, ma niente di certo e accurato. Miti e leggende, folklore e racconti... E loro dovevano andare a inseguirli al soldo di un eccentrico Bretone troppo ricco per il suo bene.
Eurus ringraziò silenziosamente i Divini, trattenendosi come meglio poteva dal ridacchiare compiaciuto ed euforico.
Lui era un Bardo.
Lui ci viveva, di quelle cose.

«Sapete una cosa, amico mio? Il vostro Lord ha perfettamente ragione. Non si può sapere che una creatura del genere esista finchè non si trovano prove certe... E noi le troveremo! E renderemo epico questo viaggio!»

Si stava entusiasmando. Lo faceva spesso, gli veniva facile esaltarsi per cose anche da poco, ma in questo caso non vedeva perché non farlo. Era un'avventura, pericolosa certo, ma se ne fosse uscito sano e salvo si sarebbe ritrovato con materiale per una ballata indimenticabile. Era tanto che non componeva qualcosa che non fossero serenate dimenticate nel giro di qualche amplesso o canzonacce da taverna dalla qualità artistica talvolta dubbia.
Insomma, era ispirato, e bene anche. L'entusiasmo quasi fanciullesco di Lord Bartlesby, che in altre circostanze avrebbe potuto trovare fuori luogo, era dal pirata perfettamente compreso.

"Quest'uomo è un sognatore... Non capisce quasi un cazzo di quello che lo circonda, eppure affronta tutto con il cuore e lo stupore di un bambino... Okay, sì, comunque vada lo inserirò nella ballata. Magari riesco pure a farmi pagare. Sì, sì, gliela venderò come tributo al suo nome, se la farà nei pantaloni dalla contentezza."

La nave intanto era salpata, e la loro destinazione si avvicinava di minuto in minuto. Eurus intuì che per avere risposte sensate doveva rivolgersi al maggiordomo, non al Lord, quindi attese che Nilya finisse di parlare (mai avrebbe osato interrompere la signorina, figuriamoci!) per porre a sua volta una domanda all'Argoniano.

«Avevo una domanda sull'equipaggiamento, in effetti. Il nostro buon Lord ha approntato materiale, armi o affini che possiamo adoperare? Perché non sapendo la meta o l'obiettivo della nostra caccia, non ho saputo come prepararmi al meglio.»

Non avrebbe potuto fare diversamente in ogni caso, non avendo il becco d'un quattrino in tasca, ma era sempre meglio far leva sulla disorganizzazione altrui che ammettere la propria mancanza di fondi.

"E poi diamine, mi sento il maestro di scuola qui... Il Bosmer per avere quell'aspetto dev'essere piccolo, e per gli standard elfici significa un marmocchio... Annette è una bambina, Nilya ecco, forse lei è un po' più grandina... Ma comunque mi sento il maestro di scuola, punto. Grande Eurus, la prima avventura dopo tanto tempo e rischi di dover cambiare pannolini! Eheheh, questa me la devo ricordare, la gente ama l'ironia..."
view post Posted: 15/2/2017, 21:47 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
Avevano beccato l'improbabile gruppo giusto: il Lord si presentò con tutti i suoi nomi e titoli, così come l'Argoniano che gli faceva da assistente personale. Spiegò poi loro che si sarebbero diretti a Valenwood, e la cosa non poté che far sorridere il pirata.

"Conosco la rotta! Chissà in quale insenatura faremo approdo? Spero non alla Gola di Smeraldo... Quell'elfetta ha promesso di farmi lo scalpo e io nemmeno mi ricordo il suo nome, sarebbe scortese..."

Non si perse troppo nei suoi pensieri. Continuò ad ascoltare, ma contemporaneamente osservò con discrezione i suoi compagni d'avventura.
Dava per scontato che Jerr' Khinz avrebbe partecipato, ed era stato abbastanza a lungo fra gli Argoniani da sapere che quelle scaglie e quei dentacci affilati potevano rivelarsi alleati non da poco.
La Bretone sembrava una maga, o una studiosa... Comunque non dava l'idea di impugnare spadoni a due mani tutto il giorno. Ma era graziosa, più grande di Annette di qualche anno forse, ed Eurus la studiò come un critico d'arte osserverebbe un quadro o un affresco.

"Ecco, lei già meglio, sìsì... Giovinetta ma bellina, mhmh..."

Quando però posò gli occhi sul Bosmer lo vide silenzioso e intento a guardare Annette. Non riusciva a capire di preciso cosa quegli occhi affilati intendessero, ma in ogni caso non gli piaceva come la stava guatando. Aggrottò le sopracciglia, e si spostò lievemente davanti alla ragazzina. Ignorava fosse una vampira, ma anche se fosse stato il contrario, intendeva mettersi fra lei e Torbjorn per farle da scudo umano. Non sapeva le sue intenzioni, ma Annette si era presentata come sua "mozza", e il suo istinto da capitano parlava chiaro: la propria ciurma va difesa e protetta... Specie se la ciurma è composta da una ragazzina che anche solo a stare al sole fa fatica.

"Dev'essere il caldo... Se è di Skyrim magari non ci è abituata..."

Ad ogni modo, la spiegazione sommaria del Lord venne completata dal suo assistente. Eurus chinò la testa verso l'Argoniano, sorridendo garbatamente.
«Nessun problema. Sarà un'avventura interessante... Non torno nel Valenwood da anni, sarà un piacere rivedere quelle terre.»

Era quindi il momento di imbarcarsi. Eurus non aveva bagaglio, solo i vestiti e le armi che portava addosso. Salì la passerella e come prima cosa tentò di esaminare l'imbarcazione che li avrebbe portati fin là. Il capitano lo aveva già inquadrato... Difficile non notarlo, essendo più largo che alto. Decisamente non un baldo marinaio di quelli che fanno sospirare i cuori delle dame di terra.
Doveva fidarsi di Jerr'Khinz e sperare che la nave fosse solida... Ma per portare un Capitano di quelle dimensioni doveva esserlo per forza, quindi preferì rivolgersi ai suoi compagni d'avventura.
Ovviamente, partì con Nylia.

«Madamigella, perdonatemi, ma temo di essermi perso il vostro nome arrivando tardi. Io sono Eurus, lieto di fare la vostra conoscenza.»

Ampio sorriso, voce calda, occhi amichevoli che cercavano quelli della ragazza nel parlarle. Solo in seguito a una risposta si sarebbe rivolto a Torbjorn, in maniera ben più informale e tranquilla rispetto a quella usata con la Bretone.

«E non conosco nemmeno il tuo nome, mio giovane amico. Sei per caso originario delle terre che andremo a visitare?»

Non conosceva le abilità dei due, ma i Bosmer erano originari di quel posto... Quasi tutti, ovviamente. Un esperto del territorio sarebbe stato molto utile.
view post Posted: 13/2/2017, 23:21 Locanda "Dama Flatulenta" - Le Fogne della Città Imperiale
Avventura? La piccola voleva avventura?

"Questa poi... Tosta, la bimba... Oppure completamente folle e prossima a una morte orribile... Diamine..."

Però... Beh... Chi era lui per dire a una ragazzina come vivere la propria vita? Se alla sua età qualcuno fosse venuto da lui, un adulto a caso, dicendogli che non doveva rubare e cantare e tutto quello che faceva alla sua età (ovvero rubare e cantare) quasi sicuramente avrebbe mandato all'Oblivion quella persona.
Magari, forse magari, se fossero andati "all'avventura" assieme avrebbe potuto evitare che finisse stuprata, mangiata o uccisa, non necessariamente in quest'ordine. Almeno per un po'.

«Beh, mia cara, allora è tempo che io saldi il mio debito, non trovate?» sorrise, prendendo il boccale e svuotandolo della poca birra annacquata e ormai tiepida che vi era rimasta. Lasciò i due septim richiesti dall'oste sul bancone, e si rimise in piedi. «Direi che il posto migliore per trovare dell'avventura, è cercare le bacheche degli avventurieri. Andiamo, dunque!»

Assieme alla vampirella, dunque, uscì dalla stamberga flatulenta per tornare verso la superficie, in cerca di uno di quei posti dove chi ha bisogno di aiuto o manodopera sacrificabile affigge volantini.

CITAZIONE
//Eurus e Annette escono dalla locanda
view post Posted: 13/2/2017, 11:40 Il Brivido della Caccia - Cyrodiil
La missione era chiara, una battuta di caccia. Eurus non era troppo sicuro che per la giovane Annette sarebbe stata una buona idea, ma chi era lui per dissentire? Nemmeno lui era un mastro cacciatore... Tranne quando il suo demone veniva fuori, e allora sì, allora il sangue scorreva e le fauci schioccavano... Ma questo, il Lord di Stagranchiappa non lo doveva sapere.
Dalla sordida taverna da cui erano usciti chiesero indicazioni per Anvil. Eurus c'era stato una volta, ma dal lato del mare, per cui non sapeva come arrivare al porto usando le proprie gambe. Per fortuna non fu troppo complicato; tra i sorrisi della ragazzina e la sua voce da cantore, furono in grado di trovare qualcuno che non solo diede loro indicazioni, ma ci stava pure andando... E su un carretto! Una coppia di mercanti di tessuti diede loro un passaggio, e si fecero un viaggio che Eurus si divertì a definire "Da signori".

«Giovane Annette, non potete certo dire che non vi faccio viaggiare comoda... Quante donne possono vantarsi di essere trasportate fra sete e velluti?»

Il suo fondoschiena era appiattito e le ginocchia anchilosate nel momento in cui dovettero alzarsi, ma questo certo non lo disse. Scese dal carro con un balzo, e porse la mano ad Annette per aiutarla a scendere, casomai ne avesse avuto bisogno.

"Dunque... Un Lord, dal nome direi un Bretone ma non mi devo basare troppo sui nomi... Però il porto è questo, quindi cerchiamo il nome della nave... Che razza di nome, chissà a che chiatta sarà stato affibbiato..."

Gli mancava la sua Lucky Bastard, così come gli mancava la vita in mare. Parte di lui aveva scelto di proporsi per quel lavoro solo per avere una scusa per tornare sopra le onde.
Si passò una mano tra i lunghi capelli bruni, assicurò meglio la spada alla cintola -il pugnale era nello stivale- e allungò il passo verso un piccolo capannello di persone che si era già radunato di fronte alla "Balena Sculettante".

«Madamigella, penso siano loro i nostri compagni d'avventura.»
Li esaminò brevemente. Un Bretone, che dalle vesti doveva essere il committente, poi un Argoniano -e un brivido gli scese lungo il collo-, un'altra Bretone a cui sorrise immediatamente, e un Bosmer incredibilmente piccolo, forse un bambino.

«Signorina, signori, i miei omaggi» salutò con un breve inchino e un cenno della mano «Ho l'onore di trovarmi al cospetto di Lord Edward Bartelsby Montgomery Lipton Le Fanu Shillelagh di Camlorn?» sciorinò, guardando il Bretone dall'aspetto ricco negli occhi con un sorriso cordiale.

"Che tutti i Divini benedicano la Maestra per avermi fatto allenare la memoria così bene"

«Il mio nome è Eurus, valente marinaio e bardo dall'ampio repertorio. Abbiamo visto il vostro annuncio e ci chiedevamo se i nostri servigi potessero essere d'aiuto alla causa.»

Lasciò ad Annette il compito di presentarsi da sola. Di solito lo faceva lui per la propria ciurma... Ma la ragazzina gli aveva dato l'idea di voler sembrare una donna forte e indipendente. Già il fatto che viaggiasse da sola poteva confermarlo.
Dunque, non voleva rischiare di offenderla parlando anche per lei.
view post Posted: 11/2/2017, 12:51 Locanda "Dama Flatulenta" - Le Fogne della Città Imperiale
"Alludo? ...Oh. Occacchio l'ha capita. Ma quanti anni ha la pulzella? Si è già dovuta mettere sul mercato? Mannaggia Eurus, mannaggia a te, lingua di bardo che non sei altro..."

Quei pensieri, che chiunque altro avrebbe potuto trovare imbarazzanti o almeno imbarazzati, si tradussero in una risatina bassa e calda. Ammiccò alla giovane Pagliasecca, scuotendo il capo. Con qualunque altra donna avrebbe fatto l'esatto contrario... Ma Annette era piccola. Troppo, per i suoi standard. Nei giorni, rari e sfortunati, in cui si figurava padre di famiglia, immaginava una giovinetta più o meno di quell'età.
Quindi no. Un grande "NO" in rosso con una bella croce. No e poi no.

«La malizia è nell'orecchio di chi ascolta, madamigella. Sono sicuro che in pochi anni diverrete un fiore che ogni uomo sognerebbe di appuntare al proprio occhiello... Ma non offenderei mai la vostra virtù e la vostra giovine età alludendo a chissà quale sconcezza.» Si posò una mano sul petto e alzò l'altra, come in un solenne giuramento. «E che i Divini mi inceneriscano qui e ora se dico il falso!»

Non l'avevano incenerito per tante e tante altre falsità... Lo avrebbero lasciato in pace per una volta che diceva la verità?

«Perdonatemi se vi ho offesa, non era mia intenzione» aggiunse, chinando ossequiosamente la testa, ma raddrizzandola subito per tornare a guardare Annette coi suoi occhi color cielo. «Cosa potrei offrirvi per provarvi la mia buona fede?»

"Qualcosa di gratuito Annettina bella, ti prego."
view post Posted: 6/2/2017, 11:28 Locanda "Dama Flatulenta" - Le Fogne della Città Imperiale
La ragazzina sembra essere diventata più attenta alle sue parole. Eurus, abituato da sempre a monitorare costantemente il pubblico e le sue reazioni, per capire al volo quando la ballata annoiava e quando la gente si stava divertendo, lo nota dalla nuova postura e dagli occhi, quegli occhi arrossati da chissà quale allergia. Se il comportamento di Annette prima poteva ricordare quasi quello di una giovane donna che partecipa al gioco del flirt, adesso è più spontanea, interessata a lui.

"Ehehe... Quando il vento soffia non si può ignorare a lungo la sua brezza..." gongola internamente, compiaciuto dall'aver attirato anche lei. Non che voglia farci niente, come abbiamo già detto. È più una sorta di soddisfazione personale, di vittoria nelle costanti sfide che si pone.

«Mi piace appellarmi bardo, sì» conferma con un lieve inchino del capo «Il mio strumento favorito era la cetra, ma...»
Stringe le labbra. La cetra è rimasta sulla Lucky Bastard, la nave da cui lo hanno scaraventato giù alla prima mutazione. La cetra di Siobhan, la sua maestra, unico ricordo e la sola cosa veramente preziosa che abbia mai posseduto. Scaccia quei pensieri rapidamente, non sta bene oscurarsi di fronte a un pubblico.
«...L'ho perduta in circostanze sfortunate. Mi rimane la voce, però. E la memoria.»
Sogghigna, indicandosi la tempia con un indice dall'unghia corta e annerita.

E quando gli viene chiesto se ha visto molti posti, annuisce con un sorriso languido. Per quanto la sua carriera piratesca sia stata relativamente breve, ha viaggiato per i mari del Sud del mondo, e ha guadagnato abbastanza ricordi da poterli mettere nelle sue canzoni, e nelle sue frasi da conquista.

«Sì giovane Annette. Ho visto le paludi oscure del Black Marsh, dove le tribù Argoniane si sfidano in duelli feroci per i territori... E le spiagge di Valenwood bordate di smeraldo. A Elseweyr ho commerciato con i Khajiit occhi d'ambra che mi avrebbero lasciato in mutande, se il mio Capitano non mi avesse tirato uno schiaffone e risvegliato dalla melodia ipnotica delle loro voci morbide e dalla danza del loro pelo...»

Sposta gli occhi sulla taverna, sulla sua fauna variegata. I relitti della società, gli indesiderati, i mendicanti e i ladri, i malati e i tagliagole. Non il pubblico più facile del mondo, di sicuro, ma Eurus prende un altro sorso di birra annacquata e torna a sorridere ad Annette.

«Ho viaggiato nel Sud del mondo, ma del Nord conosco le canzoni e le leggende. La mia maestra mi ha insegnato bene.»
Ammicca, e i suoi zigomi affilati sono così alti che quasi non deve muovere i muscoli per chiudere l'occhio sinistro..
«Se vi manca casa... O la sua musica... Potete fare una richiesta, e la mia lingua si prodigherà per assecondarla.»

"Non pensare male NON PENSARE MALE È UNA BAMBINA EURUS NIENTE DOPPI SENSI. Aaaah, maledizione, la forza dell'abitudine..."
view post Posted: 6/2/2017, 01:30 Biscotti :V - Presentazioni
CITAZIONE (Signor Scan @ 5/2/2017, 17:50) 
Accidenti, se continua così tra poco dovrò iniziare a pagare gaeshi

ヾ(๑╹◡╹)ノ"
38 replies since 5/9/2009