Posts written by Monta_rag

Per così poco non lo sei, alla fine hai sbagliato solo di un 1

Meph avevo scommesso 50 Septim, la vincita dovrebbe essere 150

Grazie Mephala

C'è qualcuno che riesce a sbloccare Björn dal banco delle scommesse? Sto riuscendo a ritagliarmi sempre più tempo libero, tra non molto dovrei riuscire a tornare presente come una volta

Arrivato agli spalti, Björn trovò solo confusione. La gente affollata faceva sentire la sua presenza con un frastuono assordante, rendendo difficile al Nord vedere l'inizo dello scontro. Björn acclamò con urla l'arrivo dei tre sfidanti e vide con gioia che le sue aspettative riguardo all'identità di Geryon erano ben fondate, mentre riconobbe in Zatus l'Altmer che aveva visto tempo addietro bere più bottiglie di vino da solo.

Se è abile nel combattimento come nel bere...

Pensò il Nord

...La vittoria è ben assicurata.

Era da poco cominciata la prima ondata che una qualcuno chiamò Björn con un nome che non sentiva da molto tempo e, quando lui si girò, vide che a chiamarlo era un omone alto con folte sopracciglia e una lunga barba rossa pallida. L'uomo aveva nome Bölverkr e spiegò al Nord come avesse visto la sua impresa nell'arena tempo addietro e di come ci si fosse arricchito scommettendo sulla sua vittoria. Assieme, i due Nord assistettero al resto dello scontro, incitando con urla gli sfidanti e inviendo contro i loro avversari; fu durante la terza ondata che Bölverkr propose a Björn un lavoro che avrebbe meritato un giusto compenso. Concluso l'incontro, i due si avviarono fuori dall'arena congiungendosi con un altro gruppo di persone i cui volti, da gente poco raccomandabile, fecero accrescere ulteriormente l'interesse e la malizia di Björn. La sera stessa, il gruppo procedette a Est rispetto alla Città Imperiale, ma ciò che accadde in quelle settimane rimase a conoscenza solo di chi tornò alla capitale vivo e alle rocce e boschi che avevano occupato.
Separati l'un dall'altro, tornarono, gli uomini alla Città Imperiale; con una buona paga Bölverkr aveva imposto il silenzio e compensato i servizi di tutti e Björn, avezzo alla cosa, obbedì agli ordini guadagnando ben oltre le sue aspettative. La prima cosa che il Nord decise di fare entrato nella capitale fu di andare a gonfiare ulteriormente il suo borsello, che già raramente era stato così pieno, andando a ritirare la sua vincita al banco delle scommesse dell'arena, avendo qualche vaga idea di come spendere i septim guadagnati.

Salute.

Disse al cassiere dell'arena, arrivando prima della pausa di mezzogiorno

Qualche settimana fa ho scommesso sulla vittoria della squadra degli sfidanti ma non sono riuscito a passare a ritirare la vincita. Sono Björn Barba Rossa e avevo scommesso 50 Septim.

Edited by Monta_rag - 19/3/2019, 00:38

Oh...

Mash.

...Mash! Ti vedo bene. Mah, in verità ero venuto qui giusto per fare due passi... niente di che, giusto per ricordare quando ci sono entrato un po' di tempo fa. Comunque non mi aspettavo che il novello sposo si buttasse così presto nella Arena, ha scoperto dopo che i suoi suoceri vengono a vivere da loro?

Disse Björn facendo spazio al suo amico Orsimer di risposta al suo saluto. In silenzio, il Nord ascoltò Mash parlare degli altri due concorrenti che avrebbero accompagnato il Dunmer nell'arena, sorridendo alle sue battute.

Neanch'io so chi siano... Cioè... Pensandoci bene tempo fa ho visto un Orsimer bello grosso e ben armato alla taverna, se fosse lui Geryon abbiamo buone portabilità di portarci a casa soldi facili... Zatus invece non mi dice proprio niente come nome, non riesco a capire se sia un nome elfico o Imperiale... Comunque sì, immagino anch'io la stessa cosa: se è in gruppo con Reynis o sa combattere bene o farà la parte dello scudo umano.

Disse concludendo con una risata. Si avvicinò a loro e gli salutò cordialmente una donna che Björn aveva il presentimento di aver già incontrato senza ricordarsi in modo definito le circostanze. Il Nord ricambiò il saluto della Bretone con un gesto eloquente della testa e un cortese sorriso, rimanendo poi visibilmente stranito dallo strano e curioso essere peloso tenuto in braccio dalla signora, mentre il disagio interiore aumentava.

Ma... Da dove è uscito fuori quel coso?

Con andatura tranquilla, Björn raggiunse il quartiere dell'Arena soffermandosi un poco una volta entrato nel quartiere, mentre i ricordi degli amici con cui vi era entrato per la prima volta si facevano vividi nella testa, ridendo sonoramente quando ricordò di aver chiamato Aiedail erroneamente Heimdall. Arrivato all'ingresso dell'edificio, salutando il Bosmer con un cordiale

Buonasera!

il Nord vide segnato che presto ci sarebbero stati altri mercenari del posto ad affrontare l'Arena, imbarazzandosi nel leggere il primo dei tre nomi sulla lista.

Come ho fatto a dimenticarmi del suo matrimonio? Aaaaah... Come minimo dovrei scommettere su di lui per sentirmi meno colpevole

Volevo chiederle, si può ancora scommettere su questa squadra di mercenari? Vorrei scommettere cinquanta Septim che ne escono vivi.

Il sole stava cominciando a calare quando Björn si riprese dalla serata precedente e riuscì ad alzarsi dal letto. Il profondo russare della notte gli aveva irritato la gola e come prima cosa alzato dal letto fu svuotare una caraffa d'acqua e finire il alcuni avanzi della sera precedente come colazione, contemplando nel mentre la sua collezione di denti appesa tra i due grossi scaffali, chiedendosi se fosse il posto adatto dove esporla; una volta terminato il pasto, il Nord prese delle vesti pulite e leggere e uscì fuori casa dalla porta verso oriente per andare a lavarsi nel Rumare, approfittando del sole ancora alto e del caldo che l'acqua aveva assorbito durante il mattino. Una volta rinfrescatosi nel lago e asciugatosi, Björn contemplò felice la sua nuova abitazione: una solida casa rettangolare nello stile il più possibile fedele a quello di Skyrim, con i lati più lunghi rivolti verso Nord e Sud, mentre due ingressi stavano sul muro orientale e occidentale; quattro finestre adornavano, due a due, il tetto sul lato settentrionale e meridionale. Molto legno Björn aveva tagliato e tanto ne era stato usato nel progetto, ma, sfruttando il legno della vecchia casa, ne era avanzato abbastanza per poter costruire, in direzione dell'ingresso orientale, un bagno in parte sospeso sul lago appoggiato su delle palafitte. Una volta rientrato, il Nord prese la sua borsa e la svuotò lentamente sul tavolo, stando attento a non rovinare le piante e le pozioni in essa contenute; massaggiandosi la barba rossa, Björn ponderò cosa sarebbe stato conveniente tenere in borsa e cosa poteva lasciare tranquillamente a casa, decidendo di lasciare tutti i suoi ingredienti e prodotti alchemici tranne la piccola pozione di cura che si portava dietro da quando era entrato nell'arena, considerando anche che era molto tempo che non girava quel quartiere. Dopo aver sistemato i vari ingredienti sugli scaffali intermedi, il Nord prima posizionò le pozioni sul ripiano più in alto dello scaffale, per poi spostarli nuovamente sul ripiano più in basso così, nel caso di rottura inaspettata del ripiano, esse non avrebbero fatto una caduta più alta rischiando di rompersi; dopo questa premura, Björn passò ad armarsi della sua corazza senza non poche difficoltà, terminando quando il sole stava diventato arancio per il tramonto. Afferrando la sua ascia, dapprima dubbioso a riguardo gli eventi di alcune sere prima, Björn pensò a chi gli aveva venduta e di quale altro dono gli aveva fatto nella stessa circostanza; allora il Nord ritornò a cercare nella borsa aprendo la tasca laterale è nascosta della sua borsa, trovando quasi subito il libro che Eyren utilizzava per i suoi disegni il quale, per quanto fosse stato malconcio da quando gli era stato donato, non aveva subito danni ulteriori. Preso il libro, Björn lo appoggiò sul tavolo assieme alla statua del guerriero Redguard che aveva comprato a Hackdirt assieme alla spazzola per la barba che gli aveva regalato quello del Riften che lavora all'obitorio dell'arena e alle due ampolle di inchiostro che usava per i rari messaggi. Finito di sistemare definitivamente la borsa, Björn uscì di casa chiudendo con una grossa chiave la serratura di casa e si avviò verso l'interno Delle mira della Città Imperiale con l'intento di fare un giro nei suoi quartieri.

BJØRNEHIET

Casa di Björn Barba Rossa

Cassa

Septim depositati: 0 1-*Nettare di Giglio Tigrato x3 - Valore: 15 Septim 2-*Cappello di Russula Emetica x2 - Valore: 10 Septim 3-*Polpa di radice di Aconito x2 - Valore: 10 Septim 4-*Foglie di Primula x2 - Valore: 10 Septim 5-*Cappello di Enteloma Azzurro x2 - Valore: 10 Septim 6/8-Kit trasportabile per alchimisti (occupa 3 slot zaino) - Valore: 100 Septim 9- 10- 11- 12- 13- 14- 15- 16- 17- 18- 19- 20- 21- 22- 23- 24- 25-

Oggetti d'Arredamento

1- 2- 3- 4- 5- 6- 7- 8- 9- 10-

Oggetti messi/rimossi dalle casse:

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Non ci volle molto al Nord per riconoscere la casa che gli era stata assegnata all'ufficio di collocamento: la casa era distante dall'ingresso della zona residenziale del porto, in una posizione tale da avere un immensa quantità di spazio inutilizzato attorno e allo stesso tempo vicina alla costa dell'isolotto. Björn stimò un totale di centocinquanta metri quadrati circa compresa la casa

Cosa buona sarebbe ricostruirla da capo, giacché le travi a sud della casa sono marce e l'ingresso verso Nord è di cattivo augurio.

Disse a sé stesso Björn, misurando a passi lunghi lo spazio circostante alla casa, passando poi a visitare il suo interno. La casa si presentava già arredata di un tavolo spoglio, di un letto ad una piazza e due armadi alti in cui vi erano posti alcuni accessori per la casa; tutti i mobili, fortunatamente per Björn, non avevano subito alcun tipo di logoramento, per quanto da dentro casa era ancora più accentuata la necessità di sostituire gran parte del legno dell'edificio. Allontanatosi un'ora dalla casa, il Nord fece ritorno con un gruppo di muratori e un mago competente in edilizia per studiare le possibilità di miglioramento e allargamento della sua proprietà, concludendo che il modo più conveniente sarebbe stato costruire una casa a più moduli, permettendo così di poter ingrandire la casa in un futuro successivo.

Il terreno è buono, volendo si potrebbe costruire anche alla maniera di Skyrim scavando e usando lastre di pietra per le fondameta e i tronchi ad incastro come muri. L'idea del bagno poi è fattibile, basterebbe fare un aggiunta di terra in modo tale da formare una conca artificiale del lago è il più è fatto.

Convenne il mago che analizzò il terreno e l'assestamento idrogeologico del terreno. Gran parte della giornata Björn la passò a disegnare progetti per la casa e a compiere misurazioni piantando paletti simulando la posizione di angoli e infissi. Molte furono le volte che il Nord dovette lavorare praticamente senza retribuzione guadagnando promesse di aiuti futuri da capocantieri e progettisti, e finalmente Björn trovò giusta retribuzione accordando con loro aiuti nella costruzione della sua casa, senza però averne sulla disponibilità di legname.

Poco male.

Rispose il Nord all'avversità

La provincia è piena di alberi da tagliare, risparmierò sulla segheria e in più potrò scegliere gli alberi migliori da abbattere, mi basteranno una scure, due carri e quattro buoi per avere tutto il legno che mi serve.

Partì, il Nord, di mattina presto, dopo aver noleggiato ciò che aveva previsto per il lavoro di boscaiolo, nel mentre che i muratori abbattevano la vecchia casa dopo aver rimosso tutti i mobili da dentro. Furbo si credeva Björn per essere andato a tagliare alberi con una veste leggera, ma con un intrecciarsi di pensieri si rese conto, a mezzogiorno, di non esserlo più di tanto, dacché oltre ad essersi dimenticato metà pranzo alla Città Imperiale, si era anche dimenticato che in quel giorno si sarebbe compiuto il matrimonio a cui aveva promesso di partecipare, mordendosi la barba per il nervoso. Verso sera il Nord tornò alla zona del porto dove il posizionamento della fondamenta era già stato avviato: mezzo metro di terra mancava in un rettangolo di cinquanta metri quadri e grosse lastre di pietra stavano appoggiate ai trabattelli e all'argano che si sarebbero usati nei giorni successivi; mentre la terra mancante era già stata buttata in acqua per formare un piccolo golfo distante pochi metri dalle fondamenta. Quella notte e le successive tre Björn le passò nel deposito dove i suoi mobili erano stati messi per non intralciare i lavori, in attesa che i falegnami della segheria rifinissero i tronchi da lui tagliati per la casa, mentre le tre giornate le passò a lavorare sulle fondamenta, modificando il progetto iniziale sostituendo la decisione di utilizzare i tronchi ad incastro alla base dei muri con uno spesso muro di pietra, conferendo così alla casa una maggiore stabilità strutturale, un migliore isolamento termico ed una buona resistenza alle infiltrazioni, permettendo di costruire un gattaiolato, cosa che fece incazzare non poco i muratori data la complessità del lavoro.
L'arrivo dei tronchi rifiniti dalla segheria coincise con la fine della rifinitura del pavimento e l'aspettativa di dover compiere la parte più dura del lavoro fece abbassare parecchio il morale dei manovali, rallentando talmente il ritmo di lavoro che a fine serata solo metà della casa era stata completata, quando sia con uomini e mezzi sarebbe bastata una giornata a concluderla; fu il giorno seguente, poco dopo mezzogiorno, che la casa fu ultimata e Björn poté dare festa per tutti quelli che avevano contribuito a costruire la casa, organizzando una festa tale che solo al mattino seguente riuscì a liberarsi dell'ultimo logorroico e ubriaco ospite, facendo sorgere il dubbio al Nord che tutti non avessero festeggiato per la fine del lavoro ma per il fatto che non avrebbero più dovuto ospitarlo in casa. Troppo stanco per trovare una soluzione al suo quesito, Björn si buttò sul letto decidendo di sistemare tutta la confusione lasciata dai festaioli quando si sarebbe svegliato il mese prossimo, addormentandosi con un ultimo sorriso al pensiero di avere una casa tutta sua.

Edited by Monta_rag - 30/8/2019, 23:38

Che dire... Comprato fiducioso senza sapere molto, da pochi giorni giro per Blakrock Isle prendendo dimestichezza con le dinamiche di gioco.
Non giocherò molto, ma ci si potrebbe sempre incontrare da qualche per razziare assieme; Il mio nome sul PSN è sempre monta_rag mentre il personaggio è Björn Barba Rossa (niente Red-Beard o Raudgrani, troppo mainstream )

Björn si girò sentendo la porta aprirsi e chiudersi alle sue spalle, guardando uno sguardo di apprezzamento la corazza del nuovo arrivato per poi rivoltarsi verso la burocrate.

Solo sessanta? Pensavo peggio.

Pensò con un leggero sorriso Björn.

La prendo.

Disse prendendo e cominciando a leggere il documento di proprietà; sapeva che era abitudine da quelle parti far firmare dei fogli quando si comprava casa e la cosa lo metteva leggermente a disagio, non tanto per conseguenze laterali come la tracciabilità sue e dell'abitazione, quanto più per la qualità della firma che avrebbe dovuto fare.
Lettera dopo lettera, con molta lettezza e una calligrafia infantile, il Nord si firmò "Björn Barba Rossa", realizzando poco prima di prendere i Septim che avrebbe fatto una firma molto più leggibile se si fosse tolto i guanti prima di firmare. Prelevati dal borsello i Septim e messi sul tavolo, Björn prese la chiave e se la rigirò più volte tra le mani studiandone i dettagli, promettendosi di comprare dello spago per poterla legare da qualche parte.
Rileggendo sul documento dov'era ubicata la casa, il Nord salutò la signora con un semplice

Grazie e buona giornata.

Per poi uscire dalla porta in direzione del porto per visitare la sua nuova casa.

Ci vollero quaranta minuti esatti a Björn per raggiungere l'ufficio che cercava, partendo dalla taverna che distava qualche decina di metri dal suo obiettivo. Girando per i quartieri della Città Imperiale in senso antiorario, il Nord aveva cercato un insegna in qualche modo ricollegabile alla vendita di case senza trovarene una; tornato nel quartiere del mercato, Björn chiese ad'una guardia imperiale l'ubicazione del posto che cercava e, dopo l'imbarazzante scoperta della sua posizione, vi si avviò irritato cercando di capire come fosse possibile collegare il nome dell'ufficio all'attività di vendere case.
Björn entrò nell'ufficio venendo investito dall'odore pesante di carta vecchia, chiudendo piano la porta dietro se per permettere a più aria possibile di circolare; davanti a se, Björn trovò una donna seduta ad un tavolo con uno degli sguardi più scazzati che il Nord avesse visto puntati su di lui.

Sfido io a stare seduti qui tutto il giorno senza neanche una finestra aperta. È un miracolo che un giorno non la trovano impiccata ad una trave, povera daedra!

Salve, sono interessato a comprare una casa; vorrei prenderne una nella zona del porto che mi sembra di capire siano quelle più alla mano, quanto mi verrebbe a costare?

Un cameriere passò a ritirare il piatto ormai vuoto dal tavolo di Björn, per poi ripassare a prendere la bottiglia di vino piena a metà lasciando sul tavolo una mezza bottiglia di idromele, che il Nord aveva richiesto per poter cambiare gusto alla bocca. Versatosi e bevuto il primo bicchiere del fermentato di miele, Björn cominciò a fare congetture sulla sua vita finché, versando un secondo bicchiere d'idromele, gli venne in mente un verso che aveva sentito più volte negli anni precedenti al suo arrivo a Cyrodiil, durante i suoi viaggi in mare.


Una propria dimora è meglio
anche se è piccola:
Ognuno è libero a casa sua.
Anche possedendo due capre
e una sala dal tetto sconnesso,
è meglio che chiedere la carità.

Troppo spesso, da quando era arrivato nella Città Imperiale,
il Nord aveva dormito a casa dei pochi conoscenti che si era fatto con i lavori esterni alle attività di mercenario o dalle persone che lo assumevano come guardia del corpo. Deciso a comprare casa, Björn pagò il pasto e uscì dalla taverna realizzando successivamente di non sapere dove sarebbe dovuto andare per acquistare una casa, cominciando così una lunga ricerca per le vie della Città Imperiale.

Con lo sguardo annoiato e la testa appoggiata ad un pugno Björn attendeva di ricevere il pasto, ma l'arrivo del cameriere non fu accompagnato dal piatto che aveva ordinato, ma bensì dalla richiesta di saldare subito il debito dell'ultima serata. Senza contestare, il Nord cercò dentro una tasca nascosta della parte superiore della corazza il borsello con i soldi dei pasti, tenuto vicino al borsello dei soldi delle trattative economiche ma fatti di tessuti diversi per riconoscerli al tatto; fu in quel momento che, senza mostrare sorpresa alcuna, il Nord si accorse che il sacchetto delle trattative era molto più gonfio di come si ricordasse l'ultima volta. Prese alcune monete dal borsello più ruvido, ovvero quello dei pasti, Björn le allungò al cameriere che, dopo averle contate, andò a consegnarle direttamente a Velus, per poi cominciare a portare al tavolo prima le due bottiglie richieste, poi le posate assieme ad un bicchiere ed infine il cinghiale con le patate. Dopo che il cameriere si allontanò per l'ultima volta, il Nord ritastò il borsello misteriosamente pieno, quotando il contenuto a duecento Semptim in base al suo peso.
Björn posò piano lo sguardo sull'ascia accomodata vicino a lui, per poi distolgervi lo sguardo e iniziare a mangiare con un mezzo sorriso sul volto; Non era certo di cosa fosse successo la sera di qualche giorno prima, ma nella sua mente tutti gli indizi non potevano che convergere in un unico punto.

Edited by Monta_rag - 27/4/2018, 14:15

Di cosa fosse successo durante l'ultima visita alla taverna del mercato, dopo che Namie si sedette al suo tavolo, Björn ricordava ben poco: era certo di aver bevuto altro idromele, convinto da un grosso sorriso di Mash, poi da lì il bizzarro, l'ascia prese a parlargli e con forza lo trascinò fuori dalla taverna, facendolo strisciare per diveri metri; da quel momento in poi il Nord non sapeva cos'altro era accaduto, dato che già dubitava dell'ultima parte dei ricordi visto che l'ascia non era solita trascinarlo in modo così vistoso. Ci vollero ore di prima che a Björn, come un lampo nell'oscurità, riemerse il ricordo di un pugno diretto ad un suo occhio, constatando poco dopo che era gonfio. Björn aspettò che il gonfiore passasse per tornare alla locanda, ma fu cosa inutile dato che, entrando, non gli sembrò di vedere volti noti o amici. Occupato il solito tavolo, il Nord chiese a due camerieri se sapessero qualcosa riguardo l'ultima volta che era stato lì, ma loro risposero di non sapere cosa fosse successo, tranne che doveva pagare il suo debito. Trattando con loro, si concluse che il debito si sarebbe saldato prima di uscire, ordinando cinghiale e patate arrosto con una bottiglia d'acqua e una di vino.



Edited by Monta_rag - 18/4/2018, 23:27