Un losco affare

Ahahahah!

Alle parole dell'Argoniano la signora si lasciò andare in una fragorosa e divertita risata, mentre uno sguardo furbo le si palesava sulla faccia.
Ti faccio i miei complimenti per la velocità con cui hai inventato questa baggianata, ma la signorina alle tue spalle non ha affatto l'aria di essere una commerciante di idromele... e soprattutto, se mai lo fosse stata, non avrebbe scelto quell'omaccione Nord a tenerle compagnia. Lo sa anche il mio gatto che resterebbe ben poco idromele da vendere con quello lì nei paraggi! - disse puntando il dito verso Björn.

Per vostra fortuna, però, state simpatici al mio Rufus... e anche a me. Vivo qui da anni e non vi nascondo di conoscere bene le vie di questo porto, e sarei ben lieta di aiutarvi in cambio di ciò che mi è stato appena promesso...
La signora allungò la mano sinistra con il palmo rivolto verso l'alto, aspettando la sua ricompensa mentre osservava Kheer'Shei dritto negli occhi.

La signora si era intanto fermata ad osservare Bjorn, nell'attesa che l'uomo tirasse fuori le monete promesse dall'argoniano in cambio del suo aiuto.
La sua altezza e la sua possanza fisica non l'avevano lasciata indifferente, e il fatto che un così bel giovane fosse lì di fronte a lei le fece senza dubbio piacere.

Sono sicura che un valoroso guerriero come te riesca a resistere al richiamo degli alcolici, oltre che ad infondere tutta questa sicurezza... le signorine come quella alle tue spalle non possono certo permettersi niente di meno.

La donna cercò incuriosita di incrociare lo sguardo con quello del giovane nord, scorgendo i suoi occhi verdi d'un verde brillante. Forse era la barba rossa a creare un bel contrasto, ma il mix di colori sul viso di Bjorn risultava assai apprezzabile.

Niente male, niente male. Di solito han tutti gli occhi chiari da quelle parti, ma questo qui no. Dev'essere proprio un tipo ambito dalle donne. Se solo avessi qualche anno di meno, gli avrei indicato senza dubbio una direzione, quella di casa mia...

Persa nei suoi pensieri com'era, l'anziana donna non badò nemmeno al proprio gatto che, intanto, aveva deciso di andare a giocare a nascondino presso un cespuglio nelle vicinanze. Anche il ragazzo di fronte a lei si era distratto a seguire il gatto, cosa che lì per lì le causò un po' di dispiacere: avrebbe voluto guardarlo negli occhi ancora per qualche secondo.
Ripresasi dalla distrazione, decise di dare di nuovo conto all'intraprendente ma assai meno attraente argoniano. Non badò molto alle sue parole, bensì preferì puntare subito al fornirgli la risposta per la quale le avevano dato dei soldi.

Bene. Mi avete pagata profumatamente, e siccome siete belli e simpatici ho deciso che vi dirò solo la verità, come promesso. Le compagnie che commerciano in questo posto si trovano quasi tutte nella metà ovest del porto, quasi a ridosso della banchina. I mercanti di Solitude, la compagnia del commercio di Morrowind e la gilda mercantile elfica hanno grossi edifici e svariate navi che partono ogni giorno. Questi ultimi controllano gran parte del traffico verso sud e non sono ben visti dagli altri. Inoltre hanno acquistato poco tempo fa alcuni edifici dalla compagnia mercantile di Wayrest e dai mercanti argoniani, e questi si sono spostati verso est assieme ai pescatori. Per andare dai primi vi basta seguire questa via e rimanere sulla destra fino al bivio, non potete sbagliare. Se invece volete andare dagli altri nella zona dei pescatori, beh, al bivio girate a sinistra e andate dritti, solo che non saprei dirvi con esattezza quali siano gli edifici... di sicuro non puzzano di pesce marcio, o quantomeno l'odore è più lieve. Sono sicura che troverete qualche cartello utile in giro per raggiungere quel che vi serve.

La signora posò nuovamente lo sguardo su Bjorn, così da rispondere alla sua domanda sul gatto.

Ma sì che sta bene, quel gattaccio lì è un furbacchione... avrà solo trovato qualche topolino...

Dopo qualche secondo, la confusione proveniente dal cespuglio smise di colpo. Anche la signora parve sorpresa della cosa, tanto da rimanere ferma ad attendere il momento in cui il gatto sarebbe uscito da lì.
E lo fece: il buon Rufus uscì mostrando a tutti prima la coda e poi le zampe posteriori, intento a tirare fuori dai rami e dalle foglie quello che sembrava essere ben più che un topolino. Un ratto grande quanto il gatto se non qualcosa di più veniva trascinato lentamente e a fatica dal suo predatore grigio e nero, il quale gli si era attaccato con le fauci al collo, con segni di morsi un po' ovunque.
Il ratto lasciava dietro sé una striscia di sangue mentre veniva estratto dal cespuglio, e pure il gatto, anche se all'apparenza non sembrava ferito, non dava un'immagine di sé linda e profumata: diverse chiazze di pelo mancante su un fianco andavano a peggiore l'aspetto già poco sano che mostrava al primo incontro, mentre macchie di terriccio e qualche fogliolina attaccata al manto contribuivano a renderlo più sporco che mai.

Ecco perché ha sempre un aspetto così malandato, lo avete visto che mi combina? Perlomeno avrà da mangiare per giorni, adesso...

Contrariamente a quanto pensava Charlotte, l'imprevisto avuto con il gatto aveva fornito al gruppo indicazioni molto valide per orientarsi al porto senza dover girovagare completamente alla cieca.
La vecchia signora, per fortuna, non aveva proseguito oltre con le domande anche se era chiaro avesse capito perfettamente che i quattro stavano nascondendo qualcosa.

Non finirò mai di imparare.... - pensò charlotte tra sè e sè.

Tendo sempre a rispettare uno schema preciso ed impostato di ragionamenti quando so che alla fine è la vita che decide su che strada devi andare... sfrutterò questa occasione come monito per osservare più attentamente ciò che mi circonda e quello che posso ricavare di utile dalle situazioni anzichè cercare la via sempre più ovvia e lineare per affrontare i problemi...

Charlotte non ebbe proprio il tempo di parlare e il risultato è che rimase praticamente in silenzio per tutta la durata della conversazione.

Per fortuna che Kheer'Shei e Björn ci hanno accompagnato in questo viaggio... non so davvero che cosa avrei potuto combinare se avessi accompagnato Ethìenne da sola...

Grazie infinite per la sua disponibilità. - si limitò a dire Charlotte.

Addio, ragazzi. Se riuscite a concludere in fretta i vostri affari, passate a trovarmi alla casa vicino al lungomare.
Sono una donna sola, ho perso mio marito e i miei figli per mare anni fa e da allora passo le mie giornate a girovagare per le strade del porto e ad occuparmi di animali randagi e osservare le persone. Spero che possiate risolvere in fretta il problema che vi ha condotti qui... non penso proprio di sbagliarmi riguardo il fatto che non siete brutte persone, ho molta esperienza per riconoscere i truffatori!
Beh, fate buon viaggio! Dai andiamo a casa, Rufus, brutto gattaccio pulcioso!

Detto questo, la signora, prima di sparire alla vista del gruppo, lanciò un ultimo sguardo verso l'aitante Nord, facendogli l'occhiolino.
Quando si fu allontanata del tutto, Charlotte esclamò: siamo stati molto fortunati, se questa signora non si fosse presa una cotta per Björn non so se avremmo ricevuto questo trattamento di favore... ammetto che seguire il gatto si è rivelata una scelta utile, non ci ha fatto perdere tempo in realtà!
Se non ho capito male gli affari che riguardano la compagnia mercantile di Wayrest si sono spostati ad est... dunque a logica dovremmo dirigerci nella zona dei pescatori... mi sembra l'interpretazione più ovvia e semplice ma è pur sempre una traccia...almeno, se io fossi nei panni dei due banditi non sarei andata nella sede principale.

Il gruppo aveva deciso all'unanimità di dirigersi verso la zona dei pescatori e per fortuna la loro meta non era poi così distante dal punto in cui si trovavano. In questo modo avrebbero avuto più margine di tempo per tornare indietro e tentare un'altra strada in caso non avessero trovato nessun indizio.
Attorno a loro non vi era quasi anima viva e nel cielo terso erano ben visibili le due lune e le stelle, incastonate in quel manto nero.
La calma di quel momento era in contrasto con i sentimenti di Ethìenne il quale, sin dall'incontro con la guardia, aveva perso fiducia in quel piano di recupero così rischioso.
Il ragazzo era seriamente preoccupato per la propria incolumità e quella dei suoi compagni ma cercò di trovare la forza per non intralciare il loro operato... benchè avesse paura sapeva bene che non poteva ripagare la loro disponibilità in questo modo e sarebbe stato pronto ad obbedire a qualunque delle loro indicazioni perchè sapeva che tutto quello che gli veniva detto era per il suo bene.

Certo, puoi stare tranquillo, non farò nulla per intralciarvi. Io... vi chiedo scusa per la mia agitazione, non nascondo che sono preoccupato ma ho fiducia in voi e farò tutto quel che mi direte. - disse il Bretone con tono un po' spaventato ma deciso a non rovinare l'azione.

Oooooh, finalmente lo sto vedendo fare dei passi avanti...è un caro ragazzo ma quando entra in crisi ce ne vuole per farlo ragionare.
Charlotte si voltò verso il fratello e gli fece l'occhiolino e, agitando la torcia che aveva in mano, fece segno al gruppo di incamminarsi per il sentiero.
Bene signori, è il momento di andare. La puzza insopportabile ci farà strada... speriamo almeno che la nostra pesca sarà grossa, non ho proprio intenzione di tornare indietro a mani vuote stasera, anche a costo di setacciare tutto il porto!
Si incamminarono a passo sostenuto ed arrivarono senza problemi e piuttosto rapidamente nella zona dei pescatori: il tanfo delle interiora dei pesci, lasciate a marcire per terra, ne era una prova inconfutabile.
Al loro arrivo trovarono molti edifici lungo la via, per lo più fatiscenti ed abbandonati. I capannoni erano piuttosto piccoli ed erano piuttosto bassi in altezza e a pianta quadrata larga.

Ma è mai possibile che non ci siano guardie in perlustrazione qui? E' una zona molto sospetta...Forse è meglio, così agiremo senza intralci. - pensò Charlotte nel guardarsi attorno.

In fondo alla via si potevano vedere alquanto nitidamente delle guizzanti ombre generate da quella che doveva essere la luce di alcune torce: delle figure umanoidi parevano spingere a fatica ciò che sembrava un carretto.

Dai cazzo, ma non ce l'hai un po' di forza? E spingi più forte, sto carro non si porta avanti da solo!

Sta zitto e spingi, incapace! Non possiamo lasciare il carro in mezzo alla strada, il capo ci ammazzerebbe!

Kheer'Shei aveva deciso, con la complicità di Björn, di andare in avanscoperta per accertarsi che le due figure umanoidi fossero proprio i banditi incontrati prima.
Riuscì ad avvicinarsi senza essere notato, complice l'oscurità che era scesa attorno e il rumore del mare che sovrastava il silenzio della stradina.
Si appostò in un piccolo anfratto a metà strada tra i compagni e i due individui, in attesa di trovare l'occasione migliore per agire ed osservare la situazione.
Il carro era piuttosto pesante e i banditi facevano fatica a spostarlo da soli...sicuramente non si sarebbero mai immaginati che un gruppo di mercenari potesse decimarli così facilmente.

Muovetevi incapaci, non ho tutta la notte a disposizione per voi! - disse una terza voce che proveniva da dentro il magazzino abbandonato dal tono piuttosto rauco, probabilmente di un uomo anziano.

Invece di lamentarti perchè non scendi e vieni a darci una mano?! Lo vedi anche tu quanta roba c'è su questo carretto... inoltre quel bastardo di Gallerus si è portato via il cavallo per andare ad avvisare il signor Spureus al Tempio non appena siamo arrivati! - rispose l'uomo a destra del carretto.

Spureus mi paga per gestire questo posto, non per spingere carretti! E ora basta lamentele, abbiamo già perso Torbik ed Astixia, Cavinnus non è ancora tornato e con tutto il casino che avete fatto è un miracolo che non ci siano qui gli Imperiali o quelli che vi hanno fatto il culo!

Il bandito che aveva parlato fino ad ora emise un grugnito e si mise a spingere energicamente, concentrando tutte le sue forze.

Kheer'Shei era sufficientemente vicino da poter riconoscere i due banditi che erano scampati al loro violento incontro avvenuto alla periferia della città Imperiale.