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Il Brivido della Caccia

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view post Posted on 19/4/2017, 12:02
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Purtroppo per Reenar, il vecchio bosmer frena sin da subito il suo entusiasmo confessando che questa creatura... Questo "Gashunk" non è altro che ciò che è... Un mito.

Ma qualcosa non quadra lo stesso al lucertolone. Secondo le parole del capo villaggio, questo Silnis è uno straniero venuto sull'isola con uno scopo ben preciso e che è rouscito a schiavizzare alcuni isolani tenendoli sotto controllo con delle droghe. Ma le droghe, per quanto potenti, non ti fanno credere in una fede cosí cieca da condurti alla morte.

-Da quando Silnis si è stabilito nelle grotte avete notato cambiamenti nella fauna locale? Ho notato che i suoi uomini utilizzano animali che non sembrano nativi di questo posto. Inoltre quale è la bestia piú grande e pericolosa dell'isola? Gashunk potrebbe essere una bestia, gonfiata e distorta dalle droghe, che Silnis utilizza per tenersi buoni i suoi discepoli. Ma anche se fosse riuscito ad evocare una creatura da un altro piano di esistenza, mantenerla in vita dovrebbe richiedere molto cibo, e credo che su un isola cosí piccola si notetebbe la sparizione di diversi animali.-
 
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view post Posted on 19/4/2017, 20:36
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Ascoltò le domande della Bretone e dell'Argoniano, e decise di rispondervi in ordine. Silnis non ha praticato molta magia davanti a me, si è principalmente vantato. Diceva di essere un potente... Che termine ha usato? Mentalista, ecco. Non conoscevo tale branca della magia, e gli ho chiesto di spiegarmi, al che lui ha cominciato a parlare delle sue abilità nel plasmare le menti altrui, facendo loro vedere, sentire e persino provare quanto desiderava. Ricordo che menzionai il fatto che, nella mia pur certamente non altrettanto estesa esperienza con la magia, quelle abilità mi sembravano rientrare nella scuola dell'Illusione, e questo l'ha mandato su tutte le furie. A quel punto lui si è lanciato in un monologo rabbioso, insultando con forza un po' tutte le scuole di magia, in particolar modo quella della Distruzione, che diceva fosse stato costretto a studiare almeno in parte per mantenere il suo posto di lavoro, e l'Evocazione, che considerava di basso grado, dicendo... Ecco, diceva "qualunque idiota può evocare uno spirito legato al suo volere, i veri maghi sono in grado di piegare chi sa porre resistenza".
Pronunciò le ultime parole alzando il dito indice della mano destra, impegnandosi per ricordarle con precisione. Non mi è parso che avesse con lui qualche artefatto, pareva avesse solo il suo bastone e qualche scorta di cibo e acqua, e, contando l'ira nelle sue parole, dubito che possa avere evocato alcunchè, tantomeno una creatura daedrica. Quegli animali che avete visto erano lupi e corvi, non è così? Avete ragione a ritenere che siano stati importati; quei pazzi che l'hanno raggiunto alle caverne li hanno portati con se. All'inizio non capivamo perchè, ma il discorso che il nostro cacciatore è riuscito a sentire ha chiarito le nostre idee: sembra che Silnis abbia imposto il suo odio per qualunque magia non sia l'Illusione - o, come la chiama lui, il "Mentalismo" - come dogma della sua falsa religione. I suoi seguaci non solo si limitano a praticare magie atte a placare e comandare i loro animali, sono quasi spaventati da qualunque tipo diverso di magia... La ritengono empia, blasfema.
Si rivolse quindi verso Reenar. Abbiamo trovato qualche animale divorato, ma già il fatto che ne abbiamo trovato dei resti dovrebbe farle intuire che non possa essere stato vittima del misterioso Gashunk. Non abbiamo lupi, qui, ma abbiamo alcune pantere, e abbiamo potuto usarle per comparare i morsi: quei cadaveri erano stati dati ai lupi del culto, ne siamo certi. Per il resto, tuttavia, non abbiamo notato particolari cambiamenti nella fauna, e avremmo dovuto. Gli animali più grandi dell'isola sono probabilmente le anaconde che vivono un po' ovunque nella giungla, ma anche che ne avesse trovato una così enorme, o che l'avesse ingigantita lui, i serpenti non hanno zampe o tanti denti, e avremmo certamente visto tracce di qualcosa di così enorme. L'unica possibilità è che siano creature delle caverne, ma lì c'erano quasi solo pipistrelli, e non soddisferebbero la descrizione. Ha ragione a ritenere che le droghe non siano sufficienti, ma io credo che Silnis le abbia usato per ammorbidire, per così dire, le menti dei suoi sgherri, per poi usare la sua magia dell'Illusione per ipnotizzarli completamente al suo volere. A quel punto avrebbe potuto usare un'incantesimo allucinatorio di massa e manovrare le fragili menti dei suoi seguaci con descrizioni di questa fantomatica creatura, il che spiegherebbe anche perchè siano così certi che esista, ma nessuno di loro sembra in grado di descriverla con precisione.
Lord Bartlesby emise un breve fischio. Insomma, un brutta situazione. Mi dica, durante queste incursioni avete subito danni e perdite ingenti?
Il Bosmer parve un po' restio a rispondere, forse per paura delle intenzioni dietro quella domanda, ma alla fine dovette decidere che non aveva da temere; dopotutto, i viaggiatori si erano dimostrati cordiali, e Denegor non si era mosso di un millimetro. Non abbiamo subito grandi perdite, ma non possiamo nemmeno definirci illesi. Come mai questa domanda?
Oh, non volevo che farmi un'idea delle capacità combattive di questo culto... Ne abbiamo visti solo un paio in azione, desideravo colmare questa mia curiosità.

Il Bosmer lo osservò con sguardo inquisitivo, mentre questi tornava a perdersi nei suoi pensieri. Era chiaro come il sole che avesse qualcosa in mente, ma non capiva di cosa si potesse trattare.
 
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Hephæst
view post Posted on 20/4/2017, 16:31




L'entusiasmo di Nilya si spense in un istante: il capo dei Ceyatatar rivelò la vera natura vile e infida del mago. Silnis disprezzava ogni forma di magia, insultava le varie scuole e le considerava inutili e di basso rango. il suo sguardo divenne cupo e colmo di ira, mentre le sue iridi si tingevano di vendetta, come delle fiamme a divorare il verde di una fitta e buia foresta.
“Come osa … Parlare il quel modo della magia … Un vero mago non ripudierebbe mai la forma più antica della magia!” disse Nilya digrignando i denti e stringendo forte i punti, cercando di controllare la rabbia, logorata dal forte desiderio di ridurre in cenere il mago di nome Silnis.
“Lacererò la sua carne con le mie fiamme e spedirò la sua anima nell'Oblivion!” pensò la giovane evocatrice e si buttò a sedere sulla grossa radice, con le braccia incrociate, tenendo il broncio durante tutta la durata della conversazione tra il capo dei Ceyatatar e i suoi compagni.
La giovane Nilya batteva insistentemente la punta del piede a terra, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre nella sua mente elaborava un piano per distruggere Sinlis e il suo dannato culto …
 
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view post Posted on 20/4/2017, 20:36
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Il Bosmer parlò a lungo... E a lungo... E a lungo. Eurus si dovette sforzare per mantenere la concentrazione nei punti dove parlava di Illusione, Evocazione e dettagli magici che a quanto pare avevano fatto irritare potentemente Nylia, vista la sua reazione, ma che per lui erano vocaboli oscuri a cui era difficile dare una forma precisa.

Nel complesso, però, riuscì a farsi un riassunto mentale della situazione... Che era piuttosto ingrata per gli indigeni, dato che un pazzoide scriteriato stava seminando cultisti invasati per tutta l'isola.
Il vero problema era... Come si infilavano loro in tutto questo?

«Beh... Una brutta situazione, senza dubbio» sentenziò dopo un lungo silenzio che gli era servito per raccogliere più informazioni possibili.
«Quindi... È più probabile che questa bestia non esista affatto, viste le capacità di condizionamento di questo Silnis. Questo significa...»

Si voltò verso Lord Bartsleby, che fino a quel momento si era espresso in maniera molto parca, e la cosa insospettiva Eurus.

"Non starà pensando di aiutare questi indigeni, spero. Nessuno ne guadagnerebbe niente, e siamo troppo pochi!"

Offrì un sorriso di scuse al Bretone, come se gli dispiacesse dover dire la cosa a suo avviso più sensata.

«...Che la nostra battuta di caccia si conclude, Milord? Suppongo che se la bestia non esiste, vogliate tornare indietro...»

"Vi prego, Divini tutti, non fategli salire il buon samaritano. Vi prego. Vi prego. Che già Nylia la vedo troppo presa per i miei gusti..."
 
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view post Posted on 21/4/2017, 00:21
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Ancora una volta, Reenar non sente ciò che vorrebbe sentirsi dire. È chiaro come il sole che quel vecchio li vuole fuori dalla sua isola prima che si infilino in qualche casino, ma al lucertolone ancora una volta i conti non tornano.

L'animale piú grande dell'isola sembra essere qualche sorta di serpe gigante, e la fauna locale non sembra aver subito chissà quali cambiamenti. Inoltre questo Silnis odia la magia e si diverte con i trucchi mentali. Ma allora...

"... Perchè è cosí interessato a quelle grotte? E se questo Gashunk non servisse ad attrarre, ma bensí ad allontanare? Come se fosse un enorme..."

-...Spaventapasseri... E se questo Gashunk non servisse a Silnis per attrarre nuovi discepoli, ma a tenerli lontani dalle profondità delle grotte? E se il mago non fosse venuto qui per la bestia, ma per le caverne? Possibile che li sotto ci sia qualcosa di talmente prezioso da
Dover tenere lontani gli indesiderati?-


Di scatto Reenar si volta verso il compagno coloviano

-Arrenderci ancora prima di iniziare? Silnis stà tramando qualcosa, ed è nostro dovere scoprire cosa.
 
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view post Posted on 22/4/2017, 21:12
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Il Bosmer si prese il mento tra le mani, pensieroso. Quelle caverne non avevano niente di interessante, che siano animali, minerali o che altro. Dubito che possa averci trovato qualcosa, soprattutto contando che è arrivato col preciso intento di andarci. No, è più probabile che le abbia viste come un luogo nascosto alla vostra legge... Forse è un ricettatore di qualche tipo. I suoi uomini tengono sotto controllo il lato ovest dell'isola, nemmeno i miei cacciatori più furtivi riescono a passare. È possibile che gli arrivino merci illegali da lì... Forse riceve carichi di zucchero lunare da far sintetizzare in Skooma dai suoi sgherri. Non saprei dirvi, ma so per certo una cosa: dentro quella caverna non c'era niente di alcun valore, prima che Silnis arrivasse qui. Ora, tuttavia, non saprei dirvi.
Lord Bartlesby, intanto, si era voltato verso Eurus. Al suo fianco, Jerr annuiva energicamente alle parole dell'Imperiale: andarsene era certamente la soluzione migliore. Sfortunatamente per lui, la cosa non era mai così semplice, specie se si parlava di Bartlesby.
Andarcene? Sta forse scherzando, mio caro? E permettere che una riserva di caccia incontaminata come questa venga corrotta dalla presenza di un criminale come questo Silnis? Giammai!
Il vecchio Bosmer fece per alzare un dito ed intervenire non appena venne menzionato il termine "riserva di caccia", ma si fermò subito. Ormai anche Denegor, che pure non capiva una parola di quanto veniva detto, rispondeva alle affermazioni del Bretone alzando gli occhi al cielo.
Sono un cacciatore, certo, ma sono soprattutto un Lord di Camlon, e non ho alcuna intenzione di infangare il mio onore lasciando che un criminale di tal guisa, un ciarlatano che offende la magia tutta, come giustamente afferma la signorina, la passi liscia sotto il mio sguardo!
Sono sicuro che potremmo semplicemente avvertire la Legione e lasciare che se ne occupino loro, signore...
La Legione ha già le mani fin troppo in pasta, dopo la confusione dell'anno passato! Pensi forse che daranno importanza ad un crimine che avviene così lontano dai loro territori? Lo ignoreranno, e sarebbe inaccettabile!
Ma i nostro accompagnatori sono qui per una battuta di caccia, Lord Bartlesby, non vorrà certo cambiare così radicalmente le carte in tavola!

Queste parole costrinsero il Bretone a fermarsi e ragionare, ma non gli occorse più di qualche secondo per rispondere a tono.
E quale sarebbe il problema? La nostra diventerebbe semplicemente una caccia all'uomo! Poco cambia!
L'Argoniano era ora visibilmente atterrito. Era ormai dolorosamente ovvio che Bartlesby avesse preso la sua decisione.
Ma quel culto di folli...
Li abbiamo già visti in azione, e non avremo bisogno di eliminarli tutti, dovremo solo tagliare la testa al drago! Quei pazzi controllano tutta la foresta, no? Deve voler dire che non ce ne sono tanti di guardia alle cave. Dopotutto, chi mai si aspetterebbe un attacco frontale? Sfonderemo le poche difese ancora sul posto, arriveremo a Silnis, gli daremo il suo avere e finalmente sveleremo l'arcano!

Jerr inclinò la testa. Prego? Quale arcano?
Mi pare ovvio! Come potremmo mai scoprire se Gashunk esiste davvero senza arrivare alle cave?

Passò un secondo circa, quindi, in contemporanea, sia l'Argoniano che il vecchio Bosmer scossero la testa, sconsolati, mentre Denegor si limitava ad alzare gli occhi al cielo, come ormai faceva per ogni singola sillaba emessa dall'eccentrico Bretone.
Ma le ho detto chiaramente che-
E io le dico che non ci crederò finchè non ne constaterò l'assenza di persona! Non mi dirà che vuole tenersi attorno quei folli, vero?
Certamente no, ma-
E allora il problema è presto risolto! Signori e signorina, voglio che sia chiaro che non voglio costringervi. Verrete pagati come pattuito, e qualunque oggetto di valore Silnis abbia nascosto nelle cave sarà vostro, ma non ho intenzione di costringervi a fare qualcosa che non vogliate fare. Vi chiedo dunque: chi sarà al fianco contro quel mago?
 
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Hephæst
view post Posted on 24/4/2017, 11:14




Nilya scattò nuovamente in piedi, con gli occhi che ardevano d'odio, appoggiando la scelta dell'eccentrico Lord Bartlesby. Posò uno sguardo deluso, ma comprensivo, su Eurus, che si era dimostrato contrario a proseguire la battuta di caccia, sebbene fosse diventata qualcosa di molto più grande e rischioso. La giovane evocatrice avrebbe gradito anche il suo aiuto, ma non era sua intenzione giudicarlo e tanto meno persuaderlo a restare. Poteva contare sul buon animo di Reenar, cui si era dimostrato interessato a distruggere i piani dell'infido mago, e sperava nell'appoggio del Lord sul campo di battaglia.
“Sono con voi … Non posso tollerare un simile affronto,” disse Nilya e il suo viso scomparve sotto il cappuccio del suo mantello. “Silnis dovrà rispondere delle sue azioni …”
 
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view post Posted on 25/4/2017, 10:37
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I suoi peggiori presentimenti si erano avverati. Non solo Lord Barstleby non voleva lasciar perdere quella che, da caccia a una bestia misteriosa, si era tramutata in una spedizione punitiva. Addirittura i suoi compagni, malgrado il buon vecchio Bosmer non avesse chiesto aiuto in alcun modo, volevano infilarsi mani e piedi in quella tana di serpenti.

"Ma qui sono tutti pazzi? Ma cosa gliene frega di 'sta gente? Ma dovere di che? Mannaggia al..."

Di questa lotta interna, solo un labbro leggermente più serrato e occhi pensierosi trapelavano all'esterno. Guardò Jerr'Khinz, l'unico, a questo punto, dotato di buon senso e spirito di autoconservazione in quella congrega di pazzoidi. L'Argoniano, tuttavia, avrebbe seguito e assecondato il suo signore, su questo non c'erano dubbi.

Lentamente, il pirata incrociò le braccia sotto l'ampio petto e sorrise. Un sorriso freddo però, che non illuminava i suoi occhi azzurri come al solito, ma era una pura maschera di cortesia e fermezza.

«No, io non ci sto.»
Un tono semplice, calmo. Non voleva accusare nessuno, solo specificare la sua posizione al riguardo.
«Non sento alcun dovere verso questo Silnis, questa gente, non mi sento offeso personalmente dalle loro azioni. Non intendo dunque rischiare la mia vita, l'unica che ho, per riparare un torto in nome di una morale non mia.»

Sapeva che si sarebbe giocato qualsiasi chance con Nylia, ma era una questione di priorità. Di Bretoni carine era pieno il mondo, ma non poteva incontrarle tutte se si faceva ammazzare in un buco d'isola dimenticato dai Divini.

«Il compenso pattuito era adeguato ad una missione di caccia, Milord. Le carte in tavola sono cambiate drasticamente... Oserei dire che abbiamo proprio cambiato gioco» riprese a dire, guardando Lord Barstleby negli occhi. «Mi dispiace darvi una notizia inaspettata... Ma sono un mercenario e la mia pelle la rischio, ma per il giusto prezzo. Visto cosa andremmo ad affrontare, non intendo suicidarmi per una paga del genere.»

Granitico nelle sue convinzioni, sarebbe stato più che capace di sopportare sulle sue larghe spalle il disprezzo o lo sdegno degli animi più nobili che albergavano nel suo gruppo. Di certo lui aveva bisogno di mezzi di convincimento ben più sonanti di qualche appello al buon cuore e ad una giustizia in cui non credeva.


Scusate se metto i bastoni fra le ruote, ma coerenza impone y.y Non ho problemi a farmi da parte e lasciare la missione, nel caso.
 
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view post Posted on 25/4/2017, 11:46
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Reenar è contento nel vedere che la piccola bretone è dalla sua parte, comprensibile dato che quel Silnis ed il suo "Gashunk" hanno infangato in maniera alquanto brutale il nome della magia.
Rimane però perplesso nell'ascoltare le parole del Coloviano. Infatti l'uomo non sente alcun dovere nei confronti della tribù o di Silnis, e non vuole rischiare la pelle per la somma pattuita. Quello che a Reenar sembrava inizialmente un animo nobile infine si rivela per ciò che è: un bieco mercenario, solamente con una lingua piú morbida.

Non però che abbia tutti i torti, anche a Reenar non va propriamemte giú l'idea di rischiare le scaglie contro una setta di pazzi, ma per lui c'è ben altro che il semplice compenso, infatti quella gente, quella terra... Gli ricorda incredibilmente la sua casa. Quel Silnis poi, gli ricorda in particolar modo di come gli Imperiali e i Dunmer invasero la loro terra, stravolgendo per sempre il loro destino e cancellando definitivamente la loro purezza tribale. Tutto ciò di certo non pretende che Eurus lo capisca, perdipiú poichè è un imperiale. Reenar non può permettere che l'innocenza di questi bosmer venga annientata da gente come Silnis, non può permettere che il destino di Argonia si ripeta ancora una volta.

-Xhu, Eurus, qui nessuno vuole giudicarti, è una situazione difficile ed ogniuno deve fare ciò che sente nel suo profondo. Per quello che mi riguarda, quel Silnis va fermato ad ogni costo. Qualsiasi sia la tua decisione, sappi che non sarà quella sbagliata, non esistono risposte giuste o sbagliate in questi casi.-

Anche se Reenar deve ammettere che in cqsi come questo un paio di braccia in più gli avrebbero fatto davvero comodo.

Detto ciò, l'argoniano porta le braccia dietro la nuca e stira un po la schiena, producendo un sibilo sommesso di benessere, tutta quella poca azione e tutto quel parlare lo stanno stancando.
 
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view post Posted on 25/4/2017, 13:05
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Bartlesby osservò i combattenti. Si rendeva di aver chiesto molto, per cui non avrebbe passato giudizio se gli avessero cortesemente consigliato di andare a vendere parti del corpo a lui molto care. Non fu, quindi, sorpreso dalla ritrosia di Eurus. Fu la motivazione dietro di essa che lo lasciò alquanto perplesso.
Fatemi iniziare dicendo che apprezzo molto, signorina Nylia e signor Reenar, la vostra disponibilità, e, come precedentemente detto, signor Eurus, non ho alcuna intenzione di costringere nessuno a fare alcunchè. Lei è un mercenario, lo comprendo bene, e comprendo anche che con il semplice comunque senso di morale non le interessi in alcun modo. Il mondo è bello perchè è vario, dopotutto.
Espresse quel commento sull'Imperiale con tanta calma e pura piattezza che nemmeno lui si accorse di quanto estremamente offensivo potesse risultare. Perchè avrebbe dovuto esserlo, dopo tutto? Era vero.
Tuttavia... Jenkins, ti spiace passarmi la copia del volantino che abbiamo usato per assumere i nostri amici qui presenti?
L'Argoniano si guardò intorno per un istante, poco convinto, quindi cercò dentro la sua borsa e ne tirò fuori una pergamena, vergata dallo stesso Lord, che lui aveva poi portato come base per il volantino al corriere della Città Imperiale. Bartlesby lo prese, si aggiustò gli occhiali sul naso, quindi si mise a leggere. Per un paio di secondi nessuno disse niente, quindi il Bretone appoggiò la pergamena sul tavolo di legno vivo davanti ai cinque.
Come pensavo, il prezzo pattutito era di 300 Septim. Ora, io non posso esattamente vantarmi di essere un investigatore, ma mi pare chiaro dal vostro equipaggiamento che non siate guerrieri di grande esperienza. Lei direbbe che 300 monete sono il prezzo giusto? Per una battuta di caccia? Per l'amor dei Nove, signor Eurus. Non siete persone di provata esperienza, non avete portato con voi equipaggiamento che testimoni gli obbiettivi che avreste raggiunto. E mi sta dicendo che, con un pedigree come questo, 300 Septim sarebbero "il prezzo giusto" per una battuta di caccia?
Scosse la testa. Era sinceramente perplesso. Arrotolò la pergamena e riconsegnò a Jerr, che la mise nuovamente nella sua borsa.
Posso offrirvi 50 Septim extra a testa. Non uno di più, non uno di meno. Se le va bene, signor Eurus, ottimo. In caso contrario, non sarò io a vietarle di tornare alla ricerca di lavori più redditizi. Questa è la mia ultima parola.
Incrociò le braccia, mantenendo un'espressione perfettamente piatta. Sperava di non doversi trovare in una situazione simile, ma. quantomeno, ora sapeva chi aveva più possibilità di venire comprato da Silnis.
 
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Hephæst
view post Posted on 26/4/2017, 20:46




Scusate, salto il turno, non voglio rallentare troppo il gruppo ^^
 
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view post Posted on 27/4/2017, 13:02
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Le parole di Reenar furono di comprensione: l'Argoniano non lo stava giudicando, pur avendo una visione diversa dalla sua su cosa andasse fatto. Eurus gli sorrise e annuì, grato per il suo spirito gentile. Nylia non parlò, invece, e il Bardo dovette rassegnarsi al fatto che probabilmente lo stava giudicando e non bene.

"Meglio passare da codardi che morire da eroi" si disse di nuovo, e quando Lord Barstleby parlò... Le sue convinzioni si rafforzarono.

Non gli interessava l'opinione degli altri. Ci sarebbe stato sempre qualcuno che lo disprezzava: era un Bardo, era un Imperiale, era stato un ladruncolo da strada, era figlio di padre ignoto, era un paesano, era un mannaro. C'erano talmente tante cose per cui veniva denigrato costantemente, che passare per mercenario senza morale o scrupoli non gli faceva né caldo né freddo.

"Mi stai pigliando per il culo, vero Milord? Spero solo tu non porti questa gente a morire in maniera atroce. Ma d'altronde... Finché c'è libertà di scelta, io scelgo di portare le mie chiappe al sicuro."

Ovviamente, lo pensò ma non lo disse. Sorrise, e chinandosi lievemente in avanti come l'artista che lascia il palco fece un passo all'indietro.

«Allora le nostre strade si separano qui, signori e signorina. Tornerò sulla barca che ci ha portato qui e vedrò come sta Annette. Vi auguro tutta la fortuna di cui avrete bisogno.»

Si sarebbe quindi rivolto al capovillaggio per farsi spiegare la strada per tornare in spiaggia. Se gli avessero dato una guida l'avrebbe accettata volentieri, altrimenti si sarebbe fatto strada da solo nella foresta, sperando di non incappare in altri seguaci di Silnis.
 
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view post Posted on 29/4/2017, 09:35
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scusate il ritardo, ho avuto giorni tremendi e senza internet per giunta


Reenar guarda un po deluso il suo compagno, sperava davvero che l'imperiale avrebbe accettato la proposta d ed l lord, ma purtroppo ha scelto una via piú comoda e sicura.

-Xhut! Mi dispiace davvero, in questa impresa ci avrebbero davvero fatto comodo due braccia in piú. Però... Io accetto volentieri i 50 septim extra, il sangue di Silnis scorrerà piú volentieri sulla mia lama.

Risponde all'offerta del lord, in fondo anche lui è partito con l'intento di divenire un mercenario, e 50 pezzi in piú non possono che far comodo nelle tasche del lucertolone
 
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view post Posted on 30/4/2017, 13:35
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Bartlesby annuì alle parole dell'Imperiale. Se non altro, era stato diretto e sincero, e, per qualcuno che, come lui, aveva passato la vita tra i nobili di Daggerfall, quelle erano doti encomiabili.
Molto bene, signor Eurus, la decisione è quindi presa. Le auguro buona fortuna nel suo viaggio di ritorno e nelle sue future avventure, di qualunque tipo esse siano.
Rivolse quindi un cenno della testa di saluto all'uomo, mentre questi riceveva la risposta voluta dal Bosmer.
Avete eliminato i due guerrieri sulla spiaggia, corretto? Secondo i loro movimenti, i loro cambi di guardia avvengono una volta al giorno... Decisamente troppo distanti l'uno dall'altro, ma Silnis sembra essere molto sicuro di se, e questo le tornerà utile. Non dovrà far altro che ripercorrere la strada che avete seguito per arrivare fin qui, non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo salvo qualche animale, ma i più pericolosi si avvicinano molto raramente alla spiaggia.
Da un lato comprendeva bene come l'Imperiale non volesse avere a che fare con quella che sembrava una missione suicida, ma dall'altro non poteva certo apprezzare come si stesse lavando le mani della sua situazione. D'altronde, però, cosa poteva aspettarsi? Non era uno del suo popolo.
Signore, ci sono rimasti solo due combattenti... Questa caccia diventa insostenibile.
Bartlesby si voltò verso Jerr, che lo guardava con apprensione. C'era una piccola parte di lui che voleva urlare contro l'Argoniano di smetterla di tentare di andarsene, ma quella parte era sempre stata eccessiva. No, il suo fido maggiordomo aveva ragione. Poteva aiutare in combattimento, ma non sarebbe bastato. Per quanto non volesse, quindi, fu costretto ad annuire.
Non è il caso di tornarcene a casa, allora?
Non posso farlo, Jenkins.
Ma signore!
Mi stai chiedendo di lasciare queste persone in balie di criminali! Di ritirarmi prima di sapere se quella bestia esista o meno!
Comprendo che non riesca ad accettarlo, signore, ma una sfida del genere con solo due persone sarebbe un suicidio! Non posso permetterle di mettere a rischio così le nostre vite!

Il Bretone osservò l'Argoniano, paonazzo per quanto potesse esserlo un rettile. Non stava sbagliando, e lui lo sapeva bene. Si guardò attorno, sconsolato. Aveva ragione, non potevano andare avanti. Non aveva scelta se non...
Si bloccò. Qualcosa aveva attratto la sua attenzione. Si alzò in piedi con uno scatto e puntò un dito verso il villaggio.
Quella! Cos'è quella?
Il vecchio Bosmer, sorpreso da quello scatto improvviso, guardò nella direzione indicata, e non gli ci volle molto a capire cosa avesse agitato tanto Lord Bartlesby.
È una voliera... Alcuni dei nostri giovani decidono di formarsi esplorando le vostre terre, e noi cerchiarmo loro dei passaggi sicuri con piccioni viaggiatori. Non penso sia niente di così incredibile, però...
È la soluzione ai nostri problemi, caro lei! Jenkins, pergamena, penna e calamaio, presto!

L'Argoniano eseguì, e il Bretone si mise a scrivere frettolosamente, con una grafia meno precisa di quanto non usasse di solito. Non che gli importasse troppo.
Hai ragione, Jenkins, hai proprio ragione! Non possiamo cavarcela da soli, ma se saremo fortunati non ne avremo bisogno!
Finì di scrivere, quindi mostrò il frutto del suo lavoro a tutti.

CITAZIONE
A tutti i valorosi avventurieri della Città Imperiale!
Una pacifica isola a largo della costa di Anvil è sotto assedio da un culto di folli. Il qui presente Lord Edward Bartelsby Montgomery Lipton Le Fanu Shillelagh di Camlorn chiama a raccolta avventurieri per assisterlo ad eliminare questa minaccia e scoprire il segreto della misteriosa creatura che si nasconde nelle caverne dell'isola. I volontari verrano ricompensati con 350 Septim a testa. Recarsi alla nave nota come La Balena Sculettante, al porto di Anvil, per prendere parte a questa spedizione.

Le spiace se usiamo un vostro piccione viaggiatore per mandare un messaggio alla Città Imperiale?
Il Bosmer prese la pergamena dalle mani di Bartlesby, la lesse, scosse lievemente la testa alla menzione della creatura e chiamò un giovane di passaggio. Usando la lingua della tribù, ancora oscura ai viaggiatori, gli diede un ordine molto rapido, e questi annuì, prese la pergamena dalle sue vecchie mani e corse verso la voliera. Il Bretone, intanto, si era voltato verso Jerr.
Jenkins, raggiungi la nave finchè la strada è sicura, e informa il comandante che raddoppierò la sua paga se tornerà ad Anvil e ci porterà altri combattenti.
Jerr annuì, giusto un poco spaventato, e decise di mettersi in marcia immediatamente, sperando che il suo sangue Argoniano decidesse finalmente di essergli d'aiuto e lo rendesse più furtivo di quanto non fosse normalmente. Per concludere, si rivolse ai due avventurieri rimasti.
Mettetevi comodi, signori. Temo che dovremo attendere un po'.

IMPORTANTE
CITAZIONE
Turni liberi fino all'arrivo di nuovi giocatori.
 
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view post Posted on 30/4/2017, 14:56
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Salt Lake city

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Con sguardo lievemente sconsolato, Reenar osserva il suo "collega" allontanarsi in direzione della spiaggia. Non conosce quell'uomo e, a dirla tutta, non gli sarebbe importato poi piú di tabto il suo destino, solamente a lui non piacciono i lavori a metà. Complicazioni del genere sono sempre previste in questo genere di lavori, ed il conte ha anche accettato un buon aumento della paga, quindi l' argoniano non comprende molto bene le motivazioni del coloviano ma, ormai, poco importa.

Inoltre, trova snervante tutta questa poca fiducia nei loro confronti, è da quando ha messo piede sull'isola che non sente altro di quanto siano inesperti o di come non siano ottimi combattenti. Sono tre elementi, quattro, contando il suo compagno della palude. Anche se quest'ultimo si fosse messo solo a tirare sassi, contro silnis ci sarebbero stati una strega, un guerriero e un tiratore di tutto rispetto, per non contare che qualche guerriero delle ombre avrebbe potuto accompagnarli. Ma il Lord, o meglio il suo maggiordomo, non sente ragioni e corre a scrivere una lettera di soccorso per Cyrodiil.

Inizialmente il rettile osserva la piccola bretone ma, oltre ad uno sguardo corrucciato non traspare molto altro da lei.

-Signori, tutta questa inattività mi stà... Appassendo. Vado a prepararmi per l'imminente scontro, se mi cercate sarò qui fuori.-

Reenar, dal canto suo, non si sente poi cosí scarso, cosí con quelle parole taglia corto e si congeda dai Bosmer.

Nonostante l'attacco e le mura, nel villaggio si respira ancora una aria abbastanza tranquilla, come se tutti volessero semplicemente ignorare gli ultimi avvenimenti e tornare alla vita di prima. Guardandosi un po in giro l'argoniano riesce a trovare un posticino tranquillo dove fermarsi e, una volta sistematosi, incomincia a riscaldare i muscoli con delle flessioni, lo aspetta una dura battaglia da li a poco.
 
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