Lilith, la guercia

Lilith (o almeno, oggi si fa chiamare così) nacque in un piccolo villaggio poco conosciuto, governato da un signorotto locale che amava tiranneggiare con i suoi abitanti. La madre di Lilith era una prostituta senza un soldo, che venne lasciata dal compagno dopo la nascita della figlia. L'abbandono del padre fu la causa dell'odio di Lilith verso gli uomini, che considera vili maiali. Durante l'infanzia della giovane Nord, la madre cadde in preda a una forte depressione, che gettò la donna nell'alcol e, inevitabilmente, nei debiti. Sebbene la piccola Nord venisse fortemente trascurata dalla madre, Lilith era una bambina volenterosa e gentile, e fece del suo meglio per estinguere i debiti della madre svolgendo lavori fin dalla tenera età. Purtroppo l'impegno della bambina non fu sufficiente e ben presto, quando Lilith ebbe 14 anni, arrivò lo sfratto. In preda alla disperazione, la madre prese una drastica decisione: vendette la figlia come serva al signorotto locale, e grazie ad i soldi guadagnati riuscì a tornare alla sua vita di prima. Alla magione del nobile, Lilith venne maltrattata e costretta a lavorare come un mulo. Le sue condizioni di vita erano pietose: le era concesso un pasto al giorno a base di pane e acqua e il suo letto consisteva in una tavola di legno e una piccola coperta che a malapena le copriva le ginocchia. Un giorno Lilith, stanca della cattiveria del signorotto, disubbedì ai suoi ordini e per punizione venne gettata nella gabbia dei feroci cani da caccia del padrone. Dopo ore e ore di urla e sangue, la ragazza uscì dalla gabbia. Ebbe salva la vita, ma perse l'occhio destro e il suo corpo fu marchiato da innumerevoli cicatrici. Fuori di sé dallo sconforto, la personalità gentile e laboriosa che aveva caratterizzato la giovane svanì per sempre, lasciando spazio ad una Lilith fredda e senza pietà per nessuno. Decisa ad andarsene da quel luogo maledetto, dopo aver rubato un coltello dalle cucine, si recò nella stanza del padrone addormentato e lo pugnalò più e più volte al petto togliendogli la vita. Prese il mazzo di chiavi dal cadavere del signorotto e fuggì nella notte senza lasciare traccia. Uscita dalla magione, il primo luogo dove Lilith volle recarsi fu dalla madre. Decise di far pagare alla donna il prezzo del suo dolore, delle sue torture, della sua solitudine. Il prezzo fu pagato a costo della vita di quella che ormai Lilith si disgustava a chiamare "madre". Da quel sanguinario giorno la giovane Nord viaggia per tutta Cyrodil con la sua nuova identità, decisa a punire chiunque osi importunare la libertà che si è guadagnata. Sebbene non lo abbia mai ammesso a nessuno, la ragazza è ora in costante ricerca del suo misterioso padre, che considera il vero responsabile delle sue sofferenze.

OH NO, UN'ALTRA