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Monta, Il Vichingo

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view post Posted on 29/3/2015, 03:00
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Wanderer

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Nome: Ragnarr Loðbrók, ma si fa chiamare Monta "Barba Rossa" da tutti.

Razza: Nord

Data di nascita: 16, Stella della sera. si sa solo il giorno ma non l'anno

Età: 23 anni

Luogo di nascita: Dawnstar.

Fede:
Crede fortemente nei Nove divini e spera di raggiungere Sovengard con onore.

Abilità:
Maestro nell’uso dello scudo e dell’ascia, non disprezza l’uso dell’arco per ripulire silenziosamente un covo da saccheggiare o per uccidere un bersaglio. Abile scassinatore, è anche uno dei migliori fabbri di Skyrim nonché abile incantatore; ultimamente, passa il tempo libero con lo studio dell’alchimia.

Attività redditizie:
Razziatore di villaggi, Bandito, Truffatore, Ricettatore, Spacciatore di skooma, Mercenario, Cacciatore di taglie (nei paesi dove non è ricercato) Muratore, Fabbro e Incantatore.

Aspetto:
Monta è uno di quei Nord che ti vorresti fare amico e allo stesso tempo evitare: alto circa 2 metri e con le spalle più larghe di quelle di un toro, lo si vede andare in giro vestito con un armatura pesante composta da pezzi diversi (non ha un buon gusto per l’estetica), ma è sempre accompagnato dalla sua fidata ascia e dal suo scudo con cui carica i nemici.
Quando si toglie l’elmo, Monta fa sfoggio di una lunga chioma castana di capelli ricci intrecciati sui lati, sopra le orecchie, e di una folta barba rossa, da cui deriva il nome di battaglia che contrasta con i suoi capelli castani e risalta gli occhi verdi. Ha uno sguardo che ricorda, secondo di chi lo ha guardato bene negli occhi, di un vecchio lupo stanco, ma probabilmente è un impressione dovuta alla sua tintura di guerra viola che usa sugli zigomi per intimidire il nemico... o forse perchè non l'hanno visto in battaglia.

Tecnica di combattimento:
Monta sì è abituato fin da subito all'uso dell'ascia, la considera come: "l'estensione naturale del braccio", e cosa simile pensa dello scudo. Per questo ha sviluppato una sua tecnica di combattimento, che si basa prima di caricare e/o stordire l'avversario con lo scudo per poi sfinirlo e massacrarlo con l'ascia.

Atteggiamento:
Monta è un Nord amante del divertimento, ma è sempre attento all’affare ed è facilmente irritabile; in casi estremi, se non riesce ad incutere terrore all’avversario con la stazza, si può vendicare sull’intera città saccheggiandola.
Si può fare amico facilmente offrendogli una bottiglia di idromele o, meglio ancora, qualche bottiglia di birra; lui ricambierebbe raccontando di battaglie vissute in passato o dei saccheggi che ha fatto con i sui genitori quando ancora navigava, o ancora di come abbia conosciuto le contadine di mezza Tamriel, il tutto condito con un linguaggio degno di uno scaricatore di porto; restando comunque sempre vago sulle sue attività illecite nella provincia di Cyrodiil.
Monta, inoltre, Cerca sempre di rifilare qualche chincaglieria rubata agli stranieri o di vendere della skooma di alta qualità ai ricconi che incontra nei suoi viaggi e, nel caso la giustizia lo becca con le mani nel sacco, non si fa troppi problemi a sbarazzarsi di loro, cercando di evitare di uccidere civili: “non si sa mai” disse una volta, “magari un giorno potrebbero essere venduti come schiavi”.

Storia:
Monta nacque in una casetta poco fuori Dawnstar, ormai distrutta e smantellata dalle intemperie, da una copia di banditi saccheggiatori, che erano tornati a Skyrim apposta per la nascita del piccolo; Essi, infatti, facevano parte di una compagnia di saccheggiatori che attaccava e razziava i paesi e le fattorie sulle coste di Tamriel occidentale, e si erano tenuti una piccola pensioncina per qualche anno di tranquillità. Quando Monta ebbe 9 anni, il padre volle fondare un nuovo gruppo di banditi per tentare fortuna ad oriente, e partì in una fredda giornata di primavera, con la promessa di ritornare e che avrebbe mandato lettere il più possibile per rassicurarli.
5 anni passarono e Monta, data la sua stazza sviluppata, lavorò come manodopera nella costruzione di barche e case a Dawnstar, prendendo qui il suo soprannome (il suo vero nome è Ragnarr Loðbrók), finchè una sera, una nave attraccò in un piccolo fiordo lì vicino e ne usci suo padre con 3 sacchi pieni d’oro, dicendo che aveva trovato fama e fortuna saccheggiando navi vicino a Morrowind, e che avrebbe voluto portare con sé moglie e figlio. Monta era sempre rimasto estasiato dalle lettere del padre e sognava il giorno in cui suo padre sarebbe ritornato e che sarebbero andati combattere tutti uniti in famiglia, e fu veramente entusiasta di partire!
7 anni passarono mestamente tra le onde, e Monta crebbe in forza e abilità, ma lentamente cominciò a stancarsi della vita di mare. L’episodio che gli diede la certezza di lasciare la vita da pirata fu quando vide un enorme mostro marino attaccare e distruggere in un attimo la nave che volevano abbordare, lasciandolo con un sorriso nervoso sulle labbra per una settimana.
Una mattina, raggiunsero un piccolo fiordo interno di Morrowind e lì, in un momento di silenzio e commozione generale dove "tutti piansero lacrime asciutte", salutò suoi genitori e i compagni di viaggio per l’ultima volta, con la speranza di rivederli.
Monta scese a Necrom, per girare Tamriel all’interno, svolgendo lavori inizialmente come muratore e scaricatore di porto, passando poco dopo a lavori come assassino, spacciatore di skooma, mercenario e razziando i villaggi che trovava sulla strada... finchè un giorno, fu accerchiato e battuto da una brigata di imperiali diretti verso Bruma, dove stavano conducendo Za'kir, un Khajiit arrestato per spaccio di Skooma e ricettaggio. Fortunatamente per Monta, anche se lo sovrastavano in numero, le guardie che lo catturarono erano poco più che reclute poco informate sul suo conto che, senza preoccuparsi troppo, gli legarono semplicemente i polsi dietro la schiena con una corda, cosa che avevano fatto a Za'kir, a cui però avevano messo dei guanti in ferro, per evitare che usasse le unghie per tagliare la corda.
Nei suoi lunghi viaggi in mare, Monta era accompagnato da un bandito di nome Floki, che si divertiva a legarlo nei modi più assurdi alla branda per fargli saltare la colazione; quindi per lui una corda legata ai suoi polsi non sarebbe stato un problema, ma, guardando il cielo, vide che era sera, decise di aspettare la notte per agire.
Furono legati a due pali per terra, a circa due metri dal fuoco del campo improvvisato, con le spalle rivolte verso le guardie che potevano vedere i lacci; i due erano ad un metro scarso tra loro. Affamato, Monta strisciò con il sedere intorno al palo e chiese del cibo, ma tutto quello che ricevette fu un tozzo di pane duro scagliato sul naso da un Bretone ubriaco, cosa che fece sogghingare tra sè il Khajiit; Stupido gatto, pensò Monta squadrando il Khajiit, ride bene chi ride ultimo, cominciando a pensare a come vendicarsi del Bretone.
A notte fonda, era rimasto un solo Imperiale stanco a fare da guardia ai due criminali, talmente appisolato che non sentiva i discorsi che facevano: "...quindi tu la skooma la rivendi a 45 septim al pezzo? ma sei un ladro!" "Za'kir deve pur trovare un modo per mangiare..." "Si, ma chi te la compra a quel... aspetta... l'Imperiale si è addormentato... mi alzo piano piano..." "Sono sicuro quell'Imperiale ha usato la Skooma di Za'kir" "Allora pensaci tu quello, io voglio Il Bretone! ora ti libero.".
Nel silenzio più totale, i due ripulirono il campo, lasciando per ultimo il povero Bretone che, ignaro, dormiva nella sua tenda da sergente; "comincia a raccattare la loro roba che la rivendiamo da qualche parte, io ti raggiungo quando ho finito con lui" disse Monta a Za'kir con un sorriso tra il sadico e il divertito sulle labbra, togliendo la testa metallica alla sua ascia ed entrando silenziosamente nella tenda, lasciando presagire al Khajiit nulla di buono...
Il mattino dopo, i due scavarono una fossa di discreta profondità dove buttarono i cadaveri dei soldati uccisi, venendo aiutati da un Imperiale resucitato dal Khajiit; "non ne manca uno?" chiese Za'kir, distruggendo intanto l'imperiale con una palla infuocata, tramutandolo in un cumolo di cenere "hahaha no no, sono tutti sotto terra... o quasi" disse Monta salendo sul carro, facendo segno al suo nuovo amico di prendere l'ultimo sacco con i loro viveri. Za'kir si avvicinò al sacco, ma fece un salto piuttosto alto per un Khaliit, soffiando dallo spavento, quando vide sbucare da sottoterra i piedi di un uomo da dietro il sacco, facendo quasi cadere dal carro Monta dalle risate.

Edited by Monta_rag - 6/7/2015, 21:16
 
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view post Posted on 30/3/2015, 00:07
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Molto interessante, ma c'è un problema: il tuo PG non può essere il dovakiin. Il GDR, infatti, è ambientato a cyrodill post crisi dell'oblivion
 
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view post Posted on 30/3/2015, 20:57
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ok, ho capito... vedo come cambiare il finale...

Là, dovrebbe andare, che ne dite?

Edited by Monta_rag - 30/3/2015, 23:41
 
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view post Posted on 1/4/2015, 11:54
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Molto meglio
 
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