Cacciato, Fantasy/Horror

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CAPITOLO 4: SPERIMENTAZIONI

Nulla poteva prevedere cosa stesse accadendo quella notte in ciò che rimaneva del vecchio forte Caractacus.

Trappole e barricate erano state piazzate lungo il perimetro,le falle erano state tappate o rinforzate, nuove pietre stavano prendendo il posto delle vecchie e tutto ad un ritmo totalmente inumano.

Ma ciò che più inquieta non è la rinascita del vecchio forte imperiale, ma le urla, i lampi violetti ed il fumo che fuoriescono dal suo interno.

Mai il mondo aveva osservato nulla di simile. Grosse macchine stridenti, di un metallo violastro sconosciuto all' uomo che si alimentava con la potenza dei fulmini del cielo e vomitava fumo cremisi.

L' interno del vecchio forte non esisteva più, le pareti interne erano tappezzate di macchine, giroscopi ed altre diavolerie simili a quelle delle antiche rovine dwemer, ma migliorate.

Al centro di tutto, stavano due troni metallici, con tubi e cavi che fuoriuscivano dallo schienale e dai poggiabraccia che li collegavano con l'intera struttura.

Wofgan spezza artigli era li ad ammirare il suo capolavoro, lisciandosi la folta barba con aria compiaciuta. Mai umanità aveva visto nulla di simile, e mai la vedrà dopo essere stata sterminata.

-E' stato tutto completato, signore!-

Disse il giovane comandante del Nord

-Bene Ragazzo.. è ora di fare una prova. Porta qui la bestia.-

-Subito signore!- Esclama il ragazzo
-PORTATE LA CREATURA E LEGATELA IN POSIZIONE!-

Due uomini nerboruti in armatura pesante entrarono nella stanza trascinando a peso morto una giovane fanciulla. lei era completamente nuda, e sul suo corpo erano presenti evidenti segni di torture e molestie. Il sangue gli colava dalla bocca mentre i due uomini la trascinavano lentamente verso il trono di destra.

Wofgan fece segno di fermarsi ed i due uomini lo fecero. Poi si avvicinò lentamente alla donna, prendendola per i capelli per tirargi di colpo la testa all' indietro, scoprendo il volto scarno ed ossuto e fissandola negli occhi rossi rivelandone la vera natura.

-Vampiri...- Sussurrò Wofgan

-Deboli bastardi vigliacchi... Solitamente caccio prede più forti ed onorevoli, ma quest'oggi mi accontenterò di te. Stai per fare parte di un piano molto più grande, quindi gioisci...- Lasciò i capelli e la testa ricadde, quasi priva di forza.

-Legate questo abominio-

I due uomini obbedirono e legarono la giovane vampira alla sedia, fissandola con cinghie metalliche ai polsi ed alla testa.

-Ora che si fa signore?- Chiese il giovane comandante

-Cosa si fa? semplice. Serve un volontario...-

-Ma...- Il giovane non finì di parlare che Wofgan lo prese con tutta la sua forza, sollevandolo e scagliandolo sul trono -LEGATELO!- urlò

-NO! LA PREGO, NOOOOOOOOOOO...!-

I suoi uomini ubbidirono e lo fissarono al trono tra le urla e i calci del giovane

Wofgan di avvicinò al giovane, che supplicava il Nord tra singhiozzi di puro terrore

-Vedi di non fallire, ragazzo... o dovrai risponderne a Malog Ball e Mehrunes Dagon in persona.-

-Signore... La pregolapregolaprego....-

-Attivate la Macchina!- Disse il nord con un gesto, un sottoposto abbassò una leva, ed il ronzio divenne quasi insopportabile. Nuvole di fumo eruttarono dai comignoli metallici, e i lampi violetti fuoriuscivano dalle macchine come impazziti.

-SIAMO A META' POTENZA, SIGNORE!- urlò un' uomo, che a stento sentiva se stesso

- Vedi di non deludermi, ragazzo.- disse nuovamente Wofgan al giovane secondo.

-MASSIMA POTENZA! ORA!-

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-

Un' altra leva si abbassò, e l'interno del forte fu come preso da una tempesta di fulmini.

Il ragazzo e la giovane vampira stavano urlando, ma in un urlo sordo. Avevano espressioni di puro terrore dipinte in viso, e lacrime uscivano dai loro occhi, ma non si udiva suono. tra gli sguardi meravigliati delle truppe di Wofgan, un' aura violastra si leva ed avvolge i due troni, la vampira comincia lentamente a prendere fuoco, ustionandosi e sgretolandosi come sabbia al vento, rivelando strato dopo strato, fino ad arrivare allo scheletro, mentre ad al ragazzo moninciano a comparire strani simboli rossi luminosi sulla pelle.

Quando anche lo scheletro cominciò a sgretolarsi, l'aura che avvolgeva i troni esplose, e da forte Caractacus si levò una colonna di energia viola...

CAPITOLO 5: SEGNALI

Il piccolo gruppo si accampa a circa una giornata di cammino dall' insediamento imperiale di aleswell, era ormai notte inoltrata quando l'attenzione del gruppo venne attirata da una forte esplosione seguita da un lampo viola che squarciò il buio della notte. Ma quello non era un lampo qualunque, in quanto partiva dal terreno, non dal cielo, lasciando il gruppo esterrefatto...

CAPITOLO 6:RISPOSTE

Le lune si levano quiete nel cielo notturno proiettando sul mondo una flebile luce, che viene filtrata dal fitto fogliame della foresta rendendo il bosco quasi totalmente buio. In questo momento qualcosa sta risalendo per le pendici della Grande Foresta, un'argoniano armato di ascia che si trascina dietro un grosso nord in armatura. Arrivati nel bel mezzo della foresta il lucertolone si ferma, lega i polsi e le caviglie del nord per poi estrarre una fiala e versargli qualche goccia di liquido nella bocca. Dopo qualche istante il nord incomincia a riprendere i sensi.
-Dove...-
-Risparmia il fiato e dimmi il piano del tuo capo- tagliò corto Draa'Xs
-tu! Mi hai drogato, vero? Cosa ne hai fatto di mio fratello? -
-esattamente ciò che farò a te se non mi rispondi. Qual'é il piano del tuo capo?- rispose l'argoniano.
-Muori lucertola!- rispose il nord sputandogli contro.

Un movimento rapido, ed il piede destro del nord volò via tra zampilli di sangue
-WHAA... MA CHE... SEI PAZZO!-

-Dimmi il piano del tuo capo, o ti farò a pezzi pezzo per pezzo- dice pacato l'argoniano, mentre lega stretto il moncherino del nord per non farlo morire dissanguato

-Non ti dirò nulla stupida bestia...-

Un rombo sordo, un tuono a ciel sereno, ed un lampo viola si leva dal terreno nella direzione di Aleswell, squarciando il cielo ed illuminando la notte.

-Troppo tardi lucertola...-

-Cosa é stato? Dimmelo!- Sbraita Draa'Xs

-Stupido stolto...-
La lucertola alza la sua ascia ed il nord si affretta a rispondere

-Bal... Molag Bal. E Mehrunes Dagon.- dopo queste parole, il nord cominciò a ridere..A Draa'Xs bastarono questi due nomi per trasalire. Un rapido sibilo, e la testa del nord rotoló lontano dal corpo, facendo tacere la risata, che però ancora echeggiava nella mente dell'argoniano.

"Dagon e Bal? Quel dannato é totalmente impazzito e fuori controllo. Devo tornare al mio rifugio e prepararmi. Piazzerò anche delle trappole... Che Mara ci aiuti!.. Mi aiuti..."



Edited by Medlar - 22/4/2015, 08:56

Erasmus era in esplorazione nei pressi di Forte Caractacus, stava su una collina vicina vedendo cosa stava succedendo nel vecchio forte con un cannocchiale fino a quando sentì delle urla e l'attivazione di un marchingegno. Doveva riferire agli altri quello che aveva visto e escogitare un piano, sì udii un forte boato e un tuono.

"Per Akatosh, cos'erà quel fulmine ? Mmm, devo farmi venire delle idee."

Poco tempo dopo al campo.


"Ascoltate ragazzi, ho visto e sentito delle strane cose in quel vecchio forte.
Ho sentito una donna gridare e un Nord urlare "Attiva la leva!!!!!", poi ho visto una tempesta di fulmini e un forte boato.
Quando ho visto con il mio cannocchiale per vedere il forte era ancora pieno di banditi, dobbiamo escogitare una strategia per spazzarli via.
Idee ?"

Edited by Al3ssio97 - 17/4/2015, 17:17

CAPITOLO 7: TEMPO DI DECISIONI

Quella che era iniziata come una semplice missione epurativa si era appena trasformata in qualcosa di più complesso. Qualcosa era cambiato, ed il gruppo lo sapeva, quel lampo innaturale che aveva squarciato il cielo pochi minuti prima aveva annientato la loro sicurezza ed aveva intillato nei loro cuori sentimenti come paura, ansia o addirittura rabbia, sebbene si guardassero dal farlo notare l'uno con l'altro. Carullis aveva riferito che, durante il suo giro di ricognizione, aveva visto partire il lampo dal vecchio forte Caractacus, ed il piano era semplice: dividersi in un giro di perlustrazione di 10 minuti per verificare l'entità del pericolo e decidere il da farsi... Ma, ciò che si trovarono davanti li lasciò senza parole. Il vecchio forte era stato nuovamente fortificato e reso operativo, nuove pietre sostituivano quelle mancanti, il perimetro era stato barricato e più di 20 uomini pesantemente corazzati ed armati stavano pattugliando l'area, mentre il forte stesso era avvolto da una fitta nebbia violacea, ed ap suo interno provenivano grida e urla strazianti. I tre rimasero nella'ombra per qualche minuto, in completo silenzio. Chi erano quegli uomini? Cosa facevano proprio li, sotto il naso della città imperiale? Invasori? Mercenari? La situazione era appena degenerata, la missione si era appena evoluta. Quella che era nata come una caccia all'uomo era appena divenuta una missione per la salvezza del mondo, ma i nostri tre eroi ancora non percepiscono la gravità della situazione. Assaltare il forte era fuori discussione, erano solo tre contro un piccolo esercito ben fortificato e le città più vicine erano Chorrol e la città imperiale. Cosa fare ora? Continuare con la missione? Tornare a fare rapporto alla torre? O chiedere rinforzi alla gilda di chorrol?

Erasmus sapeva che tre uomini contro un intera guarnigione di banditi non c'è l'avrebbe fatta, avrebbe dovuto chiedere aiuto alla Guardia Cittadina di Chorrol e alla Gilda, ma di certo non era una passeggiata.

"Devo decidere con Nisir e Varian il da farsi"

"Nisir, Varian! Dobbiamo decidere cosa fare con questo forte, è impossibile che noi tre riusciremo a scacciare un intero forte.
Quindi ho deciso di andare a Chorrol e chiedere aiuto della Guardia Cittadina e della Gilda, per riuscire a scacciare questi manigoldi."

"Erasmus, vorrei chiederti i turni di notte, se è possibile ?"

"Certo cara Nisir, allora i turni saranno: Io due ore, Varian due ore e te due ore. I turni dureranno dalle 00:00 fino alle 5:00/5:30."

"Vi vanno bene ?"

"Si si, caro Erasmus. Sono buoni, mi ricordano i turni della Legione Imperiale."

CAPITOLO 8: COME QUERCE E ASCE

Cosi il gruppo giunge ad una decisione. La missione epurativa era appena stata accantonata per fare fronte a questo nuovo, misterioso pericolo. La decisione di unanime: Erasmus e Varian andranno a chiedere supporto alla gilda di Chorrol, mentre Nisir resterà di guardia a forte caractacus nascosta fra le ombre, avvisando i due compagni di possibili sviluppi grazie al suo falcone. Cosi deciso, i 3 si separano. i due uomini si avviano sulla strada Nera verso chorrol, lasciando indietro la compagna. Il buoi della notte nasconde ciò che al giorno sarebbe visibile... Altre ombre si muovono tra le tenebre, e di notte la grande foresta é più viva che mai. Occhi scrutano, e asce sferragloano...

CAPITOLO 9: INCERTEZZE TRA LE STELLE

-E anche questa é fatta...- sussurra tra se e se l'argoniano. Tornato freneticamente al suo rifugio, Draa'Xs ha dato fondo alle sue conoscenze alchemiche ed alle sue scorte per prepararsi a... Qualsiasi cosa. É questo il problema... Lui non sa cosa lo attende. Veleni, pozioni, intrugli, unguenti... A cosa gli sarebbero mai serviti? A ciò che ha capito, il suo peggiore incubo si era appena alleato con due principi Daedrici. Dagon e Bal. Rivoluzione e Dominio. Cosa ci sarebbe potuto essere di peggio? Lui contro un esercito di proporzioni epocali. Mai il mundus ha visto qualcosa di eguale... E lui, da solo, avrebbe dovuto fermare... Questo.

Non ce la fa. Non può. Draa'xs guarda la boccetta che stringe nella mano, e con uno scatto d'ira la getta in terra, frantumandola. Poi si porta le mani tra le piume, si alza trattenendo i singhiozzi e corre fuori dalla sua caverna, scaricando l'immane peso che grava sulle sue spalle in un unico, rabbioso urlo. Draa'Xs urla al cielo, alle stelle che vedono e guida non il suo sventurato destino, facendosi beffe di lui e della sua miserabile vita mortale, mentre lo fissano dall'infinita dello spazio come miliardi di occhi, pronto a giudicarlo.

"PERCHÉ?" urla al cielo "PERCHE MI FATE QUESTO? COSA VI HO FATTO? PRIMA MIO PADRE... POI LA MIA FAMIGLIA... ED ORA... QUESTO? MARA... RISPONDIMI!"

Ma nessuna risposta giunge al saxhleel, se non la quiete notturna della foresta
Draa'XS piange in quel silenzio, si getta in ginocchio e piange stringendo il suo amuleto, unico ricordo della sua vita passata. Dopo essersi sfogato, il saxhleel si rialza e rientra nella caverna, gettandosi sul suo giaciglio improvvisato.
"sono l'unico che può fermare quel folle" si.illude Draa'XS.

"e se sarò solo... Lo farò... Solo"