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Un'avventura da prendere con le pinze

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Cratos998
view post Posted on 28/2/2015, 10:45 by: Cratos998




-Strada facendo ragazza... Ti dirò tutto più tardi! Non vorrai mica correre il rischio che qualcuno possa sentire?- Disse Arthus fissando nervosamente la gente che passava per strada.

-Ora ascoltami bene - continuò indicando una piccola bottega lì vicino -Entra lì dentro e di' al negoziante che ti mando io... Dovrebbe avere quel carico di gemme dell'anima.. "speciali"-
le disse porgendole una borsa di Septim -ecco, dovrebbero bastare.
Io nel frattempo vado a prendere il resto nella mia dimora-
concluse indicando una casa lì di fronte.

-Hai capito tutto?! Bene, ci vediamo qui tra cinque minuti!! esclamò correndo attraverso la strada in direzione dell'edificio.

Arrivato di fronte al portone ligneo, il vecchio tirò dalle tasche un grande mazzo di chiavi.
"Qual era quella giusta..
Forse questa?"

Pensò afferrandone una ed inserendola della vecchia serratura arrugginita.

Il vecchio provò più volte a far girare quella chiave, ottenendo soltanto un fastidioso tintinnio metallico, senza riuscire ad aprire il portone.

-Dannazione! esclamò mentre tentava di aprire con furibondi calci.

-WHAA!-urlò, quando la porta si spalancò di scatto sotto i suoi colpi.

Entrò allora nell'edificio ed aprì la porta della sua stanza.
Il locale era buio e tenebroso, soltanto le ragnatele pendenti dal soffitto, illuminate da delle piccole candele messe in cerchio perennemente accese, contrastavano l'oscurità di quel luogo.
Sulle pareti, ai primi soffi di corrente che agitavano le luci , si potevano notare alcuni strani simboli dipinti con sangue di capra.
"Allora.. Questo sì, questo no... No, nemmeno questo serve.. pensava Arthus rovistando un baule pieno di tomi, pergamene e affini.
Ogni tanto ne metteva uno dentro un sacco polveroso che si portava dietro da decenni.
Ad un certo punto, un rumore improvviso interruppe il silenzio.
Poi un altro.
Ed un altro ancora.
I colpi si facevano sempre più frequenti.
Arthus trasalì, mentre il frastuono agitava le piccole candele, che andavano ad illuminare ancora quei simboli arcani.
Poi si sentì una voce quasi infernale.

Brutto vecchio bastardo!! Hai di nuovo rotto la porta!!

Era l'inquilino del piano di sopra che colpiva furiosamente il pavimento.

"Meglio andarsene subito prima di ricevere una secchiata d'urina in faccia" pensò Arthus avvicinandosi furtivamente alla porta.

Arrivato sull'uscio, si guardò attentamente intorno.
Con un balzo fulmineo uscì in strada ed iniziò a correre verso il luogo dell'incontro.

Edited by Cratos998 - 28/2/2015, 12:46
 
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