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Un'avventura da prendere con le pinze

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Cratos998
view post Posted on 26/2/2015, 17:47 by: Cratos998




-Ancora! Non ne possiamo più delle tue assurde storie!- esclamò Valerius, mago del Collegio.
-Diamine Valerius! Non pensavo che ti saresti rifiutato di aiutarmi anche tu!- rispose il vecchio Arthus, guardandolo fisso negli occhi.
-Arthus ascolta- riprese il mago con voce più pacata- per noi sarebbe un assoluto spreco di tempo seguirti per trovare questa.."cosa",
e anche se tu dicessi il vero, e riuscissimo a trovarla, la sua utilità non ci interesserebbe completamente-
.
-Lo vedrete quando tornerò e mi farò un insalata con le vostre teste!!- gridò il vecchio alzando le braccia al cielo.
-Andiamo Arthus! Te l'ho detto mille volte di farti controllare da quel mio amico erborista Bosmer... dovrebbe avere qualche pozione di cura malattie adatta alla tua sindrome!
E poi come predenti di essere ascoltato da noi quando è chiaro come Masser e Secunda che la tua ragione ti ha abbandonato da tempo ormai!-
concluse Valerius.
A queste parole tutti gli altri maghi che osservavano la scena iniziarono a scambiarsi sguardi ironici, alcuni di essi addirittura non riuscivano a trattenere le risa, cercando di camuffarle in extremis con maldestri colpi di tosse.
-Eppure ci saresti stato utile- continuò- le tue conoscenze sui piani dell'Oblivion erano a dir poco ammirevoli, e ci sarebbero state di grande utilità in questi tempi bui per la nostra arte, sebbene ora non so cosa sia rimasto nella tua mente colma d'insania!-
Ve ne pentirete! Ve lo assicuro!- sogghignò il vecchio bretone- e non venitemi più a cercare quando trovate qualche codice in lingua dwemer o simili! Per me vi ci potete pure asciugare il deretano!
Detto ciò, Arthus voltò le spalle al grande cancello metallico che rifletteva i raggi aurei del sole, mentre tutti i maghi del Collegio rientravano a piccoli gruppi nell'edificio.
"Se solo la mente di questi stupidi umani fosse più affascinata dall'arcano in tutte le sue forme... Se solo potessero avere la mente per capire...
Però da solo non vai da nessuna parte caro Arthus! Il tuo Maestro te l'ha detto chiaro: ti serve un evocatore.
E' inutile stare ancora qui davanti, non sopporto quest'odore nausebondo di maghi, se si possono ancora definire tali.
Ormai loro si occupano solamente di politica in quest'era di caos, servono soltanto a fare qualche trucchetto da quattro soldi per impressionare l'imperatore di turno, poco prima che venga assassinato e deposto"
pensò tra sé e sé.
Osservò più attentamente con il suo solo occhio scampato al castigo della Pergamena il cielo, così splendido e colorato, riverbero della creazione divina, e poi osservò la gente che passava indaffarata tra un vicolo e l'altro, senza mai alzare le loro teste chine, "chissà dove corrono tutti al giorno d'oggi,e poi sarei io il pazzo".
-MI SERVE UN FOTTUTTO EVOCATORE!!- gridò.
E tutti si girarono verso di lui, chi con aria infastidita, chi con ironia.
Ma dopo pochi attimi tutti tornarono alle loro faccende ridacchiando.
Tutti tranne una piccola bretone appoggiata al muretto del Collegio, che lo osservava con occhi incuriositi.
La fissò, scrutandola attentamente.
Guardando i suoi occhi verde chiaro, era come se riuscisse a leggere in lei una curiosità ed un modo di pensare così simile al suo...
"Ah, probabilmente è l'ennesima maghetta che osserva il mio cappuccio da mago per tentare di comprarlo, strano ma in questi tempi di crisi succede troppo spesso, dovrei finirla di illudermi, a nessuno interessa veramente il mio progetto"pensò.
Arthus intrattiene una discussione animata con alcuni suoi vecchi amici del Collegio, i quali si rifiutano di aiutarlo, poi posa il suo sguardo sulla piccola bretone non capendo se ella sia incuriosita o semplicemente attratta da altro. :)


Edited by Cratos998 - 26/2/2015, 20:05
 
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