La spranga è fredda, sottile, durissima. Il metallo scuro schiocca sulla carne echeggiando nella stanza delle torture. Ci sono due guardie ad occuparsi dell'assassina, e a cambio si danno il turno ogni ora per continuare il pestaggio. Lilith non ha ancora detto una parola. Il sangue le cola su tutto il corpo scivolando sulla pelle nuda fin sul pavimento di pietra. Da almeno otto ore se ne sta legata a quel tavolo di legno scuro, oltre ad una considerevole quantità di sangue le hanno tolto anche i vestiti e tutti i suoi averi.
-Puttanella...-Sospira l'energumeno alle sue spalle dopo averle dato una scarica di bastonate sui fianchi. Almeno sei costole rotte e le altre incrinate, tutte le dita fratturate così come il naso e lo zigomo sanguinanti e l'anca. Le percosse le stanno lentamente facendo perdere i sensi, ma resiste e continua a non parlare. L'uomo lancia a terra la spranga ansimando, mentre l'altro si avvicina per prendere il suo posto
-Non ci siamo... sono stufo di andarci leggero, ci siamo divertiti abbastanza!-
-Io no!-Risponde l'altro per poi afferrarla violentemente per i capelli
-Hai ammazzato diciassette persone... e altri cinque potrebbero morire anche stanotte... una di queste era mia sorella-Con un ruggito comincia a sbatterle violentemente la faccia contro al tavolo
-Tu stupida puttana!!!-
-Tito calmati! Aspetta!-Lo ferma quell'altro. La guardia si volta ansimante, e riesce a scorgere un soldato dell'Ordine della Notte davanti alla porta. L'armatura metallica violacea, lo sguardo torvo e la katana dietro la schiena.
-Che succede qui?-Chiede.
Immediatamente le guardie si allontanano da Lilith, che sputa un molare sul tavolo assieme ad un fiotto scuro di sangue e saliva. L'uomo dell'Ordine della Notte incrocia le braccia mentre un suo collega si avvicina dicendo
-Lord Velan ha ordinato che fossimo noi dell'Ordine della Notte ad occuparci delle indagini sull'attentatrice-
-Sì beh, e allora perché nessuno si è preoccupato di parlare a questa psicopatica da che è stata portata qui?-Chiede arrogantemente una delle due guardie. Lilith perde i sensi, e i due dell'Ordine della Notte si avvicinano
-Dalle qualche goccia di pozione di cura per farla riprendere, facciamole qualche domanda-
-Certo...-Risponde l'altro avvicinandosi mentre il collega si china tirando su la testa della ragazza per poi voltarsi verso le guardie
-Voi due, fuori da qui! Ce ne occupiamo noi, lasciate qui le chiavi-Le guardie si allontanano infuriate, poi l'uomo gli chiede
-Dove sta la sua cella?-
-Nel braccio est, con tutti gli altri prigionieri...-
-Se la porteremo lì gli altri la stupreranno e uccideranno-
-E allora?-Chiede l'energumeno pulendosi le nocche insanguinate
-E allora ci serve viva finché Lord Velan non deciderà che farne-
-Lord Velan non è al di sopra della legge-
-Che vorreste dire con questo?-
-Che la legge imperiale prevede la pena di morte per chi attenta alla vita di un membro del Consiglio degli Anziani-Uno dei due dell'Ordine fa bere la pozione di rigenerazione alla ragazza, le cui ferite cominciano a rimarginarsi.
-Morirà... ma prima Lord Velan ha richiesto un colloquio con lei-Lilith riprende i sensi e tossisce espellendo tutto il sangue che aveva in gola. Le ferite si rimarginano lentamente, e un attimo dopo le due guardie se ne vanno socchiudendo la porta della stanza. L'assassina riprende a respirare, mentre uno dei due si assicura che le guardie se ne siano andate l'altro si avvicina a lei assicurandosi che non sia più ferita
-Stai bene? Riesci a muoverti?-Le chiede con voce gentile. Lei non si muove, continuando a rimanere impassibile, ma improvvisamente l'uomo comincia a prenderla violentemente a pugni sul viso coi suoi guanti metallici. Le spacca il naso e la riempie di lividi. L'ultimo pugno però rivela un particolare inquietante: l'impatto le fa uscire dall'orbita destra l'occhio verde, che rotola in avanti sul tavolo sporco di sangue. L'uomo affianco a lei lo prende con la mano e lo pulisce
-Ah-Sospira stupito, poi, con tutta la forza che ha, glie lo ricaccia dentro facendola quasi urlare di dolore. Si trattiene, e ansima mentre l'uomo le sistema l'occhio di vetro dentro l'orbita. Lei non fa una piega, ma a fatica nasconde il dolore. L'uomo dell'Ordine della Notte si mette dietro di lei a braccia conserte e chiede
-Chi sei? Perché hai tentato di uccidere Lord Velan? Lavoravi da sola? Hai colleghi o mandanti?-Lei non risponde, e lui le tira un pugno sulla nuca che quasi la stende.
-Chi sei? Perché hai tentato di uccidere Lord Velan? Lavoravi da sola? Hai colleghi o mandanti?-Di nuovo non risponde, quindi la colpisce con un altro pugno ma stavolta tra le scapole
-Chi sei? Perché hai tentato di uccidere Lord Velan? Lavoravi da sola? Hai colleghi o mandanti?-Le chiede...
CITAZIONE
Turni: Maka ( Lilith )
Regole/Obiettivi/Limitazioni: Lilith non può liberarsi