The Elder Scrolls Forum - ESO, Skyrim, Oblivion, Morrowind & GDR

Tra le mura della Locanda

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Szilas
view post Posted on 13/1/2015, 22:34




Parlato, pensato, narrato.

-Una cena eh...d'accordo! Ma non tiriamola troppo per le lunghe, un tiro a testa e chi si avvicina più al centro vince.-
Dob si sgranchì le braccia, i polsi e le dita, poi si rivolse nuovamente all'oste e sbraitò:
-Oste! Un paio di coltellacci e un bersaglio per me e il mio compare, qui.-
L'uomo si allontanò per qualche attimo dal bancone e se ne andò a frugare in un grosso baule pieno di cianfrusaglie. Ne tirò fuori due coltelli da lancio di ferro battuto e quella che sembrava la ruota di un carretto adattata alla funzione di bersaglio, la attaccò al muro e porse ai due sfidanti un coltello a testa. Prima di tirare, Dob osservò attentamente la sua lama.
"Uh, bel coltello, appuntito e levigato a dovere. E ha anche l'aria di essere piuttosto bilanciato."
Il bosmer fece roteare un paio di volte il coltello in aria per verificarne la qualità.
"Ottimo."
Si allontanò dal bersaglio fino a una distanza di circa otto passi, si sistemò con il fianco destro rivolto verso il bersaglio, la mano sinistra dietro la schiena e il coltello nella mano destra. Si mise a farfugliare qualcosa in elfico, prese la mira e lanciò con grande calma. Il coltello volò per un tempo che pareva infinito e si conficcò nel bersaglio, a pochi pollici di distanza dal centro.
-Accidenti, c'è mancato poco! Va bene, argoniano, ora è il tuo turno.-

Riassunto: L'oste appende il bersaglio e da a Draa'Xs e a Dob un coltello a testa. Dob tira e il coltello si conficca poco lontano dal centro.


Dobby, lol
 
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view post Posted on 13/1/2015, 22:59
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Wanderer

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se fosse un gdr con contromaroni, nonchè gioco da tavolo, ci sarebbero dei dadi ed il numero più alto vince. mentre in uno online ci sono dei programmi per calcolare le probabilità, e la probabilità più alta vince. in questo ad minchiam, fuffa. ogniuno si rimetta la buonsenso della sua capoccia, per esempio, la mia sfida tra me e Dob, Dob è un elfo dei boschi. e come ogni altro Bosmer possiede un + 10 in arceria, che in un gdr significa un + 10 ad un eventuale abilità di mira. inoltre il suo pg ha molta esperienza come cecchino, il che nel gioco non significa molto se non: LUI C'HA PIU MIRA. il mio pg, invece è un argoniano. non possiede nessun bonus in arceria o mira particolare, e come scritto da me, con l'arco ha una pessima mira. con i coltelli è un po meglio in quanto sono armi ad una mano, e Draa'Xs non sopporta gli archi, ma comunque non ha tutta questa mira. le somme si fan da se, se si usa la logica ed il buon senso e non si deve per forza essere SUPERMEGAOWERPAWAAAAAAAAA come goku.

EDIT:Inoltre in un gdr è il master che tira i dadi o fa i calcoli di probabilità, un entità caotica ed imparziale esterna ai contendenti.
 
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Martykiin
view post Posted on 14/1/2015, 19:52




Parlato
Pensato
Narrato

Marty vide delle guardie entrare, e mettere fine alla rissa che era scoppiata, e che aveva attratto, come una luce attrae un insetto, molti dei presenti. Lei ovviamente rimase in silenzio ad osservare. Ad osservare quegli incivili che si muovevano in modo scomposto, borbottanto tra se e se, a bassa voce, molto irritata. Avrebbe davvero voluto ringraziare le guardie, ma... Capì che era meglio di no. Non voleva iniziare una nuova rissa, con tutti contro di lei.

Ok, il divertimento è finito. Filiamo a letto. pensò. Si tolse dai capelli la decorazione che indossava sempre. Una specie di gioiello, a forma di grande libellula, di pietra lunare ed argento, con le ali tempestate di piccoli zaffiri blu. Era un dono che le fecero i suoi genitori per il suo diciottesimo compleanno. Da quel giorno la porta sempre con se.

Poi però notò che l'argoniano di prima e il bosmer avevano già iniziato la partita a freccette. L'oste aveva già preparato il tutto.

Mmh... Immagino di poter rimanere qui ancora un po'. Mi sembra uno spettacolo più dignitoso della rissa tra animali di prima. Forse, potrei anche avvicinarmi ed osservare meglio...

Detto questo, si rimise la decorazione tra i capelli, e, cauta, si avvicinò ai due.

Sembra una cosa... Interessante. Sono curiosa di sapere chi vincerà Lo disse a bassa voce, mentre era di lato, ma lontana dai due, ad osservare. Da un lato, sperava la sentissero.


Riassunto: Marty stava per andare a letto, ma nota che Dob e Draa'Xs iniziano la gara di freccette. Incuriosita, decide di uscire dal suo angolino buio e andare a vedere


Edited by Martykiin - 14/1/2015, 23:11
 
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Lady Iris
view post Posted on 16/1/2015, 15:32




D'accordo, quindi ora, adeguandomi al risultato del sondaggio scriverò così:

Narrato
Parlato
Pensato

Finalmente la serata si stava facendo interessante.
Era bastato pochissimo per scatenare un tutti contro tutti, decisamente una delle situazioni più divertenti e pericolose.
Dopotutto era proprio così che aveva perso due denti...
E contratto la licantropia...
E ricevuto una taglia a...
D'accordo, non è interessante, dopotutto!
Dopo aver steso il poveraccio che colpa non aveva se non aver preso il bicchiere alla persone più sbagliata, davanti si era trovata un altro rissoso. Perse del tutto di vista l'odore strano proveniente da Draa' Xs, troppo concentrata sulla scazzottata.
Era piccola, ma si muoveva piuttosto rapidamente, e soprattutto non esitava a ricorrere a mosse poco ortodosse, come un considerevole calcio nei gioielli di famiglia al poveretto appena atterrato. Oh, era sempre così fac...
MACCHECA... il dolore arrivò rapido e soprattutto inaspettato.
La guancia iniziò a pulsare e ciò la fece indietreggiare di qualche passo, permettendole di rimanere in piedi solo per poco. un bastardo l'aveva appena centrata con un pugno in pieno viso che ebbe il potere, per un attimo di stordirla e farla restare con il capo chinato, poi però lo sollevò lentamente.
Un sorrisaccio, di quelli che non promettono nulla di buono, le solcò le labbra, e poco dopo l'uomo finì a terra.
Devo...fermarmi... pensò, respirando affannosamente, non tanto a causa della fatica quanto la bestia che, esaltata da tutto quel baccano, iniziava a farsi troppo aggressiva e soprattutto vogliosa di sangue, come spesso capitava devo fermarmi... si ripeté, e all fine si allontanò dal cuore della rissa per tornare al bancone.
Forse ora potrei...trovare quell'odore. pensò, ma non fece nemmeno in tempo a girarsi che ecco Guruk tornare alla carica. L'orco le porse un boccale di birra.
mh?
Non ho vinto niente, sono ancora in piedi...credo. dichiarò, ma la birra la prese lo stesso, perché non si rifuta MAI una birra. Ma prima l'annusò rapidamente, forse cercando qualcosa di strano.
Non trovò nulla e quindi ringraziò l'orco con un cenno e nulla più, cercando di far morire ogni tentativo di conversazione, cosa che non accade.
Guruk iniziò a parlare e già lei ne aveva abbastanza.
Mara dammi la tollerenza, che se mi dai altra forza finisce a casino... pensò, e per fortuna l'orco venne distratto da Z'mal, un khajiit che sembrava conoscere bene e lei poté tonare a godersi la sua birra. Nel mentre, le guardie avevano soppresso la rissa, e questo fece nascere una smorfia sul suo viso.
Nemmeno un fuoco di paglia.... pensò, poi il suo sguardo si posò sulla partita a freccette che si stava svolgendo tra il piccolo Bosmer e l'argoniano stiamo a vedere... e invece no.
Ecco di nuovo quell'orco tornare a parlarle...e subito un leggero tic le colse l'occhio destro, infastidita. Si presentò sperando che bastasse a fermare i tentativi dell'orco, usando il tono più sgarbato che poté, ma a quanto pare non bastava.
E poi non si andasse a dire in giro che non cerco di essere delicata. come una martellata su un alluce, ma dettagli.
Senti un po', facciamola finita. replicò lei, squadrando il grosso Orsimer con più arroganza di quanto si potesse permettere Adesso tu giri a largo, e per largo intendo che non mi rivolgi nemmeno la parola, ed io in cambio non ti faccio arrivare i tuoi affari ed indicò con un cenno del capo...sì, proprio l'amico numero uno di ogni maschietto in gola. D'accordo? le guance dell'orco divennero rosse dalla rabbia ed istintivamente i suoi muscoli si irrigidirono, pronta a darsela a gambe dopo questa ENORME spacconata, ma con sorpresa Guruk si limitò a borbottare qualcosa e sparire nella sua camera con le tre cortigiane pagate poco prima.
Ooooh! molto meglio! esclamò, scolandosi la birra tutta d'un fiato, poi si rivolge al Khajiit amico di Guruk Vuoi rogne anche tu? domandò infatti a Z'Mal, ma senza attendere la risposta si avvicinò verso l'argoniano ed il Bosmer intenti a giocare a freccette, mettendosi poco lontano per vedere il risultato e soprattutto seguire quell'odore.

RIASSUNTO
Niente di speciale: dopo aver brutalmente rifiutato Guruk, delena si rivolge sgarbatamente a Z'mal e poi si avvicina per vedere come finisce la sfida di freccette.
 
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view post Posted on 16/1/2015, 16:02
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Inb4 GurukXDelena is real
 
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Lady Iris
view post Posted on 16/1/2015, 16:36




non so per cosa essere più turbata, il commento di rekhyt oppure il +1 di maka D:
 
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Conrad26sr
view post Posted on 16/1/2015, 18:57




Il khajiit sedeva alla sinistra dell'amico orsimer, guardandolo prepararsi ad interagire con la ragazza, disse con tono amichevole: Z'mal crede che questa tipa possa essere un po' troppo per te compare fece appena in tempo a terminare la frase che i due cominciarono a discutere, qui finisce male... pensò il gatto. Tanto che l'orco fu rifiutato all'istante e girandosi verso Z'mal disse: Zumol... Z'mal... rispose il khajiit, ma fu ignorato e l'orco proseguì a parlare... Mi sa che ti devo quella cazzo di pietra... Finisco con le mie tre puttanelle e vedo di fartela avere, chissà, magari una di queste ne ha una proprio li... Haha l'orco termino la frase con una sonora risata. Poi si alzò e si incamminò verso la stanza dove ad attenderlo ci erano le tre compagne d'amore. puoi anche tenerla... pensò Z'mal. La ragazza intanto gli chiese se avesse anche lui bisogno di una ramanzina, stese due secondi perplesso pensando: questa ha appena avuto a che fare con la rissa ed ancora ne ha voglia di farne una nuova? No... Lasciamo perdere Z'mal non conosce quel tizio... Z'mal ha conosciuto qua l'orco... con modo goffo spezzò la tensione, poi si rivolse all'oste.Quando arriva il mio piatto! poi adagiò i gomiti sul bancone ed attese d'esser servito...
 
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view post Posted on 17/1/2015, 20:18
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ok, mi adatto ai sondaggi, quindi farò il classico Parlato e Pensato


Il piccolo bosmer aveva accettato la sua sfida, e ciò non entusiasmava particolarmente Draa'Xs. Aveva affrontato qualche Bosmer durante il suo periodo da Scout An-Xileel, e sapeva benissimo che erano ottimi tiratori sin dalla nascita, dato che in più di un' occasione ci rischiò quasi la vita per le loro frecce.

Mentre l'Oste stava preparando il tutto per la loro sfida, nella locanda le cose cominciarono a migliorare. La rissa era terminata grazie ad alcune guardie che fecero irruzione "richiamate" dal troppo schiamazzo, e tutti ritornarono lentamente ai loro tavoli o semplicemente si ritirarono nelle loro camere.

il Taverniere appese una vecchia ruota di un carro dipinta a mo di bersaglio alla colonna portante del locale e diede ai due sfidanti due vecchi coltelli che, solo lontanamente, potevano ricordare quelli da lancio.

Dob studiò velocemente la sua arma per poi proporre una contro-Sfida: ovvero una sfida ad un solo colpo, ed il coltello che si sarebbe piantato più vicino al centro avrebbe vinto.

Draa'xs esaminò per un secondo il suo coltello... una vecchia lama dalla punta leggermente storta per i colpi subiti, in ferro semplice temprato e poco affilata. Aveva già perso in partenza. Accettò.

Quando presero posizione, però, quasi rimpianse che la rissa fosse finita, in quanto ora tutti nella locanda avevano i loro occhi (ed i loro soldi) puntati su di loro, ed all' Argoniano stare al centro dell' attenzione non piaceva minimamente, si sentiva a disagio.

Il suo rivale iniziò per primo... prese la mira ed il coltello si piantò a qualche centimetro dal centro.

E ti pareva...

Poi il piccolo elfo gli fece posto, con uno sguardo alla "Prova a fare di meglio"

Certo che farò di meglio... piccolo bacar...

L' argoniano si scrollò dalla mente quel pensiero e prese posto... doveva essere concentrato e lucido. impugnò la lama del coltello e fissò il centro... ricordò di come al poligono di tiro con l'arco fosse una schiappa... ma un coltello era differente, più pratico e maneggevole di uno stupido arco. Prima di tirare, però, osservò velocemente tutte quelle brutte facce che lo fissavano. una sola, però, attirò la sua attenzione, una donna dalla pelle abbronzata, non sapeva dire se fosse un' umana o una mer. Sembrava una bretone, ma le sue orecchie la tradivano... comunque, qualsiasi cosa fosse, sembrava aliena ad un luogo come quella taverna, piena di rozzi umani sporchi e maleodoranti... mentre lei era pulita ed emanava anche un buon odore. per qualche istante, i suoi occhi rossi dalle pupille sferiche si incrociarono con quelli della donna... i suoi erano occhi rossi dalla stanchezza, ma in loro Draa'Xs quasi vide una piccola luce. L'argoniano, quasi istintivamente gli sorrise, era da molto tempo che Draa'xs non sorrideva ad una ragazza, inoltre gli ricordavano gli occhi di sua moglie.

Poi Arrossì (o almeno credette di farlo) e tornò immediatamente al suo bersaglio, non era ne il tempo ne il luogo per pensieri come quelli, stava perdendo tempo.

Mirò velocemente e tirò... Ma nel tirare qualcosa andò storto. Un dolore improvviso al petto lo colse nel bel mezzo del lancio.

Ma chè?... mi stò trasformando?... no. non è possibile, è ancora presto per le lune piene... allora cosa?...

La forza del dolore si trasmise al braccio di Draa'Xs, che lanciò il coltello con una potenza tale che, non appena si toccò la ruota a pochi millimetri da quello del bosmer, trapassò del tutto il bersaglio improvvisato, rompendo un pezzo del legno marcio di cui era costituito, andandosi a piantare nel muro poco dietro.

Il Saxhleel si porò un mano al petto e per un secondo fissò Dob con le sue pupille stratte, che poi si dilatarono qualche secondo dopo successivamente ad un respiro profondo.

Cavolo, l'ho fatta grossa! Devo trovare un rimedio per questa pestilenza che mi ammorba, non ne posso più! devo calmarmi....

He...He, scusa dob, devo aver un po esagerato, ma stasera mi sentivo particolarmente carico, peccato che non si possa dire lo stesso per la mia mira disse subito per distrarre l'attenzione da ciò che era appena successo.

Credo di aver perso... bè, una promessa è una promessa, pago io per questa sera! Allora Dob... Cosa prendi?

Riassunto: Draa'Xs partecipa alla sfida ma è in soggezione per via della troppa folla, per un secondo incrocia lo sguardo di Marty, ma arrossisce e poi tira. Nel tirare, però, accade qualcosa che gli da troppa potenza e buca il bersaglio. Consapevole di aver attirato troppo l'attenzione, Draa'xs sminuisce la cosa e offre da mangiare a Dob, come da patto.
 
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Szilas
view post Posted on 17/1/2015, 22:17




Parlato, pensato, narrato.


Per un attimo, Dob osservò l'argoniano con gli occhi sbarrati.
"Ma che...che diavolo gli sta succedendo?"
Distolse un attimo lo sguardo e si avvicinò al bersaglio cercando di rimuovere in coltello lanciato dall'avversario. Inutile dire che non ci riuscì.
"Per Vivec, da dove gli è uscita tutta quella forza? Questo coltello è spuntato e poco affilato, eppure si è conficcato nel muro di diversi pollici. Non oso immaginare cosa avrebbe fatto a una persona in carne ed ossa! Si tratterà sicuramente di un rilascio improvviso di adrenalina...oppure di linfa di Hist. Ah, quanto mi piacerebbe mettere le mani su quell'intruglio!"
Dimenticato il bersaglio, Dob si portò una mano al ventre sentendo lo stomaco brontolare. Non poteva di certo andare avanti tutto il giorno a forza di bastoncini dolci.
-Eheh, una scommessa è una scommessa! Prendo un piatto di stufato di verdure e una pagnotta fresca.- disse l'elfo con tono allegro, per poi voltarsi e cominciare a camminare a piccoli saltelli e raggiungere Draa'Xs al bancone.
Proprio mentre stava aspettando che l'oste li servisse entrambi, con la coda dell'occhio, Dob vide una sagoma sospetta seduta ad un tavolo appartato e accalcato al muro della locanda. Indossava un cappuccio, ma una candela posta vicino al suo boccale di birra gli illuminava il volto permettendo di distinguerne chiaramente i tratti. Era un uomo dalla pelle scura, probabilmente proveniente da Hammerfell, di circa 35 anni e con una lunga barba legata grazie a un anello dorato. Sul suo volto spiccava una brutta cicatrice, che andava da sopra il sopracciglio sinistro fino a raggiungere quasi la bocca. Un uomo comune non avrebbe potuto in alcun modo procurarsi quella ferita. Il bosmer venne pervaso da una strana sensazione, quasi come un deja vu.
"Quel tipo mi sembra di averlo già visto da qualche parte, ma dove? Forse a Morrowind? O a Valenwood? Accidenti!"
D'un tratto i suoi occhi si illuminarono e sulla sua bocca si spalancò un largo sorriso, si mise a frugare nelle sue tasche e ne tirò fuori i fogli delle taglie che l'oste gli aveva consegnato poco prima. Ne prese uno in particolare e cominciò a scrutarlo con attenzione.
"Hmm...redguard, barba, anello, cicatrice"...-Ahahahahahahahah!!!-
Dob scoppiò in una fragorosa risata. Si rimise in tasca il manifesto, impugnò saldamente l'arco con la mano sinistra e con la destra estrasse una lunga freccia dalla faretra e la incoccò. In qualche secondo tese la corda, si avvicinò la freccia all'occhio destro, prese la mira per bene e scoccò la sua saetta. La freccia volò agilmente tra la folla sconcertata e si conficcò nel collo del redguard, trapassandolo da parte a parte e inchiodandolo al muro come un sacco di carne morta. L'uomo morì sul colpo, e d'un tratto il bosmer attrasse su di sè l'attenzione di tutti i presenti, compreso quel viscido del comandante delle guardie che immediatamente si diresse verso di lui con fare minaccioso. Quando fu a due passi da Dob il comandante sfoderò la spada e gliela puntò dritta sotto il naso.
-Che cosa diavolo pensi di fare, criminale?! Pensi di poter venire qui nella mia città e uccidere chi ti pare? Butta quell'arco e seguici senza fare storie se non vuoi che ti sgozzi come un maiale!-
Dob guardò quel tipo con un'aria alquanto incredula, poi, con cautela, ripose l'arco e ritirò fuori per l'ennesima volta il manifesto della taglia.
-Ehi, calmati amico. Io faccio solo il mio lavoro. Tu, piuttosto, non dovresti far entrare questi criminali nella tua città!-
Dob aprì il pezzo di carta e lo mostrò alla guardia.
-Ecco, vedi? Vedi la cicatrice? E la barba? Se vuoi puoi controllare da più vicino, ho badato bene di non colpire quell'uomo al volto per permetterti di riconoscerlo.-
Incredulo, il capitano strappò il foglio dalle mani dell'elfo e si avvicinò al cadavere. La freccia gli aveva quasi staccato la testa, ma il volto era perfettamente intatto e corrispondeva con quello del ricercato. Il capitano rinfoderò la spada.
-L...lasciatelo andare, ragazzi. Quel marmocchio ha ragione, questo tipo qui era già ricercato da un po' qui in città.-
Era evidentemente scocciato. Ritornò verso Dob puntandogli un dito in faccia.
-Questa volta ti sei salvato il culo, ma ricordati, sgarra nella mia città e ti ritroverai la lama di una scure ad accarezzarti quel tuo sudicio collo, selvaggio!-
Lui e le sue guardie si allontanarono e uscirono dalla taverna.
-Che ti prende, amico? Dovresti almeno ringraziarmi, ho fatto il tuo lavoro al tuo posto!- disse Dob con tono sarcastico, ma nessuna delle guardie era di umore adatto per rispondergli.
Il bosmer ritornò a sedersi al bancone, sorridendo al suo compare argoniano.
-Allora, oste! Dov'è la mia zuppa?-
Sembrava piuttosto incurante di aver lasciato lì un uomo morto senza la minima preoccupazione.

Finita la gara, Dob ordina da mangiare. Mentre aspetta, nota un uomo che assomiglia molto a un ricercato locale, così decide di ucciderlo a sangue freddo. Il capitano delle guardie si avvicina e lo vuole arrestare, ma l'elfo gli fa notare che sulla testa di quel tipo c'era una taglia. Le guardie se ne vanno, Dob ritorna al bancone e aspetta la sua zuppa.
 
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Martykiin
view post Posted on 18/1/2015, 11:57




Parlato
Pensato
Narrato


Marty si mise di lato, a distanza di sicurezza, ad osservare la sfida. Era stranamente tranquilla, nonostante tutte quelle brutte facce che la circondavano... Sembrava quasi che volessero metterle le mani addosso da un momento all'altro, per un motivo che nemmeno lei si spiegava. Era la paranoia più comunque che aveva.

Arrivò anche la donna imperiale di prima, che, dopo aver sgarbatamente risposto al Khajiit, che aveva capito chiamarsi "Z'Mal".

Ammetto che è un bellissimo nome... A volte, anche io vorrei avere il nome di un Khajiit pensò. Istintivamente, si allontanò subito dalla Imperiale. La aveva intimorita, soprattutto per il tono alto della voce che aveva usato. La aveva infastidita. Inoltre, aveva capito che dovesse avere qualche turba psichica. Già non le stava per niente simpatica. E poi, nessuno dice così a un Khajiit dal nome così bello.

Dopo essersi spostata, ed aver tenuto d'occhio la donna imperiale per alcuni secondi, con gli occhi spalancati ed in allerta, tornò a guardare la partita.

Ora toccava all'argoniano. Lo osservò attentamente. La cosa che più saltava all'occhio erano gli occhi rossi come il sangue.
Vide che si stava guardando in torno, analizzando tutte le facce che aveva intorno. Marty pensò di abbassare immediatamente lo sguardo e di voltarsi. Non voleva che qualcuno la osservasse negli occhi, si sarebbe decisamente imbarazzata. Purtroppo, mentre perdeva tempo nei suoi pensieri, notò che l'argoniano la stava già osservando... Ma sembrava sorpreso.

Prima di distogliere immediatamente lo sguardo, notò che l'argoniano le rivolse un sorriso sincero. Era da parecchio tempo che qualcuno le sorrideva... Anche perché era sempre rimasta da sola e in disparte per tutti questi anni. Per non essere maleducata, decise di sorridere timidamente anche lei. Poi guardò a terra, imbarazzata, e fece qualche passo indietro.

Alzò di nuovo gli occhi per vedere l'argoniano lanciare. Però, improvvisamente, venne colto da una specie di... Non sa nemmeno lei cosa fosse, sta di fatto che vide che provava un forte dolore al petto, e che subito dopo lanciò con una tale forza da trapassare con il coltellino il bersaglio di legno.

Che cazz...

Mentre gli altri lì presenti rimasero a bocca aperta e leggermente spaventati, lei rimase a fissarlo, con un'espressione molto curiosa e interrogativa.
Avrebbe voluto chiedergli di più, ed accertarsi che stesse bene, ma capì che non era il momento. E poi non sarebbe mai riuscita ad iniziare un discorso, ovviamente.

Aveva paura della reazione dell'argoniano, ma liquidò subito la faccenda offrendo, com'era stato promesso, da bere al suo amico bosmer. I due, quindi, si sedettero al bancone, aspettando l'oste.

Marty decise di stare ad osservare l'argoniano. L'aveva molto incuriosita.

E poi, forse quel tizio potrebbe essere la persona più avvicinabile di questa banda di barbari. Non vorrei saltare subito alle conclusioni, ma... Mi sta stranamente simpatico

Passò poi ad osservare il bosmer, dato che ancora non lo aveva inquadrato per bene... E notò subito che continuava a fissare un uomo, un redguard, ed aveva in mano un manifesto.

Certo che devi essere parecchio idiota se pensi di poter andare in un locanda affollata, con una taglia sulla testa, e sperare che nessuno ti becchi, eh...

Senza preavviso, il bosmer prese il suo arco, e, con un tiro di incredibile abilità, che attraversò tutta la sala e uccise immediatamente il ricercato. Rimasero tutti a bocca aperta, lei compresa. Lo stupore venne però interrotto quando intervenne il comandante delle guardie.

Che guastafeste... Questo "comandante" è capace solo di accusare a caso... Gli ci vorrebbe una bella lezioncina...

Marty era già pronta ad intervenire, ma vide che il bosmer riuscì a dimostrare a quell'incompetente che si trattava davvero del bandito. Il ragazzo, poi, si risedette di nuovo al bancone, urlando qualcosa all'oste. Non era stata attenta, aveva spostato di nuovo la sua attenzione sull'argoniano

Il bosmer sa il fatto suo... È in gamba, e basta, non mi sembra ci sia molto altro. Ma l'argoniano è probabilmente la persona più interessante che mi sia capitato di incontrare da un po'...

Si sedette anche lei al bancone, abbastanza vicina ai due, a schiena dritta ed attenta. Si mise ad osservare l'argoniano. Sapeva che, tra qualche secondo, l'avrebbe di nuovo osservata. Lo riusciva a prevedere benissimo, e di solito, su queste cose non si sbaglia mai.

Marty va a vedere la partita, nota che Draa'Xs le sorride, e quindi gli sorride timidamente anche lei. Finita la partita, assiste all'uccisione del bandito da parte di Dob, rimanendone positivamente impressionata. Decide di sedersi anche lei al bancone con Dob e Draa'Xs, osservando quest'ultimo, e sperando di riuscirci a parlare
 
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Lady Iris
view post Posted on 21/1/2015, 12:23




Scusate, eccomi!


Narrato
Parlato
Pensato

Lo sguardo del Khajiit non sfuggì alla rissosa Imperiale. Espirò aria dalle narici, silenziosamente frenetica, come se si aspettasse e sperasse una reazione dal grosso felino, pronta per un secondo round...
Ma, ahimè, Z'mal si rivelò più saggio di lei, e lasciò perdere. Inarcò un sopracciglio alla sua risposta evasiva.
Mh. a labbra chiuse lo osservò, battendo le dita sulla superfice del legno, poi afferrò il suo boccale di birra e se lo scolò. Sì, tutto insieme. Segno di finezza, eh?
Attento, micio. disse solo in un sussurro, prima di dare le spalle alla creatura ed allontanarsi da lui, diretta verso la partita a freccette, che si conclude con la vittoria del Piccolo bosmer (comunque più alto di lei, ma dettagli).
Ehi. chiamò Dob, cercando di attirare la sua attenzione Bella mira, elfo. lo apostrofò con la sua razza, non avendo sentito il nome del vincitore, quando ecco arrivare un uomo.
In un attimo, il piccolo Bosmer Hood lo uccise con un lancio degno di un professionista.
...! bastò poco, quella reazione e quel leggero odore di sangue a farle trattenere il fiato e far dilatare le pupille della giovane donna per l'eccitazione, come una battaglia o un pasto imminente.
per un attimo la testa girò e dovette appoggiarsi al muro come sostegno: non per mancanza di forza, quanto piuttosto per trattenersi, per allontanarsi, un poco, da quell'odore che per un attimo le aveva quasi fatto perdere la ragione e distruggere la sua copertura.
Dannazione...dannazione, stai calma. Non qui, porca troia! non qui... si disse, espirando dalle narici profondamente, ma ancora una volta fu l'odore dell'argoniano a distrarla.
Era più che mai sicura di averlo già sentito da qualche parte (magari perché era simile al suo, ma la sua intelligenza quella sera sembrava restia a smetterla di cazzeggiare), e inevitabilmente tornò a fiutare il Saxeel finché non lo localizzò, distratto dalla piccola Bretone nell'angolo.
Che anche lui sia come me? incuriosita ed approfittando del fatto di essere non vista lo osservò attentamente, ma quello non era il luogo, né il momento migliore per rivolgere domande scomode, e si sforzò di rimandare.
Si allontanò per tornare verso Dob, il Bosmer, che stava ordinando da mangiare, e gli si rivolse. Sì, senza troppe cerimonie.
Perché l'educazione l'ha imparata, peccato che l'abbia persa per strada e che ancora non si sia fatta viva.
Dove hai imparato a tirare con quella precisione? domandò infatti, incuriosita.

niente di speciale. Dopo aver assistito al colpo di Dob, Delena è costretta a riprendersi un attimo a causa dell'odore del sangue, poi localizza finalmente l'odore di Draa'Xs. Non sapendo come avvicinarlo e parargli senza scatenare eventuali reazioni scomode, torna a concentrarsi su Dob, ammirata dalla mira del bosmer.
 
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Conrad26sr
view post Posted on 21/1/2015, 13:28




Il khajiit vide la donna allontanarsi, tirò un sospiro di sollievo seguito da una smorfia di ammirazione verso l'umana. Ah... Mm... Bel tipetto. Il suo piatto era pronto e si ci buttò sopra per divorarlo, aveva troppa fame... Non gli interessava cosa accadeva nella locanda, prendeva parte solo ad eventi che potevano procurargli qualche septim. Fu però distratto da un sibilo di una freccia scoccata, Ma cosa...? non fece in tempo a voltarsi che vide un umano infilzato al muro con una freccia conficcata nel collo. E con ancora la bocca piena disse: Muah che cassho succede qui? il bosmer aveva appena ucciso un uomo. Ma poi capì, sentendo la discussione tra la guardia e lo stesso bosmer, che era soltanto una questione di taglia. tze... Dovrei darmi anche io alle taglie si fanno bei soldi... Ma non c'è niente di meglio che qualche colpo sicuro in una casa lussuosa di qualche imperiale straricco... poi mostrando poco interesse alla faccenda si rigirò verso il bancone e riprese a mangiare. Tze... Non si può neanche mangiare in pace...
Z'Mal finalmente ha il suo piatto, comincia a mangiare ma viene interrotto dall'uccisione di un uomo nella locanda, ma con fare disinteressato torna a mangiare
 
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- Drake -
view post Posted on 22/1/2015, 03:50




Narrato
Parlato
Pensato

La redguard ormai era sfinita, ma per sua fortuna l'energumeno che stava sopra di lei aveva finito, e subito quindi l'aveva "lasciata andare" per occuparsi della seconda ragazza che aveva pagato e che non vedeva l'ora di godersi, dicendo "molto romanticamente" alla terza
-Non preoccuparti tesoro! Dopo di lei toccherà anche a te!-
Un attimo prima di cominciare la redguard si rialzò per poggiarsi alla sua spalla e sospirare esausta. Guruk continuò così a divertirsi sfruttando al massimo i soldi con cui aveva pagato le tre signorine sfinendole una dopo l'altra. Passò qualche minuto e le candele poggiate sui mobili cominciarono a sciogliersi più velocemente finendo quasi con l'essere consumate. La luce nella stanza si affievolì, e dopo circa una mezz'oretta da che l'orco si ritirò con le tre cortigiane aveva finalmente finito dopo averle "provate" per bene tutte e tre. Mentre le donne giacevano esauste sul letto lui si sedette sul bordo di esso e si accucciò per afferrare una pipa e un porta tabacco dai suoi pantaloni.
-Hey Guruk, non credo di poter reggere una seconda volta!-
-Non preoccuparti Kèkè, ti do altri cinque minuti-
-Mi chiamo Kiekil...-

Lo corresse la giovane nord, che immediatamente si alzò dietro di lui notando che era indaffarato a schiacciare qualche tipo d'erba nella pipa
-Hey, qui non si può fumare!-
-Pfft, in questa locanda ho visto almeno tre accoltellamenti e innumerevoli risse, non credo che faranno storie per un po' di droghe del cazzo...-

Sorrise Guruk, per poi accendere la pipa con il fuoco di una delle candele poggiata sul comò affianco al letto. Una volta fatto un tiro offrì la pipa alla fanciulla che timidamente accettò mentre l'energumeno la rassicura imboccandola
-Non lo diremo a nessuno-
Dopo qualche istante anche le altre due si avvicinano per fumare un po', e così trascorrono altri cinque minuti...

Una trentina di minuti prima invece, un losco individuo era entrato nella locanda subito dopo che la rissa era stata sedata dalle guardie. Un redguard incappucciato e dal volto segnato da una cicatrice e la barba incolta legata da un anello dorato, si chiamava Jamal. Questo rispettabilissimo signore era giunto in città poche ore prima per concludere una trattativa d'affari con un altro onorevole individuo, che guarda caso in quel periodo era il nuovo capo di Guruk. Per chiarificare: Jamal gestiva un piccolo business nel commercio di una pianta proveniente da Hammerfell e che era stata subito decretata illegale per gli effetti stupefacenti, ed era giunto in città per stipulare un accordo con il capo di Guruk, che avrebbe dovuto accompagnare Jamal da lui. Il desiderio di Jamal era di parlare con quest'argoniano per chiedergli di trasportare un po' di quelle erbe illegali mescolandole fra le sue merci, che entravano ed uscivano dalla città senza che le guardie le sottoponessero a controlli, viste le grandi mazzette che gli venivano consegnate dall'argoniano.
Dopo aver preso una birra Jamal si era seduto al tavolo aspettando di essere contattato da Guruk per essere portato dall'argoniano, ma l'orco si era accidentalmente dimenticato del breve incarico ed era da poco salito nella sua stanza assieme a tre signorine molto ben pagate. Ancor prima che il suo traffico di droga cominciasse, il fato aveva deciso di porre fine alla sua trattativa, e anche alla sua vita. Nella confusione della folla sibilò una freccia dopo uno schiocco, il rumore arrivò fulmineo quanto il dardo, non permettendo a nessuno di accorgersi di quanto stesse accadendo fino al momento in cui esso si conficcò nella gola di Jamal che morì praticamente sul colpo.
In quell'istante invece Guruk aveva da poco iniziato a "distruggere" la prima cortigiana quasi rompendo le gambe del letto per la forza che stava usando, almeno, tanta da farla urlare abbastanza da non poter sentire il casino che stava venendo fuori al piano di sotto dove Jamal era appena stato ammazzato da un cacciatore di taglie che si trovava lì per caso...

Una mezz'ora dopo infatti, l'orco stava consumando proprio la sua droga e pensando proprio a lui. Tutte e tre le prostitute erano stese a letto su di lui che sbuffava un ultima boccata di fumo sorridendo sotto l'effetto dell'erba pipa di Hammerfell
-Ah... meglio della skooma cazzo-
Sospirò con l'aria più rilassata di un gatto su un cuscino. Dopo aver poggiato la pipa sul comò si chinò su una delle tre ragazze e cominciò a baciarla, alternando le sue labbra a quelle della ragazza a lei vicina, continuando a scambiarsi effusioni per qualche istante finché la terza non si sgranchì commentando
-Credo di sentirmi la testa... leggera-
-Hehe! Non sei abituata a certe cose piccola!-
Sorrise Guruk voltando verso di lei per baciarla mentre una delle altre due ragazze sorrise
-Non è che ne avresti altra di quella... cosa?-
-Purtroppo no cazzo, magari il tizio che devo incontrare ne avrà...

Si interruppe bruscamente.
-Merda...-
Pensò mettendosi seduto con gli occhi fissi per terra
-Che cosa c'è gigante?-
Chiese una delle tre, al che Guruk storse il naso alzando gli occhi al cielo mentre si ricordava finalmente di essere entrato nella locanda giusto per un lavoretto ( Jamal ) del quale si era accidentalmente dimenticato. Il dado era tratto, come si suol dire, così si voltò con un sorriso nascondendo il broncio e si rianimò non appena le tre ragazze nude lo guardarono con un sorrisetto. Guruk sbuffò grattandosi la nuca e cercando di non pensare alla sua dimenticanza, continuando quindi a godersi la serata coi soldi della vincita così come aveva fatto finora...
-Non è niente bellezze, ma ora... voglio il secondo round!-
Sogghignò gattonando verso di loro, che ancora erano mezze distrutte da quello precedente.

Le urla si sentivano appena al piano inferiore, ma Z'mal le poté udire col suo orecchio felino del quale si stava pentendo per la prima volta. Roteando gli occhi sbuffò allontanando il piatto che aveva finalmente finito e mormorando
-Forse è meglio darsi un'occhiata in giro per vedere qualche borsa da alleggerire qui dentro-
Osservando prima le potenziali vittime e poi le guardie ancor più tese dall'omicidio di Jamal ( il cui corpo era stato portato via e il sangue ripulito maldestramente ) che avrebbero reso il tutto più divertente. Mentre ciò accadde Guruk continuò a far di tutto per placare furiosamente la sua foga sfruttando al massimo il suo vigore orchesco e i soldi con cui aveva pagato le tre prostitute. La serata continuò senza di lui che decise di rimanere nel suo letto comodo comodo.



Riassunto
Guruk si diverte con le tre prostitute e assaggia una droga che avrebbe dovuto essere importata in città dallo stesso tizio ucciso da Dob: un trafficante di droga da Hammerfell. Guruk avrebbe dovuto portare l'uomo da un individuo in grado di importare la sua droga in città, ma le tre signorine gli avevano tenuto la mente occupata per i precedenti trenta minuti. Intanto Z'mal finisce il pranzo e si guarda attorno...


CITAZIONE
Visto che il mio personaggio se ne starà comodo con le rispettabili damigelle nella sua stanza, direi che il mio ruolo qui è finito :asd: anche perché se continuassi dovrei mettere censure ovunque! Buon proseguimento, vediamo come continua :sisi:
 
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view post Posted on 25/1/2015, 03:24
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T'ho, toccava a me XD

Parlato

pensato


Fortunatamente l'elfo non era di buona forchetta, e si limitò ad un pasto leggero ma soprattutto economico, che mangiò di buon gusto.

Draa'Xs ordinò invece una bistecca di collo di montone locale alla griglia accompagnato da un' insalata di lattuga Cyrodilica e pomodori. Non aveva nulla da festeggiare, ma era dalla notte scorsa che non mangiava nulla, come al solito si era fatto troppo prendere dalle sue "Ricerche" e si era dimenticato di mangiare, doveva reintegrare molte energie perse, anche al costo di qualche septim in più.

Mentre aspettava il suo pasto, l' argoniano riflettè sul motivo che lo aveva portato in quella squallida locanda. Wofgan. Al solo pensiero le sue pupille si strinsero a due fessure verticali e si sentì ardere dentro. Ripensò a come solo alcuni giorni prima avesse ucciso dei cacciatori di Mannari per ottenere una misera pista.... pista che lo aveva condotto li. A quanto pare Wofgan, ogni volta che doveva festeggiare una cattura o un "epurazione" ben riuscita, passava per quella stessa locanda. Si sarebbe aspettato di ritrovarselo proprio li, ma a quanto pare quell' informazione si è rivelata l'ennesima buca nell' acqua. Si era stabilito nel paesino non appena 2 giorni prima, ed a chiunque chiedesse sembrava che nessuno lo avesse più visto li da più di 2 mesi, e nessuno sapeva dove fosse diretto. l'unica sua pista era un vecchio che, quella stessa mattina, gli aveva riferito di averli visti partire senza alcun rumore per la strada Nord in piena notte, come fantasmi.

Sarebbe partito immediatamente se non fosse stato troppo privo di forze e di septim, fortunatamente la segheria locale aveva bisogno di qualche ascia in più per la legna.

Quando la sua portata gli fu finalmente servita, il Saxhleel si lanciò avidamente sulla carne bollente, doveva fare in fretta e, se possibile, partire la notte stessa.

Uno scatto ed un sibilo lo distrassero dai suoi pensieri, il suo nuovo amichetto bosmer aveva appena infilato una sua freccia nel collo di un redguard, il puzzo del sangue gli giunse alle narici, ma, la l'argoniano riuscì a resistere all' impulso di andare a divorare la carcassa, infilandosi un boccone di montone in bocca. La cosa che più gli interessò fu di scoprire che dob, in realtà, fosse un cacciatore di taglie.... Wofgan! Se c'era qualcuno che forse sapeva qualcosa in più su di lui, sicuramente sarebbe stato un cacciatore di taglie! Fece per alzarsi, ma si fermò quando una microscopica imperiale andò di filato dal bosmer. A quanto pare l'arciere aveva rimediato per quella notte, ma avrebbe comunque ottenuto le informazioni che cercava. Decise di attendere, non voleva dare troppo nell' occhio, di conseguenza tornò sul suo pasto.

Non fece neppure in tempo a mettersi in bocca un' altro boccone che ecco un odore familiare pervadergli le narici... un odore di Fiori, di Pulito... un odore alieno alla locanda... ma soprattutto, un odore di Femmina.

"Per Mara! Giuro che se comincia a parlare dell' Aitante bardo Argoniano io...." Pensò voltandosi di scatto verso la fonte dell' odore, con ancora la bocca piena di montone, le pupille verticali ed una faccia non proprio rassicurante.



Ciò che vide, però, lo lasciò perplesso: era la donna su cui aveva posato lo sguardo durante la competizione.

Non appena la vide, le sue pupille si riallargarono e, con un unico ingoio, mandò giù tutto il cibo che aveva in bocca, senza smettere di fissarla imbarazzatissimo.

Ora che la vedeva bene, poteva affermare che fosse umana... bretone, secondo l'odore, nonostante la sua carnagione abbronzata e le orecchie a punta. Lei sembrava fissare il vuoto davanti a se come fosse rimasta impietrita da qualche pozione paralizzante.

In pochi istanti si diede una rassettata e si pulì gli umori di montone dal muso e dalle mani con un torcione offerto dal locandiere, poi prese a tagliare la carne nel piatto con le posate che prima gli sembravano essere fuggite, fissando il piatto manco fosse dorato, in preda al più totale imbarazzo per la figuraccia appena fatta e cercando di ignorarla in tutti i modi possibili.

La ragazza sembrava evidentemente interessata a Draa'Xs. Si era seduta di proposito a quel posto e, se non fosse stata così, si sarebbe alzata già da un pezzo. Così infine decise di fare la prima mossa. l'argoniano non sapeva cosa volesse la donna, molto probabilmente il suo sorriso la aveva offesa e non sapeva come dirglielo, ma alla fine poco importava, di certo non poteva avere una ragazza che la persegitasse per tutta la serata in cerca di chissàcosa, quindi decise di prendere l' iniziativa... le sue intenzioni erano oscure... ma il suo odore parlava chiaro. Fece avvicinare una locandiera ed ordinò qualcosa, facendo attenzione a parlare sotto voce.

Quella fece un cenno con la testa e versò in un bicchiere un liquido bluastro intenso da una caraffa vicino al grosso focolare in pietra che poi servì alla Bretone.

-Elisir caldo di Mirtillo e bacche di bosco- Disse l'argoniano alla ragazza, spezzando il silenzio. -Non è alcol, ma scalda comunque l'animo e rilassa la mente. Ideale per giornate fredde come questa...-

Poi riprese a mangiare pacatamente, attendendo una reazione da parte della ragazza.

Riassunto: Draa'Xs ripensa al passato, ma viene distratto dalla freccia di Dob. l'Argoniano è deciso a chiedere all' elfo se tra le taglie figura un certo Wofgan, sua nemesi, ma viene fermato dal fatto che Delena mostra interesse per l'elfo. Nel frattempo si accorge di Marty seduta al suo fianco e, dopo un primo incontro un po imbarazzante, le offre un elisir blu di Mirtilli e bacche per rompere il ghiaccio nonchè il silenzio imbarazzante.


Edited by Medlar - 25/1/2015, 13:13
 
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Szilas
view post Posted on 25/1/2015, 12:57




Parlato, pensato, narrato.

Dob stava ingozzandosi del suo caldo stufato, alternando grandi cucchiaiate a un boccone di pane. Non era abituato a mangiare la verdura, poiché nella sua terra natale era proibito cibarsi dei frutti della terra e a Morrowind qualunque essere vivente che avesse le radici sapeva di cenere. Il suo pasto venne interrotto dalla voce di una donna che gli domandava qualcosa, allora l'elfo posò il cucchiaio e si voltò. Davanti a lui c'era la stessa imperiale dall'aspetto selvaggio che aveva visto litigare poco prima. Gli chiedeva dove avesse imparato a usare l'arco.
-Eheheh, chiedere a un bosmer dove ha imparato a tirare con l'arco è come chiedere a un pesce dove ha imparato a nuotare.- disse Dob accennando un sorrisetto -Da dove vengo io l'arte dell'arcieria è quasi una religione, è vitale per chiunque, donne, uomini e bambini. I miei genitori mi regalarono questo arco quando avevo tre o quattro anni, mi hanno insegnato a conoscerlo e a farne un'estensione del mio corpo. È difficile da spiegare a un'umana...-
Dob andava molto fiero della sua abilità e di chi gliela aveva insegnata, amava parlare di arcieria con persone che glielo chiedevano e se si faceva prendere la mano diventava pure un tantino logorroico.
-Quando poi mi trasferì a Morrowind e venni accolto dalla Morag Tong imparai davvero a sfruttare tutte le mie potenzialità, i miei vecchi maestri mi insegnarono a calcolare con rapidità ogni singolo fattore che possa influire sulla traiettoria di una freccia.-
Mentre parlava, il bosmer prelevò dalla copiosa faretra una freccia e la mostrò a Delena con aria soddisfatta.
-Ecco, vedi?- disse eccitato -Questa è una freccia in osso di Imga a punta in acciaio appesantita da qualche grammo di piombo. Il peso aumentato garantisce un'assoluta precisione fino a circa cinquanta metri, una discreta precisione a cento e un tiro comunque accettabile superati i centoventi riducendo al minimo lo sfasamento di traiettoria provocato dal vento. È la stessa che ora se ne sta conficcata nel collo di quel poveretto, l'unico problema in cui puoi incappare usando una di queste è quello di non riuscire più a estrarla dal corpo del bersaglio. Poi ci sono le frecce perforanti a punta fine, le frecce avvelenate, le frecce d'argento per i non-morti, le frecce ricurve, le frecce esplosive, incendiare...-
Dob continuò a descrivere alla donna imperiale la sua collezione di frecce, di cui andava molto orgoglioso, non accorgendosi di star blaterando a ruota libera come spesso gli accadeva in situazioni del genere.

Dob mangia il suo stufato quando viene sorpreso dalla domanda di Delena. Comincia a spiegare dove ha imparato a tirare con l'arco e mostra all'imperiale una delle sue frecce, non accorgendosi di starsi dilungando un po' troppo.
 
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35 replies since 12/1/2015, 14:47   1051 views
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