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Sulfus Re dei Vermi, Necromante

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Sulfus
view post Posted on 20/12/2014, 19:19




Sulfus, Re dei Vermi



Foto



Generalità:


Nome: Sulfus
Cognome: Sconosciuto
Razza:Altmer
Livello: 25
Classe: Necromante Anacoreta


Storia:

Pagina strappata rinvenuta nei resti degli averi di Mannimarco Re dei Vermi, data sconosciuta, probabilmente le ultime decadi della Terza Era.

Da quando ho deciso di invertire la trasformazione e ritirarsi dall'atarassia del Lich, necessito di cure particolari e differenti. Il mio corpo ha bisogno d'aria, devo respirare e mangiare per mantenermi in salute e consumo gemme nere dell'anima ad un ritmo accelerato. Tuttavia, sono disposto anche ad affrontare il fastidio e la debolezza della mortalità, per affrontare il mio ultimo compito. Rimango pur sempre il Signore dei Necromanti, asceso all'Aetherious come un Dio. La ritrovata mortalità del mio corpo è un piccolo prezzo da pagare, per portare a termine il compimento del piano e distruggere finalmente l'eredità di Galerion. Prima ero una conchiglia, un guscio vuoto dotato d'intelletto e volontà. Non provavo vergogna, per le ancelle non-morte che mi servivano ero la mummia vivente, un vecchio ammasso d'ossa da curare e riverire, il signore di una contea.

Ora, le cure mi hanno dato l'aspetto di un tempo. Ho recuperato gli occhi grigi, i lineamenti spigolosi e superbi che rivelano l'antica e rimpianta immagine. La fine del decadimento del Lich mi ha perfino restituito quella voce grave, da cantore.

La caduta del Re dei Vermi, il Ritorno di Mannimarco.

Ora posso liberamente girare per le strade, nessuno riconoscerebbe il leggendario Necromante di Scourg Barrow nei miei tratti. Sono arrivato perfino alla Città Imperiale, ove ho vissuto per tre mesi, consumando le gemme di nascosto nella locanda migliore di Piazza Talos. Lì ho stretto accorti con un ricco e sprovveduto mercante, asceso recentemente ai ranghi della media nobiltà di Cyrodiil, sotto le spoglie di un ricco mercante ed usuraio. Ben più interessante di questa semplice pedina per i mie piani invece è stata la conoscenza di una fanciulla, la moglie di costui, devota a Mara e Dibella, ma servente di tutti gli dei ed assidua frequentatrice del Tempio dell'Unico.

La sua fiducia nel divino mi ha disgustato, ma lei sembra non apprezzare i miei accordi con suo marito. Che abbia intuito la mia identità di Necromante è impossibile, ma probabilmente intuisce che ho qualcosa di sbagliato e lo attribuisce ad una mia poca onestà nell'affare stipulato col marito.

Nonostante il suo bigottismo, sembra avere una vista più acuta del normale. Dal momento che ho recuperato la mia vita per assistere di persona alla caduta del regno di Vanus, mi recherò alla loro villa personalmente anche le prossime volte. La vita ha risvegliato molti impulsi e bramo di vedere la sua devozione agli dei distrutta, di vederla contorcersi e imputridire nella morte quando giungerà il regno del Verme.


Altra pagina di data sconosciuta, probabilmente ambientata pochi mesi dopo gli eventi sopracitati.

Più conosco quella donna più la disprezzo, mentre aumenta il mio desiderio di spezzarla. Tuttavia, molto più interessante è stato l'incontro fortuito con il rappresentante della Gilda dei Maghi di Anvil, nonchè membro del Concilio della Gilda. Si chiama Hannibal Traven. Le sue idee sulla lotta alla Necromanzia sono divertenti fino a sfociare nella più misera illusione. In compenso i miei Necromanti aumentano di giorno in giorno, avvicinando sempre più il momento della vendetta.

Presto la Gilda cadrà e per togliermi una soddisfazione, ucciderò quella donna.


Ennesimo foglio non datato, ma probabilmente ambientato alcuni anni dopo, dai venti ai diciassette anni prima la Crisi dell'Oblivion

Hannibal Traven è stato nominato Arcimago della Gilda e quel maledetto ha bandito la Necromanzia dai suoi ranghi! Potrebbe sembrare un vantaggio, dato che questo ha diviso la gilda e ha obbligato i Necromanti che operavano nella legalità ad unirsi all'Ordine del Verme Nero, ma non è così, poichè ora non posso far crollare la Gilda dall'interno. Ciononostante ormai sono deboli. Per la prossima decade riprenderò ad infiltrare spie nella Gilda, per poi sferrare l'attacco finale.

Ad aumentare il mio disappunto, ho cercato di porre la volontà di quello sciocco che mi credeva un mercante cotto il mio controllo, in modo da avere un agente diretto nella politica dell'Impero. Tuttavia, la sciocca moglie ha chiamato due guardie e si è rivelata una studiosa del Recupero. Pensava di poter distruggere il Vile Necromante.

Peccato per lei che quel Necromante fosse il Re dei Vermi, io, Mannimarco!

L'ho portata con me e l'ho rianimata e mummificata per spregio. Colei che mi disprezzava in vita mi servirà nella morte.




[Questo pezzo di pergamena è completamente bruciato]

Stamane è accaduto un fatto sorprendente. La mia nuova mummia, prima di morire, ha lanciato un incanto su se stessa per conservare la sua personalità e non cedere alle insidie del Necromante. Debbo dire che è stata una mossa accorta, ma ovviamente il mio potere ha facilmente spezzato le sue difese.

Ne è conseguito un bizzarro effetto: parte del suo amore per il marito è rimasto conservato nella non-morte, ma è stato deformato dalla corruzione della necromanzia. Pare che quella sciocca ora abbia sviluppato il morboso desiderio di darmi un erede. Per quanto l'idea di un emissario da me addestrato per farmi da messaggero nel tempo in cui dormirò nella catalessi del Lich possa essere stuzzicante, il suo desiderio è destinato a non essere mai realizzato. Lei non sembra rendersene conto, ma in quanto morta, il suo ventre non è fertile.

Inoltre, non ho tempo per simili sciocchezze.


Ultimo foglio vergato dal Re dei Vermi, ambientato sicuramente nove mesi e diciassette anni prima della morte dell'Imperatore Uriel Septim VII.

La donna è sempre più intrigante, sembra che sia riuscita a ristabilire la fertilità del suo ventre grazie all'Alchimia. Ormai il cadavere prova soltanto una concupiscente e morbosa ossessione nei miei riguardi e mi è venuta a noia. In ogni caso, un individuo a cui insegnare parte delle mie conoscenze senza concedergli l'immortalità, del mio sangue e da me allevato sarebbe perfetto come messaggero. Dovesse tentare di sfidarmi potrei ucciderlo. Giacerò con questo cadavere, per quanto la cosa mi disgusti e genererò un erede, un emissario perfetto per i miei Necromanti. Dopo che il piccolo sarà nato, studierò le cause di questo e concederò a quella donna il riposo eterno.

La conoscenza è la chiave della mia vittoria.



Parte di un diario integro in maggior parte, narra di fatti accaduti la notte dell'inizio della crisi di Oblivion.

I miei primi ricordi sono una grotta in rovina, ma adibita a palazzo di lusso e un elfo dai capelli d'argento e con una tunica nera bordata di rosso scuro che mi sorride freddamente, leggendo mentre mi osserva fare i primi passi. Per il resto, non ricordo nulla della mia infanzia e non comprendo il perchè.

In effetti, i miei ricordi ricominciano solo all'età di quindici anni, due anni fa. E ricominciano con me che giaccio in un letto con una fanciulla Nord, di cui non rammento nemmeno il nome. Mi sono svegliato in quel letto e preso dall'angoscia sono fuggito. Ma ciò non è importante, Ho vissuto di espedienti per due anni, mendicando e vagando... Finchè non ho attaccato un membro di alto rango della Legione Imperiale, che avevo scambiato per un individuo qualsiasi data la mancanza di armatura, per rapinarlo. Ovviamente, essendo egli un soldato ed io un elfo senza nessuna particolare abilità, stanco sozzo e stremato, la mia destinazione sono state le carceri.

Quando mi sono svegliato dopo essere svenuto in seguito alle percosse delle guardie infatti -dovevano essere passate molte ore a giudicare dalla luce che filtrava dalla finestra della cella- e dopo essere stato insultato da un arrogante elfo oscuro, ho visto delle guardie usare la mia cella, che a mia insaputa conteneva un passaggio segreto- per portare in salvo l'Imperatore Uriel Septim VII. Tuttavia, il regnante doveva essere scioccato dalla morte dei figli e dal pericolo, perchè affermava di aver sognato il mio volto -peraltro circondato da vermi e teschi- e che gli dei mi avevano indicato come salvatore. Doveva star delirando, così ho troncato subito spiegandogli la mia scarsa fiducia nelle divinità. Tuttavia non è sembrato ascoltarmi, perseguendo nella sua follia. Poco conta, ho seguito le guardie e ho raggiunto gli esterni della prigione, nonostante durante il percorso alcuni guerrieri misteriosi abbiano cercato di assassinare l'Imperatore. Fortunatamente le Blade ci hanno salvato la vita, peccato che durante il tragitto l'Imperatore abbia affermato che la sua ora era giunta, per poi consegnarmi l'amuleto e dirmi di portarlo ad un certo Jauffre, capo delle Blade, per consegnarlo ad un erede al trono. Pare sia un bastardo, ma è l'ultimo uomo di sangue Septim del Mundus. Purtroppo, non sono stato in grado di salvare l'Imperatore da uno degli assassini, anche se sono riuscito a salvare la mia vita uccidendo con l'unico incantesimo che conosco, una sfera di fuoco -diretta in pieno volto- l'assassino.

Sorprendentemente le Blade si sono fidate del giudizio dell'Imperatore e mi hanno lasciato andare.

Tuttavia, tutti loro hanno fatto male. Non so cosa sia questa storia, chi sia il Signore della Distruzione cui l'Imperatore ha accennato o cosa c'entri l'Amuleto dei Re, ma non andrò da questo Jauffre. Ho deciso di unirmi alla Gilda dei Maghi e risollevare la mia vita.

Per quanto mi riguarda, il mondo può anche bruciare.


Le cose sono accadute troppo in fretta. Non so ancora per quanto potrò scrivere, ma ora è l'unica cosa che posso fare. Dopo la mia fuga, le cose sono state difficili,ma come vivevo di accaewtaggio una volta posso continuare a vivere ora. Ho costretto un negoziante di articoli magici a Piazza Talos ad insegnarmi tutto ciò che sapeva sulle Arti Arcane, ho fatto scorta di provviste e rimediato un abito pulito. Dopo essermi lavato ed aver sostenuto un esame, con punteggio piuttosto basso, sono riuscito ad entrare a far parte della Gilda dei Maghi. Ho passato un mese a girare l'intera Cyrodiil, senza fermarmi un istante, aumentando le mie conoscenze magiche -sembro essere portato in questo- e raccogliendo raccomandazioni. Solitamente, per far parte dell'Università Arcana, ci vogliono anni di apprendistato in una Gilda, ma per mia fortuna eventi strano stanno accadendo in tutta Tamriel e ogni gilda, posto di guardia o forma d'autorità è sommersa di richieste, aiutando a risolvere questi problemi, sono riuscito a finire tutto in un anno. Avevo appena ucciso quel ridicolo mago che non voleva recuperassi l'amuleto di chiaroveggenza della vecchia, quando sono stato aggredito alle spalle e rapito sulla via del ritorno. In realtà non avrei nemmeno dovuto ucciderlo, sarebbe stato meglio consegnarlo vivo alle guardie, ma ho scoperto di trarre una certa soddisfazione dalla sensazione di potere che dà avere la vita di una persona nelle proprie mani. In ogni caso, ora sto subendo lo stesso trattamento, perchè son prigioniero Auriel sa dove. Tutto quello che sono riuscito a fare è stato nascondere l'amuleto dell'Imperatore. Non posso liberarmene, è troppo vistoso, ma anche se potessi non lo farei, percepisco qualcosa di magnetico in lui, anche se non rilevo tracce magiche. Inper roltre ho il sospetto che sia vitale per me tenerlo, anche se non so cosa me lo faccia pensare. Forse il fatto che da quando l'Imperatore è morto e Ocato ha preso il controllo indiretto dell'Impero, tentando di risolvere la situazione ed evitare una rottura, stanno aumentando i disastri in tutta Tamriel e addirittura da un giorno all'altro sono sorte formazioni rocciose dal terreno che svettano verso l'alto, completamente indistruttibili nonostante in molti abbiano provato a liberarsene. Ma non mi riguarda, domani saprò il mio destino, almeno spero
.

Un guardiarossa mi ha spiegato la situazione, si fa chiamare Maestro dell'Arena ed è stato pagato profumatamente da sconosciuti per rapirmi e rendermi uno schiavo al servizio dell'Arena, Pare che abbia molte libertà e possa guadagnare parte delle vincite, posso fare spese e girare per la città, ma devo sempre essere controllato e in cenatene. Sono stato preso prigioniero e ora devo combattere, ma nono posso usare troppi incantesimi,la gente vuole spettacolo, ossa e sangue, non un elfo che agita le mani e spara lampi e bufere di ghiaccio, oc che invoca creature che combattano al posto suo. Mi sta quindi insegnando ad usare una spada, ma ho insistito per non usare l'armatura, preferisco usare la mia magia per proteggermi e in più una lama che rimbalza su una mano invece di tagliarla fa un certo effetto, pertanto è stato facile convincerlo.

Ma le cose non finiscono qui, non ho intenzione di arrendermi, al contrario riuscirò a uscire da questa situazione.

(Ieri ho sognato enormi portali rossastri, e creature nell'ombra, fatte di fuoco e paura. In ogni caso, è solo un sogno. Ma sono interessato alla parte finale, quando per un attimo vedo una figura enorme, fumosa e rossastra, ma che ad ogni incubo sembra più reale, dotata di molteplici braccia e ghignante. Ogni volta che la vedo mi sveglio vomitando e non riesco a capire perchè.)


In questi due mesi mi sono impegnato duramente, riscuotendo un certo livello di successo all'arena. Ho anche imparato a coaudivare la mia spada e i miei incantesimi. Ho scelto una spada di fattura elfica, in onore al mio popolo, che ho fatto pesantemente incantare. Il Maestro di Spada è piuttosto soddisfatto ed ha abbassato la guardia, quindi è il momento di agire. Il Campione dell'Arena, un orco, ha il diritto di uscire dalle mura della città, in quanto libero. Se uno schiavo ottiene il rango di Campione, viene automaticamente liberato per Legge Imperiale. Avevo pensato di fingermi lui, ma i controlli sono troppo stretti e le guardie imperiali sono l'elitè dell'esercito, addestrate a resistere ad incantesimi di illusione o malia. Potrei ingannarle col mio grezzo potere magico, ma sono troppe, a tutto c'è un limite. L'unico modo che ho è diventare campione, ma il Maestro di Spada non mi permetterà mai di sfidarlo, dopo tutti i soldi che riceve per tenermi schiavo. Inoltre, per quanto possa essere abile, non sono in grado di sconfiggerlo in campo aperto. L'ho visto combattere e per qualche motivo riesce ad usare tutta la forza bruta della sua razza insieme ad un livello di velocità e agilità mai visti prima. Quindi, l'unica cosa che posso fare è avvelenarlo e poi sfidarlo di fronte a tutti, ma si serve di assaggiatori. Dovrò formulare un piano. Ho una mezza idea di agire durante i funerali imperiali, la folla sarà lì e il maestro di Spada non potrà impedirmi di lanciare la sfida. Devo solo trovare il modo di sconfiggerlo....


Il cadavere dell'ex-Campione giace di fronte a me, sconfitto. Alla fine, dove non hanno potuto onore e sfide, ha potuto astuzia e inganno. Si tratta di una lezione da tenere sempre a mente. Come programmavo, la sfida lanciata nel mezzo dei funerali ha acceso la folla così tanto che neppure Ocato ha potuto impedirla, dato che in questo periodo di crisi il favore del popolo e il rispetto delle gilde è tutto ciò che rimane all'Impero. Quanto a come sconfiggerlo, il Maestro di Spada ha commesso un grosso errore: ha ingaggiato i migliori per proteggere e controllare il Campione e l'Arena, ma non ha pensato di fare lo stesso con gli oggetti. Ho agito al banchetto comune organizzato all'Arena la mattina del funerale, prima che ci recassimo tutti lì. Una brocca con due scomparti, da un lato il vino buono, dall'altro la letale radice di Jarrin, pesantemente diluita in modo da diminuirne gli effetti. Ho bevuto io stesso, ma quando ho versato il vino al campione, proponendo un brindisi, ho fatto scattare la leva che regolava gli scomparti, versando il vino avvelenato. Quando, tre ore dopo, ho sfidato il campione, mi è bastato resistere per dieci minuti, stando attento ad intrattenere la folla, prima che i miei calcoli si rivelassero esatti e il campione iniziasse la sua fine. Mi era bastato calcolare la quantità di radice, quanto diluirla e il peso corporeo dell'orco per capire quando il veleno avrebbe avuto effetto. Cinque minuti dopo, la testa del campione decapitato veniva da me raccolta e mostrata alla folla. Me ne sono andato con tutti i miei averi, le ricchezze del campione, la vincita della sfida e la mia libertà, mentre il Maestro di Spada cercava di uccidermi con lo sguardo. Probabilmente ha capito cos'ho fatto, almeno genericamente, ma la radice di Jarrin è il veleno perfetto: non lascia prove.


Mi sono iscritto all'Università Arcana, che come tutte le altre Gilda è sommersa dalla paura di contadini ignoranti di fronte a questi obelischi di pietra che compaiono nel terreno all'improvviso. Le ultime stime ne contano trecento in tutta Tamriel, con un intero centinaio qui a Cyrodiil, ma è probabile che siano di più, li dove la gilda non le vede. Nonostante sia uno studente, le mie abilità di combattimento affinate all'arena, oltre al fatto di essere l'ex-campione (ho rinunciato al titolo, comportava troppi dover e non è mio interesse averlo. Ora lo possiede quell'odiosa nord della squadra gialla, buon per lei) mi hanno reso famoso. Possiedo anche un potere superiore che ha fatto l'interesse di molti istruttori e ho molto tempo libero. L'Università impone di diventare Maestri in un arte entro sette anni, ma di solito se ci si impegna ne bastano cinque. Le tuniche dei novizi sono marroni, mentre quelle dei Maestri hanno ognuna un colore: viola per evocazione, giallo per misticismo, verde per guarigione, rosso per distruzione, azzurro per illusione , grigio per alchimia e bianco per l'Arcimago. Una volta i Necromanti della gilda avevano una loro tunica distintiva, di colore nero, nonostante in relata la necromanzia sia una branca dell'evocazione. Mi pare assurdo, ma non importa. Per ora mi sto impegnando al massimo nel padroneggiare la magia, anche grazie all'aiuto di un paio di studenti anziani, una dunmer e un bretone, tipi affascinanti e dotato d'un intelletto vivo, abbiamo legato facilmente. Mi stanno addestrando personalmente, in aggiunta alle lezioni. Insieme, stiamo svelando ogni segreto dell'Università Arcana, come la rete di cunicoli abbandonati che mi permette di sapere sempre tutto su tutti senza farmi vedere. Può essere molto utile, anche se la maggior parte delle volte non si sente nulla d'eclatante. Mi piacerebbe vedere la torre dell'Arcimago, ma non riusciamo a trovare il passaggio nei cunicoli. Eppure sono certo che ci sia! In ogni caso devo stare attento: oltre al normale studio, io e i miei compari, Katrina Maryon e Dàmos Sorriso-Fluente (ignoro quale sia il suo vero nome, si presenta a tutti così) approfondiamo, due notti a settimana per tutta la notte, anche le branche magiche non esattamente... regolari. Del resto, l'oppressione dell'Arcimago è ridicola, ma una volta un consigliere ci ha quasi scoperti, anche se siamo riusciti a svanire tramite i passaggi che solo noi conosciamo, ha trovato i resti di un animale morto in una vecchia aula, per ferite di magia oscura, sottoposto a vari incanti di rianimazione. Stavamo cercando di creare uno spettro sbiadito dal suo corpo, ma siamo stati fermati prima che fosse possibile. In ogni, caso non hanno modo di risalire a noi.


Oggi un mercante ha portato il corpo di uno Xivlai all'accademia, giurando di averlo visto uscire da un portale. Gli abbiamo spiegato che era impossibile, ma non ha ascoltato: era nel panico. Probabilmente è solo qualche idiota che ha perso il controllo di un incantesimo di evocazione, mandando lo Xivlai a spasso. Probabile che il Daedra fuori controllo abbia ucciso il suo evocatore. Ma tutto questo non conta: la cosa importante è che l'Arcimago mi ha inviato ad investigare sul problema dei Necromanti. Pare stiano diventando sempre più coraggiosi. L'abilità di combattimento dell'ex-campione dell'Arena, nonchè esperto mago, può essere utile, inoltre è una grande possibilità di imparare. Sul piatto potrebbe anche esserci un apprendistato privato sotto lo stesso Traven. Per quanto odi quel vecchio, ha potere. L'offerta è troppo buona per rifiutare, ho accettato a patto di portarmi dietro Katrina e Damòs.

[...]

Le cose sono peggio di quanto pensassimo. All'inizio i nostri scopi erano solo contribuire alla lotta contro i necromanti prendendo parte a svariate missioni. Ci siamo riusciti, ma siamo stati fatti prigionieri da una Maestra Necromante. Ci ha teso un imboscata, stordendo Dàmos e prendendo me e Katrina prigionieri. Ora siamo tutti e tre bloccati, mentre gli adepti di questa strega ci portano chissà dove. Quello che non capisco è perchè proprio noi. Abbiamo causato molti problemi all'Ordine Del Verme Nero, certo, ma bersagli di valore maggiore si trovano a poche leghe di distanza! Ci stavamo recando da due maghi del Consiglio della Gilda prima di essere catturati! Temo che questa sia la fine per noi tutti. Non credo che potrò scrivere ancora. La strega è già chissà dove, a lasciato i suoi adepti e noi indietro. Neanche le Arti Oscure che ho approfondito, le stesse dei Necromanti, potranno salvarmi.


Mi tremano le mani mentre scrivo queste note. Non siamo stati uccisi, ma condotti dalla strega. Quando si è tolta il cappuccio, per poco non ho vomitato. Il viso era morbido e bello, con delicati capelli color grano e labbra piene,,, Ma lo stomaco esibiva un profondo squarcio, con le ossa in piena vista e la carne macrescente. La strega era morta... Ecco perchè non ha lanciato un solo incantesimo. Gli zombie non conoscono la magia. Ma gli zombie non hanno nemmeno una loro volontà. Quando sono riuscito a chiedere spiegazioni, io, Katrina e Damòs ci siamo sentiti male. La sua frase mi rimbomba nelle orecchie. "Merito dell'abilità Necromantica di tuo padre, l'uomo che voglio morto. Avrei voluto salvarti, ma sei così simile a lui... Non c'è nulla di peggio di una madre che vede la rovina del proprio figlio. Ho cercato di proteggerti, facendoti imprigionare all'Arena, ma ti sei mostrato il degno erede di tuo padre. L'erede di Mannimarco. Sì caro, Egli è tornato. Egli è tuo padre. Ed io sono tua madre, colei che una volta era nota come Lady Lirael."
Scriverlo mi far star male. Katrina non ha ancora aperto bocca da quella dichiarazione, quanto a Dàmos,. sta affogando lo sconcerto nell'alcol. Credo che lo raggiungerò.


Sono abbastanza lucido da continuare le mie note. La maga, Liralel, mi ha spiegato la sua storia e come dopo la mia nascita, Mannimarco l'abbia dissolta, spezzando la sua non-volontà e l'incanto che la teneva in piedi, lasciandola nella fossa dei cadaveri del suo rifugio. Ma mio padre fece male i suoi conti. Un caso simile, una morta che crea la vita, non era mai accaduto. Ha pasticciato con poteri sconosciuti ed ha creduto, scioccamente, che per disfarsi del resto bastassero le sue normali Arti Oscure. Mia madre ha ripreso vita due settimane dopo, per lei è stato facile fuggire, scappando da Mannimarco, lui non notò nemmeno l'assenza di un cadavere in mezzo ad altre dozzine di corpi. Da allora è stata vigile, non poteva mischiarsi con la società, ma le rimaneva la vendetta. Vendetta che le ha fatto usare un gruppo di Necromanti suoi adepti per avere delle orecchie nell'Ordine, fingendosi una semplice Strega Oscura al servizio del Re Lich. Ma quando ha saputo di un giovane elfo che stava aiutando la Gilda nella lotta al Verme in cambio di raccomandazioni per l'Università Arcana, si è informata e mi ha riconosciuto. Quando mi ha preso prigioniero e mi ha rivelato tutto ciò, ha concluso che io sono un elfo purosangue, senza alcunchè di morto in me. Ma sono troppo simile a mio padre, a Mannimarco. Così ha cercato di distruggermi. Ci sarebbe riuscita, ma devo la mia vita a Dàmos, che in quel momento ha rivelato le sue mani libere e non legate e l'ha pugnalata al ventre, liberandoci con veloci affondi e dando a me e Katrina la possibilità di distruggere mia madre con lampi di fuoco e, tanto per sicurezza, un incanto di purificazione. per buona misura, ho sparso le sue ceneri nell'Oblivion. Non commetterò l'errore di mio padre, Lady Lirael non tornerà mai più. Ho chiesto supporto a Dàmos e Katrina dopo la nostra fuga e l'ho ricevuto, sebbene abbiano bisogno di tempo per assimilare questo shock. Ma mi saranno fedeli. Sono gli unici di cui mi fidi. Abbiamo lasciato la Gilda, andremo a Bruma, da alcune carte di mia madre, pare che avesse scoperto l'intenzione di Mannimarco di distruggere la Gilda di persona.


****


Allora gente! Questo pg è un mio esperimento. Ossia volevo creare un pg e svilupparlo contemporeanamente alla scheda, perciò ogni voltà che avanzerò aggiornerò qui. Il pg, l'avrete capito, è il figlio di Mannimarco. Spero di aver dato motivazioni logiche per la sua nascita. La classe è personalizzata ed è un mago puro con lama al posto di alchimia -non la migliore delle classi, ma volevo fare così- Man mano aggiornerò ed uscirà anche una lovvvvvvvvve story...

...Ovviamente, per quanto possa viverla un futuro Necromante assassino.

p.s. spero di aver reso bene un fatto: Sulfus è un vile codardo, sa che l'amuleto può salvare delle vite e che ci sono cose grosse in ballo -non capisce quali ma sa- però se ne frega altamente e se ne va a studiare. Vedrete anche le conseguenze di questa scelta.

E se ve lo state chiedendo... Sì, avete capito bene: è figlio di un cadavere. Del resto anche Manninmarco è morto, in quanto Lich no?

Edited by Sulfus - 3/4/2015, 21:19
 
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view post Posted on 7/1/2015, 11:07
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Wanderer

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Ma come cavolo ho fatto a notare solo ora questa discussione???

Il mio guerriero evocatore argoniano approva, entrambi attendiamo sviluppi
 
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Tauremir
view post Posted on 18/3/2015, 01:53




Ormai, quando vedo discussioni tue, Sulfus, mi preparo sempre a qualche storia meravigliosa, eppure ogni volta riesci a stupirmi: lo trovo un personaggio stupendo.
 
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Sulfus
view post Posted on 3/4/2015, 20:20




Aggiornato! Colpi di scena, tutta l'Arena e 3/4 della Gilda dei Maghi. L'ultimo pezzo lo posto domani stesso, ma volevo mettere subito quello che avevo in memoria per rifarmi dalla mia "assenza per malattia"
 
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view post Posted on 3/4/2015, 20:31
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Fanboy della Morte

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Oh mio dio. Perché non pubblichi tutto ciò?
 
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Sulfus
view post Posted on 3/4/2015, 20:35




Dici come ff? Potrei ANCHE (traduzione: sono tentatissimo) penarci, ma vorrei prima chiudere un attimo il numero enorme di progetti che ho in corso. Purtroppo è un mio vizio, quello di aprire un migliaio di cose insieme. Lieto che piaccia, comunque ^_^
 
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I RUB3N I
view post Posted on 12/6/2015, 23:58




Ti imploro di continuare :applauso:
 
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Sulfus
view post Posted on 13/6/2015, 00:07




Rub3n, mi fa piacere che ti piaccia, ma per scrivere sul forum devi presentarti nell'apposita sezione e iscriverti ad un gruppo (trovi il pulsante gruppi sopra la tagboard) :ahstop:
 
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7 replies since 20/12/2014, 19:19   337 views
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