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Drake's Adventures- Volume 1 -Ammazza draghi, Reuploaded

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Aron94
view post Posted on 28/6/2014, 23:40




mi sono riportato alla pari, mi piace come hai caratterizzato Lydia, sono curioso di vedere come va avanti.
ma nessuno pensa ai banditi? poverini.. XD
 
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- Drake -
view post Posted on 29/6/2014, 00:03




CITAZIONE
nessuno pensa ai banditi? poverini..

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Aron94
view post Posted on 29/6/2014, 00:07




giusto hahaha
 
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- Drake -
view post Posted on 3/7/2014, 23:40




Capitolo 09 - Ivarstead











Le nuvole si diradano lentamente scivolando dalla cima della montagna fino ai boschi illuminati dal sole freddo di primavera. Il sentiero umido prosegue su di un versante scosceso in salita, mentre una sottilissima nebbiolina avvolge la foresta.
Drake e Lydia proseguono lungo la strada mentre l'orco mastica selvaggiamente i rimasugli di ciò che si era portato nella borsa delle provviste.
-Cioè... Hai preso a pugni un orso?-
-Di tutte le cose che ti ho raccontato, tra quelle che mi sono successe quella è la cosa che ti ha più colpito?-
Le sorride Drake, e lei risponde facendo spallucce
-Credo sia la più strana!-
-Sono il Sangue di Drago per la miseria! Questa dovrebbe essere la cosa più strana!-
-Effettivamente si, ma quello lo sapevo già-
Lui annuisce alzando gli occhi al cielo, poi lei rallentando il passo indica davanti a se
-Ci siamo!-







Il villaggio di Ivarstead è un semplice gruppetto di case costruito su di un torrente sul quale sta un mulino. Metà delle abitazioni ha un piccolo orto accanto, e dietro alla casa più grande ci sono delle tettoie dove stanno alcuni maiali. La strada è quasi deserta, c'è solo un vecchio nord che tenta di alzare un enorme sacco pieno di cibo ed una bambina che insegue il suo cane husky allontanandosi. Drake e Lydia arrivano al villaggio a metà pomeriggio, e mentre il sole scompare dietro la punta della Gola del Mondo, il vecchio si asciuga il sudore voltandosi sentendo arrivare i due.
-Buongiorno-
Saluta Drake vedendo che li fissava, al che l'altro risponde mentre cerca di nuovo di alzare il pesante sacco
-Buon... Giorno a voi!-
-Serve una mano?-
Chiede l'orco fermandosi, al che il nord annuisce con un sospiro. Drake con un sorriso si avvicina e alza il sacco pesantissimo con un certo sforzo, mentre Lydia si volta a guardare il vecchio che le chiede
-Da dove venite avventurieri?-
-Da Whiterun!-
Risponde lei mentre Drake si alza in piedi e viene indirizzato in avanti dall'uomo che esclama
-Fino alla locanda! Grazie orco-
-Mi chiamo Drake!-
Sussurra lui mentre i due gli passano avanti
-Io Lydia, sono la sua Huscarlo-
-Aaah, è qualcuno di famoso?-
-Diciamo di si-
Risponde lei mentre il nord chiudendo gli occhi si sgranchisce la schiena
-Non ho più l'età per portare quel peso!-
-Che cos'è? Peserà mezzo quintale!-
Esclama Drake che fatica a tenerlo in braccio dato il contenuto che barcolla all'interno
-Sono provviste, le raccolgo una volta al mese per darle agli avventurieri che le portano fino al monastero!-
-Siamo diretti là!-
Risponde Lydia
-Ah, auguri! Vi servirà la benedizione dei nove!-
-Perché?-
-Beh, innanzitutto siamo in primavera, e molti passaggi dei settemila scalini sono ancora ghiacciati, e in secondo luogo credo arriverà una bufera tempo domani; per concludere, nessuno torna soddisfatto dalla scalata!-
-Perché no?-
-Si aspettano tutti di vedere il monastero, ma i monaci Barba Grigia non fanno entrare nessuno, salvo che su loro invito!-

I tre arrivano alla locanda in fondo alla strada.
-Poggialo lì ragazzo-
Drake mette il grosso sacco su di una panca asciugandosi il sudore mentre il vecchio annuisce
-Grazie orco-
-Mi chiami Drake!-
-E voi Klimmek, piacere mio-
Lydia annuisce aprendo la porta della locanda e tenendola aperta facendo entrare il suo Thane.
L'interno è caldo e tenuto asciutto dal fuoco al centro della stanza, attorno al quale stanno solo un paio di giovani nord dall'armatura coperta di pelliccia. Drake nota subito una giovane ragazza che accorda il suo liuto, e mentre avanzano il vecchio prosegue a dicendo
-Negli ultimi giorni si sono visti parecchi viandanti come voi venire qui, deve essere per la convocazione del Sangue di Drago, è così anche per voi?-
-Esattamente-
Si limita a rispondere Lydia voltandosi verso il compagno che però è rimasto in fissa sulla fanciulla nord poco distante. I due si siedono al bancone dove un nord di mezza età è intento a pulire delle coppe
-Benvenuti alla locanda di Vilemyr viandanti, io sono Wilhelm! Che cosa volete?-
-La bistecca di manzo più grossa che avete e due pinte!-
Risponde Drake battendo i pugni sul tavolo prima che Lydia possa parlare
-Klimmek! Ancora ad ammorbare i viaggiatori per far portar loro le provviste che raccogli fino al monastero?-
-In qualche modo quei monaci dovranno pur mangiare no? Con quel poco che possono coltivare lassù!-
Risponde il vecchio nord sedendosi ad un tavolo lì vicino mentre il locandiere serve una pinta congelata a Drake che la afferra con un sorrisone mentre Lydia chiede
-Per me del cosciotto di montone...-
-Subito-
Risponde Wilhelm mentre Drake ingurgita rumorosamente la birra d'un fiato sbattendo poi il bicchiere sul bancone di legno.







Il locandiere si volta chiedendo loro
-Siete diretti al monastero di Hrothgar Alto giusto?-
-Esatto-
Risponde Lydia mentre l'orco si pulisce la schiuma dalla bocca
-Una volta li ho fatti anch'io i settemila scalini! Una volta mi è bastata! Sono quasi due giorni di salita-
-Dov'è finita la tempra dei nord?-
-Chiudi il becco tu-
Ribatte a Wilhelm allontanandosi dal bancone e dandogli dell'idromele.
-Non sarà un problema la difficoltà, ce la fanno in molti-
Replica Lydia mentre il locandiere si avvicina rispondendo
-Si si, non lo nego! È sempre meglio comunque mettere in guardia tutti i viandanti che salgono lassù! In tutta la mia vita è capitato almeno un paio di volte di non vedere tornare alcuni escursionisti-
Drake si volta annuendo
-Sono sicuro di farcela!-
-Non siete i primi a venir qui oggi-
Replica Wilhelm annuendo verso due nord seduti a un tavolo per poi continuare
-Da quando il Sangue di Drago è stato convocato tre giorni fa sono accorsi da ogni angolo di Skyrim, e sono sicuro che questi sono solo i primi. Meglio, i viandanti fanno campare questo villaggio!-
-Qualche consiglio per uno che vuol fare la scalata?-
Chiede Drake prendendo la seconda pinta che trangugia mentre l'altro spiega
-Farla ben coperti, anche se voi orchi da quel che so siete molto più caldi delle altre razze no? E beh, portarsi delle provviste! Con un buon passo ci si impiega in media un paio di giorni! Inoltre ti consiglierei di abbassare le aspettative: nessuno entra nel monastero senza l'invito specifico dei Barba Grigia!-
-Quindi nessuno li ha mai visti!-
Risponde Drake poggiando la pinta e facendo gesto di farsene dare un altra
-Beh, circa ogni dieci anni un paio di loro scende alla ricerca di allievi, ma tornano quasi sempre da soli! L'ultima volta che si è visto qualcuno andare lassù con i monaci è stato con Ulfric vent'anni fa! Io comunque non li ho mai visti-
-Presto ve li potrò descrivere dunque-
Lydia si volta verso Drake che asciugandosi la birra dalle labbra attira l'attenzione di tutti ammettendo un po' imbarazzato dalle occhiate interrogatorie
-Beh, sono il Sangue di Drago-

Per un istante cala il silenzio nella locanda. Lydia si guarda attorno mentre Drake abbassa lo sguardo accorgendosi ora che una tale affermazione avrebbe attirato l'attenzione di tutti. Klimmek si volta fissandoli mentre Wilhelm alza il sopracciglio incredulo
-Cazzate-
Esclama uno dei due nord al tavolo, e mentre un paio di persone entrano nella locanda Klimmek prende un sorso di idromele per poi dire
-Chiunque può dire di essere il Sangue di Drago sai?-
-Beh...-
Balbetta Drake, al che uno dei due nord seduti annuisce
-E poi sei un orco, non un nord!-
-Dove sta scritto che il Sangue di Drago è nord? Tiber Septime era Imperiale-
Ribatte l'altro, e subito il compagno risponde
-Talos era... Per metà nord!-
-Te lo sei inventato ora...-
-Se così fosse, sarebbe incredibile!-
Ammette la nord affianco al bancone mentre poggia il suo liuto su di una sedia, poi il locandiere gli dice scuotendo la testa
-Sul serio ragazzo, non andrei in giro a spacciarmi per il sangue di drago se...-
Wilhelm viene interrotto dall'orco che voltandosi verso il focolare al centro della stanza esclama
-YOL!-

Mentre i suoi occhi diventano dorati una fiamma luminosa fuoriesce dalla sua bocca colpendo le braci che alimentano il focolare al centro della stanza dentro al quale una colonna di fuoco si alza facendo cadere ai lati di esso qualche brace scoppiettante.
Restano tutti attoniti e sbalorditi, e appena Drake lo nota arrossisce sorridendo.

Il silenzio si interrompe negli istanti successivi, quando tutti i presenti increduli cominciano ad ammirarlo e a fargli domande. Qualche attimo dopo alcuni abitanti del villaggio entrano nella locanda per ammirare il Sangue di Drago che a turno risponde alle domande degli entusiasti che lo tormentano per un paio d'ore prima che il locandiere decida di non fargli pagare nulla.
La gente attorno inizia a bere e a brindare al ritorno del Sangue di Drago, in quanto egli secondo le leggende è destinato a grandi imprese eroiche!
Da sole sei persone nella locanda il numero è salito vertiginosamente, e ormai tempo di mezza notte ci sono quasi una ventina di persone che riempiono il posto bevendo e facendosi raccontare dal Sangue di Drago la sua impresa contro il drago, e chiedendogli qualche volta di usare il suo potere della voce per sputare fiamme.
Accetta con un po' di imbarazzo, di nuovo al centro dell'attenzione come nei festeggiamenti a Dragonsreach, di nuovo ammirato da tutti e lodato all'inverosimile. Accetta con una certa riluttanza tutto questo, in particolare perché si sente parecchio sotto pressione date le numerosi attenzioni dalle quali sembrano conseguire le enormi aspettative di tutti in quanto ora è una leggenda; accetta solo per un motivo, per un certo pensiero che lo tormenta da quando ha cominciato a vivere sulla riva di quel torrente: non sa chi sia, e ora che sa di essere qualcosa, il Sangue di Drago, tutto il resto non ha più importanza.
In qualche breve momento di lucidità riesce ad escludersi dal caos che gli sta attorno e a pensare a questo. Ora che tutti lo riconoscono come Drake, il Sangue di Drago, non sembra avere più molta importanza ricordare chi fosse prima! Ora è qualcuno, e anche se parte di ciò non viene accettata per il resto è molto più confortante. Essere il Sangue di Drago, questo potrebbe essere.







A riportare la sua mente alla festa è Lynly, la giovane musicista con il liuto che lo ha ammirato da lontano tutta la sera. I fumi dell'alcol riescono a sconfiggere la timidezza nei pochi momenti in cui parla con lei. L'euforia della birra è un ottima cosa quando non si hanno grandi esperienze in fatto di seduzione, fortunatamente per lui ha una qual sorta di fascino che attira le donne, e sembra che abbia attirato questa in particolare.
Viene baciato sulla guancia mentre la nord gli da dell'eroe, allontanandosi poi sulle scale che conducono al piano di sopra. Mentre, di nuovo, tutti sono intenti a brindare Lydia racconta del suo primo incontro con lui, e approfittandone della distrazione l'orco risale le scale inseguendo la ragazza al piano di sopra.

Appena apre la porta lei è di spalle, con il viso rosso e un po' intimidito da lui che rimane fermo e immobilizzato dall'imbarazzo. Lei si volta verso di lui abbassando lo sguardo e cercando di togliergli la placca superiore dell'armatura. Le dita tiepide gli scorrono sui pettorali mentre il respiro inizia a tremare e gli occhi gli si tingono di un rosso opaco.
-Credo che... Un eroe abbia bisogno di essere ricompensato-
Sussurra lei con un sorriso mentre le mani si fermano sulle sue braccia togliendogli i guanti che scivolano a terra sul pavimento
-Non sono mai stata con un orco-
-Io... Non sono mai stato con una ragazza così bella-
Balbetta lui con un sorriso, e lei con una mano sulla sua nuca lo avvicina a se dandogli un bacio sulle labbra. Lui le poggia le mani sui fianchi togliendogli i vestiti mentre lei si avvicina al compagno togliendogli l'armatura per poi baciarlo di nuovo.
Per un attimo riesce a scordarsi di tutto, della gente al piano di sotto, della situazione, di quello che sta succedendo... Si perde nei suoi baci mentre viene steso a pancia in su sopra il letto per venire poi baciato da Lynly che si mette a cavalcioni accarezzandolo.







Il sonno dovrebbe portare conforto, specie per gli orchi che non sognano, invece Drake è preso di nuovo a fare quegli strani incubi creati da incomprensibili frammenti di immagini e suoni, che cerca di seguire e capire per quanto gli sia possibile: Lui è giovane, un bambino, l'orco davanti a se è un adulto invece, che sta urlandogli qualcosa rimproverandolo e colpendolo al volto fino a rompergli un labbro; il suo ultimo colpo interrompe le immagini per qualche secondo, fino a rivelarne delle altre. Ormai cresciuto, con l'arco da caccia in mano, si abbassa sul corpo di uno studioso nord morto da parecchi giorni, il contenuto della sua borsa è scarso ma all'interno vi è un pesante libro che spicca fra gli altri blocchi di appunti: il libro del Sangue di Drago. Prima che sfogli la pagina leggendo a fatica qualcosa sul potere della voce, i sogni mutano di nuovo e mostrano una violenta esplosione che lo spinge in aria scaraventandolo giù da un precipizio, la caduta nell'acqua gelida con il fuoco dava ti a se attraverso il quale si scorge la sagoma di un drago lo fa svegliare.
I suoi occhi hanno un bagliore dorato per il primo istante in cui si aprono, ma poi tornano al nero naturale mentre prende un respiro profondo.
Voltandosi osserva il curioso amuleto verde che tiene da che ne ha memoria, e poi si gira sul fianco abbracciando Lynly per riaddormentarsi poco dopo cercando di non pensare ad altro che al suo calore e al profumo dei suoi capelli biondi illuminati dalla luce delle lune che schiarisce il buio della notte.







Il mattino seguente c'è una sottile foschia che avvolge il villaggio. Ivarstead è ammantata dalla nebbia fino all'ora di pranzo, dove il sole è allo zenit e comincia a scaldare le temperature lasciandola rugiada lucente sui fili gialli dell'erba secca. La gente si è svegliata già da un pezzo frastornata dalla festa della serata precedente, e sono già tutti alle prese con le loro occupazioni. Lydia invece no. La nord riapre gli occhi sentendo il tepore del sole che le illumina il volto entrando dalla finestra, e dopo un respiro profondo stropiccia gli occhi voltandosi dall'altro lato del letto, dove un ragazzo nord sui trent'anni se ne sta addormentato come un sasso.
-Non devo bere accidenti...-
Sussurra tra se e se storcendo il naso, dando un ultima occhiata all'amante per poi alzarsi e vestirsi di fretta per scendere al piano di sotto dove il locandiere e Lynly sono intenti a pulire il disastro lasciato.
-Wilhelm...-
-Ah, Lydia! Buongiorno! Notte di bagordi?-
-Decisamente...-
Risponde lei sistemandosi lo scudo sulle spalle per poi avvicinarsi e chiedere
-Dov'è Drake?-
-Chiedilo a Lynly-
Risponde il nord sorridendo con una frecciatina alla ragazza che si volta di scatto
-Wilhelm!-
-Su ragazza, che hai da vergognarti? È il Sangue di Drago!-
-Credo di aver capito...-
Risponde Lydia abbassando lo sguardo, al che il locandiere le dice con tono rassicurante
-È uscito da dieci minuti... Ha detto che ti avrebbe aspettato-
-Grazie Wilhelm, ci vediamo!-
-Arrivederci Lydia!-
La saluta lui mentre la nord di corsa esce dalla locanda dandosi una rapida occhiata attorno.
Drake appoggiato alla parete le sorride standosene a braccia conserte, al che lei lo saluta con un sorriso mentre riprende fiato
-Hey-
-Hey...-

Percorrendo la strada principale del villaggio c'è un antico ponte in pietra che conduce all'altra riva del torrente verso la montagna. Drake osserva la cima innevata coperta di nubi man mano che si allontana dalla locanda. Lydia si ferma davanti al ponte sistemandosi la cintura e guardando i primi dei settemila scalini a qualche decina di metri davanti a se che continuano verso l'altro tra le rocce e i pini.
-Sembra che ci siamo-
Esclama lei, al che lui annuendo da un altra occhiata alle scale cercando di vedere la strada sulla montagna. Lei voltandosi verso di lui si schiarisce la voce
-A quanto pare dobbiamo salutarci-
-Come?-
-Nessuno entra al monastero di Hrothgar Alto senza l'invito specifico dei Barba Grigia, e io non l'ho ricevuto!-
-Tu stai con me, mi basterà dirglielo-
-Non credo che un ordine millenario di rigidi monaci sia incline a violare le regole che loro stessi hanno stilato, e anche se fosse non vorrei correre il rischio di scendere di nuovo una volta arrivata in cima perché non mi è permesso di entrare-
-Giusto-
Risponde lui guardandola con un sorriso
-Quanto credi che ci vorrà lassù?-
-Non lo so... Il tempo necessario perché capisca di più sui miei poteri e su come usarli immagino... Devo ammettere che sono un po' nervoso-
-Per la scalata infinita o per l'addestramento, se di questo si tratta?-
-Forse... Di capire davvero chi sono-
Ammette lui abbassando lo sguardo. Lei gli mette una mano sulla spalla rassicurandolo
-Sei un ragazzo forte Drake, e... Anche se sei un cazzone credo tu abbia la stoffa giusta per fare l'eroe-
-Beh, wow! Grazie mille Lydia-
Sorride lui mentre lei si volta di nuovo verso i settemila scalini. Prendendo un respiro profondo lui sussurra
-Ci vediamo allora... Tornerò quando sarà il momento!-
-Mi troverai a Whiterun, Thane!-
-Drake...-
Annuisce lui con un sorriso, per poi mutare lo sguardo facendosi deciso, e incamminandosi verso le scale per cominciare la scalata della Gola del Mondo.



Continua...





Note personali:
Non potevo non includere Lynly nella sex list :rotfl: Comunque, spero di aver reso Lydia più figa! Sicuramente più che nel gioco ahah! xD Comunque, metterò il capitolo fra 2 settimane, questo perché sarò in vacanza la prossima, sorry guys!

Edited by - Drake - - 4/7/2014, 11:26
 
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Aron94
view post Posted on 4/7/2014, 09:29




ora sono più curioso visto che siamo vicini con l'incontro con i barbagrigia. spero gli svelino qualcosa a drake del suo passato in qualche modo, vorrei saperne di più visto che i suoi sogno sono sempre troppo vaghi XD
P.S. hai messo l'ultima immagine in spoiler (?)
 
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- Drake -
view post Posted on 4/7/2014, 10:24




CITAZIONE
hai messo l'ultima immagine in spoiler

oh shit you're right!
 
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Elrich
view post Posted on 5/7/2014, 22:31




Ok.. Sto cominciando a capire 1 pò del suo passato... credo... BEllo il penultimo capitolo comunque! Drake spacca!! :yeah:
 
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M'aiq il bugiardo
view post Posted on 11/7/2014, 14:17




M'aiq ti augura buone vacanze...
 
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- Drake -
view post Posted on 24/7/2014, 10:17




Capitolo 10 - I settemila scalini











Le nubi dal rapido fluire si innalzarono verso la cima della montagna dissolvendosi, lasciando il posto ad un pallido sole luminoso che riscaldava il fianco roccioso del monte. Un vento freddo turbinava tra i sassi, ed essendo arrivata presto la primavera, la poca neve rimasta si scioglieva in fretta creando piccoli torrenti e rivoli d'acqua che scivolavano sugli scalini in pietra inumidendoli per bene, cosa che inizialmente rese difficile salirli.
Drake era partito da poco con grandi aspettative e l'animo carico di emozioni per quello che sapeva avrebbe trovato al monastero, però man mano che risaliva gli scalini si rendeva certo sempre più conto che non sarebbe stato facile arrivarvi vista la strada per risalire la Gola del Mondo.
Dopo una breve mezzora si prese la prima pausa solo per guardare in basso per farsi un idea di quanto avesse percorso. Con sua grande delusione si rese conto di essere solo all'inizio, e di aver percorso quasi un centinaio di metro verticalmente, ma non si abbatté, e riprese la marcia con passo deciso arrivando al primo svincolo dove il sentiero voltava dietro ad una roccia.

Prima che lo sguardo possa scorgere ciò che sta dietro alla grande roccia affianco alla strada, un uomo appare davanti all'orco che si ferma scostandosi lentamente verso destra tenendo gli occhi su di lui. Sembra essere un nord di circa trent'anni, con le trecce semi sfuse nei capelli e nella barba bionda arruffata, lo sguardo stanco con le borse sotto agli occhi e il volto rosso tagliato dal freddo. I loro sguardi si incrociano per un istante prima che l'uomo discenda nella direzione opposta, e Drake, abbassando gli occhi un istante prima di guardare in alto, si rende conto effettivamente di quanto la scalata possa non essere facile.







-Prima dell'avvento dei mortali i Draghi regnavano nel mondo. Akatosh mandò il figlio a capeggiarli come Re, poiché egli doveva essere il tramite tra mortali e Dei.
La parola dei draghi era la voce, e parlavano solo per le vere necessità, poiché le loro parole e la loro voce erano potere, e bastavano quelle a creare fiamme e oscurare il cielo-
Le parole scolpite su una tavola incisa in un monolito scuro affianco alla strada testimoniano la storia dei draghi. Drake si ferma a leggere a voce alta prima di proseguire riprendendo fiato. Il tempo avanza lento, quasi immobile, le nuvole sfilacciate cadono verso il basso per dissolversi tra gli alberi sottostanti mentre un silenzio incredibile cala su tutta la montagna dandogli un aria ancora più mistica e antica.
Era passata mezza giornata, quantunque era sembrata un eternità passata da soli a salire le scale bagnate che seguivano una strada tortuosa fra le rocce sul fianco che si faceva sempre più ripido e in salita.
Drake si ferma per la seconda volta dopo almeno sei ore di salita, anche se solo leggermente provato si accorge che con il lento calare del sole, che non lo ha abbandonato un istante, le temperature iniziano a scendere vertiginosamente. La luce comincia a divenire rossa con il tramonto, che scompare ad ovest dove gli scalini sembrano portare mantenendosi in salita. Il secondo monolito appare poco più avanti testimoniando la parte successiva della storia che il giovane legge a voce alta mentre apre la borraccia che gli pende al fianco
-Il Re dei draghi iniziò a pensare da tiranno, e agì di conseguenza attirando sulla propria razza l'ira del padre Akatosh che la punì negandogli una vita oltre la morte.
Infuriato il Re dei draghi divenne un crudele dittatore e con i suoi sudditi dominaò i mortali su tutto il mondo costringendoli ad adorarlo come un dio.-
Dopo aver preso un sorso l'orco continua per la strada mentre il cielo si colora di un blu violaceo e le nubi scivolano come nebbia sul versante sud della montagna coprendola come un manto azzurro e umido che presto inizia a gelare l'acqua e ogni superficie umida sulle rocce e gli scalini.

Drake trova una piccola rientranza nella roccia sotto ad alcuni piccoli pini ormai morti da tempo, i cui sottili tronchi si spezzano al solo contatto. Frizionandosi il petto si accorge che il freddo non potrà che aumentare, così esce dalla crepa per afferrare alcuni di quei legni più asciutti per accendersi un fuoco. Attorno a se è tutto umido e gelido, prendendo un respiro profondo esclama
-YOL-
Sputando davanti a se una piccola fiammata che scintillante brucia la legna che viene lanciata scoppiettante per tutta la grotta. Dopo qualche istante l'orco si guarda attorno pensando ad un modo per scaldarsi, finché all'improvviso non gli viene un idea.
Si toglie tutto, cinturoni, l'ammazzadraghi, pugnale, manto in pelliccia, pantaloni guanti e stivali, poggiando tutto dietro ad un masso poco fuori dall'ingresso, poi spezza completamente i rami degli alberi con lo spadone e li porta all'interno della grotta dove cominciano a bruciare.







Le fiamme gialle avvolgono le pareti fino a che non si abbassano ad altezza d'uomo. Drake si siede tra esse alzando il capo per respirare e venendo avvolto dal fuoco che lo scalda scivolandogli addosso fino a consumarsi in aria. Mentre i suoi occhi diventano dorati li chiude godendosi il tepore per poi sdraiarsi sulle fiamme e addormentarsi dopo qualche minuto. Nessun sogno durante la notte, è anche il primo pensiero che ha riaprendo gli occhi tornati neri. Il fuoco si è spento e il fumo grigio esce verso l'alto.
Si sgranchisce sbadigliando e pulendosi il naso infilandoci un dito per narice, dopo di che afferra un poco di quella neve candida al di fuori della crepa dove si trovava e la spalma come un unguento sul corpo per pulirsi dal nero della cenere e del fumo, un bagno improvvisato.
Rivestitosi continua il suo cammino, mentre il sole dietro di se si alza illuminando la neve bianca poggiata sulle rocce scure che lo circondano. Coperto da qualche sottile strato di neve c'è il terzo monolito incastonato fra le grosse rocce al lato del sentiero
-La Dea Kynareth ebbe pietà dei mortali, e donò ad uno di loro il potere della voce dei draghi. Egli divenne potente in gran segreto, e iniziò ad insegnare ad alcuni il potere, ma egli era prescelto dagli dei: un Sangue di Drago, e perciò quello che lui imparava in un istante sulla voce, gli altri dovevano impiegarci mesi o anni.
Il Sangue di Drago però venne corrotto dal potere, e un Daedra glie lo promise in cambio della sue vita. Ottenuto il potere dal Principe Daedrico della conoscenza proibita, il Sangue di Drago iniziò ad avere sempre più seguaci, e cominciò a meditare propositi di guerra contro il Re dei Draghi-

Erano passate ventiquattro ore precise da che aveva iniziato a salire gli scalini, che a tratti si interrompevano divenendo un sentiero sterrato coperto da neve e ciottoli, man mano che la vegetazione scompariva del tutto. Le fredde rocce testimoniavano l'antichità della montagna che sovrastava il paesaggio sottostante coperto dalla foschia mentre il vento fischiava e ululava fra i sassi rumoroso.
A scendere dalla parte opposta una nord di mezza età prosegue verso l'orco che la saluta
-Salve! Finalmente incontro qualcuno!-
-Sei a metà strada...-
Risponde questa avvicinandosi. I lunghi capelli biondo scuro sono tenuti legati da una treccia che le cade sulla spalla sopra alla pelliccia, mentre alla cinta tiene un ascia legata al cinturone scuro. Sembra essere provata e stanca, il viso rosso per il freddo e il fiatone che si interrompe quando gli chiede
-Hai dell'idromele orco? Il mio è finito-
-Solo dell'acqua...-
La nord afferra la borraccia appena le viene porta, e dopo averne presi dei sorsi esclama
-La mia si è congelata e ha rotto il cuoio cadendomi... Grazie-
-Tu chi sei?-
Chiede Drake legando la borraccia al fianco, al che lei risponde sistemandosi i guanti
-Una semplice pellegrina, volevo salire i settemila scalini, è un viaggio spirituale che fanno in molti nord... Tempra l'animo!-
-L'ho sentito dire...-
-Perché un orco dovrebbe seguire le tradizioni nord? Al monastero non fanno entrare nessuno lo sai-
Drake annuisce guardando in alto, e poi risponde
-Hai sentito che i Barba Grigia hanno chiamato il Sangue di Drago qualche giorno fa?-
-Certo, ero vicina a Riften quando l'ho sentito... Credo che tutta Skyrim l'abbia udito! Da quel che so erano secoli che non succedeva una cosa del genere...-
Drake sorride morendosi un labbro prima di voltarsi dall'altra parte salutando la nord
-Arrivederci-
-Stai attento quando sali, il vento e il freddo si prendono dei corpi di tanto in tanto, e tu non sei vestito per questo gelo!-
Drake annuisce continuando a salire, finché non vede un altro monolito in pietra coperto dalla neve che sposta con la mano per poi leggere
-Il Sangue di Drago iniziò la guerra. Segretamente voleva spodestare Il Re Alduin e prenderne il posto, ma il fato decise diversamente. Il Re dei Draghi arrivò tardi per fermare il massacro dei suoi sudditi draghi, poiché il Sangue di Drago fu tradito da un compagno ancora fedele al suo Re che lo ricompensò. Il Principe Daedrico della conoscenza proibita aveva riscattato il suo debito di morte con il Sangue di Drago-







Il sentiero tortuoso e serpeggiante in alcuni punti pressoché scompare perché coperto da neve o rocce franate. Davanti all'orco un'ascia luccica sotto la neve che comincia a cadere dalle nubi che coprono la cima della montagna sempre più vicina e allo stesso tempo apparentemente irraggiungibile. Davanti all'arma, in un angolo tra le rocce, uno scheletro congelato incastrato dentro alle rocce.
Il sentiero si fa più stretto e coperto di neve, una ripida salita continua con ad un lato le rocce e dall'altro uno strapiombo di un paio di centinaia di metri fino a delle rocce grigie coperte dalla foschia che si fa sempre più spessa. L'orco comincia a sentire il morso del gelo mentre si scrolla la neve dalle spalle. Poco più avanti, dopo aver percorso il tratto pericoloso, sta un altro monolito che legge a bassa voce scaldandosi le braccia
-I mortali non si arresero, e capeggiati dai tre eroi prediletti del defunto Sangue di Drago, iniziarono la rivolta. Il Fratello del Re Alduin si unì alla rivolta, convinto nella loro causa, ed aiutò i mortali ad usare la voce. I tre eroi manipolarono la voce per abbattere i draghi in un modo che nessuno poté mai immaginare. Giunti alla battaglia finale e ormai allo stremo delle loro forze, uno dei tre eroi fece utilizzo di un grande e antico potere segreto per fermare il Re dei Draghi, poiché convinto che il potere della voce non bastasse.
Essi fecero sparire Alduin, e riportarono la fonte dell'antico potere segreto nelle profondità della terra ove lo avevano trovato-

Il piccolo viottolo stretto serpeggia ai piedi di una parete a dirupo che si erge sulla destra, sovrastata dai foschi fianchi innevati coperti dalle nubi che cadono lente verso il basso illuminando il tutto con un pallore trasparente. A metà della giornata l'orco si ferma al primo punto dove è possibile sedersi, e tremante afferra la borraccia schiacciandola ai lati per sciogliere l'acqua ghiacciata. Il gelo gli ha rotto le labbra e inscurito le guance, per non parlare dello stato in cui versano le dita di mani e piedi doloranti. Riprendendo fiato comincia a perdere la grinta, guardando verso il basso dove ci sono solo nubi.

Nelle ore successive il colore delle luci diventa rosso, come il tramonto. Drake non lo può vedere poiché sta sotto le nubi in cima alla montagna, ma il mondo sottostante è ora coperto da uno spesso strato di nubi azzurre violacee che si estende orizzontalmente sotto al cielo rosso fino al sole che scende a ovest. Il buio inizia a scendere a Skyrim man mano che il sole tramonta, e Drake non riesce per sua sfortuna a trovare un riparo adeguato dal vento ghiacciato che quasi lo fa cadere da quanto è forte.
Davanti a lui l'ennesimo monolito scolpito che scopre dalla neve dura e ghiacciata che lo ricopre prima di leggere quasi bisbigliando
-Senza Alduin tutti i draghi erano persi, come api senza la regina. I mortali finirono il lavoro e la tirannia, compiendo innumerevoli massacri della razza draconica.
Un mortale dal nome di Jurgen Windcaller, discendente di uno dei tre eroi nord, decise di non prendere parte ai massacri dei draghi e si ritirò sulla Gola del Mondo per meditare sul potere della voce assieme al fratello del Re dei Draghi. Cominciò la sua meditazione e alcuni si unirono a lui costruendo Hrotgar Alto, fondando così l'ordine dei Barba Grigia-







La notte è illuminata da un pallore azzurro sopra le nubi, ma resta comunque buia e piena di insidie, specie in quel posto. A mezzanotte Drake arriva ad un altezza considerevole, alla sua sinistra un abisso nero di oscurità indica il punto ove il terreno cade improvvisamente a strapiombo in un profondissimo burrone alto un chilometro. Gli scalini ghiacciati proseguono verso l'alto, fino ad un monolito che l'orco raggiunge a fatica con i muscoli provati e il gelo che sembra entrargli nel sangue
-Con il potere della Via della Voce i mortali regnarono nel mondo per secoli. I Barba Grigia, man mano che assimilavano il potere dei draghi, avvertivano le anime dei mortali per tutta Tamriel. Percepirono l'anima di un altro Sangue di Drago, Tiber Septim, che imparò ad usare il potere della voce e scese dalla montagna dopo anni.
Con il potere assimilato, il Sangue di Drago unificò Tamriel creando l'impero, e tutti lo chiamarono Talos, primo imperatore-

Le nubi si diradano man mano che l'orco sale gli scalini, con i muscoli a pezzi e la mente sconvolta, il respiro pesante e il gelo nei polmoni. Improvvisamente tutto diventa limpido, chiaro, e alzando lo sguardo da terra i suoi occhi diventano azzurri come l'aurora nel cielo.
Fasce luminose e infinite di luce azzurra e verde attraversano il chiaro cielo stellato coprendo le due mezze lune giganti. La luce illumina la neve sulle rocce e le nubi sotto alla montagna, che coprono il mondo sottostante completamente come un mare bianco illuminato nel buio dall'aurora. Mentre avanza sprofondando nella neve fino al ginocchio Drake si ferma dinnanzi ad un ennesimo monolito coperto di neve.
-Gli Dei premiarono Tiber Septim per il suo uso onorevole del dono della voce, e lo accolsero nel pantheon degli Dei su ordine di Akatosh. I nord lo venerarono come Talos, e la sua stirpe di Sangue di Drago continuò compiendo grandi imprese, poiché gli Dei conferivano ai Sangue di Drago la possibilità di avere un destino leggendario-

Voltando finalmente gli occhi, Drake scorge dietro all'angolo il monastero.







Il monastero si erge sul pendio della montagna verso nord ovest, illuminato dall'aurora nel cielo limpido. Drake si avvicina tirando un sospiro di sollievo guardando le alte mura spoglie in pietra di Hrothgar Alto che seguono specularmente da una torre più alta accessibile da due rampe di scale in pietra. La neve si fa più bassa man mano che ci si avvicina, e l'orco può finalmente rallegrarsi dopo tanta fatica.
-Venera la voce. Usala solo per vera necessità. Segui il sentiero interiore-
Vi è inciso sull'ultimo monolito poco avanti al monastero. Dopo averlo letto l'orco si scrolla la neve di dosso e sgranchendosi i muscoli si mette in marcia fino ad arrivare sulla soglia del monastero.



Continua...





Note personali:
Potete notare in tutto il suo splendore il mio primo lavoro con photoshop ahah! ...che schifo. Comunque, odio questo pezzo della storia ma... è necessario :/ prossimo capitolo mboooo spero di fare in tempo per settimana prossima, col lavoro è un casino!
 
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Elrich
view post Posted on 25/7/2014, 21:25




Mi è venuto freddo per un istante ahaha!
 
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- Drake -
view post Posted on 31/7/2014, 17:40




non mi va il fottuto scanner! sto cercando di farlo funzionare ma tra poco vado in ferie se non riesco a farlo andare mi sa che ci rivediamo a fine mese D:
 
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M'aiq il bugiardo
view post Posted on 2/8/2014, 16:03




M'aiq ti augura buone vacanze...
 
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- Drake -
view post Posted on 26/8/2014, 11:43




Capitolo 11 - Il monastero di Hrothgar Alto











Le scure pareti in pietra all'interno del monastero erano illuminate da ampie e quadre finestre sul soffitto che attraverso il vetro imprecisamente lavorato facevano filtrare la luce azzurra dell'aurora che attraversava il cielo notturno. Alcuni bracieri poggiati su pilastri in pietra dell'altezza di un uomo assieme ad altri più piccoli sulle pareti illuminavano l'enorme salone d'ingresso, riflettendo la loro pallida luce infuocata sul pavimento di rocce ancora più scure delle pareti.
L'orco si guardava attorno chiudendo il pesante portone color rame dietro di se producendo un boato che pacatamente si diffondeva nell'eco del salone e nei corridoi adiacenti. Il clima era lievemente temperato, ma comunque freddo, e l'aria pulita all'interno odorava di una leggera e umida fragranza di pietra con una traccia di incenso che fumava un po' ovunque poggiato su qualunque ripiano.
Il silenzio viene interrotto solo dall'eco dei passi e il respiro di Drake che avanza guardando le ampie finestre sul soffitto raggiungendo il centro della stanza dove il pavimento è lavorato in modo da comporre l'incisione di un rombo nella pietra, proprio nel mezzo del salone. Il suo sguardo si abbassa soltanto appena il flebile rumore di passi si avvicina dai corridoi adiacenti al salone.
Quattro figure avanzano nell'ombra scendendo le scale dall'altro lato della sala e avvicinandosi lentamente. Portano pesanti vesti in stoffa grigia sopra a pellicce nere, e sono tutti umani dall'età avanzata e la barba lunga che vien fuori da sotto il cappuccio. Per un istante il cuore di Drake si ferma dall'emozione, per poi riprendere a battergli più forte del normale regolando la respirazione di conseguenza. Man mano che i quattro monaci si avvicinano l'orco cerca di comporsi sistemando i lacci di cuoio sotto al manto gelato e scuotendosi la cresta di capelli attaccati l'uno all'altro dal ghiaccio, per rendersi presentabile.
I quattro si fermano uno accanto all'altro chinando leggermente il capo e allargando le braccia mentre istintivamente il giovane si mette in ginocchio pensando sia la cosa più giusta da fare. Il terzo partendo da destra china ulteriormente il capo dicendo con un filo di voce
-Benvenuto Sangue di Drago-







Con un respiro tremante Drake rialza lo sguardo rimanendo a bocca aperta e rispondendo a bassa voce trattenendo l'entusiasmo mentre si rialza con fatica ancora provato dalla scalata
-S-salve-
Balbetta cercando di non sorridere, mentre il monaco si avvicina di un passo verso di lui congiungendo le mani dentro le maniche della tunica e chiedendo
-Avvertiamo la tua anima, ma per prima cosa dobbiamo essere sicuri che tu sia chi sostieni di essere: Facci assaporare la tua voce, mostraci se sei davvero il Sangue di Drago-
Drake si guarda attorno notando che i monaci lo osservano tenendo la stessa posizione con le mani incrociate e lo sguardo su id lui. Prendendo un respiro profondo chiude gli occhi e si volta dall'altra parte verso il muro all'ingresso riaprendo poi gli occhi dorati e sputando una fiammata sul pavimento esclamando
-YOL-
Le fiamme colpiscono il pavimento svanendo poi in una finissima coltre di fumo nero che si perde nell'aria. Drake si asciuga la bocca con la manica del guanto per poi riprendere fiato
-Sangue di Drago, sei tu. Benvenuto a Hrothgar Alto!-
Mentre il monaco dice questo l'orco si volta continuando ad ascoltare
-Io sono Maestro Arngeir, parlo a nome dei Barba Grigia-
-Io... Ho... Ho risposto alla vostra chiamata-
-Si, Siamo qui per guidarti e aiutarti a scoprire il potenziale che gli Dei ti hanno donato in quanto Sangue di Drago, come abbiamo sempre fatto dall'arrivo di Tiber Septim, e come abbiamo continuato a fare con i successivi Sangue di Drago-
-Vuol dire... Che non sono l'unico?-
-Non lo sei, ce ne sono stati altri prima di te, e il nostro ordine li ha sempre aiutati a comprendere e ad usare il loro potere. Se però tu sia il solo Sangue di Drago di quest'era non lo sappiamo. Ogni decennio due di noi viaggiano per tutta Tamriel, cercando di avvertire le anime più potenti che potrebbero appartenere ad un Sangue di Drago. Finora abbiamo trovato solo te-
Drake espira abbassando lo sguardo mentre Arngeir prosegue
-Hai dimostrato di essere un Sangue di Drago, possiedi il potere della voce dalla nascita, è un dono che ti hanno dato gli Dei in persona. Resta solo da stabilire se sarai in grado di apprenderlo a pieno e usarlo attraverso un Thu'um-
-Tu um?-
-Il Thu'um è la parola draconica per definire l'urlo: la manifestazione del potere della voce. Ogni Thu'um è composto da tre parole del potere, tu hai dimostrato di conoscerne una, per produrre il fuoco, e ne mancano due per produrre un soffio di fuoco completo-
-Sono pronto a imparare-
Esclama Drake assumendo una posa fiera, ma a smorzare l'entusiasmo Arngeir risponde
-Molto bene. Il tuo addestramento inizierà domani. Noi ti aiuteremo ad addestrarti nella via della voce. Io, maestro Einarth, maestro Wulfgar e maestro Borri ci impegneremo per insegnarti quanto sappiamo sulla via della voce, e apprenderai in pochi giorni quello che ad un comune mortale richiede anni di addestramento-
-Domani? Ma... Ho così tante domande!-
Chiede deluso l'orco, al che Arngeir risponde
-C'è bisogno di energia e tempo, cose di cui non disponi in questo momento. Inizieremo l'addestramento domattina, al secondo suono della campana-
Detto questo il monaco fa un altro lieve inchino e si volta assieme agli altri dicendo
-Vieni, segui maestro Borri fino alla tua stanza-
Un po' abbattuto il giovane orco segue il monaco che si distacca dal gruppo salendo le scale in fondo al salone e percorrendo il corridoio sulla sinistra. Prima di intraprenderlo Drake nota le incisioni in lingua draconica su degli arazzi in cima alle scale, pressoché identici a quelli sulla sua spada, e mentre alza lo sguardo per osservarli, il monaco gli fa cenno di seguire.

I due raggiungono una stanza buia sul lato del corridoio. L'interno è spoglio e in pietra scura come il resto del castello, una piccola e stretta finestra verticale sulla parete è l'unica fonte di luce, e sta affianco ad un letto ove il monaco si appresta a raccogliere le pellicce per sbatterle togliendo la polvere ( evidentemente non sono abituati a ricevere visite ), mentre accanto alla porta sta appesa una veste grigia. Drake si toglie mantello e spada poggiandoli in un angolo della stanza mentre il monaco continua a tirare le coperte e a sprimacciare i cuscini. Avvicinandosi al braciere su un lato della stanza il giovane tira su col naso ed esclama
-YOL-
Producendo una lieve fiammata che incendia le pietre all'interno che cominciano a bruciare. Si volta con un sorriso verso il monaco Borri che accenna anch'egli un mezzo sorrisetto prima di fare un leggero inchino e uscire dalla stanza senza dire una parola.
Drake si guarda attorno un po' spaesato, e mentre si toglie gli stivali e i guanti si mette sul letto coperto di pellicce bianche e comincia a pensare emozionato sul come possa prendere sonno visto quello che lo attende. Le sue preoccupazioni svaniscono appena poggia la guancia sul cuscino grigio, e chiude gli occhi addormentandosi di sasso vista la stanchezza dovuta alla lunga scalata. Dorme profondamente senza che i sogni lo tormentino, dorme per tutta la notte.







Maestro Einarth si alza per primo, e si accinge a suonare il primo rintocco della campana che sta in cima ad una torre al centro del monastero. Al primo rintocco i monaci si alzano e iniziano a svolgere i loro compiti: Wulfgar si dirige verso il giardino esterno nella piccola serra a curare le verdure, Arngeir spazza i pavimenti e le ragnatele, mentre Borri comincia a cucinare ed Einarth a raccogliere le provviste lasciate dai viandanti nel baule avanti al monastero.
Al secondo rintocco della campana Drake si sveglia carico e scattante, pronto ad affrontare qualsiasi tipo di addestramento lo aspetti per imparare la via della voce e quindi ad usare il potere dei draghi.
Prende la veste grigia che sta appesa alla parete e vi si veste tenendo la parte superiore giù sulla vita, e dopo essersi messo il suo enigmatico amuleto esce dalla stanza frettolosamente incorciando maestro Wulfgar che apparentemente si stava avviando verso la stanza per svegliarlo
-Buongiorno... Maestro-
Balbetta Drake con un sorriso imbarazzato facendo un mezzo inchino, al che il monaco china il capo e gli fa cenno di seguirlo. I due arrivano nel salone principale dove al centro di esso maestro Einarth sta posizionando cinque cuscini scuri a terra e maestro Arngeir e Borri si avvicinano ad essi.
Con un ennesimo inchino Drake saluta gli altri abbassando lo sguardo
-Maestri-
-Avvicinati Sangue di Drago, è tempo di cominciare il tuo addestramento-
Chiede Arngeir con il solito tono gentile avvicinandosi a Drake, che osservando Borri accendere dell'incenso ai lati della stanza chiede ad Arngeir
-Siete... il solo a parlare? Insomma... perché gli altri non parlano?-
-Hanno passato la vita ad allenarsi nell'uso della voce, se non si è il Sangue di Drago questo potere cambia completamente la propria voce, rendendola troppo potente. Le loro voci sono troppo forti per poter parlare... Quando ti hanno chiamato pochi giorni fa in realtà stavano semplicemente parlando-
Sorride Arngeir, al che Drake impressionato si avvicina al centro della stanza dove gli altri si siedono a gambe incrociate sui cuscini davanti a Drake che prende posizione emozionato.

-Possiamo cominciare. Per prima cosa: tu sai cosa significa Dovahkiin?-
Drake scuote la testa prestando la massima attenzione
-È la parola in draconico per chiamare il Sangue di Drago. Quando i draghi regnavano sulla terra, erano comandati dal loro re tiranno Alduin: il divoratore del mondo. A servire i draghi vi era un ordine di sacerdoti del drago, fra i quali il primo Sangue di Drago. Gli dei guardarono il mondo ed ebbero pietà dei mortali, così la Dea Kynareth scelse il più coraggioso tra essi e gli diede il potere della voce... Egli divenne il primo, ed insegnò ai mortali ad usare la voce, ma quello che lui apprendeva in ore per tutti gli altri che non avevano ricevuto il dono dagli dei richiedeva mesi o anni di addestramento. Dopo di lui vi furono altri Sangue di Drago. Gli Dei non conferiscono tale potere ad un mortale qualsiasi, viene scelto alla nascita, e destinato a compiere imprese eroiche diventando una leggenda-
A queste parole Drake freme dall'emozione
-Il destino di ogni Sangue di Drago è quello di divenire una leggenda, compiendo gesta incredibili, e per questo gli Dei gli conferiscono tale potere della voce, la tua anima è quella di un orco, ma parte di essa è quella di un drago-
Trattenendo a stento l'emozione l'orco continua ad ascoltare tenendo le mani sudate sulle ginocchia
-Noi Barba Grigia siamo un ordine di mortali che studiano come usare la via della voce, a scopo di compiacere la Dea Kynareth che diede il dono al primo Sangue di Drago. Qui entriamo in comunione con la voce del cielo, e ci applichiamo a raggiungere l'equilibrio tra noi stessi e il mondo. Il nostro compito inoltre è di trovare ed addestrare il Sangue di Drago ad usare al meglio questo potere, per questo ogni dieci anni due di noi viaggiano per Tamriel cercando di percepire l'anima di un possibile Sangue di Drago, poiché apprendendo la via della voce possiamo assorbire il potere dei draghi di percepire le anime. Siamo qui per aiutarti ad aumentare il tuo potere-
-Sono pronto a imparare-
Sorride Drake, al che Arngeir annuisce rispondendo con tono pacato come suo solito
-Hai dimostrato di essere un Sangue di Drago, possiedi il dono dalla nascita, e la tua anima è potente. Anche senza preparazione, hai già mosso i primi passi verso la proiezione della tua voce in un Thu'um: un urlo nella lingua dei draghi. Ora vediamo se hai la voglia e la capacità per imparare!-







Drake si morde il labbro trattenendo l'emozione, e mettendosi comodo segue la lezione che Arngeir comincia a spiegare
-Quando usi un urlo, parli nella lingua dei draghi. Grazie alla parte della tua anima del drago possiedi l'abilità innata per apprendere le parole del potere. Tutti gli urli sono composti da tre parole del potere, ogni volta che riesci a padroneggiare una parola del potere il tuo urlo diventa più potente. Cominceremo con la forza inesorabile-
-Forza inesorabile?-
Arngeir annuisce e risponde indicando maestro Einarth che si alza e si avvicina all'orco di un passo
-Maestro Einarth ti darà una dimostrazione della prima parola: Fus-
Il maestro prende un respiro profondo e poi esclama con potenza
-FUS-
Facendo uscire dalla sua bocca una potente corrente d'aria che colpisce il pavimento creando un eco in tutta la stanza. Drake sorride riprendendo l'equilibrio perso dall'onda d'urto mentre Einarth si rimette a sedere e Arngeir prosegue la spiegazione
-Nella lingua dei draghi Fus significa forza! Per usarla devi prima chiederti cosa significhi forza nel suo complesso, e quindi coglierne l'essenza. Come avrai notato serve che tu ti concentri sul suo significato per far si che la parola si colleghi al potere della voce, infatti se dico Fus senza esercitare il potere della voce, essa è una semplice parola.
Pensa al significato della forza, solo se capirai da solo il suo significato potrai coglierne l'essenza-
Drake abbassa lo sguardo concentrandosi, pensando quindi alla forza. La forza in se, il potere che muove ogni cosa nel mondo, la potenza di qualsiasi cosa, la sua essenza in tutto ciò che esiste.
Inspirando profondamente i suoi occhi diventano dorati e poi esclama
-FUS-
Proiettando sul pavimento davanti a se una leggera onda d'urto che echeggia nel salone come un boato. Con un sorriso il giovane si siede composto riprendendo fiato e guardando i quattro monaci che annuiscono compiaciuti mentre Arngeir continua
-Incredibile, ad un comune mortale ci vogliono anni per proiettare parte di un urlo... apprendi una nuova parola del potere come se fossi un maestro. Tu hai veramente il dono-
Sorride per poi proseguire
-La seconda parola del potere dell'urlo Forza inesorabile è Ro: equilibrio. Combinata con Fus essa concentrerà maggiormente il tuo Thu'um. Concentrati sull'equilibrio, sul suo significato e la sua essenza-
Senza preavviso l'orco inspira per poi emettere la parola del potere stupendo tutti quanti
-RO-
Proiettando davanti a se un'onda fredda di vapore azzurro che fuoriesce dalla sua bocca. Alzando lo sguardo i suoi occhi tornano neri e annuisce con un sorriso davanti ai maestri che annuiscono compiaciuti
-Perdona il nostro stupore ma, non abbiamo mai conosciuto un Sangue di Drago, e vederti apprendere in pochi minuti quello che per noi ha richiesto anni è... davvero incredibile!-
Drake sorride arrossendo mentre Arngeir prosegue
-Dunque, l'ultima parola del potere di Forza inesorabile è: Dah, che significa semplicemente spinta. Unendo tutte e tre le parole, questo urlo diventerà molto più potente, ma richiederà un po' di esercizio per essere usato al meglio!-
Prendendo di nuovo un respiro profondo il giovane inspira profondamente per poi emettere la parola del potere legata al suo potere tingendo i suoi occhi neri d'oro
-DAH!-
Una leggera onda d'urto viene proiettata a terra spandendosi in tutto il salone con un sordo boato che spegne gli incensi e le candele sulle pareti. Riprendendo fiato Drake sbuffa e rialza lo sguardo verso i quattro maestri che si rialzano da terra
-La tua rapidità nell'apprendere un nuovo Thu'um è... incredibile. Avevo udito le storie che narrano delle capacità del Sangue di Drago, ma vederlo con i miei occhi... -
-Non so come lo faccio, succede e basta!-
-Gli Dei ti hanno fatto questo dono per una ragione, sta a te scoprire come usarlo al meglio!-
Risponde Arngeir per poi fargli cenno di alzarsi
-Vieni ora, è tempo di esercitare il tuo urlo ora che conosci tutte e tre le parole del potere che lo compongono!-
-Si maestro-
Annuisce l'orco alzandosi da terra e sistemandosi la tunica in vita. Mentre i cinque si muovono Arngeir spiega
-Devi sapere che apprendere un nuovo urlo per i mortali comporta usare parte della loro anima! Per questo ci vogliono anni per apprenderle, per dar tempo all'anima di rigenerarsi per così dire. I draghi posseggono un anima forte, e per questo non corrono rischi, mentre tu avendo parte della loro anima corri meno rischi di un comune mortale, ma devi comunque apprendere gli urli con calma e cautela-
-Si maestro Arngeir-
Annuisce Drake. Maestro Wulfgar apre una delle pesanti porte color rame del salone ed esce nel cortile esterno dove il sole pallido illumina il cielo. Dietro al monastero vi è un ampio spiazzo nevoso sul pendio, mentre la cima della montagna è avvolta da una fitta nebbia quasi incollata ad essa. Il mondo sottostante è invisibile poiché coperto dalle nubi bianche che avvolgono la montagna. Dall'altra parte dello spiazzo vi è una rampa di scale che sotto ad un arco in pietra alto almeno otto metri conduce ad un sentiero che porta ancora più in alto. I quattro monaci si mettono dietro al Sangue di Drago che si ferma voltandosi verso di loro
-Hai appreso il significato delle tre parole del potere con facilità, ma metterle assieme non è impresa facile! Forza inesorabile proietta una potente onda d'urto dalla bocca. Per un drago è cosa da poco, ma un piccolo mortale può essere sbalzato via da tale forza. Prova a proiettare il tuo Thu'um Sangue di Drago, esercitati qui per quanto vuoi...-
Detto questo, i quattro monaci fanno l'ennesimo inchino e poi si voltano per tornare al monastero, al che Drake si volta di scatto prima di rimanere solo
-Aspettate, maestro... Ah...-
Mentre si ferma, Arngeir si volta ancora verso di lui che allargando le braccia chiede
-Come... Dovrei, solamente usare il Thunum?-
-Thu'um-
Lo corregge il monaco tornando indietro mentre gli altri tre entrano nel monastero
-La Forza inesorabile richiede allenamento, in quanto potrebbe causare problemi a chi la usa... Serve molta forza fisica-
-Non è un mio problema-
Risponde Drake spavaldamente, dopo di che si volta mettendosi in posizione mentre il maestro dice
-Avanti, Sangue di Drago-
Dopo un respiro profondo Drake ripensa alle tre parole e alla loro essenza, con lo sguardo sulla neve davanti a se e i polmoni pieni d'aria, poi con gli occhi diventati dorati e la bocca spalancata esclama
-FUS-RO-DAH!!!-
L'effetto riesce, ma non senza effetti collaterali... L'onda d'urto esplode davanti a se alzando una gran colonna di neve e ghiaccio per una decina di metri, ma come risultato la forza prodotta ha lanciato l'orco di circa tre metri all'indietro con il rinculo facendolo sprofondare in un mucchio di neve.
-Aah! Cazzo!-
Esclama rimettendosi in piedi, dopodiché il monaco sorride scuotendo la testa
-Di nuovo!-
L'orco si rimette in piedi e urla di nuovo, ma il risultato è lo stesso, e ancora, e ancora
-Di nuovo!-
E ancora
-Di nuovo...-
E l'addestramento prosegue...



Continua...





Note personali:
Spero che qui al lavoro nessuno si accorga che sto cazzeggiando :asd: volevo assolutamente postare oggi così mi sono inviato per mail il contenuto e l'ho copiato qui al lavoro!
In ogni caso: doppio post stavolta ( visto che son stato in vacanza 1 mese ) ;)
 
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- Drake -
view post Posted on 26/8/2014, 12:02




Capitolo 12 - La Via della Voce











L'acqua è tiepida e di un colore verde bottiglia che sfuma verso il nero man mano che scende in profondità. La sorgente termale è costruita all'interno del monastero in una grande stanza ove il pavimento è costituito da rocce scure attorno alla pozza dalla quale emerge una sottile nebbiolina di vapore caldo che inumidisce le pareti. La luce bianca entra dalle sottili finestre verticali sulla parete riflettendosi sull'acqua calda dove galleggia Drake.
È chiaramente esausto, alla fine del suo secondo giorno di allenamento con la Forza inesorabile non è ancora riuscito a gestire il rinculo ed è stato quindi ripetutamente sbalzato via nella neve causandogli parecchie contusioni su tutto il corpo. Mentre galleggia chiude gli occhi e prende un respiro profondo cercando di rilassarsi. Rimane lì per qualche istante fino al suono della quarta campana, quella del tramonto.
Dopo essere riemerso si asciuga, si pettina e si fa la barba per poi rivestirsi e andare nella sala da pranzo dove i quattro monaci siedono sul tavolo in pietra a cenare con una zuppa calda.

L'orco arriva sistemandosi i vestiti per poi sedersi al tavolo dove comincia a divorare il pasto, finendo tre porzioni prima che gli altri possano finire la loro, per poi pulirsi la bocca con il polso ed emettendo un sonoro rutto che fa voltare tutti quanti imbarazzati
-Scusate...-
Chiede schiarendosi la voce mentre con l'artiglio del mignolo si pulisce tra i denti guardandosi attorno pulendosi poi sul vestito e dicendo
-Ci vorrebbe un bardo qui...-
I monaci sorridono a bassa voce e Drake ribadisce
-Sul serio! Una fanciulla con una splendida voce e un liuto! Sarebbe il caso...-







Il mattino seguente al secondo rintocco l'orco esce nel cortile per allenarsi. Inspira profondamente, si concentra, chiude gli occhi mentre cambiano colore e poi urla calcando bene i piedi a terra
-FUS-RO-DAH!!!-
L'onda d'urto echeggia attorno alla montagna, una colonna di neve si alza davanti a se ricadendo poi lentamente mentre riprende fiato sorridendo e sedendosi a terra
-Fai progressi...-
Esclama Arngeir dietro all'orco mentre si avvicina arrivando a qualche passo dietro di lui
-Possiedi davvero un enorme potere!-
-Pensavo ci fosse voluto meno... Ma credo di riuscire a padroneggiarlo!-
-Respira a fondo e concentrarti-
Annuisce il monaco, mentre l'orco rialzandosi chiede
-Perché i draghi stanno tornando? C'entro io?-
-Non c'è dubbio.... Non è un caso che il Sangue di Drago sia apparso ora. Il tuo destino è legato al ritorno dei draghi. Gli Dei hanno un disegno per te, un destino... Dovresti concentrarti sul perfezionare la tua voce, e presto la tua strada ti apparirà chiara-
-Di sicuro c'è dell'altro... Insomma, se gli Dei hanno già scelto che il mio destino è legato ai draghi allora perché non mi dicono semplicemente che cosa dovrei fare?-
-Sono molte le cose che sappiamo e di cui tu sei all'oscuro. Ma ciò non vuol dire che tu possa capirle in questo momento. Sei giovane, impetuoso e ingenuo... Non permettere che la facilità con cui apprendi l'uso della voce ti renda vittima dell'arroganza e della sete di potere che ha portato alla rovina molti Sangue di Drago prima di te-
-Facilità è riduttivo...-
Contesta Drake pulendosi i pantaloni dalla neve, per poi inspirare ed urlare
-FUS-RO-DAH!!!-
Eseguendo una Forza inesorabile alla perfezione. Al che si volta sorridente verso Arngeir che annuisce compiaciuto.

I due rientrano nel monastero continuando a parlare
-Siete solo in quattro? O... Ci sono altri monasteri?-
-Questo è l'unico. L'ordine nacque migliaia di anni fa, dopo la guerra coi draghi. Noi studiamo la via della voce secondo gli insegnamenti del nostro fondatore Jurgen Windcaller... Che costruì Hrothgar Alto. A pochi è concesso di studiare qui, ma nel tuo caso... Comunque sia, siamo in cinque. Il nostro superiore, Paarthurnax, vive da solo sulla cima della Gola del Mondo. Quando la tua voce sarà abbastanza potente, avrai il diritto di parlare con lui-
-Perché non è venuto ad accogliermi? Insomma... Sono il Sangue di Drago-
-Paarthurnax non è solito interagire con il mondo, più di quanto non lo siamo noi. Come già detto parlerai con lui quando sarai più bravo nell'uso della voce!-
-Jurgen Windcaller... C'era inciso qualcosa sui monoliti lungo la scalata...-
-Fu un guerriero nella guerra dei draghi, un allievo del primo Sangue di Drago... Capì di come l'uso della voce venne usato per compiere atrocità, persino su dei mortali... Capì che un dono datogli dagli Dei non poteva essere usato in modo tanto blasfemo; per questo venne fin quassù per meditare su come usarlo per l'adorazione degli Dei. Con i suoi insegnamenti nacque la via della voce...-
-Ma non capisco, perché tenere un dono del genere segregato a pochi monaci quassù? Perché solo io posso impararlo senza essere un Barba Grigia?-
Chiede Drake mentre si dirige nella sua stanza
-Il Sangue di Drago è l'eccezione alla regola; quel sangue, quella parte della tua anima è un dono degli Dei. Noi ti aiutiamo ad apprenderlo, ma con esso devi anche capire come usarlo al meglio, senza esserne sopraffatto! Molti di quelli che apprendono l'uso della voce vengono sopraffatti dal potere... E lo usano per i propri fini ponendosi ingiustamente sopra gli altri... Vent'anni fa maestro Ragnar, deceduto poc'anzi... Trovò un giovane, egli aveva un anima forte e lo portò qui! Quel giovane apprese l'uso della Forza inesorabile, ma il nostro stile di vita non gli confaceva, e nemmeno la logica del contenere il potere... Così se ne andò. E a quanto si dice, qualche settimana fa ha usato quel potere per uccidere il Re dei Re e iniziare la guerra civile...-
Drake si volta fermandosi davanti alla sua stanza rispondendo
-Ulfric!-
-Si... Ulfric Manto della Tempesta. Jarl di Whindelm. Capo della ribellione... Come vedi, basta poco potere per essere convinti di potersi porre al di sopra degli altri!-
-Ma egli lo fa per sconfiggere la tirannia dell'impero che è sotto il giogo dei Thalmor!-
D'un tratto Arngeir non risponde, resta fermo guardando dentro la stanza dell'orco senza dire una parola ma con lo sguardo concentrato sull'ammazzadraghi poggiata alla parete
-Maestro Arngeir?-
Lo richiama Drake, il monaco si volta e abbassando lo sguardo risponde
-Parleremo un altra volta, domani inizieremo l'addestramento per un altro urlo-
-Un altro?-
Chiede Drake sorridente, al che il monaco annuisce
-Si, Cieli limpidi! Ti servirà meno allenamento rispetto alla Forza Inesorabile, ma occorrerà comunque tempo e volontà!-
-Sono pronto a imparare maestro!-
Risponde Drake con un inchino, mentre il monaco proseguendo lungo il corridoio si allontana dicendogli
-Sarebbe meglio se ti esercitassi ulteriormente sulla Forza Inesorabile!-
-S...si maestro! Certo!-
Risponde Drake nonostante sia un po' scontento di dover tornare al gelo nel cortile.







Il sole si ritirava a ovest dietro la cima della montagna coprendo il cortile del monastero con la sua ombra mentre il cielo si fa sempre più buio. L'eco dei boati delle urla di Drake echeggia per miglia perdendosi nel vento, facendo scivolare piccole slavine su tutto il pendio della Gola del Mondo. Ormai capito come funziona, il giovane padroneggia con facilità il thu'um della Forza Inesorabile.
All'interno del monastero intanto, i quattro sono radunati attorno a un tavolo in pietra in una stanza ben illuminata alla fine del corridoio nel monastero. Attorno al tavolo Wulfgar Arngeir e Borri aspettano in piedi mentre il portavoce fa un passo avanti appena Einarth entra nella stanza con lo spadone di Drake fra le mani.
-Questa è del Sangue di Drago. Non vi sono scritti o manufatti nel monastero che parlino di tale arma... Sembra essere costruita appositamente per abbattere nemici di grossa stazza, come i draghi.-
Spiega Arngeir mentre Einarth poggia l'ammazzadraghi sul tavolo
-La spada in se non è importante. Ma i segni incisi sulla lama lo sono. Guardate...-
Indica poggiando il dito sull'elenco di scritte in draconico che seguono la linea centrale sulla lama
-Ci sono quattro thu'um. dodici parole del potere. Su questo lato c'è il Soffio di fuoco, la Forma ghiacciata, la Forza inesorabile... e infine questo-
Prosegue toccando le scritte quasi cancellate sulla punta della lama
-Sfortunatamente le incisioni sono rovinate. Si riesce a leggere solo una parola del potere qui: Joor, mortale. Tutti voi conoscete praticamente ogni urlo, e sapete bene che nessun thu'um comincia con quella parola del potere. Ho paura che sia l'antico urlo di cui parlò il maestro Paarthurnax. Non volle mai dire a nessuno quale urlo fosse, ma sono sicuro che le tre parole del potere che lo compongono fossero incise qui...-
Alzando la testa, Arngeir nota lo sguardo contrariato di Borri che scuote la testa, facendo annuire Arngeir che suggerisce
-Se maestro Paarthurnax non ha mai voluto dire a nessuno di tale urlo, è certamente perché è pericoloso. Noi tutti conosciamo il potere di certi thu'um, così come la loro pericolosità! Se questo ce l'hanno tenuto nascosto, vuol dire che è persino più terribile di quelli che conosciamo e che riteniamo pericolosi.-
Gli altri tre annuiscono tenendo lo sguardo sullo spadone mentre Arngeir prosegue
-Non occorre farne parola al Sangue di Drago immagino...-
Il cenno della testa di Wulfgar che guarda dietro a lui lo ferma, il maestro si volta verso l'entrata dove Drake si è fermato a guardare. I quattro monaci si fermano a guardarlo mentre l'orco si schiarisce la voce entrando nella stanza, e chiedendo timidamente mettendosi affianco ad Arngeir
-Che succede?-
Dopo un breve silenzio Arngeir prende la spada dandola al giovane e rispondendogli
-Qui ci sono quattro thu'um, io e i maestri abbiamo convenuto di insegnarti ciò che è inciso sulla lama-
-Davvero?-
Risponde con un sorriso ingenuo guardando le scritte draconiche sulla lama
-Hai imparato a padroneggiare con maestria l'urlo della Forza Inesorabile in solo tre giorni, domani proseguiremo l'addestramento con un nuovo urlo-
-Fantastico!-
Esclama l'orco poggiando a terra la spada, facendo poi un lieve inchino prima di uscire dalla stanza sorridendo emozionato. I quattro si guardano tirando un respiro di sollievo per poi uscire dalla stanza.







Il vento si alza da sud sbattendo contro la montagna e fischiando nella sera. L'aurora compare da nord illuminando tutto di azzurro, e mentre la notte diventa sempre più buia, nel monastero i monaci e il Sangue di Drago finiscono di mangiare. Borri raccoglie ciò che avanza sul tavolo, facendo particolare attenzione a piatto e bicchiere di Drake completamente cosparsi di cibo e briciole mentre l'orco ringrazia con il boccone ancora in bocca leccandosi le dita. Mentre si rialza nota Arngeir dietro di se che si allontana e decide di seguirlo lungo il corridoio
-Maestro-
-Si Dovahkiin?-
-Volevo solo dirle, che... vi sono grato per l'aiuto che mi date! So che è vostro dovere ma, so che questo mi sarà utile!-
-A che cosa?-
Chiede il monaco, al che l'orco fa una pausa confusa per trovare le parole
-Per... Per tutto! Insomma, certo imparare gli urli è un modo per ringraziare gli Dei facendo buon uso del dono che mi hanno dato, ma ovviamente vogliono che lo usi! Per cui... Mi sarà utile per molte cose immagino-
-Non devi giustificarti con noi, era solo una domanda-
Sorride Arngeir proseguendo poi
-È nostro compito farti capire che tale dono non va usato senza giudizio, ma riusciamo a percepire le anime come già detto, e come riuscirai a fare anche tu col tempo padroneggiando il potere della voce, tutti noi riusciamo a sentire la tua anima che vibra in te. C'è più bene che male nel tuo cuore Sangue di Drago-
Drake si ferma guardandolo con un sorriso triste, rispondendo dopo essersi morso il labbro
-C'è una cosa di cui vorrei parlarle...-
-Dimmi-
-Esiste un urlo in grado di... Poter recuperare ricordi persi?-
Arngeir inspira profondamente prima di rispondergli
-Credo di si, dovrei consultare maestro Paarthurnax per questo-
-Quando potrò vedere maestro Paarthurnax?-
-Come ho detto, saprai che è giunto il momento quando il tuo potere della voce sarà abbastanza potente. Paarthurnax non ama ricevere visite, inoltre è tradizione che i Sangue di Drago venuti qui lo possano incontrare soltanto quando tutti i Barba Grigia sono d'accordo su questa cosa...-
-Però, lui potrebbe avere la risposta alla mia domanda!-
-Posso chiedere perché è tanto importante?-
Domanda Arngeir, al che l'orco inspira abbassando lo sguardo prima di fermarsi davanti alla sua stanza
-Maestro, io non ho nessuna memoria del mio passato-
Arngeir rimane senza parole per un istante prima che Drake riprenda a parlare
-Mi sono risvegliato poche settimane fa, sulla riva di un torrente. Ho incontrato Ulfric, mentre il suo gruppo veniva assaltato dagli imperiali, e lì ho avuto un lampo, qualcosa, che non mi seppi spiegare: mi venne in mente il fuoco, la ferocia, e così sputai fuoco uccidendo il mio aggressore. Venni fatto prigioniero e portato in un villaggio per essere giustiziato prima che arrivò un drago. Fuggii durante l'attacco recuperando solo questo amuleto con me... L'unica cosa che mi era rimasta. Poi all'arrivo dell'altro drago pochi giorni fa ho scoperto di essere il Sangue di Drago e voi mi avete chiamato dalla montagna!-
Il maestro annuisce mentre ascolta la storia, e prendendo l'amuleto in mano Drake prosegue
-Ce lo avevo quando mi sono svegliato. Mentre dormo ho dei sogni, che immagino siano dei ricordi, e in uno credo di aver visto me più giovane, mentre quelli che somigliano a voi Barba Grigia mi donavate questo ciondolo-
Arngeir osserva l'amuleto chiedendogli
-Hai avuto altri di questi sogni?-
-Si ma, poco inerenti a ciò che sono. In uno ricordo di aver trovato un libro che parlava del Sangue di Drago, potrebbe essere lì che ho scoperto come sputare del fuoco ma... è tutto così confuso. Ricordo sempre, il fuoco e a seguire la sagoma di un drago tra le fiamme mentre io cado... e quando tocco terra mi sveglio-
Portando le mani dietro la nuca l'orco chiude gli occhi continuando
-Il resto di quei ricordi è solo... sofferenza, dolore, brutte sensazioni-
Mentre sbuffa riaprendo gli occhi Arngeir chiede guardandogli l'amuleto
-Se credi che il tuo passato sia così segnato da tante brutte cose allora perché vuoi ricordare?-
-Perché non so chi sono-
Il monaco annuisce abbassando lo sguardo mentre l'orco si allontana dalla porta facendo qualche passo avanti
-Questa cosa mi tormenta, e anche se non ci penso spesso continuo a credere di dover sapere chi ero, per poter capire chi sono e chi posso essere-
-Sei il Sangue di Drago-
Risponde l'altro, e il giovane si volta ascoltandolo
-Sei un giovane gentile e buono, che gli Dei hanno benedetto con un dono tanto grande da permetterti di fare grandi cose!-
Drake abbassa lo sguardo mentre l'altro prosegue
-Non essere così tormentato per qualcosa che non puoi sapere. Piuttosto cerca di focalizzarti su cosa puoi diventare-
Stavolta la pausa è più breve, ma il giovane orco rialza lo sguardo come avesse avuto un illuminazione
-Hai avuto un occasione per ricominciare, per lasciarti alle spalle le brutte cose che potrebbero esserti capitate. Puoi vivere la tua vita come ti senti di doverla vivere, così come sei ora... Come Sangue di Drago, con la speranza di un futuro luminoso e grande che hanno voluto regalarti gli Dei. Questo puoi essere-







Espirando, l'orco si convince di quelle parole incoraggianti, e guardando il suo amuleto capisce che tali parole ispiratrici sono vere. Con un sorriso annuisce al monaco togliendosi l'amuleto per poi porgerglielo
-Questo me lo avete dato voi credo... Ora non mi serve più-
-Questo simbolo... due draghi su di una freccia. È senza dubbio una lingua antica, materia di cui il defunto maestro Ragnar era a conoscenza, perciò suppongo sia stato lui a donartelo. Come sai ogni decennio due di noi viaggiano per Tamriel cercando di avvertire le anime più forti nella speranza di trovare quella giusta da poter prendere come allieva... Quell'amuleto è stato dato a te. E anche se non ci è possibile sapere dove ti abbia trovato quando te lo ha donato, possiamo dire per certo che lo ha fatto per la ragione giusta. Ha sentito la tua anima, e ha capito quanto grande potesse diventare-
Drake guarda l'amuleto nella sua mano mentre Arngeir sorride con il suo solito tono gentile
-È stato regalato a te, certamente perché aveva sentito che la tua anima era grande. Tienilo tu-
-Grazie maestro...-
Risponde Drake rimettendoselo al collo mentre il monaco lo saluta con un inchino. Guardando l'ammazzadraghi poggiata al muro però, Drake ricorda l'incontro dei quattro poche ore prima e di alcune parole che hanno usato come “Non occorre farne parola al Sangue di Drago” riferendosi alle scritte incise sulla lama, così prima di entrare chiama Arngeir sospettoso
-Maestro-
-Si?-
Inarcando le sopracciglia l'orco si volta di nuovo verso la spada per poi mordersi il labbro e abbassare lo sguardo rispondendo a bassa voce
-C'è qualcosa che dovrei sapere sulla mia spada?-
Il monaco si volta e subito l'orco continua
-Si dice sia risalente alla guerra dei draghi, e che venne usata da tre eroi nord. Ma... Cosa c'è inciso sopra per intero?-
-Nulla di importante, solo tre urli: La Forza Inesorabile, il Soffio di Fuoco, e la Forma Congelante! Ti insegneremo ad usarli, ma per ora riposati-
-Si maestro...-
Sussurra l'orco abbassando gli occhi a terra deluso, cercando di convincersi che le parole del monaco siano vere.

Rientrato nella stanza tira un respiro disteso guardando il soffitto con le mani dietro la nuca, per poi guardare lo spadone ricordando le parole che ha sentito di sfuggita durante l'incontro “Non occorre farne parola al Sangue di Drago” e poi “Qui ci sono quattro thu'um, io e i maestri abbiamo convenuto di insegnarti ciò che è inciso sulla lama” pensando preoccupato
-”Prima ha detto tre.”-
Avvicinandosi alla lama si inginocchia contando le parole del potere incise, arrivando a due thu'um su un lato e ad uno solo sull'altro, mentre quello sulla parte superiore della lama è rovinato
-Quattro...-
Sussurra toccando le incisioni rovinate, chiedendosi tra se e se
-“Cos'è che non vogliono dirmi?”-



Continua...





Note personali:
Nel videogioco questo pezzo durava eccessivamente poco : / era quasi surreale! Comunque no, non è una scena di nudo completo :asd:
Volevo evidenziare questa parte perché in fin dei conti al monastero si passan 20 minuti e poi ti mandano a recuperare un corno che qualche povero cristo ha messo in una cripta per qualche motivo... Io volevo stare lì a imparare :( comunque...

Prima tormentato su chi fosse stato perché non sapeva chi fosse nel presente. Ora che è il Sangue di Drago ha deciso di smettere di cercare di capirlo, e di provare a essere ciò che è senza sforzarsi di scoprire chi fosse prima... è un po' un viaggio alla ricerca di se stessi :) e ora che ha capito che è il Sangue di Drago non lo preoccupa più non sapere chi fosse in passato!
( o è forse inconsciamente una scusa perché le uniche visioni che ha avuto erano negative e quindi ha preferito non scoprirlo per paura? )
 
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view post Posted on 26/8/2014, 12:03
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Credo che tu abbia dato più "miticità" ai barbagrigia. Bel capitolo!
( beh però stai attento se ti scovano :omg: )
 
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249 replies since 6/4/2014, 21:13   13686 views
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