Capitolo 12 - La Via della Voce
L'acqua è tiepida e di un colore verde bottiglia che sfuma verso il nero man mano che scende in profondità. La sorgente termale è costruita all'interno del monastero in una grande stanza ove il pavimento è costituito da rocce scure attorno alla pozza dalla quale emerge una sottile nebbiolina di vapore caldo che inumidisce le pareti. La luce bianca entra dalle sottili finestre verticali sulla parete riflettendosi sull'acqua calda dove galleggia Drake.
È chiaramente esausto, alla fine del suo secondo giorno di allenamento con la Forza inesorabile non è ancora riuscito a gestire il rinculo ed è stato quindi ripetutamente sbalzato via nella neve causandogli parecchie contusioni su tutto il corpo. Mentre galleggia chiude gli occhi e prende un respiro profondo cercando di rilassarsi. Rimane lì per qualche istante fino al suono della quarta campana, quella del tramonto.
Dopo essere riemerso si asciuga, si pettina e si fa la barba per poi rivestirsi e andare nella sala da pranzo dove i quattro monaci siedono sul tavolo in pietra a cenare con una zuppa calda.
L'orco arriva sistemandosi i vestiti per poi sedersi al tavolo dove comincia a divorare il pasto, finendo tre porzioni prima che gli altri possano finire la loro, per poi pulirsi la bocca con il polso ed emettendo un sonoro rutto che fa voltare tutti quanti imbarazzati
-Scusate...-
Chiede schiarendosi la voce mentre con l'artiglio del mignolo si pulisce tra i denti guardandosi attorno pulendosi poi sul vestito e dicendo
-Ci vorrebbe un bardo qui...-
I monaci sorridono a bassa voce e Drake ribadisce
-Sul serio! Una fanciulla con una splendida voce e un liuto! Sarebbe il caso...-
Il mattino seguente al secondo rintocco l'orco esce nel cortile per allenarsi. Inspira profondamente, si concentra, chiude gli occhi mentre cambiano colore e poi urla calcando bene i piedi a terra
-
FUS-RO-DAH!!!-
L'onda d'urto echeggia attorno alla montagna, una colonna di neve si alza davanti a se ricadendo poi lentamente mentre riprende fiato sorridendo e sedendosi a terra
-Fai progressi...-
Esclama Arngeir dietro all'orco mentre si avvicina arrivando a qualche passo dietro di lui
-Possiedi davvero un enorme potere!-
-Pensavo ci fosse voluto meno... Ma credo di riuscire a padroneggiarlo!-
-Respira a fondo e concentrarti-
Annuisce il monaco, mentre l'orco rialzandosi chiede
-Perché i draghi stanno tornando? C'entro io?-
-Non c'è dubbio.... Non è un caso che il Sangue di Drago sia apparso ora. Il tuo destino è legato al ritorno dei draghi. Gli Dei hanno un disegno per te, un destino... Dovresti concentrarti sul perfezionare la tua voce, e presto la tua strada ti apparirà chiara-
-Di sicuro c'è dell'altro... Insomma, se gli Dei hanno già scelto che il mio destino è legato ai draghi allora perché non mi dicono semplicemente che cosa dovrei fare?-
-Sono molte le cose che sappiamo e di cui tu sei all'oscuro. Ma ciò non vuol dire che tu possa capirle in questo momento. Sei giovane, impetuoso e ingenuo... Non permettere che la facilità con cui apprendi l'uso della voce ti renda vittima dell'arroganza e della sete di potere che ha portato alla rovina molti Sangue di Drago prima di te-
-Facilità è riduttivo...-
Contesta Drake pulendosi i pantaloni dalla neve, per poi inspirare ed urlare
-
FUS-RO-DAH!!!-
Eseguendo una Forza inesorabile alla perfezione. Al che si volta sorridente verso Arngeir che annuisce compiaciuto.
I due rientrano nel monastero continuando a parlare
-Siete solo in quattro? O... Ci sono altri monasteri?-
-Questo è l'unico. L'ordine nacque migliaia di anni fa, dopo la guerra coi draghi. Noi studiamo la via della voce secondo gli insegnamenti del nostro fondatore Jurgen Windcaller... Che costruì Hrothgar Alto. A pochi è concesso di studiare qui, ma nel tuo caso... Comunque sia, siamo in cinque. Il nostro superiore, Paarthurnax, vive da solo sulla cima della Gola del Mondo. Quando la tua voce sarà abbastanza potente, avrai il diritto di parlare con lui-
-Perché non è venuto ad accogliermi? Insomma... Sono il Sangue di Drago-
-Paarthurnax non è solito interagire con il mondo, più di quanto non lo siamo noi. Come già detto parlerai con lui quando sarai più bravo nell'uso della voce!-
-Jurgen Windcaller... C'era inciso qualcosa sui monoliti lungo la scalata...-
-Fu un guerriero nella guerra dei draghi, un allievo del primo Sangue di Drago... Capì di come l'uso della voce venne usato per compiere atrocità, persino su dei mortali... Capì che un dono datogli dagli Dei non poteva essere usato in modo tanto blasfemo; per questo venne fin quassù per meditare su come usarlo per l'adorazione degli Dei. Con i suoi insegnamenti nacque la via della voce...-
-Ma non capisco, perché tenere un dono del genere segregato a pochi monaci quassù? Perché solo io posso impararlo senza essere un Barba Grigia?-
Chiede Drake mentre si dirige nella sua stanza
-Il Sangue di Drago è l'eccezione alla regola; quel sangue, quella parte della tua anima è un dono degli Dei. Noi ti aiutiamo ad apprenderlo, ma con esso devi anche capire come usarlo al meglio, senza esserne sopraffatto! Molti di quelli che apprendono l'uso della voce vengono sopraffatti dal potere... E lo usano per i propri fini ponendosi ingiustamente sopra gli altri... Vent'anni fa maestro Ragnar, deceduto poc'anzi... Trovò un giovane, egli aveva un anima forte e lo portò qui! Quel giovane apprese l'uso della Forza inesorabile, ma il nostro stile di vita non gli confaceva, e nemmeno la logica del contenere il potere... Così se ne andò. E a quanto si dice, qualche settimana fa ha usato quel potere per uccidere il Re dei Re e iniziare la guerra civile...-
Drake si volta fermandosi davanti alla sua stanza rispondendo
-Ulfric!-
-Si... Ulfric Manto della Tempesta. Jarl di Whindelm. Capo della ribellione... Come vedi, basta poco potere per essere convinti di potersi porre al di sopra degli altri!-
-Ma egli lo fa per sconfiggere la tirannia dell'impero che è sotto il giogo dei Thalmor!-
D'un tratto Arngeir non risponde, resta fermo guardando dentro la stanza dell'orco senza dire una parola ma con lo sguardo concentrato sull'ammazzadraghi poggiata alla parete
-Maestro Arngeir?-
Lo richiama Drake, il monaco si volta e abbassando lo sguardo risponde
-Parleremo un altra volta, domani inizieremo l'addestramento per un altro urlo-
-Un altro?-
Chiede Drake sorridente, al che il monaco annuisce
-Si, Cieli limpidi! Ti servirà meno allenamento rispetto alla Forza Inesorabile, ma occorrerà comunque tempo e volontà!-
-Sono pronto a imparare maestro!-
Risponde Drake con un inchino, mentre il monaco proseguendo lungo il corridoio si allontana dicendogli
-Sarebbe meglio se ti esercitassi ulteriormente sulla Forza Inesorabile!-
-S...si maestro! Certo!-
Risponde Drake nonostante sia un po' scontento di dover tornare al gelo nel cortile.
Il sole si ritirava a ovest dietro la cima della montagna coprendo il cortile del monastero con la sua ombra mentre il cielo si fa sempre più buio. L'eco dei boati delle urla di Drake echeggia per miglia perdendosi nel vento, facendo scivolare piccole slavine su tutto il pendio della Gola del Mondo. Ormai capito come funziona, il giovane padroneggia con facilità il thu'um della Forza Inesorabile.
All'interno del monastero intanto, i quattro sono radunati attorno a un tavolo in pietra in una stanza ben illuminata alla fine del corridoio nel monastero. Attorno al tavolo Wulfgar Arngeir e Borri aspettano in piedi mentre il portavoce fa un passo avanti appena Einarth entra nella stanza con lo spadone di Drake fra le mani.
-Questa è del Sangue di Drago. Non vi sono scritti o manufatti nel monastero che parlino di tale arma... Sembra essere costruita appositamente per abbattere nemici di grossa stazza, come i draghi.-
Spiega Arngeir mentre Einarth poggia l'ammazzadraghi sul tavolo
-La spada in se non è importante. Ma i segni incisi sulla lama lo sono. Guardate...-
Indica poggiando il dito sull'elenco di scritte in draconico che seguono la linea centrale sulla lama
-Ci sono quattro thu'um. dodici parole del potere. Su questo lato c'è il Soffio di fuoco, la Forma ghiacciata, la Forza inesorabile... e infine questo-
Prosegue toccando le scritte quasi cancellate sulla punta della lama
-Sfortunatamente le incisioni sono rovinate. Si riesce a leggere solo una parola del potere qui: Joor, mortale. Tutti voi conoscete praticamente ogni urlo, e sapete bene che nessun thu'um comincia con quella parola del potere. Ho paura che sia l'antico urlo di cui parlò il maestro Paarthurnax. Non volle mai dire a nessuno quale urlo fosse, ma sono sicuro che le tre parole del potere che lo compongono fossero incise qui...-
Alzando la testa, Arngeir nota lo sguardo contrariato di Borri che scuote la testa, facendo annuire Arngeir che suggerisce
-Se maestro Paarthurnax non ha mai voluto dire a nessuno di tale urlo, è certamente perché è pericoloso. Noi tutti conosciamo il potere di certi thu'um, così come la loro pericolosità! Se questo ce l'hanno tenuto nascosto, vuol dire che è persino più terribile di quelli che conosciamo e che riteniamo pericolosi.-
Gli altri tre annuiscono tenendo lo sguardo sullo spadone mentre Arngeir prosegue
-Non occorre farne parola al Sangue di Drago immagino...-
Il cenno della testa di Wulfgar che guarda dietro a lui lo ferma, il maestro si volta verso l'entrata dove Drake si è fermato a guardare. I quattro monaci si fermano a guardarlo mentre l'orco si schiarisce la voce entrando nella stanza, e chiedendo timidamente mettendosi affianco ad Arngeir
-Che succede?-
Dopo un breve silenzio Arngeir prende la spada dandola al giovane e rispondendogli
-Qui ci sono quattro thu'um, io e i maestri abbiamo convenuto di insegnarti ciò che è inciso sulla lama-
-Davvero?-
Risponde con un sorriso ingenuo guardando le scritte draconiche sulla lama
-Hai imparato a padroneggiare con maestria l'urlo della Forza Inesorabile in solo tre giorni, domani proseguiremo l'addestramento con un nuovo urlo-
-Fantastico!-
Esclama l'orco poggiando a terra la spada, facendo poi un lieve inchino prima di uscire dalla stanza sorridendo emozionato. I quattro si guardano tirando un respiro di sollievo per poi uscire dalla stanza.
Il vento si alza da sud sbattendo contro la montagna e fischiando nella sera. L'aurora compare da nord illuminando tutto di azzurro, e mentre la notte diventa sempre più buia, nel monastero i monaci e il Sangue di Drago finiscono di mangiare. Borri raccoglie ciò che avanza sul tavolo, facendo particolare attenzione a piatto e bicchiere di Drake completamente cosparsi di cibo e briciole mentre l'orco ringrazia con il boccone ancora in bocca leccandosi le dita. Mentre si rialza nota Arngeir dietro di se che si allontana e decide di seguirlo lungo il corridoio
-Maestro-
-Si Dovahkiin?-
-Volevo solo dirle, che... vi sono grato per l'aiuto che mi date! So che è vostro dovere ma, so che questo mi sarà utile!-
-A che cosa?-
Chiede il monaco, al che l'orco fa una pausa confusa per trovare le parole
-Per... Per tutto! Insomma, certo imparare gli urli è un modo per ringraziare gli Dei facendo buon uso del dono che mi hanno dato, ma ovviamente vogliono che lo usi! Per cui... Mi sarà utile per molte cose immagino-
-Non devi giustificarti con noi, era solo una domanda-
Sorride Arngeir proseguendo poi
-È nostro compito farti capire che tale dono non va usato senza giudizio, ma riusciamo a percepire le anime come già detto, e come riuscirai a fare anche tu col tempo padroneggiando il potere della voce, tutti noi riusciamo a sentire la tua anima che vibra in te. C'è più bene che male nel tuo cuore Sangue di Drago-
Drake si ferma guardandolo con un sorriso triste, rispondendo dopo essersi morso il labbro
-C'è una cosa di cui vorrei parlarle...-
-Dimmi-
-Esiste un urlo in grado di... Poter recuperare ricordi persi?-
Arngeir inspira profondamente prima di rispondergli
-Credo di si, dovrei consultare maestro Paarthurnax per questo-
-Quando potrò vedere maestro Paarthurnax?-
-Come ho detto, saprai che è giunto il momento quando il tuo potere della voce sarà abbastanza potente. Paarthurnax non ama ricevere visite, inoltre è tradizione che i Sangue di Drago venuti qui lo possano incontrare soltanto quando tutti i Barba Grigia sono d'accordo su questa cosa...-
-Però, lui potrebbe avere la risposta alla mia domanda!-
-Posso chiedere perché è tanto importante?-
Domanda Arngeir, al che l'orco inspira abbassando lo sguardo prima di fermarsi davanti alla sua stanza
-Maestro, io non ho nessuna memoria del mio passato-
Arngeir rimane senza parole per un istante prima che Drake riprenda a parlare
-Mi sono risvegliato poche settimane fa, sulla riva di un torrente. Ho incontrato Ulfric, mentre il suo gruppo veniva assaltato dagli imperiali, e lì ho avuto un lampo, qualcosa, che non mi seppi spiegare: mi venne in mente il fuoco, la ferocia, e così sputai fuoco uccidendo il mio aggressore. Venni fatto prigioniero e portato in un villaggio per essere giustiziato prima che arrivò un drago. Fuggii durante l'attacco recuperando solo questo amuleto con me... L'unica cosa che mi era rimasta. Poi all'arrivo dell'altro drago pochi giorni fa ho scoperto di essere il Sangue di Drago e voi mi avete chiamato dalla montagna!-
Il maestro annuisce mentre ascolta la storia, e prendendo l'amuleto in mano Drake prosegue
-Ce lo avevo quando mi sono svegliato. Mentre dormo ho dei sogni, che immagino siano dei ricordi, e in uno credo di aver visto me più giovane, mentre quelli che somigliano a voi Barba Grigia mi donavate questo ciondolo-
Arngeir osserva l'amuleto chiedendogli
-Hai avuto altri di questi sogni?-
-Si ma, poco inerenti a ciò che sono. In uno ricordo di aver trovato un libro che parlava del Sangue di Drago, potrebbe essere lì che ho scoperto come sputare del fuoco ma... è tutto così confuso. Ricordo sempre, il fuoco e a seguire la sagoma di un drago tra le fiamme mentre io cado... e quando tocco terra mi sveglio-
Portando le mani dietro la nuca l'orco chiude gli occhi continuando
-Il resto di quei ricordi è solo... sofferenza, dolore, brutte sensazioni-
Mentre sbuffa riaprendo gli occhi Arngeir chiede guardandogli l'amuleto
-Se credi che il tuo passato sia così segnato da tante brutte cose allora perché vuoi ricordare?-
-Perché non so chi sono-
Il monaco annuisce abbassando lo sguardo mentre l'orco si allontana dalla porta facendo qualche passo avanti
-Questa cosa mi tormenta, e anche se non ci penso spesso continuo a credere di dover sapere chi ero, per poter capire chi sono e chi posso essere-
-Sei il Sangue di Drago-
Risponde l'altro, e il giovane si volta ascoltandolo
-Sei un giovane gentile e buono, che gli Dei hanno benedetto con un dono tanto grande da permetterti di fare grandi cose!-
Drake abbassa lo sguardo mentre l'altro prosegue
-Non essere così tormentato per qualcosa che non puoi sapere. Piuttosto cerca di focalizzarti su cosa puoi diventare-
Stavolta la pausa è più breve, ma il giovane orco rialza lo sguardo come avesse avuto un illuminazione
-Hai avuto un occasione per ricominciare, per lasciarti alle spalle le brutte cose che potrebbero esserti capitate. Puoi vivere la tua vita come ti senti di doverla vivere, così come sei ora... Come Sangue di Drago, con la speranza di un futuro luminoso e grande che hanno voluto regalarti gli Dei. Questo puoi essere-
Espirando, l'orco si convince di quelle parole incoraggianti, e guardando il suo amuleto capisce che tali parole ispiratrici sono vere. Con un sorriso annuisce al monaco togliendosi l'amuleto per poi porgerglielo
-Questo me lo avete dato voi credo... Ora non mi serve più-
-Questo simbolo... due draghi su di una freccia. È senza dubbio una lingua antica, materia di cui il defunto maestro Ragnar era a conoscenza, perciò suppongo sia stato lui a donartelo. Come sai ogni decennio due di noi viaggiano per Tamriel cercando di avvertire le anime più forti nella speranza di trovare quella giusta da poter prendere come allieva... Quell'amuleto è stato dato a te. E anche se non ci è possibile sapere dove ti abbia trovato quando te lo ha donato, possiamo dire per certo che lo ha fatto per la ragione giusta. Ha sentito la tua anima, e ha capito quanto grande potesse diventare-
Drake guarda l'amuleto nella sua mano mentre Arngeir sorride con il suo solito tono gentile
-È stato regalato a te, certamente perché aveva sentito che la tua anima era grande. Tienilo tu-
-Grazie maestro...-
Risponde Drake rimettendoselo al collo mentre il monaco lo saluta con un inchino. Guardando l'ammazzadraghi poggiata al muro però, Drake ricorda l'incontro dei quattro poche ore prima e di alcune parole che hanno usato come “Non occorre farne parola al Sangue di Drago” riferendosi alle scritte incise sulla lama, così prima di entrare chiama Arngeir sospettoso
-Maestro-
-Si?-
Inarcando le sopracciglia l'orco si volta di nuovo verso la spada per poi mordersi il labbro e abbassare lo sguardo rispondendo a bassa voce
-C'è qualcosa che dovrei sapere sulla mia spada?-
Il monaco si volta e subito l'orco continua
-Si dice sia risalente alla guerra dei draghi, e che venne usata da tre eroi nord. Ma... Cosa c'è inciso sopra per intero?-
-Nulla di importante, solo tre urli: La Forza Inesorabile, il Soffio di Fuoco, e la Forma Congelante! Ti insegneremo ad usarli, ma per ora riposati-
-Si maestro...-
Sussurra l'orco abbassando gli occhi a terra deluso, cercando di convincersi che le parole del monaco siano vere.
Rientrato nella stanza tira un respiro disteso guardando il soffitto con le mani dietro la nuca, per poi guardare lo spadone ricordando le parole che ha sentito di sfuggita durante l'incontro “Non occorre farne parola al Sangue di Drago” e poi “Qui ci sono quattro thu'um, io e i maestri abbiamo convenuto di insegnarti ciò che è inciso sulla lama” pensando preoccupato
-”Prima ha detto tre.”-
Avvicinandosi alla lama si inginocchia contando le parole del potere incise, arrivando a due thu'um su un lato e ad uno solo sull'altro, mentre quello sulla parte superiore della lama è rovinato
-Quattro...-
Sussurra toccando le incisioni rovinate, chiedendosi tra se e se
-“Cos'è che non vogliono dirmi?”-
Continua...Note personali:Nel videogioco questo pezzo durava eccessivamente poco : / era quasi surreale! Comunque no, non è una scena di nudo completo
Volevo evidenziare questa parte perché in fin dei conti al monastero si passan 20 minuti e poi ti mandano a recuperare un corno che qualche povero cristo ha messo in una cripta per qualche motivo... Io volevo stare lì a imparare
comunque...
Prima tormentato su chi fosse stato perché non sapeva chi fosse nel presente. Ora che è il Sangue di Drago ha deciso di smettere di cercare di capirlo, e di provare a essere ciò che è senza sforzarsi di scoprire chi fosse prima... è un po' un viaggio alla ricerca di se stessi
e ora che ha capito che è il Sangue di Drago non lo preoccupa più non sapere chi fosse in passato!
( o è forse inconsciamente una scusa perché le uniche visioni che ha avuto erano negative e quindi ha preferito non scoprirlo per paura? )