CITAZIONE (Ffff4f @ 10/3/2022, 19:32)
Non ho mai postato in questo topic ma sono stato contrario in passato e lo sono tutt'oggi
È facile pensare ai vantaggi, ma cosa succederebbe se per mafia/incompetenza/raccomandatodimerda avvenisse un incidente nucleare e l'Italia perdesse la sua reputazione di "pease con prodotti di qualità migliori al mondo"?
E se questo si ritorcesse anche sul turismo?
Questi sono due dei punti cardine dell'economia italiana, giocarceli mi sembra troppo azzardato, almeno comprando petrolio e gas naturale paghiamo di più ma possiamo prevedere abbastanza gli eventi
A due passi da casa tua (e per due passi intendo circa la distanza che va da Trieste a Vicenza per intenderci, ma al contrario) c'è una centrale nucleare slovena.
La Svizzera ne ha qualcuna con distanza simile verso il confine italiano (mi pare 3 attive, in caso correggetemi).
Intorno a Torino, con una distanza simile a quella tra la tua città e la centrale slovena, vi sono 4 centrali nucleari francesi.
Tutte queste centrali citate sono di fatto MOLTO più vicine a Chernobyl e pure più potenti. i danni all'epoca li abbiamo avuti tutti e le radiazioni emesse sono state sparse in tutta Europa anche se noi, bene o male, avevamo circa 1000km di distacco.
Se ne salta una di queste il rischio è elevato in tutto il nord Italia come minimo, solo che mentre questi paesi sono maggiormente autosufficienti di noi e l'energia non costa così tanto, da noi è tutto il contrario. Non ha senso IMHO
Inoltre sono convinto che, complessivamente parlando, carbone e petrolio abbiano inquinato e danneggiato l'ambiente ben più di tutte le catastrofi nucleari messe assieme (test delle superpotenze compresi nel tutto).
Ogni volta che una nave cisterna riversa in mare tutto quel petrolio è un gran casino...