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Matrimoni gay, Cosa ne pensate?

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view post Posted on 13/6/2014, 17:42
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Wanderer

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Allora, diciamo che sui matrimoni gay siamo un po' tutti d'accordo che è cosa buona e giusta legalizzarli.
Invece sulla questione omogenitorialità, come al solito, c'è molto più dibattito.
Tutti abbiamo diritto ad esprimere la nostra opinione, ma io non capisco perché alcuni ritengono di poter opinare su questioni scientifiche/psicologiche: solo gli studiosi hanno le competenze per dire se crescere in una famiglia omogenitoriale sia dannoso o meno. E basta farsi una ricerchina online per sapere che le più importanti associazioni di psicologi e psichiatri, che hanno condotto numerosi studi comparati, sostengono che non vi è alcuna sostanziale differenza in termini di salute mentale e fisica per i bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali, rispetto a quelli cresciuti in famiglie eterogenitoriali.
Cosa vuol dire "Secondo me un bambino ha bisogno di una figura materna e paterna"? Bene, allora secondo me la Terra è quadrata, è una mia opinione e sicuramente può avere tanta ragione quanta ne hanno gli studi scientifici, no? Beh, ovviamente no.

E d'altronde, non vedo cosa ci sia da stupirsi per i risultati di questi studi. Un'altissima percentuale di persone (me compresa) cresce con un solo genitore, quindi apparentemente in mancanza di una delle due figure. Ma anche qui la psicologia ci insegna che i bambini sono molto più intelligenti di quanto possiamo pensare, e possono trovare la loro figura di quel sesso in uno zio, in un amico di famiglia, in un insegnante, eccetera. NON sta scritto da nessuna parte che queste figure debbano essere impersonate dai genitori.
Certo, spesso i bambini con un solo genitore non hanno vissuto bene la cosa, perché in quel caso senti la MANCANZA di qualcosa che prima avevi e poi non c'è più. Oppure puoi sentire qualche attenzione di meno perché un solo genitore deve pensare a tutto lui, e non può farsi aiutare dal suo partner. Inoltre, molti bambini sentono un disagio derivante dal fatto che gli altri hanno due genitori e loro no (ma oggi che i genitori single sono comunissimi non so quanto sia vera questa cosa!).

E a proposito di ciò, la gente dice che la società non è pronta, che un bambino con due genitori dello stesso sesso si sentirebbe a disagio perché gli altri bambini hanno genitori di sesso opposto.
Innanzitutto, se facciamo il paragone con i figli cresciuti da un solo genitore, risulta comunque evidente che questo disagio non è tale da rendere la vita brutta o indegna di essere vissuta. Ma non è questo il punto fondamentale.
Il punto fondamentale, e che mi sembra assurdo tanti ignorino è che i bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso esistono già!
Nel 2005 in Italia erano circa 100mila e negli USA erano quasi 300mila. E sono dati di 9 anni fa, quindi sicuramente sono aumentati di tanto in questi anni.
Se un omosessuale vuole un figlio, il modo lo trova tranquillamente: andando all'estero può farlo sicuramente, e se non ha soldi per farlo c'è chi riesce ad accordarsi con qualche amico/a (magari anch'egli/ella omosessuale) che doni lo sperma o che porti il bambino in grembo. Per le donne è particolarmente semplice perché basta appunto solo dello sperma e se proprio non ha un amico disponibile può addirittura inserire annunci online (molti rispondono, qualcuno si fa pagare, ma non sono cifre troppo alte).
Questo per dire, ripeto, che non legalizzare le famiglie omogenitoriali non impedirà ai gay di avere un figlio. Ovviamente non è possibile impedirlo, perché una volta che gli è nato non lo si può certo portar via o ammazzarlo solo perché lo sta crescendo assiame ad una persona dello stesso sesso.
Quindi BASTA parlare di famiglie omogenitoriali come se la questione fosse "permettere o non permettere ai gay di avere un figlio". Bensì, la questione è "permettere o non permettere ad una coppia gay che cresce un figlio, di essere riconosciuti dallo stato"!
E visto che molti fanno tanto i paladini degli interessi del bambino, secondo voi, cosa è meglio nell'interesse del bambino? Crescere in una famiglia che non è riconosciuta dallo stato? Alla faccia del pensare a quanto il bambino si senta a disagio nella attuale società!

Piccolo appunto riguardo alle adozioni: ho sentito ragazzi cresciuti in un orfanatrofio parlare di quanto fosse un inferno e del fatto che se una coppia gay li avesse voluti adottare, sarebbero andati di corsa.

Edited by anotherstateofmind - 14/6/2014, 17:26
 
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view post Posted on 14/6/2014, 13:46
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non capisco perché alcuni ritengono di poter opinionare

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basta farsi una ricerchina online

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E visto che molti fanno tanto i paladini degli interessi del bambino

Premessa: non sono nessuno qui dentro per dire agli altri come comportarsi qui dentro, ma personalmente trovo un certo tipo di uscite e un certo tipo di ironia abbastanza fastidiosi. Non ti sto accusando di nulla, eh, magari era assolutamente involontaria come cosa, però facci un po' più di attenzione magari, non è mai bello quando uno spunta e comincia a dire che le nostre opinioni non hanno valore e "basta una ricerchina online" per smentire tutto ciò che diciamo e dimostrare che sono stupidaggini :)

In ogni caso, parlando per me stesso: io non ho mai detto di essere contrario alle adozioni, solo di non essere completamente convinto. E il motivo (e mi sembra di averlo già detto, anche se non sono sicuro) è proprio quello dato da te: non sono uno studioso e non ho dati a disposizione, mi sono informato/sto informando in vari modi, ma io non ho mai preteso di dire che bambini cresciuti in famiglie dello stesso sesso avranno problemi psicologici o che cresceranno SICURAMENTE male. Tutt'altro, non ho analizzato la questione da un punto di vista scientifico, semplicemente pensando alla situazione di un bambino in famiglia omosessuale sono convinto che A POSTERIORI potrebbe sicuramente dire che non c'erano problemi o forse addirittura esserne felice, perchè no. I miei dubbi riguardano solo l'infanzia di un bambino che a volte potrebbe essere confuso o viverla un po' male, tutto qui :)
 
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Shadrown
view post Posted on 14/6/2014, 14:38




Mi intrufolo nel discorso per porre una questione riguardo il rapporto tra genitori omosessuali e figlio/a in tema sessuale/amoroso. Prendiamo ad esempio una coppia omosessuale (di maschi o femmine che siano) e un figlio maschio. In una famiglia classica i genitori chiedono al figlio (anzi, gli rompono le scatole) se abbia una ragazza, se gli piacce qualcuna ecc ecc... Una coppia omosessuale, che cosa chiederà al figlio? Farà la stessa domanda dei genitori eterosessuali oppure porrà la loro versione della domanda: hai un ragazzo? ti piace qualcuno? A questo punto voi potreste rispondermi che dipende dall'orientamento sessuale del bambino/ragazzo porre la rispettiva domanda ma la questione vera e propria è questa: in una famiglia classica i genitori considerano a priori che il proprio figlio sia eterosessuale, quindi fanno la classica domanda, ma se scoprono che il figlio è gay e loro sono abbastanza intelligenti da capirlo ed accettarlo faranno la domanda alternativa. Una coppia di genitori omosessuali considererà a priori che il figlio sia omosessuale come loro o eterosessuale? Inoltre per instinto un genitore sprona il figlio ad esaminarsi a fondo per accertarsi della sua identità sessuale siccome per natura credo vorrebbe che il figlio seguisse le sue orme. Voi cosa ne pensate?
Spero di essere stato chiaro. :)
 
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view post Posted on 14/6/2014, 15:20
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Wanderer

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@Rekhyt

Guarda, io non volevo assolutamente attaccare nessuno, ho parlato in modo estremamente generale riferendomi a posizioni lette anche al di fuori di questo forum, il mio era solo un tono un po', diciamo, "incazzato" e forse anche tu lo avresti se la cosa ti stesse molto a cuore; ma tono "incazzato" non equivale ad attaccare o, peggio ancora, offendere qualcuno.

Probabilmente hai frainteso il senso del mio discorso iniziale: non sono le VOSTRE opinioni a non avere valore, ma sono TUTTE (anche la mia, eventualmente) le opinioni in campo scientifico (includo anche la psicologia ovviamente) a non avere valore, e per farlo capire ho fatto l'esempio estremo della Terra quadrata. In campo scientifico non possono esistere le opinioni ma solo delle tesi supportate da studi condotti in modo adeguato. Questo tema è molto ampio e non riguarda solo il caso dell'omogenitorialità, c'è gente che opina su tante questioni che dovrebbero essere lasciate alla scienza - continuo a parlare in modo generale, non sono neppure cose che ho letto qui.

Comunque ho capito che non affermi che i bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso crescono SICURAMENTE male, ci mancherebbe (non perché non puoi dirlo, ma sempre per quello che gli studiosi hanno rilevato), ma anche il DUBBIO deve avere le sue ragioni per esistere. Sempre tornando all'esempio estremo, ha senso che io dica "Non sto dicendo che la Terra è quadrata, però ho il dubbio che possa esserlo", quando la stragran parte (o, in questo caso, suppongo, tutti) degli studi concorda sul fatto che è un geoide?

Non capisco bene le ultime 3-4 righe del tuo discorso. Sembri supporre che gli studi siano stati compiuti soltanto per i figli che avevano raggiunto una certa maturità, mentre, com'è naturale che sia, sono stati compiuti anche e soprattutto sui figli in età infantile.
 
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view post Posted on 14/6/2014, 16:10
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@Shadrown

A parte che i genitori potrebbero farsi anche un po' gli affari loro ahahah
Detto questo, da quel che so non credo assolutamente che una coppia omosessuale vorrebbe che il figlio seguisse "le sue orme"; stiamo parlando di un orientamento sessuale, una cosa molto intima, su cui nessun desiderio esterno (di alcuna persona) dovrebbe interferire, non stiamo parlando di valori, che giustamente un genitore vorrebbe trasmettere ai figli. Tra l'altro, anche i genitori che spingono il figlio ad una determinata carriera sbagliano pesantemente, e questo penso sia ovvio.

Gli eterosessuali non hanno dovuto far accettare la propria sessualità né a se stessi, né agli altri, ed è per questo che non comprendono la violenza che sta nel cercare di spingere qualcun altro ad avere una sessualità diversa da quella che sente e non comprendono il disagio che si prova nel non sentirsi accettati.
Gli omosessuali invece hanno patito tutto ciò, sanno cosa significa, per questo gli insegnano a seguire la strada che hanno dentro. Anzi, se il loro figlio è eterosessuale non possono che esserne felici, perché è la prova che è stato cresciuto senza condizionamenti derivanti dall'orientamento sessuale dei genitori.

Considerando che la tesi più accreditata secondo la scienza è che la sessualità sia in parte determinata da fattori genetici, in parte da fatto ambientali, è ovvio che un figlio cresciuto da una coppia dello stesso sesso abbia più probabilità di "scoprirsi" omosessuale, ma chiaramente il motivo è che non subisce lo stesso condizionamento e la stessa pressione che deriva dall'essere cresciuti da una coppia etero. E questo condizionamento è sempre (almeno oggi) maggiore rispetto al condizionamento derivante dal crescere in una famiglia omogenitoriale, sia per i motivi espressi sopra (i gay non hanno la stessa tendenza a condizionare la sessualità dei figli, per via delle esperienze vissute) sia perché l'INTERA SOCIETA' è, per così dire, "eterocentrica".
In un certo senso è giusto che sia così, perché gli eterosessuali costituiscono la maggioranza della popolazione e forse lo costituirà sempre (anche quando, ipoteticamente, ci saremo liberati da tutte le catene culturali e sociali), però non è molto giusto nei confronti di un bambino in crescita: mettiamo caso che i non-etero (non dimentichiamo che ci sono anche tantissimi bisessuali) siano solo l'1% della popolazione (mooolto meno di quanti siano in realtà); di sicuro si parlerebbe ancora meno di omosessualità e compagnia bella; pensate quanto condizionamento e pressione sarebbero esercitati su un ragazzino che dentro di sé non si sente etero. Il disagio sarebbe molto alto, ancora più di quello attuale, che già porta a tanto malessere, depressione e, nei casi peggiori, al suicidio. Quindi non so quanto sia giusto che, solo perché gli etero sono la maggioranza, allora tutta la società debba essere dipinta quasi sempre come eterosessuale (io credo che fino ai miei 12 anni, gli unici riferimenti che avevo sentito ai gay erano di tipo denigratorio, non sapevo nemmeno cosa fosse esattamente un gay, al massimo potevo venire a conoscenza di qualche stereotipo e basta).
Quando salta fuori, in TV o in qualsiasi altro media, una qualsiasi discussione o rappresentazione dell'omosessualità, salta sempre fuori il tizio che dice che ormai questi omosessuali si vedono ovunque e, nei peggiori casi, denuncia pure una sorta di complotto ai danni del mondo eterosessuale/tradizionale. Io invece penso che, nell'interesse di quella percentuale, bassa o alta che sia, di ragazzini che dentro di sé non si sentono eterosessuali, sarebbe una cosa molto buona se non ci fosse nemmeno bisogno del momento "adesso parliamo di omosessuali", ma bensì dovrebbe sembrare come parlare di chi preferisce la montagna anziché il mare. Sulla questione sessualità invece i bambini/adolescenti si sentono dire quasi sempre dal mondo esterno che, o gli piace il mare o gli piace il mare.

Quuuuindi, dopo tutto questo sproloquio concludo: i genitori omosessuali che voglio farsi gli affari del povero figlio gli chiederanno "ti piace qualcuno?" magari aggiungendo "una ragazza o un ragazzo?" (non vedo cosa ci sia di difficile, alla fine le opzioni sono due, mica 100 LOL), così come dovrebbero fare i genitori eterosessuali. Per quanto riguarda il caso dei genitori eterosessuali questa è quasi utopia (perché purtroppo, loro e tutta la società danno per scontato che tu sia etero), ma magari un giorno si arriverà a questo punto per tutte le famiglie.
 
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