| Anche se il topic è vecchio, voglio parlarvi della mia esperienza personale nella speranza che le mia parole giungano a lettori interessati e che servano almeno un po' ad alleviare delle sofferenze. Partendo dal presupposto che cercare di far leva sui gusti altrui per ottenere apprezzamento e accettazione è stupida come cosa, perché ti lascia vuoto, ansioso e insoddisfatto, io penso che anche volendo non sia materialmente fattibile come cosa. Pensateci, immaginate la persona ideale, amata da tutti, secondo voi a lui fregherebbe qualcosa di piacere agli altri o farebbe le cose semplicemente per il gusto di farle? Mentendo si viene spesso scoperti, siamo programmati per intendere le nostre vere intenzioni reciprocamente, un' "attention whore" disposta a vendere la sua personalità non sarà mai realmente amata da nessuno, e anche se qualcuno amasse l'immagine che lei ha creato non amerebbe comunque la vera lei. Ergo, essere se stessi sì, può essere difficile, e magari non si andrà a genio proprio a tutti, ma ne vale la pena, fidatevi. Qualcuno che vi accetta per come siete lo trovate, e non c'è sensazione più bella al mondo di essere amati per quello che si è. Ve lo dico io che ho passato notti insonni a pensare a come avrebbero reagito i miei amici se avessero conosciuto ogni parte di me, pensando che forse mi avrebbero odiato, disprezzato. Alla fine l'ho fatto, mi sono rivelato completamente con loro, e adesso sono libero da ogni canone della società, almeno quando sto con loro. So che nella vita a volte bisogna piegarsi per sopravvivere, ma perché farlo anche quando non è necessario? E poi un'altra cosa, ricordate la sottile linea tra essere se stessi e non avere rispetto del prossimo. Se mi piace la musica metal, sono liberissimo di ascoltarla nella mia macchina, ciò non significa che se passo in mezzo alla gente devo lanciarla a mo di Fus Ro Dah per le vibrazioni del subwoofer. Se mi piacciono le magliette dei gruppi, sono liberissimo di indossarle, ma certamente non all'esame di analisi 1. Se mi piace una ragazza, e le dico "ti monterei come una cucina dell'Ikea", giustamente mi prendo i calcioni nelle gengive. Perché ogni ambiente ha le sue regole, ogni persona ha dei sentimenti che vanno rispettati. Non si tratta di non essere se stessi, ma di avere empatia per il prossimo.
Altro piccolo appunto, non sono per niente d'accordo con il fatto di basare l'autostima sulle nostre qualità particolari. Le qualità particolari vanno e vengono, ci sono giorni in cui Picasso si alzava e piuttosto che dipingere bestemmiava, perché ognuno può attraversare periodi difficili nella vita. Le qualità ci accompagnano per molto tempo, ma sono comunque cose effimere, fugaci. Dobbiamo basare la nostra autostima sulla nostra dignità in quanto esseri viventi, sull'amore che proviamo. Queste sono le uniche cose che non possono mai abbandonarci.
|