Uppete! Modificata tutta la struttura, il testo ed aggiunti vari spunti interessanti!
Ora devo inserire soltanto le varie tecniche consigliate (penso basti come punto di partenza).
Magari creerò pure un indice, dopotutto è abbastanza lungo come post
@ Marcus: Dipende dalla solidità e dalla stabilità (sono due cose ben distinte) del mondo creato, che viene influenzata anche dal tipo di sogno. È ovvio che un principiante non riesca ad aver il perfetto controllo del mondo creato, dopotutto, essendo alle prime esperienze potrebbe risultare qualcosa di turbante. Dipende anche dal soggetto, dal suo scetticismo, dalle sue fobie, dalla sua riflessività. È palese che un soggetto avente la fobia dell'oceano trovandosi disperso nell'Atlantico non riesca a mantenere il sogno stabile, la paura prende il sopravvento e di conseguenza perde lucidità (e sopratutto la calma), finendo in balia del suo stesso subconscio.
E no, il subconscio non è sotto la nostra volontà. Esso opera al di fuori della coscienza quindi non puoi esser conscio del contenuto creato da esso. Un esempio: molto spesso ci troviamo catapultati in un sogno senza ricordare come esso sia iniziato.
È una parte della mente non accessibile direttamente dall'individuo.
CITAZIONE
Visto che il sogno lucido è sotto il nostro controllo, come già ribadito, il subconscio accende la sua funzione, ed entra in azione il cervello per ampliare i sensi.
Questo ci porta alla determinazione di elementi che a parer mio è impossibile cambiare.
Ma riflettendoci attentamente non vedo come sia possibile determinare il subconscio, quindi è tutto da analizzare da capo.
Anyway, trovo questa parte alquanto contorta.
@ Wolf: Sì, è una buona guida, sono le tecniche base. Anche se son del parere che avrebbero dovuto un po' approfondire l'aspetto della MILD e delle varie tecniche d'induzione. Personalmente trovo la MILD unita ad una costante scrittura del diario (e, magari, anche ad una meditazione prima di dormire) la tecnica migliore, forse un po' lenta ma senza dubbio la migliore se protratta nel tempo.
Poi ovvio, i test di realtà sono qualcosa di necessario.
