CAPITOLO I, Andata e Conquista, un racconto Renrijleel

Il viaggio procedeva tranquillo.
La carovana era grande, ma lenta. In quel gruppo non c'erano solo dei guerrieri, ma anche civili, donne, uomini e bambini non in grado di combattere e non abituati a grande marce, una volta raggiunto il luogo del vero scontro avrebbero dovuto trovare una soluzione per evitare che fossero coinvolti nei combattimenti.
E se...? la frase cominciata per esporre la sua idea non finì mai.
STA GIU'! non fece nemmeno in tempo a realizzare cosa fosse successo che il braccio di Ryuk la costrinse a stendersi sul carro per evitare la freccia che le avrebbe trapassato la testa.
P-per Talos! pensò, ancora sotto shock C-c'è mancato davvero poco!
Siamo sotto attacco! una vera e propria imboscata.
Mi devi un favore. disse Ryuk prendendo la sua spada e preparandosi ad affrontare i banditi che, rapidi e numerosi, si avvicinavano alla carovana.
Me lo segno! replicò Iris prendendo l'arco e scendendo dal carro pur rimanendo nascosta per evitare attacchi.
Erano moltissimi.
Prendete tutto! Non lasciate loro niente! urlò un bandito, e Iris caricò la freccia Non...! il bandito si ritrovò con una freccia in fronte.
Iris sorrise trionfante, ma dovette nascondersi rapidamente dietro il suo carro per evitare a sua volta di essere trafitta da una freccia.
Che figli di cagna, non con la mia stessa arma! pensò furiosa, incoccando di nuovo e sporgendosi.
Approfittando del fatto che l'arciere che l'aveva puntata fosse momentaneamente distratto dalla carica degna di un mammuth di Jarigo, Iris prese la mira e lo colpì.
IL MIO GINOCCHIOOOOOOO!!!!! IL MIO... un colpo di spada da parte di un loro alleato mise fine alle sue sofferenze.
Ora... fu l'ombra a tradire l'uomo che cercò di arrivarle alle spalle, e riuscì a scansarsi rotolando di lato per evitare che la l'ascia le staccasse la testa Ti faccio vedere io! attese che lui l'attaccasse di nuovo, poi si scansl appena di lato per evitare il secondo attacco e...
Ngh! un'espressione di grande dolore si dipinse sul volto dell'uomo quando Iris usò una delle sue tattiche preferite, ovvero usare l'arco per colpire l'uomo ai testicoli e subito dopo alla testa.
Non c'era tempo da perdere per godere di quella piccola vittoria. L'attacco continuava e la cosa fondamentale era proteggere chi non poteva difendersi.

Avanti! Il numero è niente, la volontà è tutto! Gridò Ra'Ivory verso la carovana.

Le parole di Ra'Ivory risuonavano, come un eco, all'interno delle menti dei suoi compagni. All'interno dei loro cuori.

Dopo qualche secondo, silenzioso e inquietante, i suoi fratelli saltarono dai loro carri.
Brandendo le loro armi, determinati e consapevoli, corsero senza esitazione verso i nemici.

Le loro paure non erano svanite ma era apparso qualcosa, di grande, di potente.
Una luce che avevano dimenticato. La speranza!

Un gruppo di guerrieri cominciò ad circondare la carovana, per proteggere i loro cari.
Non potevano permettere che quel sogno di serenità svanisse, per colpa di un gruppo di banditi troppo avido di mercanzia e bottino.

Forza fratelli! Difendete la nostra causa o morite provandoci! Urlò Ra'Ivory.

Quell'esercito formatosi pochi secondi prima assaltò i banditi. Non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Le braccia che guidavano quelle lame non erano sorrette dai muscoli ma dai propri ideali, dalla promessa fatta ad i loro cari!
E niente poteva lacerare più di un idea comune.

Jarigo ed Kyne erano nel pieno della battaglia, i loro movimenti, i loro attacchi, erano precisi e potenti.
Il fendente dell'uno copriva le spalle all'altra.
Erano coordinati. I nemici non poterono far altro che perire sotto quella magnifica e leggiadra coreografia di fumosa strage.

Ra'Ivory guidava il gruppo, composto dai suoi fratelli, verso la vittoria.
Scoccava quante più frecce poteva, ed anche dopo averle finite non fermò la sua sanguinosa marcia.
Sguainò i due pugnali e li agitava, sfruttando i movimenti e le azioni sia dei suoi nemici che dei suoi compagni.
Non guardava la direzione dei fendenti ma, con la mente, cercava di scorgere quella terra per cui stava lottando.
Quel paradiso per la sua gente.

Quel terrificante sibilo scaturito dai suoi fendenti avrebbe portato i suoi simili alla pace.

Edited by Von Ivory - 1/6/2013, 15:32

Una noia mortale quel viaggio.
Sembrava tutto tranquillo, gli alberi non si muovevano, gli uccelli non cantavano... persino il vento aveva smesso di soffiare.
Sembra la calma prima della tempesta... pensò Ryuk mentre si guardava intorno alla ricerca di qualcosa fuori posto meglio stare attenti.
E se... Iris stava per dire qualcosa e il ragazzo si girò verso di lei finchè non vide qualcosa di strano.STA GIU'! se non fosse stato per la parlantina della Sorella, ora Iris avrebbe avuto una freccia conficcata nel cervello.
Mi devi un favore. disse Ryuk prendendo la sua spada e preparandosi ad affrontare i banditi che, rapidi e numerosi, si avvicinavano alla carovana.
Me lo segno! replicò Iris prendendo l'arco e scendendo dal carro pur rimanendo nascosta per evitare attacchi.
Subito il Nord partì alla carica mentre i banditi si avvicinavano. Tenendo lo scudo alzato attendeva un avversario, così stolto da cercare di rompere la sua guardia. Un fendente lo stava per colpire a lato, ma fulmineo riuscì a spostare lo scudo in direzione del colpo, facendo perdere l'equilibrio all'avversario.
E uno ha raggiunto Sovngarde. disse con un sorriso soddisfatto mentre la testa del bandito rotolava per terra. Ovviamente non c'era tempo per gioire e subito si rimise in guardia, aspettando due avversari contemporaneamente.
Questi altri non erano stupidi infatti alternavano i loro colpi per impedire al lupo di contrattaccare.
Mi avete... pensò Ryuk impugnando lo scudo più saldamente e portandoselo al di sopra della testa mentre curvava la schiena STANCATO!. A quell'urlo ne seguirono altri due, ma di dolore, appartenenti ai due banditi che lo stavano attaccando. Infatti questi ultimi non erano riusciti a resistere alla carica con lo scudo di Ryuk e puntualmente vennero scagliati in aria dalla potenza dell'impatto. Non riuscirono neanche a capire cosa stava succedendo che si ritrovarono nelle lande di Sovngarde, grazie ad un poderoso fendente del nord, inflitto all'altezza del cuore. Una morte veloce ed indolore.
Bella giornata per combattere. sussurrò mentre si scrutava intorno alla ricerca di un avversario. I suoi occhi incontrarono quelli di Iris che, a sua volta, aveva finito le prede e cercava altre persone, ma questa volta si diresse verso le famiglie che non si potevano difendere.
Gesto nobile. Subito la ragazza non si trovò da sola visto che il Fratello l'aveva raggiunta.
Stanca Sorella? Se vuoi ti do il cambio. una punta di sarcasmo in battaglia non faceva mai male.Quanto sei premuroso. Ti stai rammollendo Fratello? rispose a tono Iris.
Ok, ora basta scherzare. Dobbiamo aiutare chi non si può difendere da solo. disse Ryuk guardando le famiglie. Vediamo cosa sanno fare questi banditi.

La battaglia si stava facendo più complicata del previsto.
I banditi eramo molti ed erano organizzati molto bene, probabilmente avevano attaccato carovane come quella mille e più volte. Ma non quel giorno, quella volta non l'avrebbero fatta franca.
Iris si rimise l'arco in spalla ed estrasse dal fodero la spada ed il pugnale, preparandosi a fronteggiare una piccola imperiale non più giovane, ma ancora in salute armata di ascia, una di quelle usate dai taglialegna più che idonea anche per tagliare teste, diciamolo.
Ti dispiace se vado ad occuparmi di quel bretone, è ovvio che brama di morire per mano mia. disse Ryuk sorridendo maligno verso la povera preda.
Non fare aspettare il tuo amato, vai. replicò Iris tornando a guardare la sua avversaria mentre il Compagno si allontanava.
Levati di mezzo e lasciami il carro. le intimò, ma Iris le sorrise sprezzante.
Vieni a prendertelo. replicò.
Non se lo fece ripetere.
Iniziò un breve scontro. L'imperiale era veloce e cercava di stancarla, evitando i suoi attacchi per poi colpire nel momento in cui Iris teneva la guardia appena più bassa.
Si scansò appena in tempo per evitare che l'ascia le dividesse in due la faccia, in compenso riuscì a disarmare la donna con la spada ed affondare il pugnale nel suo ventre.
L'odore del sangue le fece girare la testa, ma riuscì a mantenere il controllo.
Estrasse il pugnale, la cui lama era oramai rossa. Ma non fece in tempo nemmeno a sospirare di sollievo che un grido la fece voltare.
Era un piccolo Khajiit, che, rannicchiato, osservava con occhioni spalancati un bandito frugare in un baule caduto da un carro capovolto e, accanto ad esso, il corpo di un khajiit donna steso in maniera innaturale.
No... si avvicinò rapidamente al bandito, ed estrasse l'arco, incoccò una freccia e prese la mira.
Ehi, tu! il bandito si girò, ma prima che potesse aprir bocca una freccia si conficcò nell'occhio.
Lo guardò e gettò un'occhiata al cadavere della khajiit, oramai non c'era più niente da fare, così si girò verso il piccolo e che ancora tremava.
Ehi... si chinò piano, in modo da non spaventarlo ulteriormente Sei ferito? il piccolo non riuscì a pronunciare parola, se non un singhiozzo strozzato e spaventato Tranquillo, è tutto a posto. lo fece alzare piano, e vide che perdeva sangue dal braccio.
Poco più che un graffio, ma era meglio evitare infezioni inutili.
Vieni, cerchiamo un medico. aveva sentito di una tipa molto strana, una certa Twilight, che dicevano fosse in gamba, così prese in braccio il piccolo e iniziò a correre verso la cima della carovana.
A-attenta... mormorò lui.
Cos...? una tremenda fitta di dolore la colse al fianco destro, una scossa che la fece cadere in avanti, trascinando il khajiit con sè.
L'aria odorava del suo sangue, ora.

oh,per akatosh...che succede?!
si voltò verso il basso...
piccolo,sali su! veloce!
Iris hai bisogno di cure veloce!
ma non aveva notato il bandito dietro la nord...
caricò un incantesimo di fuoco e prese un lingotto di ferro...
scienza fai il tuo dovere!!
il fuoco modellò il ferro che,ancora ardente,venne scagliato in faccia al bandito

Gli occhi del felino divenivano sempre più accesi nel vedere le sue lame lacerare quei poveri malcapitati.
Continuava ad combattere. Senza prestare attenzione ad i colpi dei nemici, guidato dall'istinto.
Continuava ad pensare e combattere, incurante del pericolo.

Silenzio. Passò qualche minuto dalla prima ondata. Ed un silenzio scese sullo scontro.
Sembrava che la battaglia stesse entrando nell'occhio del ciclone.
Tutto quel caos prima generato lasciò posto ad un inquietante silenzio.

Ra'Ivory guardò intorno.

Il felino volse lo sguardo dalla parte opposta: un bandito aveva superato le linee difensive ed aveva raggiunto il più lontano dei carri.
Stava correndo verso una donna. Distratta. Forse Iris.

Sfoderò l'arco ma non aveva una linea di tiro pulita.
Non c'era il tempo di farsi strada così incoccò la freccia e corse verso la folla di banditi, rumorosa ed sempre più vicina.
Utilizzò le spalle di un bandito come appoggio. Saltò, e nel mentre tese l'arco, mirando al nemico e scoccando subito dopo la freccia.
Un'azione di qualche istante.

Colpì il nemico ma il filo dello spadone che reggeva cadde proprio sul fianco della donna.

Accortasi della ferita, riuscì ad rialzarsi (complice l'adrenalina) ed tentò di entrare nel carro dove alloggiava Twilight, il medico di punta della spedizione.

Ra'Ivory rotolò ad terra, correndo verso il carro.

ivory!
se trovassi dell'argento e delle piume di falco mi faresti un grosso favore
disse con voce affannata....
ora,fammi pensare...
intanto il sangue dei feriti cadevano nella ciotola...
allora...prendo la ciotola...
ed ora CHIAROVEGGENZA!
uhm...il sangue di iris è pulito...ma quello del piccolo no....
cavolo!
prese delle speciali carte e le mise nel sangue di questi due...
oh,no...il khajiit ha bisogno urgentemente di un'anestesia!
dove sono la polvere d'argento e le piume di falco?!?
intanto lanciò un incantesimo di calma e un sonnifero addosso al khajiit



Edited by soulcutter - 1/6/2013, 17:13

Kyne, vedendo che i nemici avevano circondato il carro, divampò.
Possibile che dei semplici banditi si impossessino del carro?!?
Corse verso di loro e cominciò a menare colpi a raffica.
Non capiva niente, sentiva solo la sua ascia che colpiva i banditi e sentiva il loro sangue sulla lama.
Riuscì ad ammazzarne 3 e a stordirne altri
Dobbiamo districarci da questa situazione!