Fuga da Windhelm

...dietro quel cavallo in fuga c'erano tre nord, due dei quali stavano 'lanciando tutte le frecce che avevano, mentre il terzo ando ad avvertire il suo comandante, Linnea, che si era diretta poco piu a est con altri due guerrieri e la piccola Kyne al seguito. In quel momento penso che avvertirla fosse l'unica cosa sensata da fare.
La riconobbe subito grazie anche al suo cavallo nero e il passeggero che trasportava, quindi la avverti immediatamente arrestando la sua corsa.
Ottimo lavoro soldato, ora non peediamo tempo e portaci nella direzione giusta...
Kyne prendi la balestra a fianco della sella e tieniti pronta!!! I quattro colinciarono a far correre a perdifiato i rispettivi cavalli

Il galoppo continuò.
Serrato e forte.
In quella corsa la Nord stava mettendo tutta se stessa, per aiutare il Khajiit, certo, ma anche per scappare da quelle conseguenze e quei dubbi che minacciavano di farla impazzire se solo fosse restata un minuto di più.
Il respiro del cavallo si trasformava rapidamente in piccole nuvolette di condensa, così come quelle delle ragazza e, forse, del felino.
Ehi, khajiit! lo chiamò dopo aver spronato ulteriormente il cavallo Cosa...? una freccia fischiò a lato del suo orecchio e la fece sobbalzare, interrompendo le sue parole.
Che sia maledetto quello straccione di Zenithar! sussurrò con rabbia mentre, sotto sua esortazione, il Khajiit deviava alcune freccie con un incantesimo.
Detesto ammetterlo, ma a volte questi trucchetti fanno comodo. pensò, ed un'altra freccia fischiò sopra la sua testa.
Ella ringhiò per la frustrazione e sentì subito il formicolio agli occhi, ora gialli.
Non...ORA! sussurrò ancora.
Recuperò rapidamente da quell'attimo di sbandamento, ma il cavallo si agitò e dovette calmarlo.
Buono, buono! esclamò.
Che succede? chiese il khajiit.
Niente, continuiam... si bloccò nel vedere un altro individuo a cavallo.
Lo scatto con le briglie fu tale che uno scossone fece cadere il cappuccio della ragazza, rivelando, per un attimo, il suo volto al felino. Sì, era un altro khajiit, e puntava proprio lei con il suo arco.
Iris non poteva prendere il proprio, non in quel momento e lo guardò in silenzio, con solo il respiro come unico suono.
Alzò le mani lentamente, solo le briglie nella destra, per mostrare la sua innocenza, ma fu solo dopo aver guardato il suo passeggero che il nuovo arrivato posò l'arco.
Eccoli, li vedo! una voce in lontananza.
Iris rapidamente si tirò di nuovo su il cappuccio e si girò verso la creatura che cavalcava con lei, che aveva gli occhi bianchi, adesso.
Witherun? chiese Perchè dovremmo...? e l'ennesima freccia passò.
Guardò il nuovo arrivato.
Come vedi andiamo un po' di fretta. un colpo di talloni e il cavallo riprese a muoversi E ti consiglio di venire con noi se non vuoi passare il resto dei tuoi giorni come un tappeto. e detto questo spronò di nuovo il quadrupede al massimo.
Destinazione: Witherun.
Non aveva altro a cui aggrapparsi.

Il silenzio calato sui tre venne interrotto dal sibilo delle frecce, che sfiorarono il volto della giovane donna.
Dar-Ondìr capì che la città era in fermento, in fermento per il voler le teste di quei due servite su un piatto d'argento.

Ehi voi due, che diavolo sta succedendo a Windhelm? Domandò, sapendo che non avrebbe avuto alcuna risposta.

Che siano dei ricercati? No diavolo, perchè succedono tutte a me!
Ho ucciso quella guardia, ormai non ho molta scelta o vado con loro o resto qui ad aspettare la morte!

Mentre era assorto nei suoi pensieri i due malcapitati scambiarono qualche parola ed sellarono su di un cavallo, scappando dal retro delle scuderie.
Non ebbe neanche il tempo di osservare in che direzione erano diretti, che si erano dileguati tra la coltre neve che cadeva incessante.

Anch'esso prese un cavallo per sfuggire dalle guardie che stavano circondando la costruzione, ed mentre si stava allontanando dalla tanto agognata meta cercò di capire quali parole avessero scambiato prima di scappare.

Ricorda, ricorda dannazione!
Wh... Run... Whiterun! Certo, si tratta sicuramente di essa!

Scosse le briglie e si diresse dalla parte opposta per inseguire i fuggitivi.
Il cavallo era sempre più affaticato, complice il freddo glaciale che soffiava da quelle parti.

Avanti stupida bestia, non ora! Disse digrignando i denti.
Imposizione della mani! Urlò puntando la schiena del vecchio animale.

Sembrava aver funzionato. Dopo pochi minuti vide qualcosa tra la nebbia.
Due figure entrambe incappucciate, nervose che tentavano di seminare gli inseguitori.

Eccovi dannati! Gridò, sfoderando nel mentre il suo fidato arco.

Scoccò una freccia d'avvertimento, il cavallo rallentò ed il volto della donna si scoprì.
Non conosceva quel volto ma era sicuro che non si trattasse di una semplice donna.

Scosse di nuove le briglie ed appena essersi trovato a pochi metri dalla controparte notò la mano alzata della donna.
Non avrebbe mai colpito una donna indifesa, tra l'altro senza sapere di quali crimini era colpevole.

Ehi voi, venite da questa parte! Urlò per far distinguere la sua voce da quella dei soldati ormai vicini.

I due cavalli svoltarono in una collina, entrambi affaticati per quella lunga corsa.
Nel mentre che i due smontarono, il khajiit nero posò una mano nella collina innevata.

Cosa fai? Chiese la donna.

È magia. Rispose il khajiit bruno con tono saccente.

Una scintilla scaturì dalla sua mano, sciogliendo la neve e mostrando un riparo dalle truppe.
Sigillata l'entrata i due sospirarono, aspettando che qualcuno aprisse il dialogo.

Adesso voglio delle spiegazioni, fuggiaschi! Disse il salvatore dai metodi alquanto ambigui.

Edited by Von Ivory - 18/5/2013, 13:04

Kyne corse subito verso i due Atronach, puntando loro la balestra e scagliando quanti più dardi possibili Andatevene o qui finisce male! Farò di tutto per difendere Linnea! gridò la ragazza

Fidarsi o non fidarsi dello straniero?
Non riusciva a capire quali fossero le sue intenzioni, e se fosse stato un bandito o...
Un'altra freccia l'aiuto a decidere. Si sporse per vedere la città in lontananza e due puntini rossi, essere di fiamme, forse, lottare contro i Nord.
Non avevano niente da perdere.
Il felino l'aveva vista in volto, li aveva seguiti e non l'aveva uccisa quando si era mostrata disarmata.
Spronò il cavallo.
Tieniti forte! disse al Khajiit passeggero, cavalcare tra quelle colline di neve e roccia non sarebbe stato facile.
Ma lo fecero.
Corsero spronando i cavalli e quando fu il momento di entrare nel rifugio del nuovo arrivato li nascosero.
Una volta all'interno del rifugio, Iris guardò lo straniero.
Adesso voglio delle spiegazioni, fuggiaschi! alzò un sopracciglio, anche se da sotto il cappuccio ancora indossato nessuno dei due felini avrebbe potuto vederlo.
Sta' buono. lo zittì con calma Non siamo dei fuggiaschi...o meglio, io non lo sono in via ufficiale. e gettò un'occhiata al Khajiit che aveva cavalcato con lei fino a poco prima E' una storia abbastanza lunga, ma non la racconto certo al primo che capita. aggiunse poi.
Sotto il mantello, la mano destra carezzava la lama della spada, pronta ad attaccare o difendersi, mentre l'arco era in spalla. Non aveva intenzioni bellicose, tutt'altro, ma anni di guerra e caccia l'avevano temprata in quel modo, e non sarebbe stato facile cancellare le "cattive" abitudini.
Dimmi almeno il tuo nome. Così che possa ringraziarti per l'aiuto. disse poi, adottando una via più pacifica e cordiale.
Era per questo che si trovava in quella situazione, dopotutto.