|
Il ritorno fu abbastanza tranquillo e il prigioniero non dette problemi, probabilmente sapeva di non avere scampo e se avesse provato a fuggire Halarien gli avrebbe conficcato una freccia dritta nel polpaccio. Il negozio del fabbro sembrava essere rimasto identico a come la bosmer l'aveva lasciato e l'accoglienza non fu delle più calorose. Il fabbro si pose davanti ad Halarien e Razhen, ansioso di conoscere il suo truffatore. Sì è... La bosmer non ebbe il tempo di rispondere che il cadavere di Faccia-di-Topo le crollò ai piedi con un leggero tonfo. Halarien restò a bocca aperta, in parte per l'omicidio, in parte per la freddezza di Ongun. Per i Divini, se... se avessi solo immaginato tutto ciò, io... Sono rischi del mestiere, ma fracassargli la testa in quel modo, sembra un piccione schiacciato da una carrozza. Disgustoso. La bosmer si allontanò un poco, mentre il figlio di Ongun trasportava via il morto, il puzzo del sangue la metteva a disagio. Dopo un'ora vide il fabbro tornare con in mano i gioielli avvolti in una coperta. Ottimo lavoro. E' stato, ehm, un piacere fare affari con lei. Ora che abbiamo ciò che ci serva torniamo da Evanyela. Disse la bosmer, invitando Razhen a seguirla in superficie.
|